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Il monitoraggio delle tariffe dei servizi pubblici locali in Provincia di Pistoia Camera di Commercio di Pistoia Pistoia – 26 Settembre 2011 Samir Traini.

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1 Il monitoraggio delle tariffe dei servizi pubblici locali in Provincia di Pistoia Camera di Commercio di Pistoia Pistoia – 26 Settembre 2011 Samir Traini – economista

2 2 Progetto tariffe SPL Tariffe del servizio idrico integrato – Anno 2010 Focus su tariffa di fognatura e depurazione reflui industriali Tariffe del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani Anno – 2010 Focus su variabili relative alla determinazione della tariffa Consumi e costi del gas naturale per le PMI toscane – Anno 2010 Mercuriali energia elettrica (rilevazione trimestrale) – Guida alla lettura

3 3 Perché le tariffe dei SPL?

4 4 Prodotti Aggiornamento Archivio delle tariffe e Repertorio Amministrativo Toscana Aggiornamento software TASP Toscana Rapporto regionale con focus Provinciali sui costi sostenuti dalle PMI per il SII e RSU, con relativi approfondimenti Guida alla lettura del Mercuriale regionale sui prezzi dell’energia praticati alle PMI Rapporto regionale sui consumi e costi del gas naturale per le PMI toscane

5 5 I principali risultati SII e RSU Ampia dispersione della spesa non solo a livello regionale ma anche provinciale, in particolare per le tariffe RSU Significative tensioni al rialzo per SII e RSU Energia elettrica Mercato libero non sempre più conveniente del mercato tutelato per le PMI Necessità di promuovere maggiore conoscenza del mercato tra le PMI Gas naturale Mercato sviluppato tra i grandi consumatori (gas intensive) Necessità di promuovere maggiore conoscenza del mercato tra le PMI

6 6 Servizio idrico e rifiuti solidi urbani Obiettivi del progetto Universo di riferimento Comuni con popolazione > 5000 abitanti (72 Comuni) di 6 Province Cosa? Prospetti tariffari SII e RSU utenze non domestiche Delibere ente (Autorità d’Ambito, Giunta/Consiglio Comunale, gestore del servizio) Regolamenti (scontistiche e agevolazioni) Come? Collaborazione con ARRR (rifiuti), ricerca on-line, contatti telefonici e via mail

7 7 Servizio idrico integrato (SII) Rifiuti solidi urbani (RSU) Software TaSP Toscana Repertorio tariffe e atti amministrativi dei Servizi Pubblici locali http://toscana.repertoriotariffe.it/ Sportello unico telematico delle tariffe presso CCIAA

8 8 Servizio idrico integrato (SII) Rifiuti solidi urbani (RSU)

9 9 TaSP Toscana E’ uno strumento di trasparenza e pubblicità delle tariffe del servizio idrico integrato e del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani praticati alle utenze non domestiche Consta di un Archivio delle tariffe, che raccoglie e sistematizza i corrispettivi dei servizi, e di un Repertorio degli atti ufficiali, cioè una raccolta delle Delibere e dei Regolamenti dei servizi Permette di ricostruire la spesa per i due servizi al lordo delle tasse e al lordo della eventuale scontistica prevista per alcune categoria di utenza. L’accesso in modo immediato ai regolamenti dei servizi permette di verificare celermente la presenza di sconti ed agevolazioni.

10 10 Le tariffe del Servizio Idrico Integrato in Toscana e in Provincia di Pistoia

11 11 SII: i risultati Tariffe: per i Comuni con più di 5000 abitanti è stato raggiunta un’ottima copertura (99% del campione obiettivo), per un totale pari al 91% sulla popolazione complessivamente residente nelle 6 Province. Occorre verificare se per i 2 Comuni in gestione transitoria sono ancora valide le tariffe applicate nel 2009

12 12 SII – La spesa in Italia Ampia variabilità della spesa sul territorio nazionale Per un bar che consuma 900 m3/anno la spesa può variare da un minimo di poco più di 500 euro ad un massimo di oltre 3500 euro/anno La graduatoria della spesa all’interno dei confini regionali può variare in funzione del profilo di impresa considerato

13 13 SII – La spesa in Toscana Gli ATO non sono definiti secondo i confini provinciali: le tariffe possono essere diverse da un Comune all’altro anche all’interno di una stessa Provincia

14 14 SII – La spesa in Provincia di Pistoia In Provincia di Pistoia si rilevano 5 distinti bacini tariffari (con 2 Comuni a regime CIPE) La variabilità della spesa unitaria tra gruppi di Comuni non è marginale

15 15 SII – L’andamento della spesa in Toscana La maggior parte delle AATO ha approvato aumenti tariffari per l’anno 2010 anche se l’entità delle variazioni è risultata diversa da un ambito all’altro e dunque da provincia a provincia

