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Dott.ssa Ivonne Biscotti Psicologa psicoterapeuta

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Presentazione sul tema: "Dott.ssa Ivonne Biscotti Psicologa psicoterapeuta"— Transcript della presentazione:

1 ‘I grandi in conflitto: dal litigio alla separazione: il dolore dei grandi e dei figli ‘
Dott.ssa Ivonne Biscotti Psicologa psicoterapeuta Centro di Psicologia della Famiglia Cooperativa Ippogrifo Sondrio

2 separazione Per capire le variabili psicologiche del
conflitto di coppia , occorre fare un passo indietro…. dare senso alla relazione di coppia

3 Teoria dell’attaccamento
Tendenza a cercare la vicinanza protettiva di un altro individuo nel momento in cui si è in uno stato di bisogno. E’ una caratteristica fondamentale del genere umano che in realtà ha una base biologica importante, funzionale alla sopravvivenza. Teoria che spiega i processi di crescita sana dell’individuo in stretta relazione con legame con figure di accudimento primarie

4 Teoria dell’attaccamento
Importanza dei legami come luogo di ‘ arrivo’ ( soddisfazione propri bisogni, stimolazione alla crescita, specchio per nostra costruzione identità) e allo stesso punto di ‘ partenza’ per esplorazione universo La teoria declina la distinzione tra modalità di attaccamento sicuro e insicure alla base delle diverse modalità di funzionamento adattivo o meno degli individui ,

5 Teoria dell’attaccamento
Diversi studi confermano che il legame di coppia rappresenta la forma più alta di legame di attaccamento in età adulta, con analogie e differenze specifiche quindi rispetto ai primi legami di attaccamento. Le componenti che definiscono un legame di attaccamento (e lo differenziano dai legami sociali) • Mantenimento della vicinanza • Base sicura • Rifugio sicuro • Sconforto alla separazione ,

6 Teoria dell’attaccamento
Mantenimento della vicinanza: la relazione di attaccamento è intimamente e visibilmente differente dai legami con le altre persone: nel pensiero ( ci si percepisce come indispensabili, appunto ‘legati’) nei bisogni (di contiguità, integrazione) nei comportamenti macro (vita in comune, condivisione di quotidianità e di progetti) e micro ( intimità, guardarsi negli occhi, avere accesso alle parti ‘ private dell’altro)

7 Teoria dell’attaccamento
Base sicura: nei legami di attaccamento l’altro ci rende sicuri, protetti, tanto da poter esplorare l’ambiente esterno. Nei legami adulti ci si riferisce soprattutto ad un concetto esteso di protezione, che implica più aspetti psicologici che fisici. Es. quando il partner raggiunge lo status di figura di attaccamento può incoraggiare l’altro a esplorare l’ambiente - lavoro – hobby, amicizie. Porto sicuro : garanzia di avere il conforto negli aventi stressanti

8 Teoria dell’attaccamento
Sconforto alla separazione: la rottura in un legame di attaccamento innesca la sequenza tipica delle reazioni alla separazione: protesta ( rabbia), disperazione (confusione, paura, senso di perdita, dolore), distacco o riorganizzazione

9 Teoria dell’attaccamento
Nell’attaccamento dell’adulto ci sono poi degli aspetti peculiari: la reciprocità e doppi ruoli ( attaccamento e accudimento) la presenza del sistema della sessualità e la sua incidenza nella selezione del partner la relazione di coppia non è vitale per la sopravvivenza 

10 La coppia Le relazioni sentimentali coinvolgono tre sistemi distinti sul piano neurobiologico, psicologico e comportamentale: attaccamento, accudimento , sistema sessuale\di accoppiamento. Nel legame di coppia di lunga durata i tre sistemi tendono ad essere integrati Si crea una partnership orientata allo scopo ( conforto reciproco, procreazione e crescita dei figli, sessualità) strettamente connessa al senso di identità. La coppia quindi è un sistema in divenire che deve continuamente rinegoziare il suo rapporto verso l'esterno e verso l'interno

11 La coppia in crisi Quando si spezza il cammino condiviso?
La forza e la qualità del legame tra partner può venire messa alla prova dall’adattamento della coppia alle esperienze di vita. L’adattamento è buono per la coppia, per entrambi i partner…o qualcuno perde a scapito dell’altro?

