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PubblicatoGiuseppe Visconti Modificato 8 anni fa
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Forum partenariale Aosta, 4 febbraio 2013 1
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La semplificazione delle procedure 2 1.Le criticità procedurali 2.Le azioni di semplificazione e accompagnamento adottate 3.Le proposte operative
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OBIETTIVI E METODOLOGIA 3 Finalità dell’approfondimento: Analizzare gli aspetti di problematicità per i beneficiari Verificare la conoscenza e l’utilità percepita delle azioni di semplificazione e accompagnamento già messe in campo Individuare proposte operative per ulteriori semplificazioni e/o misure di accompagnamento ai promotori/attuatori degli interventi co-finanziati attuabili a livello regionale. Metodologia: analisi dei documenti istituzionali e dei rapporti di valutazione; ricognizione delle complessità gestionali e procedurali e delle soluzioni adottate secondo le Autorità di gestione ed un gruppo di beneficiari, rappresentativi di diverse tipologie di attuatori, che hanno partecipato a tre focus group condotti nel novembre 2012.
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1. LE CRITICITÀ PROCEDURALI 4 Incertezza nei tempi di istruttoria delle diverse fasi e nei criteri di ammissibilità e rendicontazione delle spese. Non emergono particolari difficoltà nell’accesso alle informazioni e ai bandi. Penalizzati soprattutto i singoli individui, le piccole imprese e i piccoli Comuni. Programmi-azioni/ FasiAccesso all’informazione Accesso ai bandi/regia AttuazioneConclusione/ rendicontazione FESR/FAS InfrastruttureNPBAM Azioni di sistema (Cooperazione territoriale europea) BMAA Contributi alle impreseMMAA FSE Azioni formative ad invitoMMAA Borse di ricerca/voucher formativi BMMA PSR Giovani agricoltoriBBANP Contributi enti localiBBMNP TotaleBBAA Legenda: MA = molto alto, A = alto, M = medio, B = basso, NP = non pertinente Grado di complessità delle diverse fasi secondo i beneficiari partecipanti ai focus group.
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LE CRITICITÀ PROCEDURALI: i Programmi FESR-FAS 5 Interventi infrastrutturali (Competitività e FAS) : Normative su concorrenza e trasparenza, appalti e progetti generatori di entrate. Potenziali criticità nelle regole sul rispetto del vincolo di destinazione, il calcolo delle entrate (per i progetti generatori di entrate), norme sull’ammissibilità e la rendicontazione delle spese. Azioni di sistema (Cooperazione transnazionale) accesso ai bandi (scarsa chiarezza dei criteri di valutazione, difficoltà costruzione partenariati e complessità della modulistica), differenze tra i Paesi nell’interpretazione dei progetti finanziabili, nei criteri di valutazione, nelle regole sull’ammissibilità delle spese. C ontributi alle imprese (Competitività) : scarsa conoscenza bandi aperti (piccole imprese) inserimento dei dati per il monitoraggio dei progetti (organismi intermedi) complessità dei controlli e della rendicontazione delle spese rispetto ad analoghi strumenti regionali disincentiva accesso agli strumenti cofinanziati, limitando il sostegno alla ricerca e innovazione.
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LE CRITICITÀ PROCEDURALI: Il Programma Occupazione 6 Attività di formazione ad invito: elevata disomogeneità nella programmazione e nella qualità dei bandi, nell’interpretazione delle norme sull’ammissibilità delle spese, nei tempi delle istruttorie e nell’ erogazione degli anticipi e delle convenzioni da quando maggiore coinvolgimento Assessorati regionali; rigidità dei controlli di primo livello (penalizzano comportamenti virtuosi); cambiamenti in itinere delle regole; applicativo SISPOR. Contributi alle persone (borse di ricerca, borse lavoro, voucher formativi): regole eccessivamente restrittive per l’accesso ai contributi; complessità formulario e documentazione per la domanda di contributo; complessità regole sull’ammissibilità delle spese; elevati tempi di istruttoria delle domande e ritardi nell’erogazione di contributi e rimborsi.
