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Bari 15 Aprile 2014 REQUISITI TECNICI DEI LOCALI DI PREPARAZIONE UFA Dott.ssa Giusi Ferraro.

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1 Bari 15 Aprile 2014 REQUISITI TECNICI DEI LOCALI DI PREPARAZIONE UFA Dott.ssa Giusi Ferraro

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO GMP NBP Farmacopea XII ed. DLG 626/94 T.U. DLG 81/08 Linee guida per la sicurezza e salute dei lavoratori esposti a CTA in ambiente sanitario ISPESL 5 Agosto 1999

3 UNITÁ FARMACI ANTIBLASTICI CENTRALIZZATA: controllo dell’attività a rischio ed ottimizzazione delle risorse ISOLATA: circoscritta e separata dagli altri ambienti di lavoro CHIUSA : rigoroso controllo sui sistemi di prevenzione e protezione dei lavoratori e corretto smaltimento dei rifiuti PROTETTA: l’accesso è consentito solo al personale autorizzato SEGNALATA: con appositi segnale di rischio

4 PERCHÉ CENTRALIZZARE?  Protezione e sicurezza per gli operatori sanitari  Protezione dell'ambiente  Appropriatezza prescrittiva e riduzione del rischio clinico  Maggiori garanzie sulla qualità e sulla sicurezza dei pazienti  Risparmio economico  Ruolo chiave del farmacista ospedaliero

5 QUALITÁ DELLA PREPARAZIONE SISTEMA TRADIZIONALE Infermieri nei reparti Sistemi di ricostituzione e somministrazione aperti Potenziali errori nella ricetta e nella preparazione Orario di somministrazione approssimato Incidenti per rotture di fiale e flaconi. SISTEMA CENTRALIZZATO Personale specializzato in ambiente controllato Tecnica asettica e sistemi di ricostituzione-somministrazione chiusi Minor numero di errori Orari di somministrazione più precisi Minor numero di incidenti per rotture di fiale e flaconi

6 CONTENIMENTO DEL RISCHIO Procedure ed accorgimenti OBIETTIVO Eliminare o ridurre l’esposizione a CTA OBIETTIVO Eliminare o ridurre l’esposizione a CTA Ambiente esterno Lavoratori

7 CONTENIMENTO PRIMARIO SECONDARIO

8 CONTENIMENTO PRIMARIO Protezione del lavoratore o del personale situato nelle immediate vicinanze della possibile sorgente di rischio Prima linea di difesa quando si è sottoposti al rischio di esposizione

9 CONTENIMENTO PRIMARIO procedure tecniche ed operative attrezzature dispositivi di protezione

10 Barriera tra la sorgente di rischio e l’ambiente circostante CONTENIMENTO PRIMARIO

11 CONTENIMENTO SECONDARIO Rischio per aria in uscita e rifiuti liquidi e solidi Protezione dell’ambiente esterno ad una possibile sorgente di esposizione

12 CONTENIMENTO SECONDARIO IDONEE PROCEDURE IDONEE MISURE COSTRUTTIVE

13 CARATTERISTICHE DEI LOCALI UFA Conformi al D.Lgs. 81/08:  IMMAGAZINAMENTO  PREPARAZIONE Zona di allestimento e diluizione Zona filtro Zona di controllo  SOMMINISTRAZIONE

14 ARMADIO UFFICIO LIBRERIASCRIVANIE CAPPA FLV SALA FILTRO SALA DILUIZIONE UFFICIO OBLO’ DI PASSAGGIO SIFO “STANDARD TECNICI delle Farmacie Ospedaliere e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie,Pensiero Scientifico ed. 2007 LAVANDINO CARRELLI LAVAOCCHI ARMADIO PIAN0 DI LAVORO ARMADIO FARMACI CAPPA FLV PORTA INDUMENTIFRIGORIFERO

15 IMMAGAZZINAMENTO I locali devono avere dei sistemi di ventilazione idonei ed pavimenti in materiale plastico facilmente lavabile. Devono, inoltre, essere provvisti dei seguenti arredi:  armadi chiusi a chiave o cassettiere in materiale idoneo provviste di separatori, barriere o altri dispositivi, che prevengono rotture accidentali;  frigoriferi da destinare alla conservazione di quei farmaci che devono essere mantenuti a temperatura controllata. I farmaci CTA devono essere conservati separati dagli altri farmaci e la loro presenza deve essere segnalata con l’avvertenza di pericolo.

