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RIPOSO E SONNO.

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Presentazione sul tema: "RIPOSO E SONNO."— Transcript della presentazione:

1 RIPOSO E SONNO

2 Alcuni stimoli ci svegliano (soggettività, momenti della vita….)
Sonno Alterato stato di coscienza caratterizzato da diminuita consapevolezza e reattività agli stimoli REVERSIBILE!!! Alcuni stimoli ci svegliano (soggettività, momenti della vita….)

3 Riposo Stato in cui la consapevolezza dell’ambiente viene mantenuta
DIMINUZIONE RISPOSTE COGNITIVE E MOTORIE …..Sensazione di pace, sollievo, rilassamento…. …. Allontanamento di da ciò che stanca, disturba, preoccupa….

4 FUNZIONE FISIOLOGICA Approccio elettrofisiologico Sonno REM – non REM
stadio 1: transizione da sonnolenza a sonno stadio 2: sonno leggero, facile risveglio stadio 3 e 4: sonno profondo. Rilassamento muscoli, diminuzione parametri vitali Sonno REM: rapidi movimenti oculari (20-25% durata sonno nell’adulto) “sonno paradosso”: aumento metabolismo,frequenza cardiaca e P.A., respirazione irregolare, cicli ritmici di circa 90 minuti

5 FUNZIONE FISIOLOGICA Equilibrio neurotrasmettitori Approccio ormonale
Serotonina (precursore: triptofano) Approccio ormonale Melatonina, prolattina, cortisolo, ormone crescita……

6 CARATTERISTICHE DEL MODELLO SONNO / RIPOSO
Consapevolezza del bisogno Sonnolenza: urgenza di varia intensità di andare a dormire Fatica: stato soggettivo di stanchezza in seguito ad attività (bisogno di conservare energia in seguito a malattia) Ristorazione e protezione Riposo per conservare energie fisiche e mentali (riduzione metabolismo) Funzione psicologica “Riposo” della memoria Stabilità mentale ed emotiva

7 CARATTERISTICHE DEL MODELLO SONNO / RIPOSO
Ritmi circadiani (che seguono un ciclo di 24 ore) “sincronizzazione” con dati ambientali (luce/buio)

8 MODELLO FUNZIONALE SONNO/RIPOSO
Range “normali” variabili in modo notevole a seconda della persona Durata : da meno di 6 ore a più di 9 /die Latenza(tempo necessario per addormentarsi): da 10 a 30 minuti Cambi di posizione durante il sonno (anche fino a 40) Risvegli durante il sonno (tendono ad aumentare con l’età) Valutazione soggettiva di benessere al risveglio Utilità “riposini” durante il giorno

9 FATTORI CHE INFLUISCONO SUL SONNO/RIPOSO
Abitudini individuali I mattinieri e i nottambuli I “rituali” per la nanna Stimoli ambientali Luce e rumore (si o no) Presenza/assenza di chi divide il letto Nutrizione/metabolismo Fame o pasti abbondanti Triptofano (precursore serotonina) contenuto in latte e derivati, carne, uova, pane bianco sembra riduca tempo latenza

10 FATTORI CHE INFLUISCONO SUL SONNO/RIPOSO
Eliminazione Il bisogno di urinare e i risvegli Esercizio e termoregolazione Esercizio fisico e diminuzione latenza Vigilanza Responsabilità nel vegliare un bimbo Controllare se gli infermieri controllano!!! …..le paure notturne dei pazienti!!!

11 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE SONNO/RIPOSO 1
Dovute a: Distrazioni Rumori di notte in una terapia intensiva come in un ufficio rumoroso Luce si lavora o si dorme? Temperatura Preferenze personali da “adattare” nella vita comune Ambiente Oggetti con effetto disturbante

12 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE SONNO/RIPOSO 1
Chi assiste Non dormire per assistere (bambini, anziani, malati…) Assistere e non far dormire (in ospedale o altri luoghi di cura e assistenza) Relazioni Lutti, litigi ……abbandoni Turni di lavoro Disturbi del sonno per ritmi circadiani “sballati”

13 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE SONNO/RIPOSO 2
dovute a: Malattie dolore dispnea risvegli ripetuti per migliorare ossigenazione (diminuzione risposta a ipercapnia e ipossia durante il sonno) prurito per disturbi cutanei

14 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE SONNO/RIPOSO 2
dovute a: ricovero in ospedale posizione confortevole dolore preoccupazione per esame/intervento preoccupazione famiglia/lavoro preoccupazione per diagnosi/guarigione disagio per gesso, abito essere svegliati per trattamenti rumore altri pazienti troppa luce paura spostare tubi drenaggio mancanza esercizio temperatura rumore radio /TV ambiente non familiare abitudini interrotte rumore unità lavoro infermieri letto non confortevole sonnellini dormire solo

