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Modelli del colore 1 - Fondamenti
Daniele Marini
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Gli attributi del colore
Tinta - se non c’è tinta il colore è acromatico Saturazione - percentuale della componente acromatica di un colore (cresce al calare di questa) Cromaticità - attributo della percezione del colore composto dagli attributi tinta e saturazione Luminosità - si applica solo per gli oggetti che sono considerati isolati e la luce raggiunge l’occhio solo dall’oggetto preso in considerazione, scientificamente è meglio espressa da uno dei seguenti attributi: Chiarezza - prodotta dalla presenza di un secondo stimolo e comunemente implica una comparazione è tipica delle superfici riflettenti Brillanza - quantità di livello di grigio o di fluorescenza (livello di grigio negativo) in relazione a ciò che circonda l’oggetto è tipica delle superfici che emettono luce (sorgenti)
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La tinta Nella tavolozza del pittore le tinte pure sono distribuite ad arco Una tinta pura è: un colore monocromatico dell’arcobaleno ovvero una luce monocromatica composta da una sola lunghezza d’onda ovvero un colore completamente saturo Ruota dei colori
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Saturazione Quantità di tinta pura che deve essere mescolata al bianco per produrre il colore percepito Non basta la ruota dei colori, occorre una seconda dimensione: il grigio/bianco è al centro
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Luminosità Intensità della luce Lo spazio dei colori
Non basta il cerchio dei colori, occorre una terza dimensione: Lo spazio dei colori
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Sistemi di ordinamento del colore
Atlanti colore: Munsell DIN 6164 OSA NCS Campionari colore Pantone, Ral, commerciali……
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Sistema di Munsell (1904)
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Munsell Book
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Sistema di Munsell Elegante ed intuitivo Soggettivo Problema:
Ambientare i colori in uno spazio oggettivo (misurabile) con le caratteristiche positive del sistema di Munsell (intuitività)
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Colore: fisica o psiche?
Le teorie del colore si contrastano su due posizioni estreme: Newton: il colore come stimolo di origine fisica Goethe: il colore come fenomeno psico-fisiologico Edwin Land (Polaroid): tenta la sintesi con la teoria Retinex
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La teoria del Tristimolo
Hermann von Helmholz 1867, Heidelberg Ottica Fisiologica Per primo individua coni e bastoncelli e formula la teoria del tristimolo Verso una definizione matematica del colore!
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La percezione: la retina
Le cellule che compongono la retina si suddividono in due categorie: I bastoncelli: sono sensibili ai livelli di luminanza I coni: sono di tre tipi: I coni sensibili alle lunghe lunghezze d’onda (rosso) I coni sensibili alle medie lunghezze d’onda (giallo verde) I coni sensibili alle corte lunghezze d’onda (blu)
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Sensibilità spettrale dei coni
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Log sensibilità spettrale dei coni
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Altre teorie del colore
Helmholz era consapevole del problema della costanza cromatica Teoria dei colori opposti di Hering: 6 stimoli cromatici: rosso, verde, blu, e tre coppie antagoniste: bianco/nero, giallo/blu rosso/verde : Impossibile concepire un “rosso verdastro” o un “giallo bluastro”
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Tristimolo: Color matching Esperimenti di Wright (1928) e Guild (1931)
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Risultati di Wright (1928) Risultati di Guild (1931)
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I valori negativi delle curve indicano che in alcuni casi occorre spostare un primario nell’area campione, il che corrisponde a sottrarlo dal campo di test L’esperimento dimostra che per ottenere un colore bastano tre primari (legge di Grassmann) Lo spazio dei colori è uno spazio lineare: un colore può essere espresso come combinazione lineare dei primari. I primari sono stati derivati dall’esperimento W-G definendo l’osservatore standard CIE - Commission Internationale de l’Eclairage nel 1931
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Tristimolo: l’osservatore standard CIE
Le curve ottenute da Wright e Guild furono trasformate matematicamente per ottenerne altre tre equivalenti in cui: I valori negativi furono eliminati La curva del verde fu imposta uguale a V() Quella del blu fu posta = 0 per un ampio tratto Per tutte e tre le curve fu imposto di avere area sottesa uguale (ovvero pari energia)
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Tristimolo: l’osservatore standard CIE
Il risultato è un tris di funzioni dette di sensibilità dell’osservatore standard CIE (color matching function)
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I valori di tristimolo CIE XYZ
Data una luce di radianza spettrale (colore) Le() si ottengono i valori di tristimolo X Y Z dalle formule (dove K(555) = Kmax=683lm/W)
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L’osservatore standard CIE
I valori di tristimolo corrispondono ad una misura numerica di tinta, saturazione e luminosità? Risposta: Y è la luminanza Lv (luminosità)!! Infatti: X e Z purtroppo non sono tinta e saturazione I ricercatori cercarono di ottenere i valori di tinta e saturazione con un passaggio ulteriore
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Lo spazio del colore CIE
Nello spazio colore X Y Z dei valori di tristimolo si osserva sperimentalmente che tutti i colori percepibili stanno dentro un cono deforme
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Le coordinate cromatiche CIE
X+Y+Z=1 è l’equazione di un piano su cui la luminanza è costante Dai valori di tristimolo X Y Z si ottennero le coordinate cromatiche x y z tramite la trasformazione:
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Il diagramma di cromaticità CIE
x e y sono le coordinate di un sistema cartesiano su cui si rappresenta una sezione del cono dei colori a prescindere dalla luminanza Y: Il diagramma di cromaticità CIE
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Definizione matematica del colore (x y Y)
x e y non sono purtroppo tinta e saturazione, tuttavia Tramite il diagramma di cromaticità da x e y si ottengono la tinta e la saturazione Quindi un colore risulta completamente definito dalla tripletta di valori (x y Y): coordinate cromatiche più luminanza A partire dalle terna (x, y, Y) è possibile ricavare i valori di tristimolo X, Y e Z attraverso le relazioni: X = x Y/y , Y = Y, Z = (1- x - y) Y/y
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Proprietà diagramma CIE
Linearità Purezza Lunghezza d’onda dominante Lunghezza d’onda complementare Colori complementari
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Problema: Metamerismo
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Problema: Metamerismo
Non esiste corrispondenza biunivoca tra distribuzione spettrale di radianza e valori di tristimolo
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