16 ZONA DI ALLESTIMENTO E DILUIZIONE  Superficie di almeno 16 m 2 con: cappa a flusso laminare verticale banco d’appoggio armadio punto di decontaminazione costituito da lavabo a pedale, e lavaocchi di sicurezza  Pavimenti e pareti rivestite fino ad opportune altezze da materiale plastico lavabile (PVC elettrosaldato), muniti di sguscio agli angoli  Pulsante per le emergenze con interfono a viva voce

17 ZONA DI ALLESTIMENTO E DILUIZIONE  Sistema indipendente di condizionamento in grado di fornire 6-10 ricambi di aria/h e velocità dell’aria immessa non superiore a 0,15 m/s con sistema a pulsante di esclusione in caso di accidentale versamento di polveri di P.A.  Filtro HEPA per la purificazione e sterilizzazione dell’aria  Pressione NEGATIVA e porte a battente con apertura verso l’esterno  Finestra passa materiale a doppia apertura

18 ARREDI Materiale lavabile e disinfettabile, ante con angoli arrotondati dotate di maniglie integrate, con basamento o elementi sospesi ATTREZZATURE Conformi alle normative vigenti ACCESSORI Idonei a contenere eventuali fuoriuscite di farmaci

19 È VIETATO… L’accesso al personale non autorizzato ZONA DI ALLESTIMENTO E DILUIZIONE

20 È NECESSARIO… Accertarsi che tutte le porte e le finestre siano chiuse, per evitare turbolenze nella cappa che interrompono l’integrità della barriera di protezione. Accendere almeno 20 minuti prima la cappa per permettere un adeguato flusso laminare verticale e controllare il funzionamento degli allarmi. Lavare le mani prima e dopo ogni cambio dei guanti usati per la preparazione in modo da eliminare i residui di sostanze. Accedere al locale, anche quando inattivo, sempre indossando DPI Considerare tutte le superfici potenzialmente contaminate ZONA DI ALLESTIMENTO E DILUIZIONE

21 ZONA FILTRO  Scaffale o frigorifero per lo stoccaggio di farmaci  Armadi per la conservazione dei dispositivi di protezione individuale (DPI), dei mezzi di sicurezza (diffusione accidentale di polveri) e kit di emergenza  Dispositivi che rendano impossibile l’apertura contemporanea sia della porta tra l’ambiente destinato alla preparazione dei CTA e la stanza filtro, sia di quella tra la stanza filtro e l’ambiente esterno

22 NORME DI COMPORTAMENTO  Togliere monili  Lavare accuratamente le mani  Indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI)  Non è consentito uscire dalla Zona Filtro indossando i DPI  Gettare gli indumenti nell’apposito contenitore  Gettare gli indumenti nell’apposito contenitore (RIFIUTI SPECIALI OSPEDALIERI) ZONA FILTRO

23 ZONA DI CONTROLLO  Sistemi computerizzati idonei per la gestione dei protocolli di chemioterapia  Vetro divisorio con il locale allestimento per il controllo visivo sulle operazioni di allestimento e sul prodotto finito, dotato di sportellino per il passaggio dei fogli di lavoro  Interfono per la comunicazione con gli operatori nel locale di allestimento

24 SOMMINISTRAZIONE I locali destinati alla somministrazione dei CTA devono avere i seguenti requisiti:  Idonei sistemi di aerazione  Pavimenti in materiale plastico facilmente lavabile  Lavabo idoneo

25 25 Dec. Min. San. 18/02/99 “Modalità di dispensazione dei farmaci antiblastici iniettabili” Mod. il 7/7/99 “Modalità del regime di dispensazione dei medicinali antiblastici” Centralizzazione delle strutture e delle attività per ridurre l’esposizione ai CTA

26 REQUISITI CAPPE 26 La cappa deve essere dotata di un sistema d'allarme che segnali: il cattivo funzionamento dei ventilatori l'intasamento dei filtri l'insufficiente velocità del flusso laminare la mancata chiusura del vetro frontale (che di norma deve sempre essere abbassato)

27 27 Il flusso laminare di aria che esce dagli anemostati della cappa dopo aver attraversato filtri HEPA (efficienza a trattenere le particelle con diametro > 0.3 µm pari al 99.97%) o Ultra-Hepa (efficienza 99,99%) è flusso unidirezionale formato da filetti di aria sterile, paralleli tra loro ed aventi tutti la stessa velocità, generalmente di 0,5 m/sec. I filetti di aria sterile trascinano lontano dall’area di lavoro i contaminanti ed evitano la formazioni di vortici.

