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Condivisione Bisogni Scuole Scuole DA BES

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Presentazione sul tema: "Condivisione Bisogni Scuole Scuole DA BES"— Transcript della presentazione:

1 Condivisione Bisogni Scuole Scuole DA BES
METODOLOGIE Apprendimento cooperativo .POTENZIAMENTO COGNITIVO TECNOLOGIA COSTRUTTIVISTA DA BES Bisogni BENESSERE -EDUCAZIONE-SOCIALIZZAZIONE Teoria: Apprendimento cooperativo: Si va alla seconda diapositiva teoria app. cooperativo Panlexia: Si va alla terza diapositiva con impianto teorico Metodo L2 : Preparazione: Ugo Longo Scuole Scuole 1

2 I Bisogni Bambini con problemi di letto-scrittura
Bambini con comportamenti aggressivi Bambini con difficoltà d’integrazione Bambini letto-scrittura: link a 4 d Comportamenti aggressivi: link a 31 Difficoltà d’integrazione: link a 32 2

3 Punti condivisi dalle singole scuole
Approccio teorico Metodologia Punti forti/deboli Trasferibilità Max 10 slide a cura delle singole scuole 3

4 Apprendimento cooperativo
L’apprendimento cooperativo è una metodologia che utilizzando piccoli gruppi (3-4 persone) attiva la cooperazione e si propone di massimizzare sia il processo di apprendimento, sia lo sviluppo delle abilità sociali. È una modalità di gestione democratica della classe centrata su gruppi di lavoro eterogenei e costruttivi, sull’effettiva interdipendenza positiva dei ruoli, sull’ uguaglianza delle possibilità di successo per tutti, indipendentemente dalla disabilità.

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6 Apprendimento cooperativo
L’apprendimento cooperativo crea un contesto educativo non competitivo, altamente responsabile e collaborativo, produttivo di processi cognitivi di ordine superiore.

7 Le teorie I riferimenti teorici dei metodi di Cooperative
Learning ruotano intorno a tre principali prospettive: 1. Teorie motivazionali 2. Teorie sociali 3. Teorie cognitive

8 Teorie motivazionali Tali teorie pongono l’accento sul cambiamento indotto dai valori cooperativi sulle motivazioni degli studenti al lavoro accademico, focalizzandosi sul modello delle ricompense e degli obiettivi su cui gli studenti debbono operare.

9 Teorie sociali e cognitive
Le teorie cognitive, sia evolutive che elaborative, si concentrano sugli effetti positivi indotti dal lavorare insieme. L’assunto fondamentale delle teorie evolutive afferma che “l’interazione fra gli allievi su obiettivi cognitivi aumenta la loro padronanza dei concetti critici” (Vigotskij, 1978;Murray, 1982; Damon, 1984)

10 Teorie sociali e cognitive
Il gruppo cooperativo eterogeneo, sia per i livelli cognitivi che sociali dei membri (handicap incluso), assume una rilevanza fondamentale per la mediazione dell’adulto e la collaborazione con compagni più capaci, attraverso attività di problem solving.

11 Laboratorio linguistico
mezzo elettivo della comunicazione umana permette il contatto continuo con l’ambiente linguaggio favorisce gli apprendimenti sia del singolo sia della specie Permette di socializzare ed integrarsi in un gruppo

12 Finalità del laboratorio linguistico
Favorire e potenziare la capacità di comunicazione e l’aspetto cognitivo attraverso situazioni educative fondate sul piacere e sul benessere che individuino e diano significato a prassie, capacità e competenze, trasformandole in apprendimenti fruibili e trasferibili.

13 Obiettivi generali Sviluppare la capacità di usufruire di diversi tipi di linguaggi integrandoli fra loro per migliorare la comunicazione Conoscere ed apprezzare le diverse lingue conosciute dagli alunni del gruppo classe

14 Obiettivi trasversali
Favorire la disponibilità e l’accettazione verso la diversità Creare momenti socializzanti per lo sviluppo e la comunicazione socio- affettiva

15 Sviluppare capacità creative
Sviluppare e potenziare atteggiamenti collaborativi in funzione di un prodotto finale (disegno,storia,filastrocca…..al quale tutti concorrono) Sviluppare l’autostima Rispettare regole e comportamenti stabiliti dal gruppo che lavora insieme

16 LABORATORIO MULTIMEDIALE
IL COMPUTER PER……. ESPLORARE IMPARARE GIOCARE CREARE DISEGNARE SCRIVERE

17 IL COMPUTER…STRUMENTO…….
DI PRODUTTIVITA’ DI CREATIVITA’ DI COMUNICAZIONE FACILITATORE MOTIVAZIONALE COOPERATIVO INTERDISCIPLINARE METACOGNITIVO