16 16 SII – L’andamento della spesa in Provincia di Pistoia

17 17 SII - Tariffa di fognatura e depurazione per le utenze industriali Formule tariffa fognatura e depurazione per utenze industriali (non assimilabili ai domestici) La ricognizione ha permesso di verificare che: La Regione ha delegato le AATO a definire una formula ad hoc per i reflui industriali diversa da quella applicata ai reflui delle utenze civili 5 AATO su 6 hanno definito una propria formula (l’AATO che non applica una formula non è oggetto di indagine) In linea generale, la formula adottata è molto simile tra le diverse AATO in virtù di un certo coordinamento in fase di elaborazione della formula stessa Viene superata la formula stabilita a livello nazionale con il D.P.R. 24 maggio 1974 Tra le AATO toscane si osservano differenze che riguardano i livelli dei parametri di costo della formula e il rispetto di alcune condizioni della qualità dello scarico Il risultato è simile a quello che si osserva per le tariffe del SII applicate alle utenze civili: variabilità intra-provinciale a parità di profilo di scarico

18 18 SII - Tariffa di fognatura e depurazione per le utenze industriali

19 19 SII - Tariffa di fognatura e depurazione per le utenze industriali Formula che assegna un peso alle diverse fasi del processo di depurazione Rispetto alla tariffa di depurazione del SII (utenze civili), la formula tiene conto del carico inquinante del singolo refluo industriale Sono fissati anche dei limiti massimi e minimi oltre il quale la tariffa non può spingersi

20 20 SII - Tariffa di fognatura e depurazione per le utenze industriali Formula identica a quella applicata nell’ATO1 Le differenze di spesa tra ATO 1 e ATO 2 risiedono nei corrispettivi unitari di fognatura e depurazione del SII contemplati nel calcolo della formula

21 21 SII - Tariffa di fognatura e depurazione per le utenze industriali Le differenze rispetto all’ATO 1 e all’ATO 2 risiedono: Articolazione corrispettivi di fognatura e depurazione del SII contemplati nella formula Mancanza del vincolo di azzeramento di alcune componenti nel caso di bassi livelli inquinanti Max-Min oltre il quale la tariffa da formula non può spingersi

22 22 SII - Tariffa di fognatura e depurazione per le utenze industriali Si osserva una discreta variabilità della spesa tra le ATO toscane a parità di profilo di scarico

23 23 Le tariffe del Servizio di Raccolta e Smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani in Toscana e in Provincia di Pistoia

24 24 Servizio RSU: i risultati Raggiunto il censimento dei prospetti tariffari: sono disponibili le tariffe di 72 Comuni, con una copertura misurata sulla popolazione totale delle 6 Province di oltre il 90%.

25 25 RSU – La spesa in Italia Ampia variabilità della spesa sul territorio nazionale Per un Hotel di 1000 mq la spesa può variare da un minimo di poco più di 700 euro/anno ad un massimo di 16 mila euro/anno La graduatoria della spesa all’interno dei confini regionali può variare in funzione del profilo di impresa considerato (in modo più accentuato di quanto osservato per la spesa SII)

26 26 RSU – La spesa in Toscana Ampia dispersione della spesa sul territorio regionale per le diverse categorie di utenza. Ad esempio, la spesa totale annua per un ristorante di 180 mq può variare da 451 euro/anno a oltre 6 mila euro/anno.

27 27 RSU – La spesa in Toscana In media, sul territorio regionale si osserva una correlazione positiva tra popolazione e livello delle tariffe

28 28 RSU – La spesa in Provincia di Pistoia In Provincia di Pisa la spesa unitaria per il servizio RSU mostra una marcata variabilità, più evidente per i profili “Ortofrutta - 60 mq” e “Bar – 80 mq”

29 29 RSU – La spesa in Provincia di Pistoia

30 30 RSU – L’andamento della spesa in Toscana Anche le variazioni della spesa sul territorio regionale hanno fatto registrare un’elevata variabilità territoriale Mettiamo il rosso al posto di uno dei due viola Tassi di variazione 2010/2009

31 31 RSU – L’andamento della spesa in Toscana Tassi di variazione 2010/2009

32 32 RSU – L’andamento della spesa in Provincia di Pistoia In Provincia di Pistoia le variazioni di spesa hanno interessato quasi tutti i Comuni con più di 5 mila abitanti. Su 26 Comuni indagati: 1 ha incrementato le tariffe del 20%; 4 hanno registrato aumenti compresi tra il 5% e il 10%; 8 Comuni hanno registrato un aumento compreso tra l’1% e il 5% 2 Comuni hanno lasciato le tariffe invariate 1 Comune le ha ridotte di circa mezzo punto percentuale Min = -0.6% Max = +20%