28 28 HEPA (high efficiency particulate airfilter) I filtri vanno sostituiti ogni 5.000 ore di lavoro e pertanto è necessaria l’installazione di un contatore. Il filtro HEPA deve poter essere rimosso con facilità minimizzando il contatto con il personale.. La cappa deve essere dotata di una lampada UV, che possa garantire sia la sterilità ambientale sia la degradazione dei residui accidentali di CTA.

29 29 CAPPA A FLUSSO LAMINARE ORIZZONTALE 1200 FLO (Dim. 1270x785x1040h) La cappa a flusso laminare orizzontale 1200 FLO è stata studiata e realizzata per consentire manipolazioni di prodotti a contaminazione controllata, consentendo di creare, in ambienti sterili, zone circoscritte entro i limiti della classe 100. La cabina non è idonea per manipolazioni di micro-organismi o particelle che costituiscono un rischio per l’operatore e l’ambiente perché il flusso d’aria trascina fuori dalla zona di lavoro ogni contaminante libero, investendo così l’operatore. Questa cappa può essere usata anche per analisi di prodotti alimentari.

30 CLASSIFICAZIONE CAPPE A FLUSSO LAMINARE CLASSE I:rischio basso CLASSE II: rischio medio CLASSE III: rischio alto

31 31 CLASSIFICAZIONE DELLE CAPPE A F. L. DI TIPO II Le cabine di classe II si differenziano principalmente per il rapporto dei volumi di aria riciclata nella zona di lavoro, nel locale e/o inviata all'esterno: - tipo A (30% aria espulsa nel locale - 70% aria ricircolata). Velocità frontale = 0,38 m/sec; - tipo B1 (70% aria espulsa verso l'esterno del locale - 30% aria ricircolata). Velocità frontale = 0.5 m/sec; - tipo B2 (100% aria espulsa verso l'esterno del locale). Velocità frontale = 0.5 m/sec; -tipo B3 (30% aria espulsa verso l'esterno del locale - 70% aria ricircolata). Velocità frontale = 0.5 m/sec;

32 32 CAPPA A FLUSSO LAMINARE E FILTRAZIONE MOLECOLARE Si rivela ideale per: colture cellulari, procedure di biologia molecolare, preparazione di farmaci citostatici, trattamenti con solventi Flusso laminare verticale in "Classe 100", con velocità costante di 0.4 m/sec. Filtrazione su filtro HEPA, con efficienza del 99.999% su particelle di 0.3 micron L’aria aspirata viene filtrata non solo da filtri HEPA ma anche da filtri a carbone attivo.

33 33 CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE mod. 700(Dim. 750x650x480h) Studiata e realizzata per consentire manipolazioni di materiali vari in ambiente sterile. L’utilizzo di questa cabina viene esteso ai settori: microbiologico, farmaceutico,elettronico, ottico. Rispondere ai requisiti di una classe 100.

34 34 CAPPA A FLUSSO LAMINARE VERTICALE 1200 FLV (Dim. 1350x800x1360h ) Genera un ambiente sterile (garantito dal filtro HEPA) assicura protezione dell’operatore e del prodotto sia grazie al flusso verticale (parallelo all’operatore) e grazie alla presenza di uno schermo frontale. Il motoventilatore è estremamente silenzioso e regolabile in velocità. Il pannello posteriore e il piano di lavoro perforato sono in acciaio inossidabile AISI 304; quest’ultimo è inoltre selezionabile in tre moduli per permettere una pratica sterilizzazione e pulizia L’apertura del pannello frontale è motorizzata, le luci di illuminazione interna sono laterali per consentire una buona visibilità all’interno in quanto non si creano zone d’ombra. La velocità del flusso d’aria è regolata da un quadro di controllo elettronico con circuito a funzioni logiche integrate.

35 35 CAPPA BIOHAZARD: CAPPA DI CLASSE II TIPO A/B3 Questo tipo di cappe consente sia la protezione dell’ambiente e del personale impedendo la dispersione del farmaco come aerosol o polvere aerodispersa, sia la sterilità dei prodotti finiti.

