Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Corso di Pediatria in Psicologia Clinica
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CHIETI SCUOLA DI MEDICINA E SCIENZE DELLA SALUTE Corso di Pediatria in Psicologia Clinica Prof.ssa A. Mohn Clinica Pediatrica, Università di Chieti, Italia
2
PREMESSA Il bambino non è un piccolo adulto
ma una creatura in continua crescita e sviluppo psico-fisico necessita pertanto di attenzioni e cure diverse dagli adulti e diversificate per ogni fascia d’età, così come necessita di figure specialistiche a lui dedicate. NEONATO I INFANZIA II INFANZIA III INFANZIA ADOLESCENZA ‘’lattante’’ dalla nascita al 30° giorno di vita dal 30° giorno di vita ai 2 anni di età dai 2 anni di età ai 6 anni di età dai 6 ai 9-12 anni, cioè sino all’esordio dei segni puberali dai 9-12 anni ai 18 anni, fino cioè al completamento del processo di crescita staturale
3
DEFINIZIONE e CLASSIFICAZIONE
neonato ‘’nuovo nato’’ dalla nascita al 30° giorno di vita neonatologia Branca della medicina che si occupa della diagnosi e cura delle patologie neonatali IN OSPEDALE SUL TERRITORIO TIN (Terapia Intensiva Neonatale): Nascite pretermine Sepsi e infezioni neonatali Sindromi malformative Asfissia perinatale Post-operatorio in età neonatale… Il pediatra di famiglia supporta lo sviluppo sano del neonato
4
DEFINIZIONE e CLASSIFICAZIONE
BAMBINo Soggetto in età evolutiva che aumenta le proprie dimensioni (accrescimento) e contemporaneamente modifica, in modo progressivo, forma e composizione corporea (maturazione e sviluppo) PEDIATRIa Branca della medicina che si occupa della salute dei lattanti, bambini e adolescenti, per dar loro la possibilità di crescere, svilupparsi ed esprimere pienamente le proprie potenzialità in età adulta
5
ORGANIZZAZIONE del SSN
SUL TERRITORIO Il pediatra di famiglia è lo specialista formato specificamente per offrire la tutela della salute per tutto l’arco della crescita e dello sviluppo IN OSPEDALE diagnosi e cura delle patologie acute dei bambini Il reparto di pediatria Servizi ambulatoriali pediatrici specialistici diagnosi e cura delle patologie croniche dei bambini
6
COMPITI DEL PEDIATRA coME:
I compiti del Pediatra di Famiglia si articolano in linea di massima attraverso: VISITE PERIODICHE DI CONTROLLO con attività di educazione sanitaria e di prevenzione individuale mirate alle più frequenti patologie di carattere pediatrico; VISITE MEDICHE PER MALATTIA acuta e/o cronica con eventuali prescrizioni di terapie, esami di laboratorio e/o strumentali e se necessario con consulti specialistici. Accordo Collettivo Regionale per la disciplina dei rapporti tra i medici pediatri di famiglia e il SNN 2006
7
PREVENZIONE 1 SCREENING Tipologia test Metodo Range di esecuzione
Valutazione dell’udito Boel Test nel 1° anno Valutazione della vista COVER test 360 gg+/- 30 gg Valutazione del linguaggio Test ELM 18 mesi +/- 6 mesi Valutazione segni precoci di disturbo autistico CHAT 24 mesi +/- 6 mesi Valutazione di apprendimento (D.S.A.) Test lettura-scrittura 6° anno-7° anno con almeno 8 mesi di scolarizzazione Valutazione dell’autostima TMA 12 anni-14 anni Accordo Collettivo Regionale per la disciplina dei rapporti tra i medici pediatri di famiglia e il SNN 2006
8
SCREENING 1° anno BOEL TEST Il Boel Test è uno dei test della cosiddetta audiometria comportamentale, ovvero dello studio dell’udito nel primo anno di vita mediante l’osservazione delle risposte comportamentali a stimoli acustici.
9
SCREENING COVER TEST 360 ± 30 gg
Il cover test è un metodo obiettivo, accurato, di facile esecuzione, fondamentale nell’esame degli squilibri neuromotori dell’occhio. Mediante l’occlusione (una schermatura) diretta di uno stesso occhio (CT monolaterale) o alternata di entrambi gli occhi (CT alternante) rispetto ad una mira di fissazione, osservando eventuali movimenti degli occhi è possibile determinare se esiste uno strabismo latente o manifesto (esoforie-tropie/exoforie-tropie). In base alla direzione del movimento si definirà il tipo di strabismo
10
TEST ELM (Early Language Milestone Scale)
SCREENING 18 m ± 6m TEST ELM (Early Language Milestone Scale) É un test per la valutazione dello sviluppo del linguaggio globale.
