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FIGURE RETORICHE
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DEFINIZIONE: LO STILE - l'insieme delle caratteristiche linguistiche di un testo in rapporto alla lingua comune, a quella letteraria e al suo uso individuale. LA STILISTICA, nel corso della storia è stata a lungo una disciplina prescrittiva, intesa a fornire allo scrittore precetti e modelli di bello scrivere Negli ultimi decenni, con i recenti sviluppi della linguistica, il significato di stilistica si è evoluto in quello metodo critico e descrittivo che tende a considerare lo stile come una deviazione dalla norma da parte del singolo scrittore. _______________________________________________________ l’insieme - skup il precetto-pravilo, propis prescrittivo - preskriptivan il decennio-desetljeće, fornire qcn. di scs. – opskrbiti koga čim lo sviluppo – razvoj recente- skorašnji, nedavni la deviazione – odstupanje, zastranjenje
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gli schemi universali presenti nella mente dell'uomo
LE FIGURE sono le particolari forme espressive usate dai poeti e dai prosatori per innalzare lo stile, per rendere diverso il loro dire rispetto al parlare di ogni giorno gli schemi universali presenti nella mente dell'uomo le forme di pensiero, gli strumenti della nostra conoscenza che ci permette di ordinare le nostre esperienze si ritrovano anche nel parlare di ogni giorno, nelle pubblicità ____________________________________________________________ particolare – poseban permettere-dopustiti, dozvoliti il prosatore-prozni autor la conoscenza-spoznaja, svijest rispetto a-s obzirom na, u odnosu prema ordinare-urediti, rasporediti lo schema – obrazac, shema la pubblicità-reklama
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Classificazione delle figure retoriche : 1
Classificazione delle figure retoriche : 1. FIGURE DI DIZIONE: per le quali si modifica la forma delle parole (apocope, aferesi, sincope ecc.) 2. FIGURE DI ELOCUZIONE: riguardano la scelta delle parole più adatte (sinonimi, epiteti, asindeto, polisindeto, ecc.) 3. FIGURE DI RITMO: riguardano gli effetti fonici che si ottengono mediante la ripetizione di fonemi, sillabe o parole (allitterazione,asonanza, onomatopea). ____________________________________________________________ la dizione – dikcija, način govora adatto-prikladan modificare –mijenjati, izmijeniti l’effetto – učinak, dojam, efekt riguardare (intr.) – odnositi se (na što) fonico-fonetski la scelta – izbor ottenere – postići,polučiti mediante-pomoću, putem la ripetizione-ponavljanje
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4. FIGURE DI COSTRUZIONE: si riferiscono all'ordine delle parole nella frase: anafora, epifora, iperbato, elissi) 5. FIGURE DI SIGNIFICATO o TROPI: concernono il cambiamento del significato delle parole: (metafora, metonimia, sineddoche, antonomasia) 6. FIGURE DI PENSIERO: riguardano l'idea e l'immagine che appare in una frase: iperbole, climax o gradazione, litote, ironia, ossimoro, ecc. _______________________________________________________________ riferirsi a qcs.- odnositi se na što il cambiamento- promjena L’ordine – red, poredak, redoslijed il significato - značenje La frase – rečenica, izreka apparire-pojaviti se* (non è riflessivo) concernere- ticati se (koga ili čega), odnositi se na
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esistono anche altre classificazioni delle figure retoriche:
I. classificazione (a seconda della funzione delle diverse figure retoriche) A) figure semantiche o tropi (modificano il significato corrente dei singoli termini - similitudine, sineddoche, metafora, sinestesia, metonimia, antonomasia) B) figure logiche (intervengono sulla logica complessiva dell’enunciato – (iperbole, climax e anticlimax, ironia, antitesi, ossimoro, litote, eufemismo, ecc.); C) figure sintattiche (riguardano la funzione sintattica dei singoli termini all’interno della frase – asindeto, polisindeto, chiasmo, enjambement, anafora, epifora, ellissi, iperbato, parallelismo ) _______________________________________________________________ esistere- postojati , biti il termine –naziv, riječ, termin la classificazione-klasifikacija intervenire-učestvovati,posredovati a seconda di qcs.-prema čemu complessivo-ukupan, cjelokupan La funzione-funkcija l’enunciato-izjava,izlaganje diverso-različit all’interno-unutar corrente – tekući, koji je u opticaju singolo- pojedinačan
