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Caratterizzazione dei sottotipi del genotipo 1 di HCV e del pattern di resistenza agli inibitori macrociclici della proteasi nel tessuto epatico e nel.

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Presentazione sul tema: "Caratterizzazione dei sottotipi del genotipo 1 di HCV e del pattern di resistenza agli inibitori macrociclici della proteasi nel tessuto epatico e nel."— Transcript della presentazione:

1 Caratterizzazione dei sottotipi del genotipo 1 di HCV e del pattern di resistenza agli inibitori macrociclici della proteasi nel tessuto epatico e nel plasma di individui HCV monoinfetti e HIV /HCV coinfetti S. Bagaglio 1,2, E. Messina 1, H. Hasson 1, M. Merli 1, A. Lazzarin 1,2, C. Uberti-Foppa 1, G. Morsica 1 1 Dipartimento di Malattie Infettive, Ospedale San Raffaele, Milano, Italia 2 Università Vita-Salute, Milano, Italia XIV Congresso Nazionale SIMIT, Catania 8-11 Novembre 2015

2 Alcuni studi hanno valutato la presenza di varianti virali resistenti ai farmaci anti-HCV ad azione antivirale diretta (DAA) nel compartimento epatico in pazienti HCV monoinfetti Non sono disponibili in letteratura dati sulla compartimentalizzazione delle varianti virali HCV resistenti ai DAA in pazienti ad alto rischio di infezione HCV, quali i soggetti HIV positivi Introduzione

3 Mutazioni associate a resistenza (MAR ) agli inibitori della proteasi NS3 macrociclici: simeprevir e paritaprevir

4 Studiare il profilo mutazionale di NS3 e le mutazioni correlate a resistenza agli inibitori della proteasi (IP) macrociclici nel tessuto epatico e nel plasma di individui HIV/HCV coinfetti e HCV monoinfetti Scopo dello Studio

5 Sono stati analizzati campioni di tessuto epatico di 18 soggetti che avevano effettuato una biopsia epatica a scopo diagnostico Pazienti di tutti i pazienti era disponibile un campione di plasma 11 pazienti HCV monoinfetti 3 G1a 8 G1b 7 pazienti HIV/HCV coinfetti 5 G1a 2 G1b di 5 pazienti era disponibile un campione di plasma

6 Il sottotipo infettante è stato definito mediante l’analisi filogenetica delle sequenze nucleotidiche della regione NS3 di HCV nel tessuto epatico e nel plasma Le mutazioni associate a resistenza agli inibitori macrociclici della proteasi (MAR) sono state identificate mediante analisi di popolazione e applicando l’algoritmo Geno2Pheno Metodi

7 Identificazione del sottotipo infettante nel tessuto epatico e nel plasma  5/5 HCV monoifetti stesso G in tessuto epatico e plasma  5/7 HIV/HCV coinfetti stesso G in tessuto epatico e plasma  2/7 soggetti HIV/HCV coinfetti G discordante in tessuto epatico e plasma

8 Paziente 15 Analisi filogenetica della regione 5’UTR di HCV, nel plasma e nel tessuto epatico dei pazienti 14 e 15 Paziente 14

9 PAZIENTIHIVGenotipo HCV IP MAR Genotipo HCV IP MAR PZ 8neg1bS138F/L+D168N1bWT PZ 9neg1a clade1R155K+D168N1a*WT PZ12pos1a clade1D168E1a clade 1WT PZ14pos1bD168E1a clade 1WT PZ17pos1a clade1R155M1a clade1WT TESSUTO EPATICOPLASMA  100% campioni di plasma sequenza wild-type  MAR sono state identificate in 4/18 (22%) sequenze ottenute dal tessuto epatico MAR agli inibitori della proteasi (IP) nel tessuto epatico e nel plasma

10 6,4 6,7  4 pz mostrano resistenza SMV e PRV (D168E/N)  HCV-RNA simile nei pz con dominio NS3 wild-type e nei pz con D168E/N MAR D168

11 Conclusioni Selezione di una variante virale specifica in ciascun compartimento La presenza di MAR naturali a livello del tessuto epatico potrebbe spiegare la comparsa delle varianti resistenti durante la terapia che include gli HCV-IP, anche se tali varianti non sono state identificate nel plasma prima dell’inizio del trattamento

12 Conclusioni Identificazione di genotipi discordanti nel tessuto epatico e nel plasma INFEZIONE MISTA


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