ECONOMIA POLITICA Scienza sociale che studia l’attività degli uomini rivolta all’impiego razionale di risorse scarse per soddisfare i loro bisogni
LA SCARSITÀ BISOGNI ( numerosi) RISORSE ( limitate ) SCARSITÀ SCELTE RAZIONALI alternativa 1 alternativa 2 alternativa 3
I BISOGNI E’uno stato di insoddisfazione che spinge l’uomo a procurarsi un mezzo idoneo a far cessare quella sensazione CARATTERI illimitati soggettivi risorgenti variabili complementari
I BISOGNI CLASSIFICAZIONE primari Secondari individuali collettivi Presenti futuri
I BENI ECONOMICI CARATTERI scarsi utili accessibili CLASSIFICAZIONE di consumo strumentali durevoli non durevoli immobili mobili complementari succedanei
LA RICCHEZZA Reddito Patrimonio Complesso di beni economici a disposizione di un individuo o della collettività Ricchezza individuale Ricchezza dello Stato( PIL ) Ricchezza mondiale CLASSIFICAZIONE Reddito Patrimonio
L’UTILITA’ ECONOMICA E’ l’attitudine di un bene a soddisfare un bisogno Se si considera un bene divisibile in dosi abbiamo : UTILITA’ INIZIALE UTILITA’ TOTALE UTILITA’ MARGINALE
all’aumentare dei beni a disposizione per soddisfare un bisogno, l’utilità marginale decresce Quantita’ di beni Utilità totale Utilità marginale 1 18 2 34 16 3 48 14 4 60 12 5 70 10
UTILITA’ MARGINALE PONDERATA Il consumatore, data la limitatezza del suo reddito, compirà le sue scelte non solo in relazione alla utilità dei beni ma tenendo conto anche del loro prezzo. L’utilità marginale ponderata è il rapporto tra l’utilità marginale e il prezzo.
Supponiamo che i prezzi dei beni siano A = 5 euro B = 2 euro C = 4 euro E supponiamo che il consumatore disponga di 23 euro. Quali dosi acquisterà ? Unità di beni Bene A 5 euro Bene B 2 euro Bene C 4 euro 1 2 3 4 5 6 7
UTILITA’ MARGINALE PONDERATA Ogni individuo tende a distribuire le somme di cui dispone in modo da eguagliare le utilità marginali ponderate dei beni. Questa impostazione detta “ marginalista “ che si fonda sui principi della scuola classica è stata molto criticata dalle scuole successive e in particolare dalla Scuola Keynesiana
CRITICHE fotografare un consumatore “ razionale “ che non esiste la presunzione di misurare la utilità che è soggettiva la divisibilità dei beni in dosi le influenze sugli acquisti di altri elementi oltre all’utilità e il prezzo, quali i suoi gusti, la pubblicità, lo spirito di imitazione ecc
I SETTORI PRODUTTIVI SETTORE PRIMARIO AGRICOLTURA Comprende le attività legate alla terra (coltivazione,alleva mento ecc. )
I SETTORI PRODUTTIVI SETTORE SECONDARIO INDUSTRIA Comprende le attività di trasformazione dei beni provenienti direttamente o indirettamente dalla terra
I SETTORI PRODUTTIVI SETTORE TERZIARIO SERVIZI Comprendono le imprese che non producono beni materiali ma offrono prestazioni (trasporto, commercio ecc.)
