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Pensiero, Ragionamento & Intelligenza
Linguaggio e Pensiero Linguaggio e pensiero nella filogenesi e ontogenesi Interazione fra linguaggio e pensiero nella soluzione di problemi
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Linguaggio e Pensiero Lo sviluppo cognitivo dell’essere umano permette il linguaggio; Il linguaggio determina le forme di pensiero (Hp. Sapir-Whorf)
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Linguaggio e Pensiero Lo sviluppo cognitivo dell’essere umano permette il linguaggio; La mente umana si è evoluta in modo da rendere possibile il linguaggio
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Linguaggio e Pensiero Sviluppo cognitivo (J.Piaget): Stadio sensomotorio e la permanenza dell’oggetto Imitazione, gioco simbolico e il linguaggio verbale Stadio pre-operatorio e pensiero operatorio concreto Intelligenza operatoria-formale
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Linguaggio e Pensiero "il sistema linguistico di sfondo (in altre parole la grammatica) di ciascuna lingua non é soltanto uno strumento di riproduzione per esprimere le idee, ma esso stesso dà forma alle idee, é il programma e la guida dell'attività mentale dell'individuo” (Whorf, 1965, pag. 169 trad. it. del 1970). la lingua influenza il pensiero: i sistemi cognitivi delle persone parlanti lingue diverse possono essere diversi.
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Linguaggio e Pensiero Whorf contrappone la lingua degli Eschimesi e le lingue europee per il numero di termini lessicali per “neve”: Eschimesi = molti vocaboli; LES = un solo vocabolo. Differenze nella categorizzazione della neve nella Culture europea ed eschimese?
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Linguaggio e Pensiero Cromer (1991) esamina gli studi sull’ influenza del linguaggio sui processi cognitivi in quattro aree: a) percezione, b) categorizzazione, c) memoria, d) pensiero e soluzione di problemi. In ciascuna vi sono risultati a sostegno dell’hp. del relativismo linguistico e risultati contrari.
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Linguaggio e Pensiero Bloom (1981): Dominio scelto: il ragionamento controfattuale (ciò che il parlante dice può essere correttamente inteso solo se la premessa viene assunta come falsa)
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Linguaggio e Pensiero Esempio, se uno di voi usasse l'espressione: Se fossi il ministro darei più spazio alle SSIS nell’Università capiremmo che l'affermazione é controfattuale in quanto nessuno qui dentro è ministro.
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Linguaggio e Pensiero Nelle lingue indo-europee i controfattuali si esprimono mediante indici espliciti. In italiano: il verbo della frase principale al condizionale e quello della subordinata al congiuntivo. In cinese: non vi e una forma linguistica specifica. 2 strategie: condivisione di una data conoscenza; - non condivisione;
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CONOSCENZE CONDIVISE frasi <se... allora>, e ruolo delle conoscenze enciclopediche dell'ascoltatore nel segnalare che l'interpretazione della frase é controfattuale. CONOSCENZE non CONDIVISE a) negazione la premessa; b) uso della costruzione <se... allora>.
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Linguaggio e Pensiero Compito: comprensione e ricordo di storie Analisi delle interpretazioni controfattuali.
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Linguaggio e Pensiero RISULTATI Interpretazioni controfattuali parlanti inglesi: 98% parlanti cinesi: 7%
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Linguaggio e Pensiero RISULTATI bilingui cinese-inglese: 86% versione inglese 6% versione cinese.
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Linguaggio e Pensiero I parlanti una lingua che ha, come l'inglese, indici linguistici per esprimere il controfattuale, pensano in modo controfattuale. I parlanti una lingua che non ha, come il cinese degli indici linguistici controfattuali, non sembrano aver disponibile tale forma di pensiero.
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Linguaggio e Pensiero Nel caso dei bilingui, Bloom afferma che La possibilità di pensare controfattualmente Dipenda dal fatto che la lingua usata (al momento del compito) possieda una struttura linguistica per il controfattuale.
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MA……….. Una ricerca successiva (Kit-Fong Au 1983) ha messo in luce problemi metodologici che limitano il valore dei risultati ottenuti da Bloom. Idiomaticità! In una replica con versione cinese idiomatica bilingui cinese-inglese non hanno difficoltà a capire (controfattualmente) le storie in inglese e in cinese.
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Linguaggio e Pensiero Hunt e Agnoli (1991) si sono chiesti: può una lingua favorire o sfavorire alcuni processi di pensiero? un pensiero facilmente espresso in una lingua può essere di così difficile espressione in un’altra lingua che i parlanti di quest'ultima non sviluppano tale pensiero? Differenze cognitive conseguenti alla lingua acquisita.
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Una definizione provvisoria; Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI; Intelligenza o intelligenze? Eredità e ambiente;
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Intelligenza: Definizione Provvisoria Intelligenza generale + abilità specifiche * Fattore “g” (Spearman) *120 differenti abilità mentali (Guilford) * 7 capacità primarie: Comprensione verbale; Fluidità verbale Capacità numerica Visualizzazione spaziale Memoria Ragionamento Velocità percettiva
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI A due psicologi francesi Binet e Simon (1905) fu richiesto di costruire uno strumento in grado di predire le prestazioni scolastiche di bambini della scuola elementare. scala d’intelligenza.