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37 PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO

38 BIOHAZARD Le particelle contaminate vengono filtrate da un altro filtro HEPA prima di venire convogliate ed espulse nell'ambiente mediante un secondo elettroventilatore centrifugo. Il flusso d'aria viene filtrato da un filtro HEPA composto da microfibre di fibra di vetro saldate con resina epossidica in una cornice rigida. L'efficacia di questo filtro è calcolata superiore al 99.999% con particelle di 0.3 µm (penetrazione 0.001 %).

39 CAPPE BIOLOGICHE DI CLASSE III GLOVE BOX Introduce come metodica di produzione l’ISOTECNIA o tecnica dei volumi confinati

40 GLOVE BOX La produzione in isotecnia avviene all’interno di glove boxes che sono a tutti gli effetti delle piccole camere che assicurano il confinamento di una serie di operazioni garantendo un triplice livello di protezione: PROTEZIONE OPERATORE; PROTEZIONE PRODOTTO; PROTEZIONE AMBIENTE ESTERNO.

41 41 Sono caratterizzate da una chiusura totale ermetica, funzionano a pressione negativa; le manipolazioni all’interno della camera sono consentite da due o più guanti di gomma incorporati nella struttura della cappa. I campioni, in contenitori chiusi, sono introdotti tramite un sistema di doppi sportelli. Hanno un filtro HEPA sull’aria in ingresso ed un doppio filtro HEPA sull’aria in uscita. Permettono una protezione totale dell’operatore e dell’ambiente sono perciò indicate in manipolazioni ad alto rischio biologico e sono utilizzate anche in caso di manipolazioni con agenti cancerogeni, genotossici, antiblastici. Sono usate principalmente nelle grandi industrie farmaceutiche per la produzione di farmaci antibiotici e antitumorali, nonché in grandi centri ospedalieri per la preparazione dei chemioterapici antiblastici. GLOVE BOX

42 CHEMOSAFE WITH H202 (Vapor Hydrogen Peroxide) Ha un sistema di sterilizzazione con perossido di idrogeno La sterilizzazione può avvenire in uno o in due stadi con ciclo di bio-decontaminazione integrato Può operare sia in pressione negativa che positiva

43 SISTEMA BIOQUEL QUBE Modular aseptic processing solution in convenient configurations to meet your workflow Air cleanliness ISO 5 and Grade A working environment with integrated Bioquell HPV 6-log bio-decontamination for peace of mind Fast cycles and quick turnaround between tests - get more from your day.

44 PHARMODUCT Classificato come dispositivo medico di Classe I secondo l’art 1 della direttiva 93/42/Cee Brevettato per l’allestimento automatizzato dei farmaci antiblastic i.

45 PHARMODUCT Cabina in fibra di vetro Cabina ignifuga Rivestimento antibatterico Acciaio medicale La macchina è costituita da quattro parti:

46 PHARMODUCT Internamente:

47 Per il raggiungimento della sterilità agisce su più livelli : 1 Modulo ventilante a flusso laminare verticale 2 Abbatte il livello di contaminazione iniziale 3 Crea e mantiene un ambiente a contaminazione controllata (Iso 14644-1) 4 Fornisce precise istruzioni d’uso e manutenzione per la gestione della variabile “operatore” 5 Fornisce precise indicazioni di installazione per la gestione della variabile “ambiente esterno”

48 Pharmoduct è stato sottoposto ad un articolato processo di validazione che ha portato a queste conclusioni: Individuato set di farmaci e solventi impiegabili Dimostrata precisione e ripetibilità del metodo Sicuro per il paziente perché garantisce assenza di contaminazione durante la preparazione Metodo sicuro per l’operatore Non produce areosol né polveri aero-sospese La cabina a tenuta d’aria Impedisce la contaminazione dell’ambiente di lavoro

49 Il Pharmoduct© Kit – Final Bag è un dispositivo medico di classe I non invasivo sterile, per la somministrazione dei farmaci antiblastici per via endovenosa e fa parte dei Kit accessori, anch’essi dispositivi medici di classe I sterili, destinati all’allestimento di preparati antiblastici in soluzione, mediante processo Pharmoduct©. PHARMODUCT

50 A partire dalla prescrizione medica e dai flaconi contenenti la specialità medicinale, Pharmoduct: Allestisce automaticamente le soluzioni personalizzate pronte per la somministrazione ev preventivamente etichettate e sterilizzate; La specialità viene diluita nel solvente specifico indicato nella ricetta; Il dispositivo può essere controllato dall’operatore mediante un terminale touch screen; Automatizza le attività manuali mediante tecnologie informatiche all’avanguardia; L’allestimento automatico evita l’errore umano tutelando sia l’operatore che il paziente; Garantisce integrità e tracciabilità dei dati. PHARMODUCT

