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LA CORTECCIA CEREBRALE
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La corteccia cerebrale,detta materia grigia,presenta ripiegature(circonvoluzioni)divise da solchi. Nella corteccia cerebrale si originano tutti i processi più importanti della mente come il pensiero,la memoria,il linguaggio,l’apprendimento;da qui partono gli impulsi che guidano il movimento volontario e involontario,ed è qui che gli stimoli provenienti da tutto il corpo vengono trasformati in sensazioni. La corteccia cerebrale risulta suddivisa in due emisferi che assumono dimensioni tali da ricoprire tutte le strutture encefaliche,tranne il cervelletto.
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Ognuno dei due emisferi cerebrali è diviso in quattro lobi: frontale,parietale,temporale e occipitale.
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L’area del lobo frontale è la corteccia motoria;qui avviene l’integrazione delle attività svolte dai muscoli scheletrici. L’area del lobo parietale è la corteccia sensoriale,che è interessata alla ricezione degli stimoli relativi soprattutto al tatto,gusto,temperatura e al dolore. Nel lobo temporale c’è la corteccia uditiva che è il centro di elaborazione dei segnali trasmessi dai neuroni sensoriali dell’orecchio in risposta alle diverse frequenze del suono. La corteccia visiva occupa invece il lobo occipitale.
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La malattia di Alzheimer
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L’Alzheimer è una malattia causata da un processo degenerativo che colpisce le cellule del cervello e si manifesta con un declino progressivo delle funzioni cognitive(quali la memoria,il ragionamento,il linguaggio),tale da compromettere le usuali attività(lavoro,hobby,interessi) e relazioni. L’insieme di questi sintomi prende il nome di demenza. La malattia ha una durata variabile, di regola 7-10 anni, ma il paziente può vivere anche per più anni perché non è la demenza che provoca la morte ma le infezioni concomitanti.
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Questa malattia è la causa più frequente di tutte le demenze nei pazienti con età superiore ai 65 anni: si pensi che colpisce almeno il 20 % della popolazione ultra settantacinquenne. Il morbo di Alzheimer risulterebbe più frequente nel sesso femminile ed in soggetti con basso livello di scolarità. Poiché la popolazione ha una aspettativa di vita superiore rispetto agli anni passati, si prevede per il futuro un aumento del numero di pazienti con tale patologia. Per questo il morbo di Alzheimer è diventato il terzo problema sanitario dopo le malattie cardiache ed i tumori.
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Questa patologia è estremamente invalidante, dato che già dopo pochi anni il paziente non è autonomo e necessita di assistenza sanitaria continuativa. La malattia di Alzheimer inizia con un lieve deficit della memoria che di solito riguarda la capacità di ricordare gli eventi recenti.
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Nonostante la vera causa della malattia non sia nota,le attuali conoscenze indicano che la perdita progressiva di cellule cerebrali è associata al formarsi di placche anomale intorno ad esse; sono accumuli di frammenti di una proteina insolubile,chiamata “beta amiloide”.
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Un altro elemento caratteristico di questa malattia è la presenza di “grovigli” all’interno delle cellule cerebrali,costituiti da una forma anomala della proteina tau,che ha importanti funzioni nelle cellule sane. Tali alterazioni sono il risultato ultimo di processi degenerativi che coinvolgono differenti sistemi cerebrali.
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La demenza di Alzheimer è una patologia progressiva, tuttora incurabile. Non esistono ad oggi trattamenti capaci di arrestare la progressione né tantomeno di curare la degenerazione cerebrale. Il trattamento risulta pertanto finalizzato a rallentare il decorso ingravescente, a curare, almeno temporaneamente, i sintomi cognitivi e comportamentali, ed a garantire al paziente una qualità della vita buona o quantomeno dignitosa.
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