12 La coppia in crisi CRISI: In realtà"crisi"... non deve implicare solo ed esclusivamente un significato negativo, ma piuttosto il verificarsi di una condizione di potenziale cambiamento (modificazione) che può assumere tanto valenza negative (es. fine del legame di coppia) come positive (es. rafforzamento del legame e nuova evoluzione dello stesso).

13 La coppia in crisi Le discussioni stanno entro il terreno della “relazione” del NOI, dove si cerca di integrare due punti di vista diversi: quello dell’Io e quello del Tu. I litigi sono “costruttivi” se servono a confrontarsi e a trovare una mediazione tra punti di vista diversi. Diventano “distruttivi” quando ciascuno rimane della propria idea senza comprendere o sentire le ragioni dell’altro. In questo secondo caso viene a mancare il mutuo riconoscimento e si perde la prospettiva di coppia.

14 Conflitto costruittivo
Quando la relazione riesce a mantenere al suo interno la dimensione della divergenza, della differenza, del rispetto delle percezioni altrui a fianco delle proprie… la sfida è creare le condizioni affinché le relazioni possano alimentarsi non solo nella simpatia ma anche nella discordanza e nella diversità. Cercare di apprendere la capacità di stare dentro il conflitto e di vivere la diversità come momento di crescita e non più come un fattore di paura e di minaccia

15 Conflitto costruittivo: strategie
sforzarsi di avere in mente la relazione nella sua complessità rispettare i contenuti del conflitto e mettere in discussione i problemi e non le persone, (evitare giudizi)

16 Conflitto costruittivo: strategie
essere consapevoli e rispettare le proprie emozioni: A)le emozioni, anche la rabbia, sono buoni orientatori…a volte tendiamo ad ignorarle con il rischio che crescano e diventino qualche cosa di diverso ( es. da rabbia a rancore) B) nell’affrontare il conflitto cerchiamo di ‘ considerare la portata delle emozioni, es. prendere tempo se si è troppo arrabbiati o se si sta troppo male

17 Conflitto costruittivo: strategie
saper gestire le proprie emozioni ci può permettere l’ascolto dell’altro, la capacità di essere onesti ( e riconoscere eventualmente anche nostri errori), saper tenere a mente anche obiettivi positivi per il presente e futuro, anche arrivando a formulare delle richieste e delle proposte di soluzione

18 Conflitto costruittivo: essere genitori
Il conflitto ‘gestito’ rientra permette un nuovo equilibrio personale e di coppia nei termini della ricchezza e della serenità Questo e la continuazione del progetto di vita famigliare permettono al figlio di vivere il senso di sicurezza Le competenze dell’adulto nel fronteggiare un conflitto sono ‘ modelli’ per il figlio

19 I figli che assistono al conflitto
Il conflitto della coppia è un ‘AFFARE DI FAMIGLIA’ Riguarda i genitori Riguarda i figli Può riguardare, a seconda di intensità, pervasività e durata tutti i legami della famiglia

20 I figli che assistono al conflitto
Questa è una prima consapevolezza, da tenere ben in mente, da non negare o sottovalutare….. ‘ litighiamo quando dorme’ ‘davanti a lui non litighiamo mai’ ‘ è troppo piccolo per capire’ ‘davanti a lui facciamo finta di nulla’

21 I figli che assistono al conflitto
I bambini hanno bisogno di onestà e di chiarezza, Sono più sensibili e abili di noi rispetto alle variabili non verbali Sono più sensibili e vulnerabili di noi rispetto a quello che il litigio dei genitori può comportare: L’attacco alla base sicura che garantisce la sopravvivenza

22 I figli che assistono al conflitto
Essere genitori attenti significa sì essere adulti nella gestione del conflitto, ma anche saper riconoscere e anticipare che i figli, anche nel conflitto vanno PRESERVATI e ACCOMPAGNATI

