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PubblicatoClaudio Mariotti Modificato 8 anni fa
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LICEO SCIENTIFICO DALL’AGLIO CASTELNOVO NE’ MONTI IL MERCATO DELL’ARTE BAISI ALESSIO RAZZOLI MICHELE
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“L’arte non consiste nel fare un quadro, ma nel venderlo!!”
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Paul Durand Ruel Il pioniere del mercato dell’arte fu Paul Durand Ruel. Durand-Ruel aveva intuito che quelle impressioni fatte di pennellate poco tradizionali sulla tela avrebbero aperto un capitolo incredibilmente innovativo nella storia dell'arte, quindi cominciò a comprare in esclusiva le firme che diventeranno tra le più famose e costose di ogni tempo
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Inizialmente i quadri dei suoi beniamini ebbero scarsa accoglienza e furono venduti per cifre irrisorie, facendo rischiare al mercante una rovina economica quasi totale
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Ma a Durand-Ruel portò fortuna l'America dove gli impressionisti si vendevano bene e aumentavano di prezzo, consentendo al loro promotore di ripagare i debiti per poi arricchirsi progressivamente
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Durand-Ruel aveva intuito che quelle impressioni fatte di pennellate poco tradizionali sulla tela avrebbero aperto un capitolo incredibilmente innovativo nella storia dell'arte, quindi cominciò a comprare in esclusiva le firme che diventeranno tra le più famose e costose di ogni tempo: Manet, Pisarro, Degas, Renoir, Sisley e Monet
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Manet La colazione sull'erba Tra tutti i pittori dell’Ottocento francese, Manet è quello che più ha creato una cesura con l’arte precedente. Dopo di lui la pittura non è stata più la stessa. E la sua importanza va ben al di là del suo contributo alla nascita dell’impressionismo.
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Pissarro Stage-coach In Pissarro i tratti caratteristici dell'Impressionismo trovano la loro compiuta realizzazione…
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Impression. Soleil levant Monet L'impressionismo di Monet,che non mirava all'obiettività, poichè basato sulle "impressioni e percezioni individuali,senza il dover necessariamente identificare l'oggetto rappresentato" fu un'idea dell'arte che allontanava l'arte dall'idea stessa di riproduzione e dall'estetica del realismo.
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Degas Degas venne associato agli Impressionisti in quanto con loro intrattenne stretti rapporti e partecipò a quasi tutte le loro mostre; ma assunse anche una figura autonoma rispetto a questo movimento, infatti egli preferiva dipingere nello studio piuttosto che all'aperto, dava più importanza al disegno, preferiva la figura umana invece del paesaggio e della natura. L’étoile, 1878
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Renoir Dipingere, per Renoir, era molto più di un lavoro: era la sua occupazione preferita, il suo modo per rilassarsi e negli ultimi anni, quando era stanco e malato, divenne l'unica ragione di vita. Bal au Moulin de la Galette,
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Saint-Mammès, la Croix- blanche Sisley Si dedicò principalmente alla pittura di paesaggi. Tranne rarissimi casi, infatti, nel corso dei suoi 35 anni di attività dipinse solo paesaggi, vedute e qualche marina.
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Al modello di Durand-Ruel s'ispirarono gli altri grandi mercanti d'arte di ieri: Ambroise Vollard, Daniel H. Kahnweiler, Joseph Duveen. Duveen. Kahnweiler Vollard Durand-Ruel
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Ambrose Vollard Egli conosceva ogni possibile trucco per far crescere i prezzi e il desiderio del compratore, al punto che nelle sue memorie 'Ricordi di un mercante di quadri' raccontava: "La mia invincibile propensione al sonno comportava che un cliente entrato nel mio negozio mi trovava assopito. Io ascoltavo, ancora mezzo addormentato, dondolando la testa mentre cercavo penosamente di rispondere. Il cliente prendeva per un rifiuto il mio incomprensibile ronfare e aumentava progressivamente la sua offerta. Così, quando ero quasi sveglio, il mio quadro aveva ottenuto un apprezzabile rialzo…". Picasso,Ritratto di Ambroise Vollard
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Vollard legò il suo nome soprattutto a quello di Cézanne, ma anche a Picasso che lo ritrasse nel celebre “Ritratto di Ambroise Vollard”.
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Cézanne La sua tecnica pittorica è originale ed inconfondibile. Egli sovrapponeva i colori con spalmature successive, senza mai mischiarle. Cezanne non ricercava una pittura scientifica, bensì poetica. The Basket of Apples
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Picasso La figura di Picasso è senza dubbio la più celebre, e anche la più discussa, dell'arte contemporanea. Se la straordinaria ricchezza delle sue esperienze stilistiche e l'innegabile abilità tecnica hanno fatto dubitare della sua sincerità d'artista, tuttavia l'intera sua opera ha i caratteri della genialità e della vera arte, innovatrice e feconda al di là delle polemiche e delle mode
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Daniel H. Kahnweiler Kanhweiler comprava a prezzi bassi e rivendeva con un ricarico minimo per invogliare nuove fasce di pubblico all'acquisto, creando di continuo nuovi collezionisti nella convinzione di dover possedere un magazzino sempre pieno e pagando regolarmente il mensile ai pittori senza mai preoccuparsi di quanto avesse realmente venduto nel frattempo. Picasso, Ritratto di Kahnweiler
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Braque Ricorrendo a volumi geometrici e riducendo la tavolozza alle tonalità del verde e del bruno, Braque cercò di dare forma e di costruire lo spazio esistente tra i volumi della composizione senza l'ausilio di artifici quali la prospettiva e il chiaroscuro. Vrouw
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Joseph Duveen Tra i primi tre mercanti e Duveen ci fu una differenza essenziale. Durand-Ruel, Vollard, Kahnweiler crearono un mercato praticamente dal nulla, conquistando una folta schiera di collezionisti e promuovendo sconosciuti pittori che sarebbero diventati d'importanza storica. Joseph Duveen, invece, si occupò soltanto di grandi ricchi e noti artisti già ben quotati.