11
SCREENING SEZIONE A Domande ai genitori SÌ NO 1 Quando l'adulto sorride, il bambino risponde sorridendo? 2 Il bambino diventa triste quando vede piangere qualcuno? 3 Cambia la sua espressione quando cambia quella dell'adulto? 4 Generalmente, guarda negli occhi quando gli si parla? 5 Chiede degli oggetti segnalandoli con il dito? 6 Guarda nella direzione indicata dall'adulto? 7 Segnala con il dito per condividere il suo interesse su una cosa/oggetto? 8 Mostra ed offre i suoi giocattoli agli adulti per iniziare un’attività con loro? 9 Prova ad attirare l'attenzione verso ciò che sta facendo? 10 Mostra allegria nel rivedere i propri genitori dopo un'assenza e prova disagio davanti agli estranei? 11 Gli piacciono giochi interattivi (canzoni che coinvolgono gesti, come ad es. Whisky ragnetto)? 12 Sembra ignorare le persone o preferisce essere da solo? 13 Si sospetta che il bambino abbia problemi di sordità o sembra sentire certi suoni e non altri? 14 Cerca costantemente conforto? 15 Fa' dei movimenti ripetitivi (con le braccia, le gambe o tutto il corpo)? 16 Gioca adeguatamente con le macchine, imitando il suono? 17 Gioca simbolicamente mentre beve da una tazzina o mentre dà da mangiare ad una bambola? 18 Mostra interesse per altri bambini? 24m±6m CHAT È un questionario utile per la rilevazione precoce dell'autismo SEZIONE B Osservazioni dei Pediatri o personale medico. SÌ NO 1 Stabilisce facilmente il contatto oculare? 2 Guarda e dirige la sua attenzione dove l'adulto segnala? 3 Dà da mangiare alla bambola se ha a disposizione un cucchiaio? 4 Reagisce adeguatamente a suoni diversi? 5 Ripete continuamente i movimenti fisici? 6 Il bambino è contento di fare giochi interattivi? 7 Il bambino riesce a segnalare un oggetto molto conosciuto? Alto rischio per Autismo: caduta negli item A5, A7, B2, B3 e B4 Lieve rischio per Autismo: caduta negli item A7 e B4, ma superamento di almeno uno degli altri tre (A5, B2 o B3) Rischio per altri problemi di sviluppo: caduta in più di 3 item Nella norma: caduta in un numero inferiore ai 3 item
12
TEST LETTURA-SCRITTURA
SCREENING 6°-7° anno con almeno 8 mesi di scolarizzazione TEST LETTURA-SCRITTURA Sono test finalizzati alla diagnosi precoce di disturbi della lettura e della scrittura Digit Span Test (WISC-R) Ripetere in ordine le seguenti cifre; … …. Ripetere in ordine inverso le seguenti cifre.. Test di intelligenza (WISC-R, PM47, ecc.) Prove (standardizzate) di lettura - lettura di parole (prova 4 – Batteria Sartori e al., 1995) - lettura di non-parole (prova 5 - Batteria Sartori e al., 1995) - lettura di un testo (prove MT – velocità e correttezza) - lettura di un testo (prove MT – comprensione) Prove (standardizzate) di scrittura (Tressoldi-Cornoldi) Prove di calcolo (test ABCA o batteria Biancardi)
13
TMA (Test di valutazione Multidimensionale dell’Autostima)
SCREENING 12-14 anni TMA (Test di valutazione Multidimensionale dell’Autostima) Con questo test, l’autostima viene valutata chiedendo alle persone quanto concordano con una serie di affermazioni, nell’ipotesi che queste valutazioni siano altamente correlate all’auto-percezione del proprio vissuto, fatto di successi e fallimenti, dalle storie personali di rinforzamento e dai modi in cui i soggetti hanno agito e interagito con gli altri. A ciascuna delle affermazioni il ragazzo può rispondere con «Assolutamente vero», «Vero», «Non è vero», «Non è assolutamente vero». Il programma di calcolo attribuirà 4,3,2,1 punti se la domanda indica in positivo il possesso di una qualità, oppure assegnerà 1,2,3,4 punti se la domanda è in negativo.
