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L'economia e la societa‘ feudale

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Presentazione sul tema: "L'economia e la societa‘ feudale"— Transcript della presentazione:

1 L'economia e la societa‘ feudale
Contadini, mercanti, signori (laici ed ecclesiastici) sono i protagonisti assoluti della vita socio-economica medievale che si svolge all’interno dei mutevoli rapporti che intercorrono tra loro. La società medievale vive però su due piani differenti e, sostanzialmente non comunicanti: da un lato il livello della realtà delle cose, dei rapporti economici, delle lotte violente; dall’altro il livello della rappresentazione mentale del mondo, del tentativo cioè di capirlo con gli strumenti intellettuali a disposizione, la Bibbia e quel che rimaneva della tradizione classica. La curtis

2 L’Europa di Carlo Magno VIII-X secolo

3 Indice L’economia altomedievale Il feudalesimo

4 VIII-XI secolo Preponderanza assoluta dell’agricoltura
Circuiti economici prevalentemente locali Scarsa monetazione soprattutto argentea L’attività economica ristagna e ha perso in gran parte quella ampiezza di orizzonte e quell’intensità di scambi che aveva conosciuto nel mondo romano. Il motore fondamentale ne è l’agricoltura attorno alla quale ruota qualsiasi altra attività economica, ma il lavoro dei campi produce rese molto basse né sono molto vaste le superfici coltivate cosicché il mondo dell’alto medioevo vive sempre sotto l’incubo della carestia. L’attività economica ristagna e ha perso in gran parte quell’intensità di scambi che aveva conosciuto nel mondo romano. Il motore fondamentale ne è l’agricoltura attorno alla quale ruota qualsiasi altra attività economica, ma il lavoro dei campi produce rese molto basse né sono molto vaste le superfici coltivate cosicché il mondo dell’alto medioevo vive sempre sotto l’incubo della carestia.

5 VIII-XI secolo : i commerci
Area mediterranea Area centro europea Area baltica I circuiti commerciali dell’alto medioevo sono chiaramente definiti e rimarranno tali per secoli. In realtà le tre zone formano un’unità economica chiaramente riconoscibile le cui varie regioni si integrano quanto a produzione, consumo e circolazione monetaria. VIII-XI secolo : i commerci

6 La «curtis» È l’unità agricola fondamentale
Azienda agraria a conduzione mista Occupa manodopera servile, salariata e libera È inserita in circuiti di commercio locali È un’unità di controllo del territorio e degli uomini Nella curtis si riuniscono controllo degli uomini e controllo del territorio. Inserite in grandi complessi le curtes formano delle entità economiche all’interno delle quali le produzioni delle diverse zone cercano un’integrazione. Il raggio commerciale della loro attività è tendenzialmente limitato ma non certamente «chiuso» come si riteneva una volta. Attorno alle curtes si formano dei circuiti di commercio locali che sono comunque più o meno strettamente connessi ai grandi circuiti internazionali. dominicum massaricium piccoli proprietari o dipendenti di altre curtes pascoli e boschi

7 Il feudalesimo Dal punto di vista socio-politico la società curtense è organizzata mediante rapporti «feudali» Ogni società organizza se stessa mediante una rete di rapporti tra gli uomini di carattere personale, giuridico, economico, politico, religioso. Il sistema sociale portante per l’alto medioevo è il feudalesimo. Esso è inizialmente un sistema di rapporti tra singoli privati che solo progressivamente acquista funzione di organizzazione amministrativa del regno carolingio e dell’intera società dell’Europa occidentale.