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limosina - elemosina, verno - inverno
FIGURE DI DIZIONE: AFERESI - la caduta di una vocale o di una sillaba all'inizio di una parolA limosina - elemosina, verno - inverno APOCOPE -la caduta di uno o più fonemi alla fine di una parola: se' - sei, i' -io, farem -faremo. SINCOPE - la caduta di uno o più fonemi all'interno di una parola: spirto-spirito, opre-opere, torre-togliere FIGURE DI ELOCUZIONE (sintattiche) SINDETO-l'assenza della congiunzione tra gli elementi di una proposizione POLISINDETO- l'accumulo di congiunzioni che legano parole o frasi
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FIGURE DI RITMO/COSTRUZIONE
ALLITTERAZIONE/ASONANCA consistono nella ripetizione delle stesse consonanti (allitterazione) o delle stesse vocali (asonanza) all'inizio o all'interno di due o più parole vicine l'effetto fonico prodotto dall'allitterazione (dal latino ‘adlitterare’, "allineare le lettere") e della asonanza si riflette sui significati ONOMATOPEA – consiste nell’imitazione dei suoni naturali _________________________________________________________________ Esempi: «di me medesmo meco mi vergogno», F. Petrarca. (allitterazione e asonanza) «sereno è, sereno sarà, se non sarà sereno si rasserenerà» (-II-) «sentivo un fru fru fra le fratte» (G. Pascoli) (-II- + onomatopea) vergognarsi – sramiti se la fratta –grmlje, šikara, živica
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Esempi di onomatopee: veniva una voce dai campi: chiù […] Ch’io veda là solo quel bianco di strada, che un giorno ho da fare tra stanco don don di campane […]
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Per me si va ne la città dolente, Per me si va ne l’eterno dolore,
● ANAFORA: è la ripetizione di una parola o di un gruppo di parole all’inizio di due o più frasi o versi o periodi. Esempio: Per me si va ne la città dolente, Per me si va ne l’eterno dolore, Per me si va tra la perdua gente (Dante Alighieri) EPIFORA: è la ripetizione di una parola o di un gruppo di parole alla fine di due o più versi o periodi. «Ché in quella croce lampeggiava Cristo sì ch’io non so trovare essemplo degno ma chi prende sua Croce e segue Cristo cor mi scuserà di quel ch’io lasso vedendo in quell’albor balenar Cristo»
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IPERBATO – consiste nell’invertire la disposizione ordinaria degli elementi di una frase:
«Oh, belle agli occhi miei tende latine» (T. Tasso) ELISSI-consiste nel sottintendere qualche elemento della frase che può essere ricavato dal contesto: «A che ora parte il treno? – Alle nove» nella seconda frase è sottinteso il treno parte. ENJAMBEMENT – quando la frase non si conclude alla fine del verso ma continua nel verso seguente CHIASMO – è la disposizione inversa, incrociata, di elemente concettualmente e sintatticamente paralleli: "Difficile (A) è la virtù (B), il vizio (B) facile (A)", il chiasmo è in relazione con l'antitesi e diventa un modo per renderla più evidente. Il termine "chiasmo" deriva dal greco chiasmós, che illustra graficamente la disposizione incrociata degli elementi. «Ovidio è il terzo e l’ultimo è Lucano» «Tutti per uno e uno per tutti»
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L’Ellissi in pubblicità L'assenza di pneumatici esalta il rapporto tra la moto e l'asfalto e allude alla perfetta tenuta di strada delle gomme 'Dunlop'
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FIGURE DI SIGNIFICATO (TROPI) E DI PENSIERO
ANTITESI: è l’accostamento nella stessa frase di termini di significato opposto. Non fronda verde, ma di color fosco; non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti (Dante) OSSIMORO – l’accostamento delle parole di significato contrario; è una particolare forma di antitesi abbreviata un silenzio eloquente, un oscuro chiarore, amaro piacere ANTONOMASIA: è la sostituzione di un nome proprio con un nome comune, o inversamente, di un nome comune con un nome proprio... Quando si indica una persona celebre con il suo appellativo più noto: Il Salvatore per Gesù Cristo, il Casanova per un seduttore.... fraseologia: Essere un Adone o una Venere; che Babilonia! “Michele è un don Abbondio”, cioè una persona pavida e timorosa come il curato dei Promessi sposi.
