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La bellezza nella scienza

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Presentazione sul tema: "La bellezza nella scienza"— Transcript della presentazione:

1 La bellezza nella scienza

2 La bellezza nella scienza

3 Cosa è la conoscenza Il conoscere è l’istante in cui io prendo coscienza che quello che ho di fronte comincia ad essere importante per me La conoscenza non è una attività fra le altre del soggetto umano, ma è la forma stessa del suo rapporto con la realtà “Considerate la vostra semenza. Fatti non foste per viere come bruti. Ma per seguir virtute e canoscenza” Dante

4 Quale nesso esiste fra conoscenza, realtà e soggetto?
La realtà si rende evidente nella nostra esperienza, non si forma , non si costruisce ma si rende evidente All’origine della conoscenza e dell’esperienza si trova questo insostituibile darsi del fenomeno Il soggetto (l’uomo) , la ragione non è la sorgente della manifestazione della realtà ma il testimone Nessuno può conoscere da solo. Conoscere è un verbo che si realizza solo al plurale La conoscenza porta sempre allo stupore

5 Solo lo stupore conosce
Il mondo che lo scienziato osserva e indaga , anzitutto esiste “ …l’intero territorio dei rapporti interni nella teoria atomica è improvvisamente chiara. Che questi rapporti interni mostrino, in tutta la loro astrazione matematica, un grado incredibile di semplicità, è un dono che noi possiamo solo accettare con umiltà.” Heisenberg

6 La ragione umana è innanzitutto provocata, commossa dall’esserci della realtà
“Ciò che si vede dipende da come lo si guarda. Poiché l’ osservare non è solo un ricevere, uno svelare, ma al tempo stesso un atto creativo” S. Kierkegaard La capacità di stupore rende più attenti, disposti a interagire con essa, a lasciarsi provocare e quindi a rispondere mettendo in gioco tutta la propria capacità razionale “La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso di mistero. Sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza. L’uomo per il quale non è più familiare il sentimento del mistero, che ha perso la facoltà di meravigliarsi e umiliarsi davanti alla creazione è come un uomo morto, o almeno cieco.” Einstein

7 La bellezza che conquista lo scienziato ha a che fare con la capacità della natura di mostrarsi in una enorme varietà di forme e di fenomeni tra loro diversi che dipendono, o sono compatibili, con un numero piccolo di leggi semplici e sintetiche. “Quali sono le caratteristiche delle teorie fisiche che ci danno un senso di bellezza. … la bellezza, così come l’amore o la paura, non si definiscono: si riconoscono quando si provano …. Per bellezza di una teoria fisica intendo: - la bellezza meccanica dei suoi simboli sulla pagina stampata - la bellezza come eleganza (in grado di raggiungere un risultato potente con un minimo di complicazioni) - la bellezza come semplicità delle idee - il senso di inevitabilità che ci sa dare” Weinberg

8 Anche la matematica è stata spesso ispirata da un senso profondo dell’ordine, della proporzione, dell’armonia e della bellezza del reale. Non c’è matematica senza poesia. Lo stupore di un matematico davanti allo spettacolo di un teorema dimostrato è quanto mai suggestivo del fatto che la matematica tocca un livello reale oggettivo e non si traduce in un’arbitraria costruzione della fantasia “Un matematico il quale non abbia in sé nulla di poetico non sarà mai un matematico completo” Weierstrass

9 La matematica è bella perché ..
È un sapere “continuo”, niente viene perso nel tempo È un sapere universale (non vale per un solo oggetto ma per qualunque oggetto astratto che possiede certe caratteristiche) Utilizza un linguaggio universale, necessariamente simbolico La matematica è capacità di sintesi La matematica è intuizione, “saper vedere oltre”

10 “La matematica è una scienza che richiede molta immaginazione ……
“La matematica è una scienza che richiede molta immaginazione ……. È impossibile essere matematico senza avere l’animo del poeta. …. Immaginazione e invenzione sono la stessa cosa. A me pare che il poeta deve soltanto percepire qualcosa che gli altri non percepiscono, vedere più lontano. E il matematico deve fare la stessa cosa.” S. Kowalewskaya

11 ……. ALLORA AL LAVORO “Risolvere un problema significa trovare una strada per uscire dalla difficoltà, una strada per aggirare l’ostacolo, per raggiungere uno scopo che non sia immediatamente raggiungibile.” “L’esperienza della risoluzione di un problema può essere come una improvvisa chiarificazione che porta luce, ordine, collegamento e scopo ai dettagli che prima apparivano oscuri. Dopo che l’idea è venuta noi vediamo qualcosa di più, più significati, più scopi, più relazioni.” “Un ingrediente essenziale del problema è il desiderio,la volontà e la decisione di risolverlo. Un problema diventa il vostro problema, lo possedete veramente, quando decidete di farlo, quando desiderate risolverlo” George Polya

12 “La capacità di studiare, comprendere e impadronirsi degli argomenti in ambito matematico è simile, sotto certi aspetti, al saper nuotare o andare in bicicletta, due abilità che non possono essere raggiunte stando fermi.” H.S.M. Coxeter

13 La capacità di stupore rende più attenti, disposti a interagire con la realtà, a lasciarsi provocare e quindi a rispondere mettendo in gioco tutta la propria capacità razionale


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