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32°corso di primo soccorso
Dr.VINCENZO MANDOZZI Linee guida di Primo Soccorso 32°corso di primo soccorso Porto sant’ elpidio 11/02/2008
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Linee guida di Primo Soccorso
Dr.VINCENZO MANDOZZI Dirigente di I° livello Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia Ospedale di Civitanova Marche
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Linee Guida di Primo Soccorso
Argomento importante Tema vasto Difficile da comunicare nel corso di poche ore, in modo che resti nella mente e tradotto in pratica in caso di intervento
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Linee guida di Primo Soccorso
Confido nella mia esperienza di medico ospedaliero e di relatore in altre occasioni di tale genere Spero di coinvolgere la vostra attenzione sopratutto nella prima parte,che sarà la più importante,ma più impegnativa per l’apprendimento
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Linee guida di Primo Soccorso
OBIETTIVO DI QUESTO INCONTRO illustrare quelle poche ,ma significative manovre di primo soccorso,da mettere in atto al fine di assistere l’infortunato o chi sia colpito da un malessere improvviso,in attesa di intervento di personale qualificato
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Linee guida di Primo Soccorso
RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO Nozioni essenziali di Anatomia e Fisiologia “ di Primo Soccorso “ di intervento per trauma “ di intervento per punture insetti o morso di serpente Materiale di pronto soccorso Soccorso in montagna
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Linee guida di primo soccorso
Le manovre da mettere in atto,per attuare un primo soccorso , sono poche,semplici,alla portata di tutti Presuppongono una conoscenza essenziale di principi di Anatomia e Fisiologia del corpo umano Necessitano di capacità saper riconoscere attraverso l’osservazione dei segni di stato di gravità
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Linee guida di Primo Soccorso
Nelle vesti di accompagnatori o non, potrete trovarvi davanti ad una persona che sta improvvisamente male a causa di un trauma o malessere; Saper riconoscere la gravità della situazione attraverso l’osservazione,mettere in atto le manovre di primo soccorso in modo corretto e tempestivo potrebbe risolvere subito ed in modo definitivo il problema o ridurre la gravità delle complicanze conseguenti
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Linee guida di Primo Soccorso
Lavoreremo insieme seguendo tale schema: primo soccorso -principi di Anatomia e Fisiologia -Rianimazione Cardio Polmonare RCP -trattamento della traumatologia
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Linee guida di primo soccorso: principi di Anatomia e Fisiologia del corpo umano
Proposta di una serie di tavole anatomiche Concetti essenziali di fisiologia cardio-respiratoria Parole chiave per la migliore comprensio-ne dei concetti
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Linee Guida di Primo Soccorso
PAROLE CHIAVE Ipo-anossia: assenza di osigeno Apnea: assenza dei movimenti respiratori Ipercapnia: elevata concentrazione di CO2 Asfissia: ipossia + ipercapnia Fibrillazione Ventricolare: tante piccole contrazioni del ventricolo cardiaco inconcludenti Fibrillazione Atriale: aritmia cardiaca potenzialmente tromboembolica
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Primo Soccorso Rianimazione Cardio Polmonare (RCP)
L’ostruzione delle vie aeree,l’ipoventilazio- ne,l’apnea, l’emorragia,l’arresto cardiaco ed il trauma cranico tutte condizioni potenzialmente reversibili,sono le principali cause di morte da incidenti, insulti cardiaci o altre emergenze mediche.
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Le principali cause di morte improvvisa,
Evitabili prima della vecchiaia: * fibrillazione ventricolare,per cardiopatia ischemica asintomatica; * incidenti non traumatici (avvelenamento annegamento); * traumi
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Il danno cerebrale irreversibile
può verificarsi quando l’arresto della circola- zione (arresto cardiaco) perdura per più di pochi minuti,oppure dopo un trauma,se ipossia o ipovolemia gravi non vengano corrette in tempo
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L’applicazione immediata delle
Tecniche moderne di rianimazione è spesso capace di prevenire la Morte biologica
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I primi interventi rianimatori (RCP)
possono essere ATTUATI OVUNQUE Senza l’uso di apparecchi speciali e DA CHIUNQUE
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Primo Soccorso Rianimazione cardiopolmonare (RCP)
E’ la parte più importante di questo incontro. Costituita da due fasi fondamentali: ° OSSERVAZIONE ° INTERVENTO
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Primo Soccorso Rianimazione cardiopolmonare (RCP)
Se ben condotta - salva la vita -limita l’entità degli esiti di una importante sofferenza anossica
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Traumatologia A seguito di traumi soprattutto interessanti
il cranio,ma anche le altri parti del corpo come il torace,l’addome,gli arti,la colonna vertebrale,il bacino si creano condizioni tali, per cui si rende necessario un intervento per il ripristino delle funzioni vitali,attraverso la RCP.
