Scaricare la presentazione
1
Il cervello
2
Le parti del cervello
3
Corteccia
4
I due emisferi e i diversi aspetti della memoria
Visive spazio-temporali semantiche e episodiche Semantiche e visive non-selettive priming priming musicali Motorie cenestesiche Motorie procedurali motorie motorie emotive emotive Spaziali e visive Verbali semantiche situazioni oggetti Emisfero sinistro linguaggio parlato e scritto, logica, astrazione Emisfero destro analogiche, spazio-temporali, creative, insieme
5
I due emisferi cerebrali hanno competenze molto diverse.
DESTRO NON VERBALE: conscio della realtà ma incapace di descriverla verbalmente SINTETICO: unisce le parti formando un tutto CONCRETO: rappresenta le cose come sono nel momento presente ANALOGICO: vede le somiglianze, non comprende relazioni metaforiche ATEMPORALE: senza senso del tempo NON RAZIONALE: non richiede fondamenti razionali dei fatti SPAZIALE: percepisce le cose in relazione spaziale con altre, come parti di un tutto OLISTICO: vede le cose nel loro insieme, talora in contrasto col sinistro SINISTRO VERBALE: utilizza parole, vocaboli, per nominare per definire ANALITICO: analizza cose e realtà nelle loro parti SIMBOLICO: usa stimoli e segni ASTRATTO: da un dettaglio rappresenta la realtà nella sua completezza TEMPORALE: dispone cose ed eventi in sequenza temporale RAZIONALE: arriva a conclusioni fondate sulla ragione DIGITALE: usa il metodo numerico LOGICO: trae conclusioni su principi logici LINEARE: pensa in termini sequenziali
6
I lobi
7
L’ area del lobo frontale situata davanti al solco centrale è la corteccia motoria;qui avviene l’ integrazione delle attività svolte dai muscoli scheletrici. L’ area del lobo parietale situata dietro al solco centrale è la corteccia sensoriale, che è interessata alla ricezione degli stimoli relativa al tatto, al gusto, alla temperatura e al dolore. Nel lobo temporale c’ è la corteccia uditiva, è il centro di elaborazione dei segnali trasmessi dai neuroni sensoriali dell’ orecchio in risposta alle diverse frequenze del suono. La corteccia visiva occupa invece il lobo occipitale. Il lobo frontale: -comportamento adattativo, abilità concettuali astratte, flessibilità mentale, soluzione di problemi, pianificazione, iniziativa, comportamento sequenziale, giudizi temporanei, personalità, motivazione, inibizione, comportamento sociale. Lobo front dx e sx nei compiti di soluzione problemi funzione destro conta lenta, fluenza nei disegni, labirinti visivi,
8
Lobo frontale In particolare, qualsiasi stimolo emotigeno attiva il lobo frontale, che ne interpreta la salienza e ne modula l’espressione attraverso una risposta sociale adatta al contesto Solco centrale di Rolando Scissura laterale di Silvio
9
Anatomia del lobo frontale
Il lobo frontale è delimitato posteriormente dal solco centrale,o di Rolando, ed inferiormente dalla scissura di Silvio. La superficie laterale è suddivisa in: motoria, premotoria e prefrontale. La superficie inferiore, orbitaria, include aree paralimbiche e aree associative. La superficie mediale, infine, è suddivisa in due regioni: una superiore che comprende la parte mesiale della corteccia motoria primaria,l’area supplementare motoria e il giro cingolato anteriore, e una inferiore costituita dalle parti mesiali del polo frontale e dei giri paraolfattori e retto.
10
Corteccia frontale: superficie laterale e mediale
Aree motorie e premotorie Corteccia cingolata Corteccia orbito- frontale
11
Usare il cervello significa ampliarne le capacità.
L'omuncolo è la mappa del nostro corpo, stabilisce quali parti della corteccia motoria controllano i muscoli, ad esempio quelli di una mano e quali parti della corteccia sensoriale ricevono informazioni dalla periferia. Questa mappa, però, non è statica ma dinamica: il numero di neuroni che viene dedicato a una parte del corpo varia con l'uso di quella parte: ad esempio, la mano di un pianista è molto più vasta di quella di una persona che la utilizza in modo meno sofisticato.
12
Vie somatosensoriali Le vie somatosensoriali,sono delle vie nervose che trasmettono gli impulsi della sensibilità tattile,propriocettiva(ad una maggiore velocità di conduzione), termica e dolorifica(ad una minore velocità di conduzione). Le principali sono tre: -via delle colonne dorsali lemnisco mediale -via lemnisco spinale -via spino cerebellare
13
Sistema somatosensoriale: caratteristiche generali, funzioni,
segregazione di modalita', somatotopia, codificazione neuronale. Meccanismi periferici della sensazione somatica, sistema esterocettivo: meccanorecettori, percezione della forma, superficieconsistenza, vibrazione, tipi di recettori cutanei, superficiali, profondi a rapido o lento adattamento. Nocicettori, meccanici o polimodali, dolore urente o puntorio, iperalgesia primaria, secondari e allodinia. Termorecettori. Cellule gangliari dorsali, dermatomeri. Componenti spinali e tronco encefalici del sistema somatosensoriale. Sistemi afferenti paralleli dorsale ed anterolaterale. Il complesso ventrobasale del talamo, organizzazione somatotopica, suddivisioni funzionali, proprieta' dei neuroni talamici. Aree somatosensoriali della corteccia, area somatosensoriale primaria e sua organizzazione funzionale. Effetti di lesioni specifiche. Area somatosensoriale secondaria, organizzazione funzionale. Area parietale posteriore, funzioni complesse, integrazione sensomotoria. Convergenza input somatosensoriali e visibili.
16
Chiasmo ottico 1. NEUROFISIOLOGIA DELLA VISIONE
I complessi meccanismi che permettono la percezione visiva richiedono sia processi di trasformazione dello stimolo luminoso in impulso elettrico da parte dei fotorecettori retinici che processi di trasmissione dell’impulso elettrico da cellule specializzate retiniche (cellule ganglionari) fino alla corteccia cerebrale visiva situata nella regione occipitale dell’encefalo. L’informazione visiva viene veicolata alla corteccia visiva, sotto forma di impulso elettrico, attraverso il nervo ottico, il chiasma ottico, il tratto ottico, il Nucleo Genicolato Laterale e le Radiazioni Ottiche.
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.