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LO SVILUPPO FISICO E MOTORIO
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Lo sviluppo prenatale Fattori ambientali dovuti al rapporto con l’organismo materno : Nutrimento Sostanze chimiche, ormonali e virus Agenti teratogeni (malformazioni/danni dovuti a rosolia, fumo, droghe, alcol, denutrizione ecc.) Patrimonio trasmesso dai genitori FETO
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Sindrome alcolica fetale
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Il periodo embrionale Dalla 3° all’8° settimana di gestazione
Nel corso di questo periodo l’embrione diventa un feto Differenziazione delle cellule Ectoderma Mesoderma Endoderma Regioni corporee Tessuti specializzati muscolare testa tronco Periodo di più rapida crescita dell’intera vita umana nervoso arti
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8 cellule… 6 settimane 6 mesi
Embrione 8 cellule… 6 settimane Feto 16 settimane 6 mesi
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Dalla 9° settimana fino al termine della gestazione
Il periodo fetale Dalla 9° settimana fino al termine della gestazione 3° mese I diversi sistemi dell’organismo sono formati e cominciano a funzionare Una rete di controlli nervosi si sovrappone all’attività muscolare diffusa 4° mese La madre può avvertire i movimenti del feto Il feto raggiunge una lunghezza di 15 cm e un peso di 250g Le labbra diventano sensibili al tatto (si succhia il pollice) 5° mese I polmoni sono formati ma non ancora funzionanti La pelle è completamente sviluppata, compaiono anche i capelli e le unghie 6° mese Gli occhi si aprono, si chiudono e distinguono la luminosità Vengono alternati periodi di sonno a periodi di attività Ultimi mesi Completamento e maturazione funzionale degli organi Maturazione del comportamento (tono muscolare, rifl. suzione) Tra 24a e 28a sett. sopravvivenza dalla morte in caso di nascita prematura
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Movimenti prima della nascita
Primi movimenti 7a sett. estensioni capo schemi motori (braccia, gambe,dita) 7o mese schemi regolari attività-sonno
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Il parto e la nascita La concezione del parto come dolore e trauma
Il ruolo dell’ospedale Rapporto tra esperienza del parto e allattamento (colostro)
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NB parametri e tasso di accrescimento cambiano da individuo a individuo. Normalità calcolata rispetto a gruppi di riferimento
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Passaggio dalla vita uterina a quella extrauterina
Tutte le funzioni prima svolte dalla madre ora devono divenire autonome. IL RUOLO DEI RIFLESSI Produzione di livelli elevati di “ormone dello stress” Risponde allo stress della nascita Riflesso respiratorio Respira ossigeno attraverso i polmoni Riflesso di suzione Si nutre attraverso la bocca Termoregolazione…
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La crescita prenatale L’incremento di statura e di peso è maggiore che in qualsiasi altro periodo del ciclo di vita Velocità di crescita Proporzioni corporee Primi 6 mesi di gravidanza Massima: 1,8 mm al giorno A partire dalle 35 settimane Rallentamento della crescita (la placenta non riesce a soddisfare le esigenze del feto) Embrione di 2 mesi: lunghezza della testa = 1/2 lunghezza totale Alla nascita: lunghezza della testa = 1/4 della lunghezza totale
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La crescita postnatale
Alla nascita A 1 anno Lunghezza: 50 cm Peso: 3,400 Kg Circonferenza cranica: 35 cm Lunghezza: 75 cm Peso: 10,200 Kg Circonferenza cranica: 47 cm Dal 2° anno e per tutta l’infanzia la crescita prosegue con un ritmo meno rapido (fino all’adolescenza)
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Fasi della crescita postnatale
Periodo neonatale: dalla nascita al 28° giorno di vita Prima infanzia: da 0 a 2 anni Seconda infanzia: da 2 a 6 anni Terza infanzia: da 6 a10 anni Adolescenza: da 10 anni al completamento dello sviluppo sessuale
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Sviluppo del sistema nervoso da 350 a 1. 350 gr
Sviluppo del sistema nervoso da 350 a gr. 12 miliardi di neuroni; 1015 sinapsi Presente la maggior parte dei neuroni Sinapsi imperfette Alla nascita Sovrapproduzione di cellule nervose Inizio della mielinizzazione Formazione rapida di nuove sinapsi e dendriti Primi mesi 2 anni Sfoltimento delle sinapsi per apoptosi Dopo i 2 anni Continuazione della mielinizzazione
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Principali riflessi del neonato
Rotazione del capo Se viene toccato sulla guancia, gira la testa verso il lato stimolato e poi la gira verso l’altro Quando la bocca viene a contatto con qualcosa che può essere succhiato, succhia Suzione Quando sente un rumore forte o subisce uno shock fisico, contrae i muscoli dorsali con abduzione ed estensione degli arti Moro Se gli si accarezza la pianta del piede, prima stende le dita e poi le richiude Babinsky Presa Se gli si tocca il palmo della mano, afferra le dita che lo toccano Se viene tenuto in posizione eretta e in modo che i piedi tocchino una superficie, compie movimenti simili a quelli della deambulazione Marcia automatica
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Neurofisiologia classica
Neurofisiologia moderna Il bambino è passivo; risponde agli stimoli con riflessi Il bambino è attivo; è capace di comportamento spontaneo
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Principali capacità percettive del neonato
Mette a fuoco con entrambi gli occhi a una distanza di 20 cm Segue con gli occhi un oggetto in movimento Discrimina i colori Vista Localizza la fonte sonora Risponde a diversi suoni, soprattutto alla voce umana Discrimina la voce della madre da quella di altre persone Udito Reagisce ad alcuni odori, ad esempio, l’ammoniaca Discrimina l’odore della madre già nella prima settimana di vita Odorato Discrimina il dolce dal salato. Riconosce l’acido dall’amaro Preferisce le sostanze zuccherine e rifiuta quelle salate Gusto Risponde alle stimolazioni tattili, soprattutto sulle mani e intorno alla bocca Tatto
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Gli stati di coscienza di Prechtl
Sonno profondo Si ripetono in modo ciclico durante la giornata, in media ogni 2 ore circa Sonno attivo Veglia tranquilla Veglia attiva AD ESEMPIO Pianto e irrequietezza 60% sonno (dal 3° a 15° giorno). Dalla 4a sett. periodo notturno piuttosto lungo.
