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PRINCIPI ETICI E AUTONOMIA DELLE SCELTE DEL CITTADINO Al centro del sistema non è più il medico, come cardine della medicina coi suoi principi fondamentali.

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1 PRINCIPI ETICI E AUTONOMIA DELLE SCELTE DEL CITTADINO Al centro del sistema non è più il medico, come cardine della medicina coi suoi principi fondamentali definiti nei codici deontologici, ma il paziente, con i suoi bisogni e le sue aspettative di fronte alla nuove possibilità offerte dalla scienza. Il rapporto medico/paziente è un patto di alleanza e solidarietà che si basa su due vissuti, due storie, con domande e risposte …

2 LETICA MEDICA DEL 2000 Attualmente lEtica medica deve rispondere a: Progressivo affermarsi dellautonomia dellindividuo (piano filosofico) Velocissima sintesi tra medicina, bioscienze e biotecnologie (piano scientifico) Intrusione della scienza nella sfera dei valori esistenziali (vita, nascita, morte) e quindi centralità dellindividuo Nelle decisioni il medico, attraverso linformazione al paziente, rende lecito latto medico (dovere del medico allinformazione e al consenso informato)

3 SALUTE SALUTE = bene primario come diritto fondamentale dellindividuo e interesse per la collettività Richiama alcuni punti: Fattibilità tecnica Sostenibilità economica Legittimità etica Il punto di confronto su questi temi è spesso nel rapporto Medico/Paziente Sempre meno tempo del Medico per lascolto Sempre più bisogno del Paziente, più informato e consapevole che vuole interagire di più

4 IL RAPPORTO MEDICO/PAZIENTE Nonostante la possibilità di mezzi diagnostici sofisticati e molto accurati, con valore diagnostico molto elevato il paziente apprezza ancora molto il rituale della visita medica perché crea una particolare intimità (empatia) e rafforza la fiducia del paziente nel medico, lammalato potrà raccontare i propri timori oltre ai sintomi si crea un legame umano tra chi cura e chi viene curato, empatia tra due esseri umani non sostituibile da un esame tecnologicamente sofisticato spesso in questo rapporto più confidenziale possono emergere elementi diagnostici importanti si crea anche un rapporto di collaborazione e di sinergia tra le possibilità terapeutiche indicate dal medico e la collaborazione del paziente e quindi le sue capacità di reagire alla malattia ne deriva un programma di cura concordato assieme, con il consenso del paziente, consenso veramente informato.

5 LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA art. 3 – Doveri del medico Tutela della vita intesa come salute fisica e psichica dellUomo e il sollievo della sofferenza Rispetto della libertà e dignità della persona umana senza distinzioni di età, sesso, etnia, religione, nazionalità, condizione sociale, ideologia. LOMS negli anni 70 ha definito la salute come condizione di completo benessere di natura fisica, psichica e sociale (valore utopico e mitico che porta ad una vera e propria religione della salute).

6 LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (segue) art. 11 - Riservatezza dei dati personali Consenso specifico sul trattamento dei dati art. 13 - Prescrizione e trattamento terapeutico Autonomia del medico … … fatta salva la libertà del paziente di rifiutarli ed assumersi la responsabilità del rifiuto stesso art. 15 - Pratiche non convenzionali Acquisizione del consenso

7 LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (segue) art. 16 - Accanimento diagnostico-terapeutico … anche tenendo conto delle volontà del paziente laddove espresso … art. 17 - Eutanasia No a trattamenti finalizzati a provocare la morte (anche se richiesti dal paziente) art. 18 - Trattamenti che incidono sullattività psico-fisica … beneficio clinico del paziente … alleviarne le sofferenze art. 21 - Competenza professionale... tempo necessario per la valutazione dei dati oggettivi … in particolare dei dati anamnestici

8 LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (segue) art. 33 ­ Informazione al cittadino Il medico deve fornire al paziente la più idonea informazione sulla diagnosi, sulla prognosi, sulle prospettive e le eventuali alternative diagnostico­terapeutiche e sulle prevedibili conseguenze delle scelte operate. Il medico dovrà comunicare con il soggetto tenendo conto delle sue capacità di comprensione, al fine di promuoverne la massima partecipazione alle scelte decisionali e ladesione alle proposte diagnostico­terapeutiche. Ogni ulteriore richiesta di informazione da parte del paziente deve essere soddisfatta. Il medico deve, altresì, soddisfare le richieste di informazione del cittadino in tema di prevenzione. Le informazioni riguardanti prognosi gravi o infauste o tali da poter procurare preoccupazione e sofferenza alla persona, devono essere fornite con prudenza, usando terminologie non traumatizzanti e senza escludere elementi di speranza. La documentata volontà della persona assistita di non essere informata o di delegare ad altro soggetto linformazione deve essere rispettata.