8 Il feudalesimo beneficium senior vassus omagium
Il legame tra i contraenti è personale, fondato su reciproci obblighi e diritti destinato a terminare con la morte di uno dei due. È una forma di collegamento che per i servizi chiesti e offerti riguarda esclusivamente gli strati più alti della società. Alle origini di questa istituzione non esiste minimamente quella che verrà poi definita la «piramide feudale» che comparirà solo tra XII e XIII secolo. omagium Il legame tra i contraenti è personale, fondato su reciproci obblighi e diritti destinato a terminare con la morte di uno dei due. È una forma di collegamento che per i servizi chiesti e offerti riguarda esclusivamente gli strati più alti della società. Alle origini di questa istituzione non esiste minimamente quella che verrà poi definita la «piramide feudale» che comparirà solo tra XII e XIII secolo.

9 Il feudalesimo Il legame vassallatico acquista una funzione pubblica
e coinvolge anche la sfera ecclesiastica Non disponendo di strutture amministrative proprie né concependo un’amministrazione pubblica come quella romana, i sovrani carolingi sono costretti ad utilizzare i propri fedeli come funzionari pubblici: il legame vassallatico fonda la capacità amministrativa del vassallo che opera in nome del re. Non disponendo di strutture amministrative proprie né concependo un’amministrazione pubblica come quella romana, i sovrani carolingi sono costretti ad utilizzare i propri fedeli come funzionari pubblici: il legame vassallatico fonda la capacità amministrativa del vassallo che opera in nome del re.

10 Poteri del feudatario Poteri di banno Immunità
Sono poteri di comando: il feudatario controlla, ordina, punisce, impone tasse a tutti coloro che vivono nel feudo che egli amministra Il feudatario ottiene dal re che le proprie terre siano sottratte al controllo degli ufficiali pubblici, i missi dominici

11 Il feudalesimo I vassalli divengono «funzionari» statali
Con il passar del tempo: I vassalli divengono «funzionari» statali Tendono ad incorporare il beneficio nella proprietà privata Fanno difficoltà di distinguere sfera di azione pubblica e privata La difficoltà di controllare i propri uomini, la scarsità di mezzi economici, le lotte interne per le successioni, determinano una sempre maggiore autonomia dei vassalli ed il venire meno di una organizzazione amministrativa dei regni nel senso autentico della parola. La difficoltà di controllare i propri uomini, la scarsità di mezzi economici, le lotte interne per le successioni, determinano una sempre maggiore autonomia dei vassalli ed il venire meno di una organizzazione amministrativa dei regni nel senso autentico della parola.

12 L’ereditarietà dei feudi
I poteri dei feudatari divennero ereditari con due documenti legislativi: Il capitolare di Quierzy (877) che garantì l’ereditarietà ai feudi maggiori La constitutio de feudis (1037) che garantì l’ereditarietà anche ai feudi più piccoli

13 Il feudalesimo Indebolimento del potere pubblico
a favore di quelli privati Attorno al X secolo l’Europa occidentale conosce solo rade zone dove le autorità legittime fanno valere la propria autorità: la società è fondamentalmente organizzata attorno ai centri di potere locali delle signorie territoriali incentrate sui loro castelli dai quali controllano l’intera vita del territorio circostante. Attorno al X secolo l’Europa occidentale conosce solo rade zone dove le autorità legittime fanno valere la propria autorità: la società è fondamentalmente organizzata attorno ai centri di potere locali delle signorie territoriali incentrate sui loro castelli dai quali controllano l’intera vita del territorio circostante.

14 La piramide feudale

15 TEST Rispondi alle seguenti domande in max 8 righi
Quali territori sono compresi nell’impero feudale di Carlo Magno (diap.2)? Che tipo di rapporti si stabiliscono tra Re e vassalli ( diap. 8 e 14)? Quali sono le caratteristiche essenziali dell’economia della “curtis” ( diap ) Quali obblighi rispettivi esistono tra vassalli minori e popolo (uomini liberi e servi) – diap.14 Quali sono le tappe principali del processo che portò ad accrescere il potere dei feudatari e ad indebolire quello del re o imperatore ( diap. 9-12) Quale tesi sostiene lo storico Henry Pirenne a proposito del feudalesimo? (Ascolta il file sonoro collegato alla diap.13 e sintetizza )


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