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PubblicatoClaudio Capelli Modificato 10 anni fa
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Istituto comprensivo Berlinguer anno scolastico 2011/2012
Sara C. La masseria ragusana
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La masseria è la tipica fattoria ragusana, a conduzione familiare, di cui il territorio ragusano è ricco; è il luogo in cui le tradizioni locali si tramandano di generazione in generazione, segno ed emblema, insieme ai muri a secco del paesaggio ibleo
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La masseria nel paesaggio ibleo
Nella foto notiamo, a monte , la casa signorile del proprietario, sul pendio la masseria e la ragnatela di muri a secco delimitativi
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Storia e origine Il territorio della provincia di Ragusa che un tempo era chiamato “Contea di Modica “, di cui i Chiaramonte e i Cabrera erano signori , venne dal conte Cabrera , a partire dalla metà del 400 assegnato ai contadini in enfiteusi, affinché dissodassero i terreni, li liberassero dalla quantità di pietre sparse, li coltivassero e quale corrispettivo della concessione che avevano avuto pagassero un Censo in grano . Lo spietramento dei terreni portò all’ utilizzo delle pietre stesse per la costruzione dei muri a secco che oltre a delimitare le singole terre concesse a ciascuno rendevano possibile gli avvicendamenti delle colture secondo il sistema della rotazione biennale e triennale. La presenza diffusa di piccoli proprietari terrieri e di fittavoli sono all’ origine delle masserie che costituivano aziende specializzate nell’ allevamento del bestiame e nelle colture cerealicole.
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U Bagghiu La vita all'aperto in una masseria si svolgeva nel cortile antistante, "u bagghiu", racchiuso dai vari caseggiati e da muri a secco. Quest‘area pavimentata rusticamente con la“ciancata" era lo spazio di gioco per i bambini, il passaggio per gli animali che accedevano alle stalle e il luogo d'incontro.
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A casa abitari La foto a lato rappresenta la stanza dove si trovavano il forno e le zone di cottura per la ricotta (u fuculare) e per le minestre quotidiane (i tannuri)
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A cammara Qui abbiamo il letto matrimoniale con sopra sospesa ad una fune una culla ( A Naca a vientu ). Sulla parete il ritratto dell’ antenato defunto
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Pagghiarola La paglia al momento del raccolto veniva depositata in un ampio locale, opportunamente pigiata, e poi durante l’ anno, usata come foraggio per le mucche e i cavalli .
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Massari, contadini e contadine
La vita era semplice ma molto faticosa. Gli uomini trascorrevano le giornate nei campi, mentre le donne svolgevano i lavori casalinghi e spesso aiutavano il capofamiglia nei lavori di conduzione della fattoria, curavano il pollaio "u iaddinaru", mungevano le vacche, tessevano, facevano il pane .
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I prodotti della masseria
Il latte che si ricavava dalla mungitura quotidiana era utilizzato per fare la ricotta e i formaggi . Nelle foto vediamo la (mastredda) dove il caciocavallo veniva tenuto compresso e sagomato con relativo marchio come vediamo nella seconda foto .
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Conclusione Il viaggio attraverso le masserie di Ragusa è finito. Di Sara C.,classe 1b ,Istituto Comprensivo Berlinguer Ragusa .
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