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Tecnologie e DSA
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I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica (biologia del sistema nervoso). Legge 270, 2010
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dislessia “la lettura è un processo complesso che solo un intenso addestramento e un’elevata esposizione riesce gradualmente a rendere veloce e immediato. In effetti leggere significa (Stella, 2004, p. 11): riconoscere i simboli grafici (livello grafemico), conoscere e applicare le regole che convertono i simboli grafici in suoni (livello fonologico), riconoscere le sequenze di suoni che corrispondono a parole (livello lessicale) e comporre frasi, comprendere il significato delle singole frasi e del testo (livello semantico). La dislessia è caratterizzata da un’elevata difficoltà a rendere automatici i tre primi processi: lo sforzo cognitivo di chi legge viene completamente assorbito dai più bassi livelli di decodifica, rendendo estremamente difficile giungere alla comprensione del significato.” Fogarolo F., Il computer di sostegno, Erickson 2012
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dislessia Da un punto di vista clinico, la dislessia si manifesta attraverso una minore correttezza e rapidità della lettura a voce alta rispetto a quanto atteso per età anagrafica, classe frequentata, istruzione ricevuta. Risultano più o meno deficitarie - a seconda del profilo del disturbo in base all’età – la lettura di lettere, di parole, di brani (D.M. 12/07/2011)
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“La dislessia è un disturbo specifico di lettura e si caratterizza per la difficoltà di effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza; tale difficoltà si ripercuote, nella maggioranza dei casi, sulla comprensione del testo” (Stella G, Grandi L., Come leggere la dislessia e i DSA, GiuntiScuola, 2013)
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DISGRAFIA La disgrafia è la difficoltà nella grafia. La scrittura è irregolare per dimensione e/o pressione, vi è scarsa capacita ad utilizzare lo spazio sul foglio e a mantenere la direzione orizzontale dello scritto, i margini non vengono rispettati, gli spazi tra i grafemi e tra le parole sono irregolari. E’ difficilmente decifrabile. Spesso i concetti sono espressi con approssimazione e in modo stringato, perché nella complessità del suo meccanismo di recupero del segno grafico, il disgrafico molto spesso dimentica ciò che voleva dire.
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DISORTOGRAFIA La disortografia è la difficoltà nello scrivere in modo corretto le parole rispettando le regole di ortografia. Sono commessi molti errori e di vario tipo, come “saltare” alcune lettere, confonderle, invertirle o scrivere due volte la stessa sillaba.
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Alcune considerazioni su
Tecnologie e DSA Competenza digitale Insegnante e tecnologie
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Tecnologie e DSA Tecnologie per i DSA Usare le tec. DSA per tutti
I DSA oltre i disturbi: quali tecnologie
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Tecnologie e DSA Tecnologie per i DSA
per compensare: cercano di impedire che i disturbi producano rallentamenti nell’apprendimento; per realizzare percorsi che cercano di facilitare, potenziare l’acquisizione di abilità (ad es. nella lettura/scrittura: l’identificazione delle lettere, il riconoscimento del loro valore sonoro, la rappresentazione fonologica delle parole, il riconoscimento del significato) ; in entrambi i casi: DSA in lotta con il suo disturbo in un mondo isolato, consapevole di essere diverso dagli altri;
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Tecnologie e DSA Tecnologie per i DSA
ad esempio, per i dislessici: isolati ad ascoltare brani; isolati ad esercitarsi sulla lettura: esercizi ed esercizi (anche accattivanti e divertenti), rispetto ai quali, però, lo studente non ha un rapporto ‘alla pari’, li subisce;
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Tecnologie e DSA Usare le tec. DSA per tutti
Si potrebbero usare le tecnologie per i DSA per tutti: pgm per le sintesi vocali con correzione ortografica; esercizi di lettura tutti possono sbagliare nel leggere, tutti possono avere delle difficoltà; sicuramente il DSA (ad es. dislessico) avrà le sue, però mentre le vive non è isolato, forse coglie dei problemi negli altri !! probabilmente a tutti potrebbe far comodo avere la possibilità di ascoltare invece di ‘annoiarsi’ (!!) a leggere;
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Tecnologie e DSA Usare le tec. DSA per tutti
È ovvio che il docente dovrà prestare una particolare attenzione al DSA; Sintesi: utilizzare le tec. dei DSA per tutti
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Tecnologie e DSA I DSA oltre i disturbi: quali tecnologie
il DSA è una persona ‘normale’ che ha diritto ad usare le tecnologie senza dover correre il rischio di essere isolato (proprio utilizzando gli strumenti che in genere tendono ad integrare) allora sarebbe bene utilizzare, nella classe, delle tecnologie che non penalizzino il DSA e non penalizzino gli altri; tuttavia