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Traumatologia Per meglio capire i meccanismi
scatenanti sofferenza respiratoria e cardiocircolatoria, dobbiamo tenere presenti le tavole anatomiche e concetti proposti in apertura.
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Traumatologia Le cause a seguito delle quali si vengono
a creare condizioni tali per cui l’infortunato necessita di RCP sono legate a ipossia e/o ipercapnia
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Traumatologia L’ipossia riduzione perfusione di ossigeno (O2)
a carico di ogani vitali quali il cervello ed il cuore,è causa di sofferenza cerebrale e/o cardiaca con segni clinici: *danno cerebrale *danno cardiorespiratorio
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Traumatologia Danno cerebrale -disorientamento
-stato soporoso (dormiveglia) -irrequietezza -stato d’ incoscienza (coma) Danno cardiorespiratorio -respiro superficiale,veloce,stertoroso -apnea -arresto cardiocircolatorio
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Traumatologia L’ipossia può essere conseguente a:
° posizione del traumatizzato (collo non esteso); °edema o emorragia cerebrale con conse guente compromissione centri regolatori cardiocircolatori cerebrali; °emorragia visibile o invisibile(da rottura organi interni come ossa,milza,fegato,rene)
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Traumatologia
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Traumatologia Accenneremo ai principali traumi: Trauma cranico Ferite
Fratture Lussazioni
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Traumatologia Trauma cranico E’ un insulto al parenchima cerebrale
a seguito di contusione teca cranica. *Una ferita al cuoio capelluto,anche lunga non è indice di gravità; *Se il traumatizzato è cosciente,interrogarlo sul trauma,su quanto è successo prima, durante e dopo (meno ricorda più grave è) *Il traumatizzato può essere in stato di disorien tamento,confusione,agitazione,soporoso,incosciente.
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Traumatologia Trauma cranico Icoscienza + Respiro: Apertura via aerea
Assenza respiro: Bocca –bocca Assenza di polso: Circolazione artificiale
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Trauma cranico
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Trauma cranico
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Trauma cranico
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Traumatologia Ferita Perdita di continuità che può essere limitata a
cute sottocute vasi non sottocutanei* muscoli – tendini nervi ossa o articolazioni *principali responsabili, insieme con la frattura,di emorragia (quindi ipovolemia>ipossia)
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Ferita
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Ferita
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Traumatologia Frattura Perdita di continuità di un segmento osseo .
Causato più frequentemente da un trauma, ma,talvolta,anche spontaneamente,come nel caso di fragilità ossea per osteoporosi (sopratutto senile) o per metastasi da tumore
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Frattura Vari i tipi di frattura: ° composta o scomposta
° esposta quando il moncone osseo sporge attraverso la cute * * È la frattura più grave per le possibili complicazioni, quali l’infezione,problemi di consolidamento ecc.
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Frattura Una adeguata IMMOBILIZZAZIONE
della frattura,attuata il più precocemente possibile, faciliterà il lavoro dello specialista, e porterà ad un normale consolidamento.
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Frattura
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Frattura
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Frattura
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Frattura
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Frattura Fratture colonna vertebrale Molto frequenti
Interessati sia giovani che anziani Gravi quelle mieliche,ma più rare Più colpito il rachide lombare,dorsale,cervic. Immobilizzazione del tronco e/o collo
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Traumatologia Lussazione E’ la perdita dei normali rapporti articolari
di una articolazione. L’articolazione più frequentemente colpita è quella della spalla,seguita dalla caviglia, anca,polso e gomito. La riduzione il più delle volte si pratica senza intervento chirurgico,talvolta anche sensa anestesia,soprattutto se la manovra riduttiva viene praticata quqnto prima.
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Lussazione
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Comportamento in caso di amputazione
Emostasi e medicazione della parte restante Il pezzo anatomico va messo in un sacchetto di plastica chiuso in maniera ermetica immerso nel ghiaccio
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Gestioni amputazioni La gestione delle amputazioni è affidata al CUMI, Coordinamento Urgenze Microchirurgiche Italiane (con sede a Modena) Punto di riferimento per ogni Pronto Soccorso in caso di amputazione dell’arto superiore, inferiore, naso, orecchio, pene Il CUMI indicherà immediatamente quale è il centro più vicino cui rivolgersi in grado di poter effettuare il reimpianto
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Gestione Amputazioni Ovviamente ci sono indicazioni ben precise alla realizzazione del reimpianto, perchè ci sono dei criteri ben precisi (es. amputazione netta) Quando c’è indicazione al reimpianto deve essere eseguito il più presto possibile (dalle 3 alle 12 ore)
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Grazie per l’attenzione
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