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TRAUMATOLOGIA NEL CALCIO

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Presentazione sul tema: "TRAUMATOLOGIA NEL CALCIO"— Transcript della presentazione:

1 TRAUMATOLOGIA NEL CALCIO
Luca Stefanini - Medico sociale Juventus Football Club

2 Epidemiologia È stato dimostrato che il rischio di infortunio in un calciatore professionista è volte superiore a quello di un operaio con mansioni ad alto rischio. Hawkins et al. A prospective epimeliogical study of injuries in four English professional football clubs. Br J Sports Med 1999; 33(3):

3 Epidemiologia Quantificazione del problema con gli studi epidemiologici Definizione dei fattori di rischio e dei meccanismi di lesione Introduzione di strategie di prevenzione Valutazione dell’efficacia delle strategie preventive Modello di Van Mechelen Mechelen W. et al. Incidence, severity, aetiology and prevention of sports injuries. Sports Med 1992; 14:82-99

4 Epidemiologia QUALI STUDI?

5 Epidemiologia DEFINIZIONE DI INFORTUNIO:
L’impossibilità da parte del calciatore a prendere parte ad un allenamento e/o ad una partita a seguito di un problema fisico che non sia conseguenza di una malattia. UEFA Champions League Injury Study. Infortunio Leggero: 1-3 giorni Infortunio Lieve: 4-7 giorni Infortunio Moderato: 8-28 giorni Infortunio Grave: > 28 giorni

6 INCIDENZA DI INFORTUNIO:
Epidemiologia INCIDENZA DI INFORTUNIO: L’incidenza totale di infortunio varia dai 3 ai 4 infortuni per ore di allenamento e dai 24 ai 30 infortuni per ore di partita. Uefa Champions League Injury Study.

7 Distribuzione della localizzazione degli infortuni in %
Epidemiologia Distribuzione della localizzazione degli infortuni in %

8 Distribuzione della tipologia degli infortuni in %
Epidemiologia Distribuzione della tipologia degli infortuni in %

9 Epidemiologia Incidenza degli infortuni in allenamento nel corso della stagione in una squadra professionistica di alto livello

10 Fattori di rischio di infortunio
Metodologia di allenamento: carichi di lavoro, tattica di gioco, turn over, strategie di recupero Fattori di rischio intrinseci: età, infortuni pregressi, coordinazione, stile di vita Regolamenti, arbitraggio, fair play Club: filosofia del club, ampiezza della rosa, strutture, calendario agonistico, area geografica

11 Epidemiologia Le lesioni muscolari a carico della coscia rappresentano l’infortunio più frequente in assoluto nel calcio rappresentando il 23% di tutti gli infortuni. Il rischio di infortunio muscolare alla coscia è di 1,6/1.000 ore di esposizione: 10 infortuni a stagione considerando una rosa di 25 calciatori. Uefa Champions League Injury Study

12 Classificazione delle Lesioni Muscolari
Meccanismo di lesione Sede della lesione Insorgenza Imaging Munich consensus statemen

13 Meccanismo di lesione Trauma diretto: il danno varia dalla semplice contusione fino alla rottura muscolare in funzione della violenza del trauma e dello stato di contrazione del muscolo. Trauma indiretto: disfunzione neuro – muscolare (improvviso allungamento passivo del muscolo per effetto di una forza di trazione applicata durante la fase di contrazione / troppo rapida contrazione del ventre muscolare a partire da una fase di rilasciamento)

14 Sede della lesione MUSCOLARE MUSCOLOTENDINEA
La lacerazione della fascia muscolare è un riscontro comune e può determinare il riscontro di una falda liquida perifasciale lungo i margini del muscolo. Questa forma di ematoma intermuscolare è relativamente frequente , ma è meno importante di un vero ematoma intramuscolare che implica una lesione molto più grave

15 Insorgenza Acuta Subacuta (DOMS, patologia da sovraccarico)
Cronica (complicanze croniche: cicatrizzazione fibrosa, miosite ossificante, atrofia muscolare, ernia muscolare, ematoma cistico)