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il web?? viviamo in una era fortemente caratterizzata dal web e dalla sua modalità di trasmissione/comunicazione che è fortemente orientata al testo scritto; si pensi ai vari blog, o social network, …; ma anche ai portali di informazione (siamo sicuri che bastano (solo) le immagini a farci capire il senso complessivo della pagina?!);
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Tecnologie e DSA I DSA oltre i disturbi: quali tecnologie
il DSA (in particolare il dislessico), in questo panorama, potrebbe essere ‘svantaggiato’ (fra l’altro anche se è vero che esiste la sintesi vocale, però quante volte noi leggiamo velocemente, anche saltando qua e la e riusciamo a cogliere il senso del testo; anche se esistono dei pgm che aiutano nello ‘zapping’, tuttavia il DSA è rallentato in queste operazioni); ovviamente (ovviamente!!) non si vuole auspicare l’abolizione del web, ma solamente dire che, in ambito scolastico, esistono diverse altre tecnologie da utilizzare che non privilegiano (che non usano esclusivamente) la lettura/scrittura;
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cioè potrebbero esserci delle tecnologie che possono essere utilizzate da tutti (anche dai DSA senza alcun problema) ed inoltre queste potrebbero permettere di sviluppare delle attività che possano essere, in qualche modo, di aiuto agli stessi DSA;
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si potrebbero utilizzare tecnologie che permettano delle compensazioni per i DSA, usare le tecnologie tipiche per i DSA con tutti gli alunni e inoltre privilegiare delle tecnologie rispetto alle quali: il DSA non abbia alcun problema, siano didatticamente significative per tutti, permettano di sviluppare delle attività che possano essere di giovamento per gli stessi DSA. (i due percorsi hanno dei punti di convergenza)
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Competenze digitali Competenze digitali: quali sono?
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quelle che permettono di sperimentare proprie strategie risolutive;
quelle che fanno risaltare il progettare, il costruire, lo sperimentare soluzioni, l’imparare; in definitiva, quelle che permettono di realizzare artefatti attraverso le tecnologie e non solo di usare nel miglior modo possibile le stesse tecnologie;
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artefatti sono prodotti della progettualità; sono creati, usati, trasformati dall’uomo, attraverso le sue attività, per il raggiungimento di un fine; non solo strumenti tangibili (una penna, un’auto, una macchina da caffè, un computer,..); ma anche non tangibili (un procedura di calcolo, un programma, una modalità di intervento) ; e immateriali (un concetto, una teoria filosofica); le tecnologie sono degli artefatti.
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Una classificazione delle tecnologie
tecnologie come strumenti che facilitano lo svolgimento di attività (web, tec. DSA, ….); tecnologie autonome; che permettono la creazioni di artefatti (realizzazioni di animazioni, simulazioni, creazione di storie digitali, robotica, ..);
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Quindi, per noi uso di strumenti ‘compensativi’
e costruzione di artefatti: animazioni, per costruire (in ogni ordine di scuola): storie, micromondi, simulazioni;
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Insegnante e tecnologie
I saperi del docente (Altet): saperi teorici: i saperi da insegnare: disciplinari, che derivano dalle scienze, saperi costituiti, ma anche saperi didattizzati per farli acquisire agli alunni, i saperi per insegnare: saperi pedagogici , saperi della cultura insegnante, …; saperi pratici, nati dall’esperienza quotidiana, contestuali, costituiti sul campo: saperi sulla pratica: saperi procedurali, saperi sul come fare, saperi della pratica: pratica implicita, che non si sa raccontare, che distingue l’insegnate esperto dal novizio.
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Insegnante e tecnologie
Il docente dovrebbe/potrebbe possedere fra i saperi teorici anche quelli tecnologici; aver assunto dai saperi pratici la consapevolezza e l’esigenza del fare con le tecnologie e l’esigenza di avere un bagaglio ‘tecnologico’ che possa permettergli di fare e di far fare agli studenti; in definitiva conoscere le tecnologie per permettere agli studenti di esplicitare le proprie potenzialità sul versante della ideazione, della progettazione, della realizzazione
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Tutto ciò anche per gli alunni con DSA
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in questo nostro percorso il sapere tecnologico e le competenze del docente sono riferibili alla:
costruzione di storie realizzate con animazioni digitali; creazione di ‘lezioni’ che possano essere di ‘potenziamento’ per i DSA creando delle animazioni.
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La finalità principale è quella di fornire al DSA un terreno che lo faccia uscire dall’isolamento nel quale spesso vive a causa dei suoi ‘problemi’ che derivano anche dal principale canale di comunicazione che è la parola scritta e letta (in particolare per dislessia e difficoltà di scrittura) e questo terreno sono le tecnologie.