23 I figli che assistono al conflitto
PRESERVATI : - non vanno esposti ad esperienze potenzialmente traumatiche - va garantita la possibilità di essere a contatto con una parte del genitore serena e pronta a ‘ stare su di lui’ - andrebbe mantenuta la possibilità di essere a contatto con una parte del genitore che vede l’altro genitore come alleato - va sostenuta la sensazione di una ‘ casa sicura’

24 I figli che assistono al conflitto
ACCOMPAGNATI : - non devono essere lasciati soli a comprendere e gestire ciò che stanno vivendo…. Anche perché altrimenti lo fanno con i loro strumenti, che sono immauri, fragili, che quindi non possono funzionare….

25 La coppia in crisi Il problema, quindi, non è il litigio in se stesso ma il litigio “mal gestito” che porta alla ROTTURA DEL LEGAME ovvero ad un cambiamento di secondo livello In questo caso cioè non è riuscita, non è stata possibile la necessaria rinegoziazione del legame conflitto distruttivo: le divergenze non riescono ad essere ‘contenute’ e rielaborate nella relazione ( per le caratteristiche della relazione e/o la portata della divergenza)

26 La separazione Non è una patologia ma una sofferenza legata ad un evento Purtroppo, però, può diventare una fonte di involuzione personale e familiare, con gravi danni psichici e sociali.

27 La separazione Sono coinvolti variabili e processi
individuali ( storia personale, modalità di funzionamento,sistema di valori, specificità della sofferenza, proprio progetto di vita) relazionali ( qualità del conflitto, modalità di gestione dei conflitti, fine legame di attaccamento, genitorialità) sociali (famiglia allargata,cultura di appartenenza, aspetti giuridici, aspetti economici e logistici)

28 La complessità della separazione
La complessità è sempre da rappresentare: occorre cioè evitare di porre attenzione esclusiva solo a qualcuno degli aspetti. Spesso tale ‘attenzione esclusiva ha origine da meccanismi di evitamento che quindi rischia di alimentare.

29 La complessità della separazione
A questa complessità si aggiunge poi il fatto il fatto che nel conflitto e nella separazione addirittura la coppia entra – o può entrare - in rapporto con altre persone ( amici , parenti, colleghi) e anche una serie di professionalità che sono spesso portavoce di tale eterogeneità. ( avvocati, giudici, psicologi, mediatori…) .

30 Lo psicologo di fronte alla separazione
Accompagnare una persona in fase di separazione significa avere in mente che la separazione comunque rappresenta un passaggio estremamente faticoso: Segna la conclusione di un forte legame di attaccamento Comporta una completa redefinizione del sé, del proprio progetto di vita ( appunto anche necessario fronteggiamento variabili sociali) E’ un periodo di forte esposizione a emozioni complesse, ambivalenti, verso sé e verso gi altri E’ un periodo di forte esposizione a emozioni complesse, ambivalenti da parte degli altri.

31 Lo psicologo di fronte alla separazione
SPECIFICITA’ DELLE SINGOLE SEPARAZIONI Individualmente la sofferenza legata alla rottura della coppia può trovare diverse vie di espressione ( dalla depressione all’ansia) Individualmente l’essere lasciati può funzionare come riattivatore traumatico di altre perdite ‘ subite’, significative in termini di attaccamento ( abbandoni reali o emotivi, tradimenti dei caregiver, lutti veri e propri) La rottura della coppia dipende dalla storia della coppia.

32 la separazione come processo
La separazione è un processo e non un evento puntuale. Occorre tener presente che una sorta di attaccamento resiste anche dopo la rottura del legame, il cambiamento è in sé qualche cosa che lì individuo e i sistemi umani fanno fatica ad affrontare. Ad esempio alcuni comportamenti aggressivi ( protesta, rabbia, comportamenti puntitivi, vendette) verso l’altro giocano un ruolo centrale nel mantenere il legame affettivo.