16 Imaging L’ecografia muscolo-scheletrica è stata validata come tecnica fondamentale nella valutazione dei traumi muscolari ( Van Holsbeeck. Musculoskeletal ultrasound, 2nd ed. St Louis: Mosby; 2011) La valutazione delle lesioni muscolari in RM è ormai da anni stata ampiamente descritta( Speer KP.Radiographic imaging of muscle strain injury. Am J sports Med 1993; 21 (1):89-95) -- definisce bene le strutture intra-articolari - può dare buone indicazioni già nelle fasi precoci (24-48 h dal trauma) -- valutazione muscolare statica - scarsa velocità dell’esame - costo elevato - la struttura muscolare che circonda una lesione, alla RM può essere mascherata dall’edema -- non ben accettata dai pazienti - è importante l’esperienza del radiologo che interpreta le immagini -- valutazione muscolare dinamica - velocità e ripetibilità dell’esame - costo limitato - capacità di eseguire un intervento in tempo reale (drenaggio di un ematoma, prelievo bioptico, infiltrazione) - possibilità di descrivere la struttura muscolare che circonda una lesione, che alla RM può essere mascherata dall’edema -- molto ben accettata dai pazienti - operatore e sonda dipendente - difficoltà nel definire le strutture intraarticolari - nelle fasi precoci (24-48 h dal trauma) l’esame può risultare negativo

17 Imaging Lesione di I° grado: presentano una piccola area di distruzione focale (inferiore al 5 % del volume muscolare ) con ematoma e versamento perifasciale relativamente frequente (<1cm) Lesione di II° grado: corrispondono a una lacerazione parziale con riscontro di rottura della fibra muscolare (più del 5%) ma che non interessa l’intero ventre muscolare Lesione di III° grado: sono strappi muscolari completi con margini laceri e affastellamento del muscolo alla sollecitazione dinamica

18 Munich Consensus Statement

19 Nanni G. Le lesioni muscolari. Atti XVI Congresso Isokinetic 2007
Epidemiologia Nanni G. Le lesioni muscolari. Atti XVI Congresso Isokinetic 2007

20 Nanni G. Le lesioni muscolari. Atti XVI Congresso Isokinetic 2007
Epidemiologia Nanni G. Le lesioni muscolari. Atti XVI Congresso Isokinetic 2007

21 Nanni G. Le lesioni muscolari. Atti XVI Congresso Isokinetic 2007
Epidemiologia Vasto Mediale Gastrocnemio Retto Femorale Bicipite Femorale Nanni G. Le lesioni muscolari. Atti XVI Congresso Isokinetic 2007

22 Calciatore - Allenatore
Terapia “you may have the greatest bunch of individual stars in the world, but if they don't play together, the club won't be worth a dime”. Babe Ruth “si può avere il più grande gruppo di stelle individuali nel mondo, ma se non giocano insieme, il club non varrà un centesimo”. Calciatore - Allenatore Preparatore Atletico Fisioterapiasta Podologo Altri Psicologo Nutrizionista Medico

23 Il calciatore (per l’allenatore) deve rientrare in campo!...
Terapia Il medico deve stabilire un ottimo rapporto interpersonale con l’atleta. Dal momento che l’allenatore è responsabile dell’allenamento e della performance dell’atleta, è fondamentale renderlo partecipe delle decisioni terapeutiche. Questo è essenziale per la compliance dell’atleta. Il confronto con l’allenatore può rivelarsi utile anche per trovare i fattori eziologici “tecnici” di un infortunio. Il calciatore (per l’allenatore) deve rientrare in campo!... …il prima possibile…

24 Terapia La PRIMA cosa da fare:

25 Terapia REST: Se necessario, in caso di interessamento degli arti inferiori è indicato l’utilizzo di stampelle. L’immobilizzazione dell’arto infortunato previene il peggioramento della lesione riducendo l’ematoma e riduce le dimensioni della futura cicatrice in caso di lesione dei tessuti molli.

26 Terapia ICE: L’applicazione di ghiaccio è indicata immediatamente per ridure l’ematoma, l’infiammazione e la necrosi tessutale. Modalità d’uso: - continua: 20 min. ogni 2 h x almeno 6 h dopo l’infortunio - intermittente: 10 min di applicazione seguiti da 10 min di riposo, nuovamente 10 min., ogni 2 h nelle iniziali h

27 Terapia COMPRESSION: La compressione con un bendaggio riduce il sanguinamento e il gonfiore. Il bendaggio deve essere applicato da personale capace.

28 Terapia ELEVATION: Riduce la pressione idrostatica e di conseguenza l’accumulo di liquidi interstiziali. Per gli arti inferiori è importante che l’arto sia al di sopra del livello del bacino.