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Teoria classica dello sviluppo motorio di Gesell e Amatruda (1947)
A seguito della maturazione del SN, comportamenti inizialmente controllati dai centri sottocorticali (riflessi) passano sotto il controllo di strutture corticali più evolute Legge della progressione CEFALO-CAUDALE Il controllo del capo e dell’asse corporeo precede quello degli arti PROSSIMO-DISTALE Lo sviluppo dei movimenti delle parti prossimali precede quello delle parti distali degli arti
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Teoria dei sistemi dinamici
Fattori ambientali (forza di gravità) Sistema nervoso SVILUPPO MOTORIO Caratteristiche biomeccaniche dell’individuo Il modello spiega bene le differenze individuali nello sviluppo
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TEORIE A CONFRONTO Scomparsa e ricomparsa della marcia
Dopo il 3° mese Il riflesso di marcia scompare Neonato Riflesso di marcia automatica Fine del 1° anno Inizio della capacità di camminare TEORIA CLASSICA TEORIA DEI SISTEMI DINAMICI La marcia automatica viene inibita e soppressa dalla progressiva maturazione dei centri nervosi i quali generano la capacità maturata di camminare La marcia automatica scompare e ricompare come deambulazione grazie a fattori puramente fisici (forza nei muscoli; non scomparirebbe se il peso corporeo non aumentasse)
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ABILITÀ MOTORIE Deambulazione Postura Maggiore mobilità
(es. muoversi carponi) Esplorare l’ambiente Posizione eretta Avere le mani libere
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Sviluppo della postura
Posizione fetale (ipertonia dei flessori degli arti ma ipotonia del tronco) 0 mesi 1 mesi Solleva il mento 2 mesi Solleva il torace 3 mesi Allunga le braccia e cerca invano di afferrare 4 mesi Siede con l’aiuto di altri 5 mesi Siede in grembo, afferra gli oggetti 6 mesi Siede sul seggiolone, afferra oggetti appesi 7 mesi Siede da solo (per poco; seduto senza appoggio ai 9 mesi)
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Tappe nello sviluppo della deambulazione procede parallelamente allo sviluppo posturale ma ha inizio più tardi Si regge in piedi con l’aiuto di altri; si sposta strisciando 8 mesi 9 mesi Si regge in piedi appoggiandosi ai mobili 10 mesi Procede carponi 11 mesi Cammina tenuto per mano 12 mesi Si alza in piedi appoggiandosi ai mobili 13 mesi Sale i gradini 14 mesi Sta in piedi da solo 15 mesi Cammina da solo
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Dal riflesso di presa alla prensione
nascita Primo mese Due mesi Riflesso di presa Presente Indebolito Scompare Il movimento avviene sotto il controllo visivo (coordinamento visuo-motorio) Prensione Compare
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Prensione Avvicinamento spalla gomito polso Prensione
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I diversi tipi di prensione
cubito-palmare Prensione digito-palmare Prensione radio-digitale
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Manipolazione Alla fine del 1° anno è in grado di prendere al volo gli oggetti Tra i 6-8 mesi impara a lasciar andare un oggetto volontaria-mente Piaget
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Prime fasi dello sviluppo sessuale
Fecondazione Sesso cromosomico Sviluppo prenatale Maschio: Differenziazione delle cellule che producono testosterone (8a sett. sono riconoscibili i testicoli) Femmina: Nessuno stimolo ormonale specifico per differenziarsi
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Sviluppo sessuale PUBERTÀ =
Momento di massima differenziazione sessuale MATURITÀ SESSUALE Completa maturazione degli organi deputati alla riproduzione Cambiamento dei caratteri sessuali: PRIMARI Necessari alla riproduzione SECONDARI es.: comparsa dei peli, sviluppo del seno Cambiamenti nelle dimensioni e nella forma del corpo (con DIMORFISMO SESSUALE) accompagnati da sforzo di adattamento
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