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LE CRITICITÀ PROCEDURALI: Il Programma di Sviluppo Rurale/1 7 Indennità e rimborsi a imprese agricole Misura 112 (Giovani agricoltori): procedure per insediamento e perfezionamento Piani aziendali; ottenimento autorizzazioni (soprattutto per i nuovi insediamenti e /o chi proviene da settori extra-agricoli). Misura 113 (prepensionamento e passaggio di proprietà dell’azienda agricola): difficoltà accesso a internet degli agricoltori anziani in zone marginali; atti notarili di cessione azienda; differenza tra valori catastali e banche dati regionali; elevati oneri per i rilevatario che disincentivano la partecipazione alla misura. Misure Asse 2: disallineamento banche dati regionali (SIAR) e nazionali (SIAN); polverizzazione proprietà fondiaria; scarsa conoscenza delle disposizioni normative e degli impegni sottoscritti (ambientali e di condizionalità); controlli per rispetto condizionalità e impegni agro-ambientali.
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LE CRITICITÀ PROCEDURALI: Il Programma di Sviluppo Rurale/2 8 Contributi ad imprese agricole per investimenti : difficoltà accesso al sito per più anziani e scarsa comprensione differenze di procedure tra contributi regionali e a cofinanziamento complessità procedure attuazione ed elevato numero di documenti richiesti e di controlli; tempi lunghi per le istruttorie e i pagamenti Contributi ad Enti Pubblici: complessità della normativa sugli appalti anche per importi contenuti rigidità regole su gestione lavori, varianti e gestione importi di spesa autorizzati; cambiamenti “in corsa” delle regole; tempi lunghi delle istruttorie per i pagamenti; difficoltà a gestire documenti richiesti con lo scarso personale dei Comuni. Asse 4 (approccio Leader): complessità delle procedure amministrative; insufficiente chiarezza e univocità delle norme attuative numero elevato di soggetti coinvolti.
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2. AZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO ADOTTATE/1 9 Limitati spazi di intervento a livello regionale per le semplificazioni. AdG hanno adottato soprattutto azioni di accompagnamento e assistenza: possibilità di presentare autocertificazioni ; interventi di informazione per i beneficiari attraverso sito, mass media e incontri con i potenziali beneficiari; assistenza ai beneficiari attraverso linee guida, vademecum, assistenza tecnica diretta (help desk e numero verde) e giornate di formazione per i nuovi beneficiari. Conoscenza e valutazione dell’utilità di queste iniziative mediamente elevata, anche se differenze tra programmi e tipologie di beneficiario. Considerati molto utili i servizi di assistenza e help desk a sportello che consentono un contatto diretto con l’Autorità di gestione, le guide e i vademecum, le check list, i formulari e gli interventi formativi.
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AZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO ADOTTATE/2 11 Programma Competitività regionale: Perfezionamento dell’applicativo SISPREG e formazione (sezione di certificazione); Formazione di aggiornamento sulla normativa e sull’utilizzo del sistema di monitoraggio; Incontri con il partenariato e le strutture dell’Assessorato responsabili dell’avvio delle operazioni per gli aiuti alle imprese. Semplificazione dei bandi nei limiti consentiti dalla normativa statale e europea; Check list e corsi di formazione sulla rendicontazione rivolti a beneficiari e personale addetto ai controlli. Cooperazione territoriale: Giornate di animazione dedicata per i potenziali beneficiari e informazioni sul sito regionale e nella newsletter Europe Direct. Assistenza tecnica per i beneficiari e i servizi di controllo. Manuali e vademecum per i beneficiari in italiano sul sito regionale dedicato
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AZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO ADOTTATE/3 12 Programma Occupazione: informazione tempestiva sui bandi (Newsletter Obiettivo Lavoro, sito, incontri con beneficiari potenziali, mail e informazioni dirette; servizio di assistenza on line e front office; linee guida di sintesi delle regole per tipologia di beneficiari e FAQ sul sito Indicazioni operative e momenti di confronto con gli Assessorati coinvolti nella gestione del Programma. Programma di Sviluppo rurale : Giovani agricoltori: corsi di formazione ad hoc sui Piani aziendali, possibilità insediamenti multipli e di finanziare servizi di consulenza aziendale per la verifica dei criteri di redditività e condizionalità dei Piani. Misure Asse 2: collaborazione tra Autorità di Gestione, AGEA, AREA-VdA. Contributi agli investimenti: Contatto diretto tra servizi e beneficiari, pre- istruttoria, riorganizzazione interna per ridurre i tempi di istruttoria e accelerare i tempi di pagamento. Enti locali: Linee guida, vademecum e materiale informativo; assistenza gestione delle procedure di appalto.