51 CYTOCARE

52 AFFIDABILITA '- Con il suo sistema di controllo completo, controlla due volte ogni preparazione ed elimina i rischi legati allo scambio di farmaco o errori di dosaggio inaccettabili. PRECISIONE - garantisce una precisione di dosaggio entro il 95% +. La finestra terapeutica dei farmaci può essere utilizzata in modo ottimale, fornendo ai pazienti il trattamento più efficace. STERILITÀ - Attraverso sofisticate tecniche di ingegneria del flusso d'aria, mantiene ambienti sterili di classe ISO 5 proteggendo la preparazione dalla contaminazione chimica e biologica. Luci UV integrate sterilizzano le superfici di lavoro durante la notte. SICUREZZA OPERATIVA- Studi scientifici hanno dimostrato che previene il rischio di esposizione a farmaci pericolosi, ferite provocate da aghi e lesioni da sforzo ripetitivo.

53 USABILITA’ – possiede un’ interfaccia intuitiva e facile da usare, che favorisce l’ottimizzazione dello strumento e facilità l’operatore.. FLESSIBILITA’- è in grado di gestire una vasta gamma di diversi farmaci e dispositivi medici, che vi offre la flessibilità necessaria con i più recenti protocolli oncologici. RISPARMIO - è la soluzione per un impiego ottimale delle risorse. Attraverso il suo software di pianificazione intelligente, CytoCare aiuta ad ottimizzare l'utilizzo del farmaco e ridurre gli sprechi di farmaci. QUALITA '- è possibile ottimizzare il flusso di lavoro, pianificando in modo efficiente gli orari CSP e coordinare le risorse. CytoCare è un’ottima soluzione per aumentare la produttività, mantenendo alti livelli di qualità. CYTOCARE

54 Accanto al sistema a lettura infrarossa delle sostanze inserite negli slot per la preparazione, ora il software garantisce anche un percorso diretto e totalmente informatizzato tra la richiesta dei medici e l’ok del farmacista che fa partire il processo di preparazione dei medicinali: eliminati tutti i supporti cartacei precedentemente utilizzati. CYTOCARE E’ consentito l’inserimento diretto di bottiglie di soluzione fisiologica ‘ecoflac’, evitando ai tecnici la preparazione manuale di apposite sacche esterne e rendendo l’uso del prodotto finito più maneggevole per il personale di reparto. Il braccio meccanico è agile e rapido nell’effettuazione delle operazioni ed è stata aumentata la velocità di prelievo e aspirazione dei principi attivi da parte delle siringhe. In questo modo, il robot riesce a produrre il doppio dei medicinali nell’unità di tempo rispetto a prima. Cytocare adesso pesa il flacone dei singoli farmaci sia prima che dopo l’aspirazione mediante siringa: in questo modo, può verificarne la differenza di peso e, in caso di scostamento superiore alla soglia consentita (5%) della quantità prelevata rispetto a quella richiesta per il prodotto finale, fa effettuare un nuovo prelievo alla siringa fino a scendere al di sotto della soglia.

55 55 Prima di accedere alla zona di preparazione per procedere all’allestimento dei CTA, bisogna indossare i vari DPI, lavarsi accuratamente le mani ed indossare i guanti testati per I guanti chemioprotetti devono essere sostituiti solo in caso di contaminazione accidentale. Gli operatori sanitari che affiancano il personale tecnico ed infermieristico, devono far uso di guanti in lattice disinfettati con alcool a 70°. NORME DI UTILIZZO DELLE CAPPE STERILI

56 56 NORME DI UTILIZZO DELLE CAPPE STERILI Prima di iniziare le operazioni di manipolazione occorre pulire e disinfettare le cappe e accertarsi che la finestra esterna e quella passa farmaci siano ermeticamente chiuse. Dopo aver acceso la cappa, lavare il piano di lavoro con alcool a 70° ed attendere 30 minuti prima di operare. Preparare un campo sterile su di un carrello posto in prossimità della cappa dove l’operatore di supporto porrà tutto il materiale preparato. Durante tali operazioni, l’operatore di supporto non deve inserire le mani sotto la cappa e l’operatore manipolatore non le deve togliere. Prima di iniziare le operazioni di manipolazione occorre pulire e disinfettare le cappe e accertarsi che la finestra esterna e quella passa farmaci siano ermeticamente chiuse. Dopo aver acceso la cappa, lavare il piano di lavoro con alcool a 70° ed attendere 30 minuti prima di operare. Preparare un campo sterile su di un carrello posto in prossimità della cappa dove l’operatore di supporto porrà tutto il materiale preparato. Durante tali operazioni, l’operatore di supporto non deve inserire le mani sotto la cappa e l’operatore manipolatore non le deve togliere.