9 LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (segue) art. 35 ­ Acquisizione del consenso Il medico non deve intraprendere attività diagnostica e/o terapeutica senza lacquisizione del consenso esplicito e informato del paziente. Il consenso, espresso in forma scritta nei casi previsti dalla legge e nei casi in cui per la particolarità delle prestazioni diagnostiche e/o terapeutiche o per le possibili conseguenze delle stesse sulla integrità fisica si renda opportuna una manifestazione documentata della volontà della persona, è integrativo e non sostitutivo del processo informativo di cui all'art. 33. Il procedimento diagnostico e/o il trattamento terapeutico che possano comportare grave rischio per l'incolumità della persona, devono essere intrapresi solo in caso di estrema necessità e previa informazione sulle possibili conseguenze, cui deve far seguito una opportuna documentazione del consenso. In ogni caso, in presenza di documentato rifiuto di persona capace, il medico deve desistere dai conseguenti atti diagnostici e/o curativi, non essendo consentito alcun trattamento medico contro la volontà della persona. Il medico deve intervenire, in scienza e coscienza, nei confronti del paziente incapace, nel rispetto della dignità della persona e della qualità della vita, evitando ogni accanimento terapeutico, tenendo conto delle precedenti volontà del paziente.

10 LA CENTRALITA DEL PAZIENTE NEL CODICE DI DEONTOLOGIA MEDICA (segue) art. 37 - Consenso del legale rappresentante Giudice tutelare Amministratore di sostegno Autorità giudiziaria Cure necessarie (pericolo di vita per il minore e lincapace) art. 38 - Autonomia del cittadino e direttive anticipate Autonomia e indipendenza del medico Volontà espressa dalla persona Adeguate informazioni al minore Il medico deve tenere conto di scelte precedentemente manifestate se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà art. 39 - Assistenza al malato a prognosi infausta … il medico deve improntare la sua opera … a risparmiare inutili sofferenze psico-fisiche e fornendo al malato i trattamenti appropriati a tutela, per quanto possibile, della qualità di vita e dignità della persona In caso di compromissione dello stato di coscienza … evitandogli ogni forma di accanimento terapeutico

11 I TEMI PIU CALDI DELLETICA I temi più caldi delletica che sono attualmente oggetto di confronto sul piano filosofico, morale e religioso: Procreazione medicalmente assistita Aborto e stato ontologico e giuridico dellembrione Eutanasia Direttive anticipate Sperimentazione nelluomo e nellanimale Manipolazione genetica Trapianti

12 Parliamo di…… Direttive anticipate Difficile accettare che si spenga la vita che amiamo o dovremmo amare più dogni altra cosa e che rappresenta il nostro bene supremo. […] La morte è la norma della vita, la naturale conclusione di un processo vitale, una fase del grande disegno biologico a cui apparteniamo. (Umberto Veronesi) Noi vogliamo avere il diritto di andarcene appena viene il buio, decidendolo noi, quando la luce è ancora accesa … (Luca Goldoni)

13 Il caso Welby Ogni ordine provinciale ha la competenza sui suoi iscritti. CSS nella seduta del 20.12.06: Il trattamento sostitutivo della funzione ventilatoria costituisce accanimento terapeutico? Il giudizio espresso mostra anche le difficoltà e il relativismo sia sulla valutazione clinica che i giudizi in assenza di legislazione chiara. Norme legislative: la norma della indisponibilità del proprio corpo, e lautodeterminazione in tema di scelta in fatto di salute. Le differenze di giudizio spesso vanno al di là delle differenze, culturali e religiose

14 La testimonianza di Mario Melazzini La SLA mi ha tolto la motricità, cosa mi ha dato? La percezione dellimpotenza della medicina di fronte alla malattia. La possibilità di chiedere aiuto. Uno che si occupa di te …Tu esisti

15 Il caso Di Bella Contenuto della sperimentazione clinica. Lettura dei fatti e influenza della politica. Valore del rapporto Medico-Paziente. Centralità del paziente. Necessità dellascolto.

16 Lenciclica Evangelium Vitae Lenciclica Evangelium Vitae così parla del dramma delluomo moderno Leclissi del senso di Dio e delluomo conduce inevitabilmente al materialismo pratico, nel quale proliferano lindividualismo, lutilitarismo e ledonismo … Lunico fine che conta è il perseguimento del proprio benessere materiale. La cosiddetta qualità della vita è interpretata … come efficienza economica, consumismo disordinato, bellezza e godibilità della vita fisica dimenticando le dimensioni più profonde, relazionali, spirituali e religiose, dellesistenza. In un simile contesto la sofferenza, inevitabile peso dellesistenza umana ma anche fattore di possibile crescita personale, viene censurata, respinta come inutile,anzi combattuta come male da evitare sempre e comunque. Quando non la si può superare e la prospettiva di un benessere almeno futuro svanisce, allora pare che la vita abbia perso ogni significato e cresce nelluomo la tentazione di rivendicare il diritto alla sua soppressione.


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