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LE PROPOSTE OPERATIVE 13 A livello regionale non è possibile modificare norme e condizioni definite a livello europeo o statale, ma si può limitarne i costi per i beneficiari. Il Coordinamento delle Autorità di gestione dei Programmi cofinanziati dovrebbe definire nel dettaglio un piano di lavoro per le azioni da attivare e assicurarne la realizzazione, distinguendo tra le azioni realisticamente attivabili nel ciclo attuale di programmazione e quelle invece da realizzare per la prossima programmazione. Questa attività potrebbe complementare l’ istruttoria in corso di verifica della possibilità di istituire nella programmazione 2014/20 una struttura unica per i controlli di 1° livello di tutti i Programmi a cofinanziamento europeo e statale.
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LE PROPOSTE OPERATIVE PER TUTTI I PROGRAMMI 14 1.Maggiore coordinamento dei sistemi di controllo di 1° livello per rendere più omogenei i criteri interpretativi. 2.Predisposizione di linee guida comuni sull’ammissibilità delle spese e sui controlli e di un sistema coordinato di risposta alle domande ricorrenti (FAQ) dei beneficiari. 3.Organizzazione di momenti periodici di formazione per i beneficiari sui criteri e le procedure di ammissibilità, di rendicontazione e di controllo dei costi con il coinvolgimento delle strutture addette ai controlli. 4. Rafforzamento delle competenze interne alle strutture regionali coinvolte nella gestione degli interventi e armonizzazione della struttura dei bandi sulla base di un modello comune. 5. Rafforzamento del coordinamento tra i servizi per facilitare l’attuazione degli interventi più complessi, che richiedono il coinvolgimento di numerosi servizi ed enti. 6. Adozione, dove possibile, d i metodologie di calcolo semplificato dei costi indiretti e per importi inferiori a date soglie dalla prossima programmazione, che dovrebbe consentire una estensione dei casi di applicazione del calcolo semplificato dei costi.
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LE PROPOSTE OPERATIVE PER PROGRAMMA/1 15 Programma Competitività (aiuti alle imprese): istituzionalizzare incontri periodici di feed back tra Autorità di Gestione e organismi intermedi. razionalizzare le misure di aiuto alle imprese per il periodo di programmazione 2014/20. Programma Occupazione: costituzione di un tavolo tecnico con rappresentanti dei beneficiari per ricognizione delle principali criticità e individuazione possibili miglioramenti; più regolare programmazione della tempistica dei bandi per gli interventi “ordinari” e reiterabili; incontri periodici (annuali) con gli enti per verificare l’evoluzione dei fabbisogni formativi del territorio e individuare strategie di intervento; miglioramento della funzionalità di SISPOR; rafforzamento delle azioni di assistenza a domanda e di tutoraggio ai beneficiari.
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LE PROPOSTE OPERATIVE PER PROGRAMMA/2 16 Programmi di Cooperazione territoriale europea: rafforzare l’interazione tra beneficiari e referenti regionali nella fase di progettazione e selezione dei progetti (es. PIT Espace Mont Blanc e LAB) più chiari i criteri di valutazione. Programma di Sviluppo rurale: Giovani agricoltori: corsia preferenziale per l’ottenimento delle autorizzazioni dei Piani Aziendali approvati, senza dover passare attraverso le graduatorie ordinarie; maggiore coordinamento tra i responsabili di misura per arrivare alla definizione di una struttura simile per i bandi e i documenti richiesti; rafforzamento azioni di consulenza e supporto alle strategie aziendali Contributi agli enti locali: rafforzare l’ assistenza tecnica ai Comuni. Asse IV- Progetti Integrati: armonizzazione delle regole e dei criteri di ammissibilità delle spese dei diversi fondi.
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