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Antitesi in pubblicità
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IPERBOLE/LITOTE/EUFEMISMO
IPERBOLE – un espressione esagerata, per eccesso o per difetto: è un secolo che ti aspetto esco a fare due passi muoio di fame non si sveglia nemmeno con le cannonate vado e trono in un secondo te l’ho ripetuto mille volte EUFEMISMO – consiste nel sostituire un’espressione troppo cruda o realistica con un’altra equivalente ma attenuata invece di è morto si preferisce è passato a miglior vita, non è più con noi, ha cessato di vivere, è scomparso LITOTE – consiste nell’esprimere un concetto negando il contrario di quello che si dice: Lui non è molto intelligente. (ironia e litote) IRONIA- il parlare in modo che si intenda il contrario di quello che si dice: Hai lavorato molto oggi! IL SARCASMO – l’ironia di particolare asprezza
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L’iperbole in pubblicità: Ti mando un bacio ENORME
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SIMILITUDINE/METAFORA/CATACRESI
SIMILITUDINE – è un confronto, un paragone introdotto da come, simile a, più di, sembra... «Ti sei bagnato come un pulcino» (Ungaretti) «Lucevano gli occhi suoi più che una stella» (Dante) METAFORA – consiste nel trasferire il significato di una parola o di un’espressione dal senso proprio ad un altro figurato, che abbia col primo un rapporto di somiglianza Tradizionalmente è considerata una similitudine abbreviata in cui manca qualsiasi elemento che introduca il paragone: Mario è una volpe. – metafora Mario è furbo come una volpe. – similitudine CATACRESI – metafore molto comuni, non più avvertite come tali: Il collo della botiglia, i denti della sega, il piede del tavolo
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La similitudine in pubblicità: Dolce come un abbraccio
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La Metafora in pubblicità: Usare Super attak è facile, scivola bene ed è (come) fare uno slalom
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METONIMIA/SINEDDOCHE
è la sostituzione di un termine con un altro che abbia col primo un rapporto di contiguità. si ottiene uno spostamento di significato. I tipi più comuni di metonimia sono quelli in cui si indica: l’effetto per la causa la causa per l’effetto Il contenente per il contenuto «Bevi un bicchiere» l’autore per l’opera: hanno messo all’asta un Picasso (cioè un quadro di Picasso) l’astratto per il concreto/il concreto per il astratto SINEDDOCHE consiste nell’estendere o nel restringere il significato di una parola la parte per il tutto: il mare è pieno di vele, cioè di barche a vela Il tutto per la parte: ha gli occhi celesti (in realtà solo l’irride è celeste) Il genere per la specie: i mortali = gli uomini La specie per il genere: in questa casa il pane non è mai mancato.
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La sineddoche in pubblicità La parte per il tutto: l'intera bicicletta si intuisce da un particolare
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La sineddoche in pubblicità La specie per il genere: (pane sta per cibo)
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La sineddoche in pubblicità Il singolare per il plurale: (colore sta per colori)
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PARANOMASIA – l’accostamento di due parole simili per suono:
Non c’è pane senza pena, chi non risica non rosica... SINESTESIA-l’associare in un’unica espressione parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse: Voci della tenebra azzurra; fredde luci parlano PERSONIFICAZIONE- si attribuiscono ad animali o cose i sentimenti o le azioni propri delle persone umane PARADOSSO - si tratta di un ragionamento che appare contraddittorio, ma che è accettato per la sua logica, oppure un ragionamento che appare corretto, ma che porta a una contraddizione. «So che non so nulla» (Socrate), «vedo senza occhi» (F. Petrarca)
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La sinestesia in pubblicità: Gli occhiali alludono alla vista, il telefono allude all'udito
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La personificazione in pubblicità: "La scarpa che respira"
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Sintagmatico/metonimico o paradigmatico/metaforico
Ogni unità della lingua intrattiene: rapporti sintagmatici con le forme che le sono «vicine» rapporti paradigmatici con le unità assenti che avrebbero potuto essere realizzate al suo posto
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Sintagmatico e paradigmatico
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Ogni segno linguistico (fonemi, parole, frasi, ecc
Ogni segno linguistico (fonemi, parole, frasi, ecc.) comporta due modalità di realizzazione, due direttrici semantiche: 1) una direttrice metaforica - fondata sulla selezione tra termini alternativi e, quindi, sulla sostituzione per somiglianza di certe entità linguistiche 2) una direttrice metonimica - basata sulla loro combinazione in unità maggiormente complesse, dato che ogni segno è composto di segni costitutivi e, a sua volta, si combina con altri segni.
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1. Quel ragazzo è pauroso come un coniglio.
ESEMPI: 1. Quel ragazzo è pauroso come un coniglio. 2. Quel ragazzo non è di certo un' aquila . 3. Quel ragazzo è un coniglio. Ho comprato una borsa di coccodrillo. Oggi il mare è pieno di vele. Non ci vedo più dalla fame. Nel Brasile stanno distruggendo i polmoni del mondo. Un piccolo grande amore.
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Profumi verdi (Baudelaire)
Lui guida come un pazzo. Profumi verdi (Baudelaire) Bisogna magiare per vivere, non vivere per mangiare. Che stanza ordinata! Ci sono passati i vandali? Don Abbondio non era nato non un cuor di leone (Manzoni). Piccolo infinito (Pascoli)
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Giovanni è il primo, l’ultimo è Francesco. Ne più mi occorrono
La fuga dei cervelli. Salta come un canguro . Ti amo da morire. Giovanni è il primo, l’ultimo è Francesco. Ne più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole e gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede (Montale) Scusa è tardi, e penso a te ti accompagno e penso a te ti telefono e intanto penso a te (Battisti) Chi non risica non rosica (chi non rischia non ottiene nulla)
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Il nostro pane quotidiano Il dolce affanno (Petrarca)
Un'intera nottata/buttato vicino E nulla stringo e tutto il mondo abbraccio (Tetrarca) E quando dal nevoso aere inquiete / tenebre e lunghe all’universo meni (Foscolo) Quel posto è una Babele.
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Chi dice donna dice danno
Chi dice donna dice danno. Dolce e chiara è la notte e senza vento (Leopardi) Imparare lavorando e lavorare imparando . Il suo fidanzato non è un Adone, ma è molto simpatico.
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