29 DA EVITARE: H A R M Terapia eat lcohol unning/moderate activity
assage/vigorous soft tissue therapy

30 Trattamento delle lesioni muscolari
CONTRATTURA Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Giorno 6 Giorno 7 1° settimana Riposo Ghiaccio Tecarterapia atermica Massaggio leggero Cyclette Crioterapia e Stretching Tecarterapia Massaggio più profondo PNF Corsa Crioterapia e Stretching Idrochinesiterapia/Rinforzo eccentrico Tecarterapia Massaggio Esercizi con elastici Corsa e movimenti sport specifici Crioterapia e Stretching Contrattura muscolo soleo Caldo/Freddo Stretching LPG Elettroterapia

31 Trattamento delle lesioni muscolari LESIONE MUSCOLARE DI 1° GRADO
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Giorno 6 Giorno 7 1° settimana Riposo, Ghiaccio, Bendaggio compressivo Tecarterapia inizialmente atermica, Massoterapia (monte e valle della lesione), contrazioni isometriche ed esercizi con elastici, propriocettività, idrochinesiterapia, US a freddo pulsato, tutore elastico 2° settimana Ipertermia (in casi selezionati), massoterapia, rinforzo muscolare eccentrico, rinforzo muscolare con macchine isotoniche, riatletizzazione in palestra e in campo, idrochinesiterapia,US a freddo pulsato 3° settimana Massoterapia, rinforzo muscolare eccentrico, preparazione in palestra, graduale ritorno in campo fino alla ripresa con la squadra

32 Trattamento delle lesioni muscolari LESIONE MUSCOLARE DI 2° GRADO
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Giorno 6 Giorno 7 1° settimana Riposo, Ghiaccio, Bendaggio compressivo Tecarterapia inizialmente atermica, correnti antalgiche, massoterapia (monte e valle della lesione), linfodrenaggio, propriocettività, US a freddo pulsato, tutore elastico 2° settimana Tecar/Ipertermia (in casi selezionati), correnti antalgiche, massoterapia (a monte e a valle della lesione), linfodrenaggio, propriocettività, lavoro aerobico (acqua/cyclette), contrazioni muscolari isometriche, US a freddo pulsato 3° settimana Ipertermia (in casi selezionati), massoterapia, rinforzo muscolare eccentrico, ripresa della corsa, esercizi con macchine isotoniche, lavoro in palestra di riatletizzazione e idrochinesiterapia 4° settimana Massoterapia, rinforzo muscolare eccentrico, mobilizzazione attiva, lavoro in palestra di riatletizzazione, graduale ritorno in campo (movimenti sport-specifici), elastici da campo, lavoro su sabbia 5° settimana Dalla 6° settimana ripresa con la squadra fino al ritorno all’attività agonistica

33 Trattamento delle lesioni muscolari LESIONE MUSCOLARE DI 3° GRADO
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Giorno 6 Giorno 7 1° settimana Riposo, Ghiaccio, Bendaggio compressivo Tecarterapia inizialmente atermica, tutore elastico 2° settimana Tecar/Ipertermia (in casi selezionati), linfodrenaggio, contrazioni isometriche 3° settimana Ipertermia (in casi selezionati), massoterapia a monte e a valle della lesione, rinforzo muscolare isometrico, propriocettività, idrochinesiterapia, Ultrasuonoterapia 4° settimana Massoterapia, rinforzo muscolare eccentrico, lavoro in palestra di riatletizzazione, ripresa della corsa con tutore elastico, elastici inpalestra 5° settimana

34 Trattamento delle lesioni muscolari LESIONE MUSCOLARE DI 3° GRADO
Giorno 1 Giorno 2 Giorno 3 Giorno 4 Giorno 5 Giorno 6 Giorno 7 6° settimana Massoterapia, rinforzo muscolare eccentrico, mobilizzazione attiva, lavoro in palestra di riatletizzazione, inizio del lavoro in campo (movimenti sport specifici) 7° settimana 8° settimana Allo step precedente si aggiungono esercitazioni con il pallone 9° settimana 10° settimana Graduale ripresa con la squadra fino al ritorno all’attività agonistica

35 Rehabilitation: better safe than quick!
Riabilitazione Rehabilitation: better safe than quick! Uefa Champions League Injury Study

36 Riabilitazione Ritorno all’attività sportiva
Gestualità sport specifica Propriocezione, Forza e Flessibilità Rieducazione motoria ed attivazione muscolare

37 LE CHIAVI PER UNA RIABILITAZIONE CON SUCCESSO:
La conoscenza del programma riabilitativo più indicato. Un’adeguata spiegazione all’atleta, realistica e con obbiettivi ben definiti. Dare indicazioni precise all’atleta infortunato. Utilizzare strutture e mezzi adeguati. Iniziare il prima possibile

38 …MA LA COSA PIU’ IMPORTANTE:
Conclusione …MA LA COSA PIU’ IMPORTANTE: …COMUNICAZIONE ! tra colleghi con calciatori e staff con la security con i dirigenti con chi cura i campi con i terapisti con la stampa


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