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Compensare la difficoltà di lettura con la sintesi vocale (dislessia)
La sintesi vocale è una terza forma di “lettura”: Lettura diretta del testo Lettura da parte di un lettore Lettura mediante sintesi vocale
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Sintesi vocale Gli strumenti di aiuto alla lettura (compensativi) si basano sulla sintesi vocale; attraverso essa è possibile riprodurre in modo artificiale la voce umana. I programmi di sintesi vocale trasformano in ‘parlato’ un testo scritto.
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Sintesi vocale Le Voci commerciali sono le migliori e attualmente permettono un uso didattico della sintesi: Loquendo: sono le migliori, però sono compatibili solo con i software Anastasis; costano abbastanza; Nuance: commercializzano le voci prodotte da ByteWay; costano un po’ meno (Paola è una di queste); sono utilizzabili dai software SAPI 5 compatibili (SAPI ("Speech Application Programming Interface“): standard della Microsoft che permette la compatibilità fra sintetizzatori e software) (
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Compensare la difficoltà di lettura con la sintesi vocale
rispetto alla comunicazione orale la sintesi non è espressiva e’ un pessimo lettore perché non rispetta pause, non ha ritmo, ecc. Ma allora è funzionale?
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Interviste a Giacomo Stella su sintesi vocale
1/4 - Intervista a Giacomo Stella sugli strumenti compensativi 2/4 - Intervista a Giacomo Stella sulle caratteristiche della sintesi vocale 3/4 - Intervista a Giacomo Stella sull'importanza della qualità della voce in una sintesi vocale 4/4 - Intervista a Giacomo Stella sull'importanza della formazione all'uso della sintesi vocale
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Compensare la difficoltà di lettura con la sintesi vocale
la sintesi è uno strumento di lettura non di ascolto; […]le emozioni, le impressioni [sono a carico di chi] legge-ascolta, come avviene con un testo scritto; arrivare a tale livello di abilità compensativa è uno degli obiettivi per gli alunni con dsa, anche nella prospettiva della vita adulta;
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Compensare la difficoltà di lettura con la sintesi vocale
Il dislessico può inoltre supportare la lettura con la sintesi mediante le indicazioni tipografiche del testo (immagini, glosse, capitoli, paragrafi, ecc.)
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Compensare la difficoltà di lettura con la sintesi vocale
per usare la sintesi vocale in modo efficiente è necessario individuare soluzioni ai suoi difetti maggiori: la mancanza di espressività; la lettura senza pause, uniforme; strumenti per mantenere il segno che aiutino la persona a vedere dove la sintesi sta leggendo
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Per un uso efficace della sintesi vocale
usare libri di testo in formato pdf; usare documenti in word per dispense e appunti; utilizzare un software di lettura che consenta di mantenere il segno; bilanciare con le informazioni visive la scarsa capacità comunicativa della sintesi;
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Compensare la disortografia
non esiste nessun testo automatico in grado di correggere automaticamente con ragionevole certezza gli errori; il correttore ortografico (word) facilita il riconoscimento delle parole errate: ma fa molti errori pure lui! (le parole che non conosce sono errate); controllo ortografico con la sintesi vocale;
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Controllo ortografico con la sintesi vocale
Secnodo un pfrosseore dlel'Unviesrita' di Cmabrdige, non imorpta in che oridne apapaino le letetre in una paolra,l'uinca csoa imnorptate e' che la pimra e la ulimta letetra sinao nel ptoso gituso. Il riustlato puo' serbmare mloto cnofsuo e noonstatne ttuto si puo' legerge sezna mloti prleobmi. Qesuto si dvee al ftato che la mtene uanma non lgege ongi ltetera una ad una, ma la paolra nel suo isineme. Cuorsio, no?
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Controllo ortografico con la sintesi vocale
il processo di accomodamento che riusciamo a fare con la vista non riesce con l’udito; la voce della sintesi comunicherebbe un testo incomprensibile; da qui l’utilità della sintesi vocale per il controllo ortografico;
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Controllo ortografico con la sintesi vocale
il software che gestisce la sintesi deve essere in grado di pronunciare la parola appena l’alunno l’ha terminata (pressione della barra spaziatrice) e magari di leggere anche la frase (digitazione del punto)
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La compensazione tecnologica e l’organizzazione scolastica
documenti didattici digitali per tutte le materie; costruzione di libri di testo digitali; predisposizione di sessioni formative per l’alunno per maturare le abilità compensative;
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risorse Un programma per la sintesi vocale gratuito:
leggiXme:
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