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI Concetto di età mentale (misura relativa dell’intelligenza): Insieme delle prove che in media un bambino di una certa età cronologica dovrebbe essere in grado di risolvere. Esempio: un bambino di 8 anni ha un’età mentale di 8 anni se riesce a superare le prove superate, in media, dagli altri bambini di quell’età. La scala di intelligenza è costruita in base a: Progressiva difficoltà Discriminazione
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI La misura dell’intelligenza può/deve essere indipendente dall’età cronologica. Concetto di QI rapporto tra età mentale (EM) ed età cronologica (EC) moltiplicato per 100 Esempi: Un bambino di 10 anni con EM di 10 ha un QI uguale a 100; (EM/EC X 100 = 12/10 X 100 = 120) Un bambino di 10 anni con EM di 12 ha un QI uguale a 120
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI Test d’intelligenza standardizzati Standardizzazione = procedimento per stabilire le norme di riferimento Campione di standardizzazione = campione rappresentativo della popolazione di riferimento
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI Test d’intelligenza standardizzati = strumento di misura obiettiva. Requisiti di base del test: Attendibilità le misure ottenute devono essere accurate, perciò: stabilità dei punteggi (test-retest) equivalenza dei risultati (forme parallele) Validità capacità effettiva di misurare l’intelligenza validità concorrente validità di contenuto validità di costrutto Sensibilità efficace finezza discriminativa
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI QI di deviazione: Punteggio al test in rapporto al numero di persone della stessa età che hanno ottenuto lo stesso punteggio. QI Descrizione %individui con uguale punteggi 140 e oltre Eccellente 1% Ottimo 10% … Medio 47% 69 e meno Ritardo mentale 3%
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI I test d’intelligenza misurano l’intelligenza? Artificiosità della situazione; Conoscenze e abilità; Vincoli culturali; I test culture-free (indipendenti dalla cultura)
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI
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Si può misurare l’intelligenza? La nozione di QI Stabilità del QI I QI dei bambini rimangono relativamente stabili. I QI possono migliorare grazie a un’ educazione volta allo sviluppo delle capacità intellettive. Le capacità intellettive declinano nella tarda età, in modo più marcato dopo gli 80 anni
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intelligenzA o intelligenzE? Howard Gardner Intelligenze multiple intelligenza linguistica intelligenza musicale intelligenza logico-matematica intelligenza spaziale intelligenza corporeo-cinestetica intelligenza inter-personale intelligenza personale
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intelligenzA o intelligenzE? Robert J. Sternberg. La teoria triadica dell’intelligenza integra approccio psicometrico con approccio informazionale. Sottoteoria componenziale: Le componenti sono la categoria che consente di sottolineare gli aspetti processuali con quelli della misurazione. Aspetti misurabili: durata, difficoltà, probabilità d’esecuzione.
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intelligenzA o intelligenzE? Robert J. Sternberg. Componenti: Metacomponenti (approccio riflessivo vs. impulsivo) Componenti dell’esecuzione (processi usati nell’esecuzione del compito il caso dell’analogia) Componenti dell’acquisizione della conoscenza (apprendimento di nuove informazioni e rappresentazione in memoria).
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intelligenzA o intelligenzE? Robert J. Sternberg. Sottoteoria contestuale Il test l’intelligenza non è adeguato allo stesso modo nelle diverse culture: le diverse componenti sono enfatizzate con grado differente dalle differenti culture o sub-culture. Esempio: nel gioco degli scacchi è enfatizzata l’analisi delle alternative, nel basket la velocità di esecuzione
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intelligenzA o intelligenzE? Robert J. Sternberg. Sottoteoria delle due facce L’intelligenza ha a che fare con la capacità di (a) adattamento alle nuove situazioni e (b) trasformazione queste nuove risposte in processi automatici: da concetti mal delimitati a concetti ben delimitati Il test deve essere in grado di misurare la capacità degli individui di ragionare facendo uso di nuovi concetti
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intelligenzA o intelligenzE? L’intelligenza emotiva (emozionale) si riferisce a un’abilità di riconoscere il significato delle emozioni e la loro relazione, e di ragionare e risolvere problemi sulla base di essi. L’intelligenza emotiva è coinvolta nella capacità di percepire le emozioni, assimilare sentimenti correlati alle emozioni, comprendere l’informazione di queste emozioni, e padroneggiarle (Mayer, 2001)
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intelligenzA o intelligenzE? L’intelligenza emotiva (emozionale) riguarda cinque aree: la conoscenza delle proprie emozioni, la gestione delle emozioni, motivare se stessi, riconoscere le emozioni negli altri, e gestire i rapporti (Goleman, 2001)
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Eredità e Ambiente Il problema “natura vs. cultura” Il rapporto di ereditarietà = grado in cui la variabilità di un carattere è provocata da una differenza genetica Aspetti critici: . I caratteri genetici complessi sono influenzati da fattori ambientali . Le differenze entro i gruppi sono ereditarie e tra i gruppi sono ambientali . La omogeneità della popolazione determina un elevato rapporto di ereditarietà
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Eredità e Ambiente Lo studio dei gemelli omozigoti è il metodo più semplice per studiare le basi genetiche del QI. Le prestazioni intellettive dei gemelli omozigoti separati sono tanto più simili quanto più sono stati allevati in ambienti socio-culturali simili. Lo studio dei bambini adottati: in certi casi i bambini adottati hanno un QI superiore a quello dei genitori naturali. Gli studi correlazionali con gemelli omozigoti e gemelli eterozigoti depongono a favore di un’influenza ereditaria sull’intelligenza.
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“E’ intelligente ma non si applica....”
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