33 33 RSU – L’andamento della spesa in Provincia di Pistoia

34 34 RSU – Piani finanziari (TIA) e copertura costi (TARSU) Analisi dei Piani finanziari per i Comuni a TIA La ricognizione ha permesso di rilevare: Problemi di applicazione del Piano Finanziario Non sempre chiaro il soggetto deputato a redigere il PF (Comune o gestore o AATO) Assenza di un modello standard di redazione del PF Assenza di dati completi sull’intero ciclo di gestione dei rifiuti Alla luce di queste problematiche, l’analisi si è focalizzata sulla: suddivisione del costo del servizio tra quota fissa e quota variabile suddivisione della quota fissa e della quota variabile tra utenza domestica e utenza non domestica selezione dei coefficienti di producibilità dei rifiuti per le utenze non domestiche (coefficienti kc e kd) Per i Comuni a TARSU l’analisi ha riguardato la percentuale di copertura dei costi del servizio con il gettito della tassa (se <100% segnale di sussidio al costo del servizio con altre voci del bilancio comunale)

35 35 RSU – Piani finanziari (TIA) e copertura costi (TARSU)

36 36 Comuni a regime TIA

37 37 Comuni a regime TIA Ampia dispersione della percentuale di costo del servizio RSU allocato alle utenze non domestiche. La quota può variare da poco più del 10% a oltre il 70%. In rosso i Comuni toscani

38 38 Comuni a regime TIA

39 39 Comuni a regime TARSU A livello nazionale, esiste un 10 % di Comuni a regime TARSU che copre meno dell’80% del costo totale del servizio RSU.

40 40 Comuni a regime TARSU Nel panel di Comuni toscani indagato: 3 Comuni coprono meno dell’80%; 2 meno del 90%; 6 meno del 95%.

41 41 I prezzi dell’energia elettrica pagati dalle PMI toscane Il Mercuriale regionale

42 42 Mercuriale energia elettrica

43 43 Mercuriale energia elettrica Avvio della rilevazione a luglio 2010 Due livelli di tensione e due classi consumo annuo: fino a 300 Mwh/anno in BT, oltre 300 e fino a 1.2 GWh/anno in MT Due tipologie di prezzo: fisso e variabile (anche a sconto sulle condizioni Autorità per il mercato della maggior tutelat) Due strutture di prezzo: monorario (uniforme in tutte le ore della giornata) e multiorario (differenziato per le fasce definite dall’Autorità) Le rilevazione effettuate fino al II trimestre 2011 restituiscono una situazione in cui i prezzi sul mercato libero sono meno convenienti delle condizioni economiche stabilite dall’Autorità per il mercato della maggior tutela

44 44 Mercuriale energia elettrica Una guida alla comprensione dei risultati della rilevazione trimestrale Pubblicata sui siti internet delle CCIAA insieme ai Mercuriali

45 45 Consumi e costi del gas naturale delle PMI toscane

46 46 Consumi e costi del gas naturale delle PMI toscane Indagine sulle modalità di consumo di gas naturale delle PMI toscane: somministrazione questionario ad un campione ragionato di imprese Attenzione rivolta a settori ritenuti gas intensive: Alimentare Tessile Carta Concia Ristorazione Rilevazione dei costi della fornitura Scelte contrattuali e approccio al mercato libero Giudizi sulla qualità del servizio e motivi per cambiare fornitore

47 47 Indagine gas naturale Moderata correlazione positiva tra numero di addetti e consumi annuali di gas naturale Il livello di prelievo annuale dipende dal particolare processo produttivo in cui è impegnata l’impresa: a parità di numero di addetti i consumi possono variare in modo piuttosto significativo

48 48 Indagine gas naturale Si osserva una chiara correlazione negativa tra livello di consumo annuo e spesa unitaria per la fornitura di gas naturale I motivi vanno ricercati nell’abbattimento dell’incidenza dei corrispettivi fissi della spesa e nella riduzione dell’accisa oltre certe soglie di consumo annuo

49 49 Indagine gas naturale Gran parte delle imprese del panel si riforniscono sul mercato libero, presentano un profilo di consumo poco stagionale e optano per contratti a 12 mesi a prezzo fisso (avversione al rischio)

50 50 Indagine gas naturale Ampia soddisfazione del servizio offerto dal fornitore attuale N.B.: panel di imprese sbilanciato sui “grandi consumatori”, che beneficano di un rapporto personalizzato con il fornitore.... Anche il giudizio sul livello della qualità commerciale del servizio è risultato positivo, con quasi un terzo delle imprese che lo ha giudicato ottimo

51 51 Indagine gas naturale Il risparmio sulla spesa della bolletta costituisce un driver decisivo per cambiare fornitore Più di un terzo cambierebbe indipendentemente dall’entità dello sconto Sconto a parte (per metà degli intervistati è l’unica motivazione valida), altri motivi per cambiare fornitore riguardano la possibilità di avere un servizio di supporto e consulenza e, in minor misura, di gestire on-line il contratto di fornitura.

52 52 Grazie per l’attenzione! ref. - Ricerche per l’economia e la finanza Samir Traini Economista ref. straini@ref-online.it


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