Corso di Antropologia Culturale a.a

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Transcript della presentazione:

Corso di Antropologia Culturale a.a. 2015-2016 Prof.ssa Lia Zola lia.zola@unito.it Ricevimento Studenti: VENERDI’ dalle 11 alle 13 Via Verdi 10, Palazzo Badini, IV piano, stanza 27 VENERDI 12 FEBBRAIO 2016

Cacciatori-raccoglitori, agricoltori, allevatori 1 L’uomo da quando si separa dalle scimmie vive di caccia (uomini) e raccolta vegetali spontanei (donne). Prima forma di economia di sussistenza nella nostra storia

2 Introduzione agricoltura Europa occidentale: 6000/3500 a.C. Agricoltura = processo evolutivo graduale Ultimi 1100 anni della nostra storia la maggior parte dei gruppi umani produce da sola il cibo e alleva animali. Alcuni gruppi umani ancora oggi non hanno adottato l’agricoltura o l’hanno adottata solo in parte 2

Conseguenze dell’adozione dell’agricoltura 1 2 Domesticazione degli animali sedentarizzazione Fine del controllo delle nascite rispetto a società di caccia, nascita prime città, nascita della scrittura, nascita civiltà forza motrice latte carne concime Campi, combustibile- rivestimento di abitazioni Aratri (6000 anni fa) Aumento della popolazione

Conseguenze dell’adozione dell’agricoltura 4 5 3 Surplus alimentare Effetti degli agenti patogeni Maggiore disponibilità di cibo Nascita di figure sociali non dedite interamente alla produzione di cibo: sacerdoti, artigiani, intellettuali. Possibile nascita delle elites Mutazioni di virus ancestrali che colpiscono gli animali e in seguito gli uomini (es. tifo) Selezione e coltivazione di poche specie vegetali

Tra cacciatori e agricoltori Perché alcuni gruppi umani “aderirono” all’agricoltura e altri no? 1 2 Ogni gruppo ha tentato di coltivare specie animali e vegetali Influenza delle condizioni climatiche e dell’adattabilità di certe specie al clima Passaggio non drastico, ma graduale

(ambiente), armi, acciaio e malattie Agricoltura: Surplus alimentare+ uso di animali+ virus = nascita civiltà centralizzate, stratificate, complesse Società di caccia raccolta: nomadismo + mancanza di struttura sociale +vittime delle malattie Diseguaglianza nello sviluppo tecnologico

Perché alcune razze sono biologicamente più avanzate di altre Perché la nostra storia ha conosciuto tassi di sviluppo così diversi nei vari continenti? Risposta 1 Perché alcune razze sono biologicamente più avanzate di altre Tesi di J.A. de Gobineau, diplomatico francese, 1855: Superiorità biologica dei bianchi su altri abitanti del pianeta e pericolo di contaminazione con genti di colore (primo trattato sul razzismo europeo moderno)

Progressi della genetica nel XX secolo hanno confutato le affermazioni di Gobineau Non esistono fattori biologici che conferiscono ai bianchi la superiorità innata. Inesistenza del concetto di RAZZA Colore della pelle e tratti somatici derivati da adattamenti all’ambiente circostante

Nessun gruppo umano è biologicamente inadatto allo sviluppo. Perché la nostra storia ha conosciuto tassi di sviluppo così diversi nei vari continenti? Risposta 2 Nessun gruppo umano è biologicamente inadatto allo sviluppo. Tassi di sviluppo diversi = insieme di fattori ambientali, animali, vegetali.

Gli esseri umani attribuiscono significati molto diversi a molte cose: abbigliamento, uso del corpo, economia, cibo, credenze religiose, espressioni rituali ecc…

Etnocentrismo e Relativismo Etnocentrismo (1906, William Summer) Relativismo culturale (Franz Boas) Proprio gruppo e propria cultura considerati il centro di ogni cosa rispetto alle altre Ogni gruppo umano va indagato nella sua specificità e ha pari dignità degli altri Tutto ciò che non risponde ai propri canoni è sbagliato ed è altro

Le Parole-chiave dell’etnocentrismo di W. Summer Classificare Valutare Gli altri in base al proprio gruppo di appartenenza, senza mettersi in discussione Gli altri in rapporto al proprio gruppo applicando i valori del gruppo di riferimento Es. gruppo di pescatori che classifica arretrato un gruppo di montanari che non sa governare un battello Es. dire che un certo gruppo umano mangia male perché si nutre diversamente da noi

I “TANTI” ETNOCENTRISMI Etnocentrismo Attitudinale (V. Lanternari) Etnocentrismo ideologico (Tullio Altan) Forme di etnocentrismo collettivo finalizzate a scopi precisi che comportano destorificazione e trasfigurazione di determinate situazioni “modi di fare le cose” così interiorizzati da sembrare naturali (minaccia della diversità) Es. nascita degli stati-nazione in Europa nel XIX secolo Es. come noi chiamiamo gli “altri”

