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PubblicatoFranca Conte Modificato 10 anni fa
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La Vertigine Parossistica Posizionale “Benigna” in età geriatrica:
nostra esperienza Atturo Francesca, Ralli Giovanni
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LA CADUTA NELL’ANZIANO
Il 30% dei soggetti di età superiore ai 65 anni cade ogni anno. La caduta in queste persone è al 6° posto come causa di morte. Tinetti e coll, 1994 Yale Nell’anziano le cadute rappresentano un evento frequente che costituisce un problema di grande importanza sociale ed economica. La caduta è la principale causa di ricorso al pronto soccorso negli Stati Uniti, pari al 24% delle richieste di assistenza. Il tasso di mortalità arriva al 70%per età> ai 75 anni. Fuller, 2000, Washington
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L’INCIDENZA DELLE CADUTE NELL’ANZIANO E’ MOLTO ELEVATA
L’incidenza delle cadute nei soggetti con più di 65 anni che vivono in comunità è del 35-40%/anno. Dopo i 75 anni aumentano notevolmente le fratture di femore. Nei soggetti ospiti delle strutture per anziani l’incidenza è 3 volte più alta. American Geriatric Society, British Geriatric Society, and American academy of Orthopaedic Surgeons Panel on Falls Prevention. Guideline for the prevention of falls in older person. JAGS 2001;49:
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Mortalita’ per cadute in una popolazione anziana
Canada, morti per abitanti
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IL PROBLEMA DELLA CADUTE NELL’ANZIANO E’ OGGETTO DI GRANDE ATTENZIONE
La caduta è un evento particolarmente temibile nella pratica geriatrica, non solo per le ovvie possibili conseguenze di ordine traumatico (fratture, ematoma subdurale, ecc.), ma anche per le ripercussioni di ordine psicologico, caratterizzate dall’insicurezza e quindi dalla tendenza ad un progressivo isolamento ed alla riduzione delle attività quotidiane e dei rapporti interpersonali.
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Le cause di caduta nell’anziano possono essere molteplici, ma un ruolo importante è rivestito dalle patologie del sistema dell’equilibrio. I deficit dell’equilibrio rappresentano fattori di rischio di caduta ed hanno un Rischio Relativo di 2,9 Di Carlo, Marigliano e coll, 2007 Circa 1/5 degli anziani riferisce vertigini Sloane , 1989
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PRESBIASTASIA Con questo termine ci si riferisce ad alterazioni strutturali e fisiologiche conseguenti all’ invecchiamento delle strutture implicate nel mantenimento dell’equilibrio. L’eziologia non è conosciuta, e utilizziamo questo termine quando non è possibile identificare una causa nota di vertigine. Può essere considerata una alterazione idiopatica dell’equilibrio dell’anziano.
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Malattie vertiginose ad etiologia nota:
Neurite vestibolare Malattia di Meniére Vertigine emicranica Vertigine Parossistica Posizionale (VPP)
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VERTIGINE PAROSSISTICA POSIZIONALE “BENIGNA”
Indagine su 1700 visite otorinolaringoiatriche non urgenti consecutive (Forlì), Vicini e coll, 2004
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È una malattia caratterizzata da episodi di vertigine intensa che si manifesta con movimenti della testa. Di solito si manifesta durante la notte e al momento di alzarsi. La malattia è conseguente ad un distacco degli otoliti dallo loro sede naturale sulle macule labirintiche.
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OBIETTIVO DELLA RICERCA:
Valutare le caratteristiche della VPPB nel paziente anziano. Verificare l’efficacia terapeutica delle manovre liberatorie in questo gruppo di pazienti. Anziani Età anni: 61 pazienti Giovani Età anni: 119 pazienti
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RISULTATI: Non abbiamo trovato differenze statisticamente significative tra i due gruppi per ciò che riguarda la distribuzione per sesso e l’etiologia della VPPB. Pazienti con VPPB n. 180 Età ≥ 65 anni n.61 Età < 65 anni n.119 Donne 41 p (67,2%) 80 p (67,2%) Etiologia: Idiopatica Traumatica Neurite M. Menière 58 p (95,2%) 1 p(1,6%) 1 p (1,6%) 104 p (87,4%) 6 p (5%) 4 p (3,4%) 5 p (4,2%)
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Pazienti con VPPB idiopatica unilaterale
RISULTATI: Non sono emerse differenze significative neanche riguardo al lato o al canale semicircolare interessato, né riguardo alla percentuale di successo della manovra liberatoria. Pazienti con VPPB idiopatica unilaterale Età ≥ 65 anni Età < 65 anni VPPB del CSP 40 p (83,3%) 73 p (82,9%) VPPB del CSL 5 p (55,5%) 8 p (57,1%) % di risultato positivo con una sola manovra nei pazienti con VPPB
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CARATTERISTICHE PECULIARI DELLA VPPB NELL’ANZIANO
Patologie associate: Nei soggetti anziani sono più frequenti le patologie vascolari (ipertensione), cerebrovascolari e cardiache mentre nel gruppo di controllo sono prevalenti le patologie tiroidee. Anziani Controllo Significatività Patologie concomitanti: Ipertensione Cardiovascolari Cerebrovascolari Patologie tiroidee 19 p (32,7%) 7 p (12%) 11 p (18,9%) 5 p (8,6%) 14 p (13,5%) 7 p (6,7%) p<0,05 n.s.
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2. Tipologia degli attacchi :
Nei pazienti anziani sono più frequenti le forme di VPPB con interessamento bilaterale simultaneo. ANZIANI ( n 61 ) CONTROLLO ( N119 ) Significatività VPPB bilaterale simultanea 10,3% 2,9% p<0,05
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CONCLUSIONI Il trattamento della VPPB basato sulla esecuzione delle manovre liberatorie risulta efficace nell’anziano come nel giovane.
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CONCLUSIONI Occorre considerare la fenomenologia della malattia e quindi sottoporre il paziente anziano a controlli più ravvicinati; dopo aver ottenuto la guarigione di un lato occorre andare a valutare se la malattia ha interessato anche l’altro lato.
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Diagnosticare e trattare la VPPB è un importante atto di
prevenzione per le cadute e di prevenzione per la perdita di autonomia nel paziente anziano.
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