14
PROGETTO SALUTE INFANZIA
PREVENZIONE 1 2 SCREENING VACCINAZIONI Tipologia test Metodo Range di esecuzione Valutazione dell’udito Boel Test nel 1° anno Valutazione della vista COVER test 360 gg+/- 30 gg Valutazione del linguaggio Test ELM 18 mesi +/- 6 mesi Valutazione segni precoci di disturbo autistico CHAT 24 mesi +/- 6 mesi Valutazione di apprendimento (D.S.A.) Test lettura-scrittura 6° anno-7° anno con almeno 8 mesi di scolarizzazione Valutazione dell’autostima TMA 12 anni-14 anni Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale Accordo Collettivo Regionale per la disciplina dei rapporti tra i medici pediatri di famiglia e il SNN 2006 PROGETTO SALUTE INFANZIA 3 BILANCI di SALUTE
15
COMPITI del PEDIATRA1 cosa: Il pediatra:
Svolge attività di medico specialista di assistenza (diagnosi, terapia, riabilitazione) nei confronti di bambini e adolescenti con particolare attenzione all’integrazione e coordinamento delle cure per patologie acute e croniche Garantisce attività di prevenzione, educazione sanitaria e promozione della salute con attenzione allo sviluppo fisico, psichico, relazionale, cognitivo del bambino e dell’adolescente nel contesto ambientale e sociale in cui è inserito Progetta e partecipa ad attività di ricerca sul territorio Promuove ed aderisce a programmi di formazione professionale Accordo Collettivo Nazionale 15 dicembre 2005 – testo integrato con l’A. C. N. 29 luglio 2009
16
Bilanci di salute Si tratta di un programma di sorveglianza sanitaria in età pediatrica che ha lo scopo di effettuare un costante controllo dello sviluppo fisico, psichico e sensoriale, ed una ricerca di fattori di rischio, con particolare riguardo all'individuazione precoce dei soggetti con handicap neurosensoriali e psichici. I bilanci di salute rispondono ad esigenze che riguardano sia la salute del singolo che quella della comunità e si basano, oltre che sull'esame clinico, anche su una valutazione globale dello stato di salute, includendo anche aspetti di promozione e di educazione sanitaria. Si tratta, infatti, non solo di prevenire o diagnosticare precocemente determinate patologie, ma anche di orientare il più positivamente possibile lo sviluppo del bambino e le relazioni familiari, soprattutto in alcuni momenti critici della crescita (l'avvio della relazione madre-bambino, lo svezzamento, l'inserimento in comunità, l'ingresso nella scuola). L'ultimo bilancio, previsto all'età di anni, viene individuato quale momento di raccordo con l'attività assistenziale prestata dal medico di Medicina Generale, per garantire a quest'ultimo una corretta informazione sanitaria degli assistiti presi in carico. A tal fine, il medico pediatra è tenuto a consegnare una copia del bilancio di salute effettuato nel suddetto periodo (12-13 anni) ai genitori del bambino, affinché questi possano debitamente fornirla al Medico di Medicina Generale prescelto.
17
Bilanci di salute Accordo Collettivo Regionale per la disciplina dei rapporti tra i medici pediatri di famiglia e il SNN 2006
18
Bilanci di salute Accordo Collettivo Regionale per la disciplina dei rapporti tra i medici pediatri di famiglia e il SNN 2006
19
PERCHÉ UNO SPECIALISTA
Il bambino non è un piccolo adulto ma una creatura in continua crescita e sviluppo psico-fisico PECULIARITÀ ANAMNESI SINTOMI e SEGNI ESAME OBIETTIVO ed APPROCCIO AL PAZIENTE PEDIATRICO
20
Anamnesi in pediatria1 Punti generali
Nei bambini molto piccoli che ancora non parlano o presentano un eloquio limitato, l’anamnesi deve essere eseguita attraverso i genitori con il bisogno di imparare ad interpretarla. Ricordare che per il bambino più grande è lui il paziente e non il genitore, e bisogna concentrare l’attenzione sulla sua storia personale pur coinvolgendo i suoi genitori e mantenere la loro fiducia. Con gli adolescenti, è spesso necessario invitare i genitori a lasciare la stanza in modo che possa essere eseguita una completa anamnesi. Parry TS. Med J Aust Jul 4;183(1):43-8
21
PERCHÉ IL PEDIATRA PERCHÉ: Il bambino non è un piccolo adulto
ma una creatura in continua crescita e sviluppo psico-fisico PECULIARITÀ ANAMNESI SINTOMI e SEGNI ESAME OBIETTIVO ed APPROCCIO AL PAZIENTE PEDIATRICO
22
Sintomi e segni I sintomi sono spesso riferiti dai genitori, o riferiti dai bambini in modo aspecifico Bisogna ascoltare attentamente perché spesso uno modo di dire dei genitori può essere l’unica ed importante spia diagnostica «Il bambino non sta bene, io lo conosco, lui non sta bene» «Il bambino respira male» «Dottore non riesco a farlo smettere di piangere»
23
PERCHÉ IL PEDIATRA PERCHÉ: Il bambino non è un piccolo adulto
ma una creatura in continua crescita e sviluppo psico-fisico PECULIARITÀ ANAMNESI SINTOMI e SEGNI ESAME OBIETTIVO ed APPROCCIO AL PAZIENTE PEDIATRICO
24
Ridurre al minimo le condizioni di disagio:
Consigli generali Ridurre al minimo le condizioni di disagio: Utilizzare giochi appropriati e distrazioni al fine di ridurre la paura e promuovere la collaborazione da parte del bambino. Esaminare il bambino sulle ginocchia della madre se hanno paura del lettino. Mostrare ai bambini che non fa male visitando per prima i genitori o lo stesso personale medico-sanitario. Rudolf M. Paediatrics and Child Health. 3° edition. Wiley-Black Well. 2011
25
Tecniche Flessibilità:
Adattare la sequenza dell’esame obiettivo sulla base della propensione e capacità di collaborazione del bambino. Eseguire le manovre più invasive e paurose (es. ispezione della gola ed orecchio) come ultimo step della visita. Rudolf M. Paediatrics and Child Health. 3° edition. Wiley-Black Well. 2011
26
Esame obiettivo in pediatria
Importanti considerazioni da ricordare: L’esame obiettivo dei bambini è un arte e richiede capacità di comprensione, empatia e pazienza. Rudolf M. Paediatrics and Child Health. 3° edition. Wiley-Black Well. 2011
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.