I SOGGETTI DELL’ECONOMIA LE FAMIGLIE consumano risparmiano offrono lavoro
IMPIEGO DEL RISPARMIO Deposito bancario Acquisto di azioni e obbligazioni Acquisto titoli del debito pubblico Acquisto di beni “ rifugio “
I SOGGETTI DELL’ECONOMIA LE IMPRESE Producono beni e servizi domandano lavoro
FONTI DI FINANZIAMENTO Prestiti bancari Emissioni di azioni e obbligazioni autofinanziamento
I SOGGETTI DELL’ECONOMIA LO STATO assicura servizi pubblici Si finanzia mediante prelevamento di tributi ricorrendo a prestiti
I SOGGETTI DELL’ECONOMIA IL RESTO DEL MONDO Esportazione Importazione Movimenti di capitale turismo
LE SFERE DELL’ECONOMIA PRODUZIONE Qualsiasi attività diretta a creare o accrescere l’utilità dei beni o servizi. trasformazione materiale trasformazione nello spazio trasformazione nel tempo
LE SFERE DELL’ECONOMIA DISTRIBUZIONE Il prodotto ottenuto costituisce nuova ricchezza che deve essere ripartita fra tutti i soggetti che hanno concorso a produrla
LE SFERE DELL’ECONOMIA CONSUMO Consiste nell’utilizzazione, da parte delle persone dei beni e servizi per soddisfare i bisogni
LE SFERE DELL’ECONOMIA RISPARMIO Atto con cui si rinuncia ad un consumo presente allo scopo di ottenere un maggior consumo nel futuro
LE SFERE DELL’ECONOMIA INVESTIMENTO Atto con il quale le risorse risparmiate vengono destinate alla produzione di beni strumentali
bisogni produzione distribuzione nascita nuovi bisogni consumo risparmio investimento Capitale umano Macchinari,impianti
EVOLUZIONE STORICA DELL’ECONOMIA ECONOMIA PRIMITIVA Economia di sussistenza Baratto Divisione del lavoro : in base alle capacità
EVOLUZIONE STORICA DELL’ECONOMIA ECONOMIA SCHIAVISTA Società del mondo antico Aumento degli scambi Diffusione della moneta Divisione del lavoro: uomini liberi - schiavi
EVOLUZIONE STORICA DELL’ECONOMIA ECONOMIA FEUDALE Economia curtense Economia chiusa Circolazione monetaria limitata Divisione del lavoro: servi della gleba - nobiltà
EVOLUZIONE STORICA DELL’ECONOMIA ECONOMIA MERCANTILE Sviluppo delle città Sviluppo attività artigianali Sviluppo degli scambi Utilizzo della moneta Nascita della banca
EVOLUZIONE STORICA DELL’ECONOMIA ECONOMIA CAPITALISTICA Macchina a vapore Catena di montaggio Divisione del lavoro: capitalisti - salariati Sistema con sovrappiù
EVOLUZIONE STORICA DELL’ECONOMIA ECONOMIA NEOCAPITALISTICA Mondializzazione dell’economia Capitalismo manageriale Il problema ecologico
CIRCUITO FAMIGLIE - IMPRESE PREZZI DI BENI E SERVIZI ACQUISTATI DALLE FAMIGLIE BENI E SERVIZI VENDUTI ALLE FAMIGLIE FAMIGLIE IMPRESE LAVORO SALARI
CIRCUITO FAMIGLIE – IMPRESE- BANCHE FINANZIAMENTI FAMIGLIE RISPARMI BANCHE IMPRESE INTERESSI INTERESSI
CIRCUITO FAMIGLIE – STATO SALARI FAMIGLIE STATO LAVORO IMPOSTE E TASSE SERVIZI PUBBLICI CONTRIBUTI SOCIALI PRESTAZIONI SOCIALI
I SISTEMI ECONOMICI SISTEMA LIBERISTA Proprietà privata Iniziativa economica privata Astensione dello Stato Libera concorrenza Equilibrio automatico di mercato
SISTEMA COLLETTIVISTA I SISTEMI ECONOMICI SISTEMA COLLETTIVISTA Abolizione proprietà privata Abolizione iniziativa economica privata Stato – imprenditore Società senza classi
SISTEMA AD ECONOMIA MISTA I SISTEMI ECONOMICI SISTEMA AD ECONOMIA MISTA Proprietà pubblica e privata Imprese pubbliche e private Politica economica