Relativismo cognitivo I “TANTI” RELATIVISMI Relativismo cognitivo Relativismo morale Da cultura a cultura variano non solo le pratiche ma anche le strutture del pensiero Nessuna azione umana può essere giudicata al di fuori del proprio contesto di appartenenza Es. pratiche cruente nei riti di passaggio Es. ciò che è “buono da pensare è buono da mangiare”

Etnocentrismo e relativismo = molte critiche ad entrambi perché portati all’estremo non sono poi così dissimili… Le diversità culturali sono un patrimonio e vanno difese (come specie protette) Es. Le diversità culturali sono una ricchezza ma anche un ostacolo alla reciproca comprensione

Etnocentrismo: condizione inevitabile, legata alla produzione dell’alterità E. De Martino parla infatti di ETNOCENTRISMO CRITICO Se maneggiati con cura, etnocentrismo e relativismo culturale = strumento critico per riflettere su se stessi, critica culturale del “noi”, dei processi contemporanei di ibridazione culturale, contaminazione, meticciato

Etnocentrismo e relativismo = portati all’estremo non sono poi così dissimili… Le diversità culturali sono un patrimonio e vanno difese (come specie protette) Le diversità culturali sono una ricchezza ma anche un ostacolo alla reciproca comprensione

Etnocentrismo: condizione inevitabile, legata alla produzione dell’alterità Se maneggiati con cura, etnocentrismo e relativismo culturale = strumento critico per riflettere su se stessi, critica culturale del “noi”, dei processi contemporanei di ibridazione culturale, contaminazione, meticciato

Per concludere: dall’invenzione della cultura… Cultura: oggetto privilegiato dell’antropologia, Sede di periodiche revisioni critiche su cosa sia, da dove nasca (varie ipotesi) Alcune ipotesi: La cultura contribuisce a creare l’alterità (Wagner) La cultura allontana gli altri nel tempo (Fabian) La cultura è un’invenzione della mente umana collettiva Alcuni autori ipotizzano persino che la cultura non esista

… all’inesistenza della cultura? L’uomo acquisisce attraverso meccanismi sociali come ACCULTURAZIONE e INCULTURAZIONE consapevolezza di sé, del suo mondo, delle sue azioni La cultura esiste e muta nel tempo Importanza del MUTAMENTO CULTURALE

Per concludere: cosa fanno, quindi, gli antropologi? Studiano l’uomo come essere culturale, nella sua forma collettiva, il modo in cui si esprime e attribuisce significati Si fondano sulle relazioni dei gruppi umani che sono studiati in tutta la loro complessità Stabiliscono legami con altre persone che costituiscono il suo oggetto di ricerca Obiettivo: capire perché gruppi diversi di esseri umani attribuiscono significati diversi. Comprensione cause scontro tra culture

Le tante antropologie 1 Antropologia Etnologia Etnografia 4 2 3 Aree di interesse Campi di indagine Scuole antropologiche Metodologie Antropologia economica Antropologia delle religioni Antropologia alpina Antropologia urbana ecc… Scuola inglese = antropologia sociale Scuola francese= etnologia Scuola americana= antropologia culturale Antropologia Etnologia Etnografia Antropologia culturale vs Antropologia fisica

Video: Orzowei, il figlio della Savana (1977, youtube)

INCULTURAZIONE: trasmissione della cultura da un individuo ad un altro ACCULTURAZIONE: tutto ciò che riguarda l’introduzione di elementi esterni nel proprio tessuto culturale INCULTURAZIONE: trasmissione della cultura da un individuo ad un altro

Società di caccia: non più di un figlio ogni quattro anni per potersi spostare agevolmente Società di caccia: egalitarie, assenza di burocrazia, banda e tribù come massime forme di organizzazione politica

Indigeste (vegetali legnosi) LA MAGGIORANZA DELLE SPECIE VEGETAL E ANIMALI I NON E’ COMMESTIBILE PERCHE’: Indigeste (vegetali legnosi) Difficili da raccogliere (larve) o cacciare (rinoceronti) Prive di valore nutritivo (meduse) Velenose (funghi e bacche) Di laboriosa preparazione (bacche con scorza dura)

Il dono fatale del bestiame Convivenza prolungata uomini e animali Uso delle feci animali e della piscicoltura come fertilizzanti naturali, arrivo di roditori, disboscamento = zanzare anofale = malaria MALATTIE I contagiati che sopravvivono si immunizzano: incontri con altri gruppi umani non immuni = decimazione di questi ultimi

Video: cosa può fare l’antropologia fisica nelle scene del crimine (youtube) Antropologia fisica: studia l’uomo in quanto prodotto dell’evoluzione biologica. Misurazione di crani, studio della composizione di unghie, capelli. Molto utilizzata nel campo dell’antropologia criminale, forense o giuridica.

Etnografia, etnologia, antropologia secondo Lévi-Strauss Etnografia: primi stadi dell’osservazione e della ricerca Etnologia: primo passo verso la sintesi, si fonda sulla comparazione dei dati Antropologia: ultima fase della ricerca antropologica: fase scientifica di conclusione e riflessione critica