Dante: De vulgari eloquentia (1305)
Pietro Bembo: Prose della volgar lingua (1525)
Alessandro Manzoni: Dell’unità della lingua e dei mezzi di diffonderla (1868)
L’italiano regionale È un italiano che differisce da regione a regione perché mantiene alcune caratteristiche fonetiche, morfologiche e sintattiche dei dialetti con cui viene a contatto.
Carta dei dialetti d’Italia (Pellegrini 1977)
Principali varietà di italiano - Varietà settentrionali (fino alla linea La Spezia-Rimini) Toscano Varietà centro-meridionali (al di sotto della linea La Spezia-Rinimi) Sardo Varietà meridionali estreme (Salento, Calabria meridionale, Sicilia)
Italiano regionale settentrionale - Mancata distinzione tra vocali medio-alte [e]/[o] e medio-base [ɛ]/[ɔ]: tendenza ad usare solo le vocali medio-alte (it. sett. [ˈbeːne] - it. standard [ˈbɛːne]); - Difficoltà a realizzare i foni doppi, che quasi sempre vengono realizzati come scempi (['gaːto] per gatto, [ka'vaːlo] per cavallo);
Italiano regionale settentrionale Assenza di raddoppiamento fonosintattico (it. sett. [ˈa miˈlaːno] - it. stand. [ˈa mmiˈlaːno]; Pronuncia sempre sonora della fricativa alveolare intervocalica (it. sett. [ˈkaːza] [ˈpeːzo] - it. stand. [ˈkaːsa] [ˈpeːso]);
Italiano regionale settentrionale [ʃ], [ɲ] e [ʎ] perdono la componente palatale. ([ˈsiːmja] per [ˈʃimmja] scimmia; [ˈsoːnjo] per sogno; [ˈaːljo] per aglio); - L’affricata alveolare [ʦ] tende a perdere la parte occlusiva e ad essere pronunciata come una [s] (azione diventa [aˈsjoːne], mazza diventa [ˈmaːsa])
Italiano regionale toscano “Gorgia”: il processo di indebolimento delle occlusive sorde [k], [t], [p] che in posizione intervocalica e iniziale si trasformano nelle fricative [h], [θ], [ɸ] (capito diventa [haˈɸiːθo]); - Deaffricazione delle affricate pre-palatali [ʧ] e [ʤ], che si trasformano nelle fricative [ʃ] e [ʒ]: [ʃiˈljɛːʒe] per ciliegie, [ˈbaːʃo] per bacio;
Italiano regionale toscano - Affricazione delle sibilanti che si trovano dopo una nasale: [inˈʦjɛːme] al posto di [inˈsjɛːme], [ˈanʦja] al posto di [ˈansja]. - Semplificazione del dittongo [wɔ] in [ɔ] (bono per buono ecc.).
Italiano regionale meridionale Rafforzamento di alcune consonanti, soprattutto la [b], in posizione intervocalica e iniziale: [ˈabbile] per abile, [bˈbusta] per busta; Sonorizzazione delle consonanti sorde che si trovano dopo una nasale (ad es. biango per bianco);
Italiano regionale meridionale Affricazione delle sibilanti che si trovano dopo una nasale: [inˈʦjɛːme] al posto di [inˈsjɛːme], [ˈanʦja] al posto di [ˈansja]. - Confluenza delle vocali finali delle parole in un’unica vocale indistinta [ə] (principalmente in Campania e Molise): bello diventa [bˈbɛllə].
Italiano regionale meridionale estremo Pronuncia retroflessa dei nessi tr e dr (soprattutto in Sicilia e Calabria): treno diventa [ˈʈɽɛːnɔ]; Rafforzamento di alcune consonanti, soprattutto la [b], la [d] e la [g] in posizione intervocalica e iniziale: [bˈbirra] per birra; [dˈdɔtʧa] per doccia; [gˈgabbja] per gabbia;
Italiano regionale meridionale estremo Affricazione delle sibilanti che si trovano dopo una nasale: [inˈʦjɛːmɛ] al posto di [inˈsjɛːme], [ˈanʦja] al posto di [ˈansja]. -Il vocalismo dell’italiano standard con sette vocali viene ridotto a cinque: non ci sono le vocali medio-alte [e] ed [o] (it. mer. estr. [ˈpɛːra] - it. standard [ˈpeːra]);
Dal vocalismo latino al vocalismo dell’italiano standard
Vocalismo latino – italiano standard: alcuni esempi FĪLU PĬLU TĒLA FĔSTA MĂRE PĀNE PŎRTA FLŌRE GŬLA MŪRU ITALIANO STANDARD filo [ˈfiːlo] pelo [ˈpeːlo] tela [ˈteːla] festa [ˈfɛsta] mare [ˈmaːre] pane [ˈpaːne] porta [ˈpɔrta] fiore [ˈfjoːre] gola [ˈgoːla] muro [ˈmuːro]
Dal vocalismo dell’italiano standard al vocalismo dell’italiano regionale meridionale estremo