VILLA ADRIANA
La Villa è uno dei più notevoli esempi rimasti di palazzo imperiale e dinastico. Villa Adriana è una delle massime testimonianze del genio costruttivo dei Romani; gli edifici erano concepiti per stupire, creando visuali e prospettive a sorpresa, e seguivano o dominavano l’orografia naturale del terreno.
Epoca ellenistica e romana: ICONOGRAFIA DEL POTERE IMPERIALE = espresso tramite il vestiario e le cerimonie, ma anche i palazzi. Residenze imperiali: LUSSO = POTERE (e PROTEZIONE! Erano vere e proprie fortezze.) Villa Adriana è uno degli esempi più significativi di questa concezione: la sua stessa estensione parla da sola, assieme alla sua complessità (differenti livelli ed orientamenti, forme bizzarre e grandiose degli edifici), alla magnificenza della decorazione (con i marmi preziosi fatti venire da cave di tutto il Mediterraneo, le statue, i fregi, gli affreschi e i mosaici), i giardini chiusi e interni, le vaste spianate artificiali.
Molto poco è rimasto della lussuosa decorazione della Villa Molto poco è rimasto della lussuosa decorazione della Villa. Il visitatore di oggi fatica a rendersi pienamente conto del fatto che la Villa era quasi interamente pavimentata con magnifici marmi, e che le pareti erano completamente rivestite da pannelli marmorei che arrivavano fino al soffitto. Nel corso dei secoli, tutti i marmi vennero asportati e bruciati per farne calce, quindi oggi sopravvivono pochissimi frammenti. Il mosaico in OPUS SECTILE era il segno distintivo della presenza dell’imperatore, specie quando veniva impiegato il PORFIDO ROSSO, che alludeva al color porpora (altro segno del potere imperiale).
L’imperatore Adriano… Detestava l'affollamento, gli intrighi e il caos di Roma, dove risiedette il meno possibile. Dopo soltanto un anno dalla sua ascesa all'impero, iniziò la costruzione della villa di Tivoli, che lo accompagnò per il resto della vita. Amante dell'arte e della letteratura, nonchè appassionato di architettura, Adriano intervenne direttamente nel disegno e nella progettazione degli edifici (prediligeva, per esempio, gli edifici a cupola). Non conosciamo gli architetti della Villa, ma sappiamo che egli ne curò personalmente la progettazione e i particolari di realizzazione ed ornamentazione.
La complessità della residenza ben rappresenta la COMPLESSITA’ della sua personalità; la MAGNIFICENZA delle costruzioni, la sua idea ELLENISTICA ED ORIENTALEGGIANTE dell'immagine dell'imperatore tipica del suo tempo.
La valle del Canopo
Il Canopo Il nome deriva da una città egiziana famosa per i suoi culti di Iside e di Serapide. Il bacino rappresenta, infatti, l'antico canale che collegava le città egiziane di Alessandria e di Canopo. Il luogo era anche dedicato ad Antinoo, favorito dell'imperatore Adriano e morto annegato.
Qual è il significato di questo LUOGO MISTERIOSO? 1) omaggio personale di Adriano ad Antinoo tragicamente scomparso. 2) Il bacino, che evoca insieme la cultura latina e quella egiziana, rappresenterebbe il mare Mediterraneo che collega Roma all'Egitto 3) Luogo del culto imperiale, dove Adriano si metteva in scena come Serapide durante i banchetti ufficiali.
Il Serapeo
Il Teatro marittimo Si tratta, probabilmente, della primissima, provvisoria residenza di Adriano nel sito. Le sue caratteristiche di SEPARATEZZA rendono credibile l'ipotesi che esso fosse il RIFUGIO PRIVATO DELL’IMPERATORE.
Una villa nella villa… Il portico circolare a colonne ioniche si affaccia su un canale, al centro del quale sorge un isolotto di 45 metri di diametro (completo di varie stanze, un giardinetto e perfino un piccolo complesso termale autonomo). L'isolotto si collegava al mondo esterno soltanto grazie ad un PONTE MOBILE (che Adriano poteva ritirare, per dedicarsi con tranquillità ai suoi studi).