18 IL COMPUTER PER…. APPRENDERE SECONDO LE PROPRIE CAPACITA’
PARTECIPARE ATTIVAMENTE COLLABORARE FACILITARE L’ATTENZIONE ORGANIZZARE LA CONOSCENZA SOTTO NUOVE FORME

19 INTRAPRENDERE PERCORSI DIDATTICI ALTERNATIVI E COMPLEMENTARI
ALLO STESSO TEMPO PIU’ FUNZIONALI, PIU’ MOTIVANTI E SOPRATTUTTO PIU’ ATTENTI AI BISOGNI E ALLE ESIGENZE DI TUTTI E DI CIASCUNO

20 STRUMENTO PER L’INTEGRAZIONE:
IL COMPUTER COME.. STRUMENTO PER L’INTEGRAZIONE: PERMETTE IL COINVOLGIMENTO DEGLI ALUNNI IN DIFFICOLTA’ NELLE ATTIVITA’ SVOLTE DALL’INTERO GRUPPO CLASSE EVITANDO ISOLAMENTI E RISPETTANDO TEMPI E MODALITA’ D’APPRENDIMENTO

21 OFFRE : UNO SCENARIO INTEGRATO: IMMAGINI SUONI COLORI ED ALTRO

22 Finalita’ del laboratorio multimediale
ACCRESCERE LA SIGNIFICATIVITÀ DEI CONTENUTI E DELL’ATTIVITA’ D’INSEGNAMENTO IN VIRTÙ DI UNA PROPOSTA INTERESSANTE PER GLI ALUNNI

23 Favorire processi di tipo conoscitivo, di sviluppo e potenziamento di capacità logiche operative
Fornire agli alunni un'opportunità per manifestare capacità insospettate. Favorire forme di interazione e cooperazione attraverso il lavoro tra alunni con competenze diverse. Favorire la multiculturalità, mettendo in connessione diverse rappresentazioni della realtà.

24 ANALISI DELLA DOMANDA SVILUPPO DELLA COMMITTENZA
Parte dell’intervento è dedicato alla promozione delle competenze della committenza in modo da costruire un contesto di intervento funzionale agli scopi del committente stesso (docenti) Lavoro con i docenti per analizzare e sviluppare il loro modo di affrontare la situazione (sviluppo delle competenze degli attori). Sviluppo delle competenze degli attori (docenti) possibile solo se si accetta una revisione del proprio modo di pensare, al fine di incrementare la propria competenza professionale. Carli1997, Carli e Paniccia1999,Carli e Salvatore2001.

25 COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO
Modello teorico pratico di intervento scolastico che non si riferisce solo agli aspetti cognitivi dell’apprendere, ma cerca di evidenziare e consolidare le connessioni con gli aspetti sociali, relazionali, culturali. Si occupa contemporaneamente dell’individuo, del gruppo, del contesto. Il modello si fonda sui principi collaborativi della conoscenza Visione dell’alunno collaborativo, non competitivo, non individualista. Brown e Campione1990; Ligorio1994;

26 METAFORE DELLA COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO
Luogo in cui si costruisce nuova conoscenza e si modellano nuove forme di pensiero. La bottega dell’artigiano, dove grazie all’apprendistato i novizi si appropriano di pratiche di lavoro. Il docente offre supporto ed occasioni di imitazioni La comunità scientifica Dove si produce e si verifica nuova conoscenza e nuova cultura Il docente coordina, organizza…

27 PRINCIPI METACOGNIZIONE ZONE MULTIPLE DI SVILUPPO PROSSIMALE
BASE DIALOGICA LEGITTIMAZIONE DELLE DIFFERENZE SVILUPPO DI PRATICHE COMUNI CONTESTUALIZZAZIONE VALUTAZIONE DINAMICA

28 COOPERATIVE LEARNING Attività per la costruzione di un buon clima di classe che promuova la conoscenza , il rispetto, il riconoscimento dell’importanza e del valore di ciascuno. Dedicare tempo ed energia per creare un clima positivo di classe e di gruppo non toglie nulla all’apprendimento, al contrario rinforza le condizioni nelle quali esso si sviluppa Abraham et al 1995.

29 BISOGNI Diminuzione del disagio della classe
e riduzione dei comportamenti inadeguati.

30 BISOGNI Risoluzione di problemi di comunicazione,di autostima, di relazione relativi all’integrazione di bambini extracomunitari e diversamente abili con il gruppo classe.

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