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L’informale ha sicuramente ben rappresentato un certo clima culturale esistenzialistico tipico degli anni Cinquanta. Ed è proprio dall’incontro tra arte e cultura dei mass- media che nacque la pop art. La pop art ricicla tutto ciò in una pittura che rifà in maniera fredda ed impersonale le immagini proposte dai mass-media. Il più grosso pregio della pop art rimane invece quello di documentare, senza paura di sporcarsi le mani con la cultura popolare, i cambiamenti di valori indotti nella società dal consumismo Pop Art
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Mitico personaggio di origini italiane che fu per trent’anni il polo di riferimento per l’arte americana. Si può considerare il successore dell’opera di Paul-Durand Ruel ai giorni nostri. Leo Castelli
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Andy Warhol La sua arte prende spunto dal cinema, dai fumetti, dalla pubblicità, senza alcuna scelta estetica, ma come puro istante di registrazione delle immagini più note e simboliche. E l'opera intera di Warhol appare quasi un catalogo delle immagini-simbolo della cultura di massa americana: si va dal volto di Marilyn Monroe alle inconfondibili bottigliette di Coca Cola, dal simbolo del dollaro ai detersivi in scatola, e così via. In queste sue opere non vi è alcuna scelta estetica, ma neppure alcuna intenzione polemica nei confronti della società di massa: unicamente esse ci documentano quale è divenuto l'universo visivo in cui si muove quella che noi definiamo la "società dell'immagine" odierna.
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Con Rauschenberg viene considerato il pioniere della Pop Art. Dando vita al movimento neodadaista ha contribuito in modo decisivo al rinnovamento del panorama artistico internazionale riportando il quotidiano nell'arte dopo le speculazioni astratte dell'Action Painting. Le sue opere si basano su poche figure fondamentali: bandiere, lettere, numeri, bersagli. Elementi banali, che trovano una precisa rispondenza nella vita di tutti i giorni e inducono a riflettere sul rapporto tra arte e realtà. Jasper Johns
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Il movimento New Dada in America e il gruppo dei Nouveaux Realistes in Europa negli anni Cinquanta, riprendono in parte l'atteggiamento mentale del Dada che può essere così riassunto: - rifiuto del concetto e della volontà di produzione dell'opera d'arte tradizionale; - elevazione a valore estetico e artistico di oggetti trovati, dando così una sorta di "battesimo artistico" ad oggetti d'uso comune; - predilezione dell'uso di elementi derivati dalla comunicazione di massa, fotografie, ritagli, manifesti, ecc., rielaborate con montaggi o ricomposizioni. New Dada
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Robert Rauschenberg Rauschenberg irrompe sulla scena newyorkese nel momento in cui le figure dominanti sono i protagonisti dell'Espressionismo Astratto. Gli elementi che accomunano il lavoro di questi ultimi sono: istintività, automatismo e gestualità, libera espressione della realtà interiore, distanza dal quotidiano. A questi valori Rauschenberg contrappone l'apertura al mondo esterno e alla realtà di tutti i giorni. Filo conduttore del lavoro diventa l'esigenza di immettere nel quadro forme, oggetti, stimoli del quotidiano.
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L'opera di Scarpitta sfugge a tutte le definizioni, la sua arte elude le tendenze espressive, è un'arte che spesso ama rifugiarsi dentro la vita o meglio dentro quella straordinaria metafora della vita che sono per lui fin dall'infanzia le macchine da corsa. La passione per le gare di auto su pista in terra battuta, competizione tipicamente americana, lo accompagna per tutta la vita. Come egli stesso dichiara, “ l'arte deve avere radici nell'umanita', nelle vicissitudini dell'umanita' ”. Salvatore Scarpitta
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I Musei
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MUSEO ARTE CONTEMPORANEA RIVOLI (TO) Il Museo d'Arte Contemporanea, Castello di Rivoli è museo dedicato in maniera specifica alla produzione artistica attuale. Caso quasi unico in Italia per l'impostazione specialistico e spiccatamente internazionale della sua attività, si è meritato anche una certa fama a livello mondiale
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GALLERIA CIVICA DI ARTE MODERNA DI TORINO Galleria riaperta al pubblico nel 1993 dopo un profondo rinnovamento strutturale. A partire da Ottobre 1999, è aperto un nuovo servizio di videoteca: uno strumento essenziale per la conoscenza e lo studio del video e del cinema d'artista. Il patrimonio artistico della Galleria è costituito da 15.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni e fotografie, oltre che da una ricca collezione di disegni e incisioni. Tra gli artisti presenti si citano: Casorati, Modigliani, Balla, De Chirico, Melotti, Burri, Fontana, Afro, Savinio.
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GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA Tra le opere esposte: nella sala IV° dipinti di Francesco Hayez, Domenico Induno, Massimo D'Azeglio, Ippolito Caffi, dei pittori della Scuola di Posillipo. Le sale V° e VI° sono dedicate ai fratelli Palizzi. La VII° sala è dedicata alla Scuola Napoletana, da Edoardo Dalbono a Domenico Morelli.
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The End Created by: Baisi Alessio Razzoli Michele
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