15 ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE SONNO/RIPOSO 3
dovute a: Farmaci ipnotici: diminuiscono latenza ma alterano sonno REM antidepressivi : sopprimono sonno REM alcuni antiepilettici aumentano insonnia Alcool induce il sonno in breve tempo ma può aumentare i risvegli nella seconda parte della notte Caffeina gli effetti sul sistema nervoso possono durare per 14 ore Negli anziani emivita più lunga. Nicotina forti fumatori: effetto stimolante e scarsa qualità del sonno

16 MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DEL SONNO 1
Deprivazione di sonno Fatica, cefalea, nausea, aumentata sensibilità al dolore, Diminuita coordinazione, irritabilità generale, Incapacità a concentrarsi Insonnia Difficoltà percepita di dormire Continua: prolungata latenza di sonno Da mantenimento: risvegli multipli Mattutina: risveglio precoce Non necessariamente è la quantità di ore a determinare la sensazione soggettiva di insonnia

17 MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DEL SONNO 1
Narcolessia Eccessiva sonnolenza diurna e “attacchi di sonno” (10-15 min.) Apnea da sonno Assenza respiro per 10 sec. o più almeno 5 volte /ora Mioclonie correlate al sonno Flessioni piede e ginocchio ogni sec. ripetuti risvegli

18 MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DEL SONNO 2
Alterazioni modello sonno –veglia jet-lag (malessere da cambio fuso orario) turnisti Parasomniasi sonnambulismo enuresi incubi notturni

19 MANIFESTAZIONI DI ALTERAZIONI DELLA FUNZIONE DEL SONNO 2
I disturbi del sonno si ripercuotono su: attività di vita quotidiana riduzione benessere ed energia sicurezza (guida, attività lavorative che richiedono concentrazione) rapporti sociali irritabilità convivenza con partner di letto

20 ACCERTAMENTO 1 DATI SOGGETTIVI
Altamente soggettivo dipende dalle aspettative della persona riguardo a: ore di sonno tempo di latenza numero risvegli momento del risveglio finale sensazione di benessere al risveglio Identificazione del modello funzionale Domande tipo: quante ore dorme di solito? A che ora va a letto e quando si alza? Cosa la aiuta ad addormentarsi? Cosa le rende difficile addormentarsi? Come si sente al risveglio? Quanto pensa che dovrebbe dormire? Cosa la rilassa? Fa dei pisolini durante il giorno? ……..

21 ACCERTAMENTO 1 Identificazione dei rischi
Valutare situazioni ambientali, sociali e fisiche che possono influenzare il modello Identificazione delle disfunzioni distinguere se problema cronico o situazionale (se cronico sentire anche opinione del partner) eventuale diario per documentare meglio il problema

22 ACCERTAMENTO 2 DATI OBIETTIVI Osservazione Esami diagnostici
Occhiaie Testa che ciondola Lentezza di risposta Irritabilità Concentrazione alterata Esami diagnostici Centri per il sonno: per monitorare con registrazione grafica anche apnea e mioclonie arti inferiori

23 I PROBLEMI DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
“Disturbi del modello di sonno” Definizione: Alterazioni della durata del sonno che causano disagio o interferiscono con lo stile di vita desiderato” (NANDA, 1994) Caratteristiche definenti Lamentele sulla difficoltà ad addormentarsi Risveglio prima o dopo il momento desiderato Sonno interrotto Lamentele sul non sentirsi riposato Cambiamenti comportamento (irritabilità, stanchezza, letargia…) Segni fisici (occhiaie, sbadigli, nistagmo…) Disturbi eloquio (parole mal pronunciate, parlare lentamente)

24 I PROBLEMI DIAGNOSI INFERMIERISTICHE
Fattori correlati Sintomi di malattia Preoccupazioni per la malattia Cambiamenti ambientali Relazioni sociali ………… Altri fattori correlati Intolleranza all’attività Adattamento individuale inefficace (vorrebbe riposare meglio per affrontare gli effetti della malattia)

25 IDENTIFICAZIONE OBIETTIVI E PIANIFICAZIONE INTERVENTI
Definire insieme alla persona con sano realismo!!! Il sig. x riferirà meno problemi nell’addormentarsi Il sig. y riferirà di sentirsi più riposato Il sig. z dimostrerà segni fisici di riposo adeguato

26 ATTUAZIONE INTERVENTI
Modificazione ambiente tranquillo e buio (luce fioca a seconda delle preferenze) controllo temperatura posizione confortevole eliminazione (pappagallo per uomini se necessario) Intimità e sicurezza oggetti personali “tranquillizzanti” familiare accanto se opportuno sistema di chiamata del personale e sorveglianza rassicurante

27 ATTUAZIONE INTERVENTI
Rituali per il sonno sistemazione cuscini /massaggio camomilla o altra bevanda cercare di rendere possibile il mantenimento delle abitudini può ridurre l’uso di tranquillanti ??? Gestione terapia con ipnotici /ansiolitici evitare dipendenza verificando reale necessità illustrare effetti desiderati e non

28 VALUTAZIONE Raccolta e analisi dei dati per verificare il raggiungimento degli obiettivi attraverso i criteri di risultato stabiliti


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