57 57 Durante tutte le operazioni di preparazione si deve chiudere la stanza ermeticamente, in modo da mantenere una depressione all’interno della stanza ed impedire che eventuali correnti d’aria possano alterare il flusso laminare della cappa. Bisogna predisporre sotto cappa un recipiente, disinfettato e munito di coperchio, per la raccolta dei rifiuti. Infine si deve porre un telino sterile assorbente (impermeabilizzato sul retro) verso il centro della cappa, senza ostruire le griglie, e accertarsi di avere tutto l’occorrente per la preparazione (siringhe, tamponi disinfettati, fiale o flaconi). Durante tutte le operazioni di preparazione si deve chiudere la stanza ermeticamente, in modo da mantenere una depressione all’interno della stanza ed impedire che eventuali correnti d’aria possano alterare il flusso laminare della cappa. Bisogna predisporre sotto cappa un recipiente, disinfettato e munito di coperchio, per la raccolta dei rifiuti. Infine si deve porre un telino sterile assorbente (impermeabilizzato sul retro) verso il centro della cappa, senza ostruire le griglie, e accertarsi di avere tutto l’occorrente per la preparazione (siringhe, tamponi disinfettati, fiale o flaconi). NORME DI UTILIZZO DELLE CAPPE STERILI

58 58 NORME DI UTILIZZO DELLE CAPPE STERILI Durante la preparazione sotto cappa dei CTA, bisogna evitare le seguenti operazioni: Introduzione di altro materiale nel corso della manipolazione; Rapidi movimenti delle braccia; Ingombro del piano di lavoro con quantità eccessiva di materiale; Inottemperanza dell’utilizzo dei DPI da parte del personale che accede alla stanza. Durante la preparazione sotto cappa dei CTA, bisogna evitare le seguenti operazioni: Introduzione di altro materiale nel corso della manipolazione; Rapidi movimenti delle braccia; Ingombro del piano di lavoro con quantità eccessiva di materiale; Inottemperanza dell’utilizzo dei DPI da parte del personale che accede alla stanza.

59 59 NORME DI UTILIZZO DLLE CAPPE STERILI Durante la manipolazione dei CTA è severamente vietato quanto segue: Introdurre nel locale cibi e bevande; Indossare oggetti in oro o altro metallo, Truccarsi o usare creme cosmetiche, Fumare o mangiare, Uscire dal locale di preparazione con indosso i DPI, Alla fine della giornata lavorativa, si deve sigillare il sacchetto del materiale eliminato durante le fasi di preparazione dei CTA e gettarlo nel contenitore per rifiuti speciali assieme al camice, alla cuffia, alla mascherina ed ai calzari, si deve svuotare e lavare il contenitore dei tamponi disinfettanti e bisogna pulire accuratamente tutto il piano di lavoro con garza imbevuta di alcool a 70°, per eliminare impronte e macchie, La cappa deve essere spenta 30 minuti dopo la fine delle fasi lavorative. Durante la manipolazione dei CTA è severamente vietato quanto segue: Introdurre nel locale cibi e bevande; Indossare oggetti in oro o altro metallo, Truccarsi o usare creme cosmetiche, Fumare o mangiare, Uscire dal locale di preparazione con indosso i DPI, Alla fine della giornata lavorativa, si deve sigillare il sacchetto del materiale eliminato durante le fasi di preparazione dei CTA e gettarlo nel contenitore per rifiuti speciali assieme al camice, alla cuffia, alla mascherina ed ai calzari, si deve svuotare e lavare il contenitore dei tamponi disinfettanti e bisogna pulire accuratamente tutto il piano di lavoro con garza imbevuta di alcool a 70°, per eliminare impronte e macchie, La cappa deve essere spenta 30 minuti dopo la fine delle fasi lavorative.

60 Grazie per l’attenzione


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