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EFFETTO MAJORANA A. Iadicicco.

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Presentazione sul tema: "EFFETTO MAJORANA A. Iadicicco."— Transcript della presentazione:

1 EFFETTO MAJORANA A. Iadicicco

2 Quirino Majorana (zio di Ettore, noto al pubblico per la sua misteriosa scomparsa nel 1938),nacque a Catania nel 1871, e mori a Rieti nel Fu professore di Fisica Sperimentale prima presso il Politecnico di Torino, e in seguito, presso l'Università di Bologna. A compiuto importanti ricerche di fisica sperimentale e in particolar modo si è occupato dell'assorbimento della gravitazione nella materia.

3 Tratto da " Electrical Experimenter " febbraio 1920 - fonte: Altra Scienza n° 58
- Recentemente una comunicazione via cavo da Roma ha portato l'annuncio che il prof. Majorana ha scoperto che sfere di piombo immerse in un contenitore con il mercurio perdevano una determinata quantità di peso. E' stato spiegato che il peso perso era dovuto all'effetto di schermatura del mercurio sulle sfere di piombo. Cioè il mercurio funge da specie di isolante contro la gravità della terra. – L' Assorbimento della gravitazione nella materia è noto anche come Effetto Majorana

4 Descrizione Effetto Majorana
Una possibile riduzione della forza gravitazionale tra due corpi,si verifica quando una massa si interpone tra gli stessi. Questo effetto di assorbimento della gravitazione nella materia è relativamente debole, e uno screening o coefficiente di estinzione, h, fu proposto da Quirino Majorana [15] nel 1920, al fine di misurare l' attitudine di un oggetto di dimensione L con densità ρ (r) di schermare la forza gravitazionale tra le masse m1 e m2:

5 Correlazione con il campo quantico
Per stabilire l'origine dell'inerzia e della gravità, Rueda ed Haisch proposero nel 1998 un nuovo lavoro basato sulle trasformazioni relativistiche del campo di punto zero in un sistema accelerato. In questo contesto la massa inerziale viene considerata un effetto del vuoto, una conseguenza del campo di punto zero.

6 Gli autori sfruttando la seconda e la terza legge di Newton, hanno dimostrato che la resistenza del vuoto è quella che fisicamente provvede alla creazione della forza di reazione e quindi all'inerzia. Tale reazione potrebbe essere di natura elettromagnetica e più semplicemente dovuta allo scattering o interazione con la radiazione del campo di punto zero. I risultati di questo lavoro perdono di validità nel caso di accelerazione nulla, ciò mette in evidenza il fatto che proprio l'accelerazione è la ragione per la quale il vuoto produce una forza di reazione, l'inerzia. .

7 Si può pensare che un processo simile all'interazione tra cariche e vuoto quantico, responsabile della massa inerziale, dia origine a quella gravitazionale. La gravità potrebbe dunque essere una forza originata da tale interazione, Sakharov fu il primo ad ipotizzare una simile interpretazione. Da ciò ne deriva che anche la proprietà della massa di assorbire debolmente la gravità risulterebbe di " natura quantistica ", la quale sarebbe quindi interpretabile in termini di elettrodinamica quantistica e stocastica. . ^

8 E' importante sottolineare che i debolissimi effetti schermanti sono effettivamente quantificabili solo per corpi di dimensione planetaria, anche se di fatto le prime dichiarazioni di Quirino Majorana sembrassero indicare un effetto almeno per il mercurio decisamente più eclatante.

9 Inoltre in analogia all' effetto Barnett magnetico,(e da interpretazioni di dati sperimentali) non è inverosimile ipotizzare che la rotazione del mercurio possa generare un effetto Barnett gravitomagnetico, che porterebbe almeno teoricamente alla possibilità (in base alla generalizzazione delle equazioni di Maxwell) di indurre delle accelerazioni gravitazionali non Newtoniane (una sorta di "effetto antigravitazionale") sfruttabile anche come fonte energetica, senza dimenticarci infatti, che l' energia del punto zero (ZPE) è una inesauribile fonte.

10 In conclusione si può affermare che la comprensione dell' effetto Majorana in relazione alla sua correlazione quantistica è determinante al fine di una futura realizzazione di dispositivi "antigravitazionali ed energetici".

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16 Riferimenti bibliografici
Q.Majorana, Philos. Mag. 39 (1920) 488. J. Weber, Phys. Rev. 146 (1966) 935. Electrical Experimenter febbraio 1920 Altra Scienza n° 58

17 Tate, J. , Cabrera,B. , Felch, S. B. , Anderson, J. T
Tate, J., Cabrera,B., Felch, S.B., Anderson, J.T., Determination of the Cooper-Pair Mass in Niobium. Phys. Rev. B 42(13), (1990) Ciufolini, I., and Pavlis, E.C., A Confirmation of the General Relativistic Prediction of the Lense-Thirring Effect. Nature 431, (2004). Forward, R.L., Guidelines to Antigravity. American Journal of Physics 31, , (1963) Agop M, Gh. Buzea, C, Nica P. Local Gravitoelectromagnetic Effect on a superconductor Physica C, Volume 339, Number 2, 1 ottobre 2000, PP (9)

18 Tajmar M. , Plesescu F. , Marhold K. , & Clovis j
Tajmar M., Plesescu F., Marhold K., & Clovis j. De Matos Experimental Detection of the Gravitomagnetic London Moment Space Propulsion ARC Seibersdorf - Austria and ESA- HQ Eropean Space Agenzy Paris- France Bellan R., Studio del Comportamento di un Fluido Conduttore in Presenza di Campi Elettromagnetici - Università degli Studi di Torino (Dipartimento di Fisica Teorica) / (web site) news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/ stm (web site)


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