33 la separazione come processo
Genericamente si possono individuare alcune principali FASI DELLA SEPARAZIONE PROTESTA ( rabbia) DISPERAZIONE ( confusione, paura, sconforto, senso di perdita, dolore) DISTACCO (raramente si passa da una rottura del legame a una rideclinazione del rapporti in termini funzionali, almeno nel breve periodo. Sembra salutare una fase di distacco)

34 la separazione come processo
RISTRUTTURAZIONE Riorganizzazione : rielaborazione sensata, ragionevole e complessa della storia e della sua rottura: lettura dati di realtà, consapevolezza e mentalizzazione ( attribuzione responsabilità, esplorazione pensieri alternativi, integrazione diversi punti di vista) e processazione emotiva PERDONO

35 la separazione come processo
Dal punto di vista psicologico è fondamentale che la persona percorra tutte le fasi. Più arriva verso la ristrutturazione cognitiva e la rielaborazione emotiva ( fino alla fase definita di ‘perdono’) più cresce la probabilità di superare l’esperienza della separazione garantendosi il benessere psicologico. Ciò significa tener conto di tale ciclo e accompagnare la persona attraverso le varie fasi attraverso il riconoscimento e la legittimazione delle emozioni, l’esplorazione dei significati soggettivi, la rassegnazione e se possibile la ristrutturazione.

36 Il perdono: un’utopia? IL PERDONO RAPPRESENTA L’ ADATTAMENTO MIGLIORE ALLA SEPARZIONE, Rispetto alle strategie di coping e alla risoluzione del legame con l’ex coniuge Rispetto alla qualità del co – parenting Rispetto alla propria salute mentale Quindi al benessere psicologico nel suo complesso

37 Il perdono: un’utopia? DEFINIZIONI DI PERDONO SONO LEGATE A ….
1 scelta interna alla persona che si stente offesa di rinunciare al rancore e di trovare una riconciliazione con la persona che ha arrecato il danno 2 la riduzione di due motivazioni: La motivazione di evitare la persona che ha arrecato offesa La motivazione ad avere vendetta

38 Il perdono: un’utopia? IL PERDONO E’ COLLEGATO
-direttamente alla capacità empatica della persona ‘ offesa’ e al tipo di attribuzioni che fa. Sostanzialmente anche al recupero di una qualche forma di partecipazione e di responsabilità alla crisi della coppia -indirettamente alla qualità del matrimonio

39 Il perdono: un’utopia? COSA PERDONARE
La volontarietà della separazione…le azioni dell’altro in termini di scelta L’ambivalenza dei sentimenti in campo Riconoscere delle parti di propria responsabilità è passaggio fondamentale per consentire al perdono di sé ( dell’aver scelto l’altro come compagno, di non essere riuscito a far funzionare il matrimonio o a risollevare la crisi, di aver fatto male alle persone, di aver in un qualche modo co –partecipato ai movimenti dell’altro)

40 LA SEPARAZIONE E GENITORIALITA’
Se in famiglia ci sono dei figli, con la separazione il legame tra i coniugi non si interrompe, C’è quindi una grande differenza tra separazione coniugale e responsabilità genitoriale I coniugi che constatano il fallimento della loro unione sentimentale,  attraverso la separazione, scioglieranno il loro comune progetto di vita e la reciproca congiunzione di bisogni e di aspettative, ma non potranno mai sciogliere il loro legame genitoriale.

41 LA SEPARAZIONE E GENITORIALITA’
La presenza di figli amplifica e complessifica le dinamiche presenti nella separazione. EFFETTI SUI GENITORI EFFETTI SUI FIGLI

42 LA SEPARAZIONE EFFETTI SUI GENITORI
debbono mantenere un legame e quindi tenere vicini dei processi che sono a tratti in netto contrasto ( distanza – vicinanza) che vivono l’effetto del conflitto con l’altro in modo pervasivo e che quindi non hanno più fiducia nell’altro anche in termini di genitori ( secondo delle scale che vanno da semplice disistima, dispiacere, a addirittura rancore puro e idea della pericolosità).

43 LA SEPARAZIONE EFFETTI SUI GENITORI
a tratti per i genitori molto affaticati e nel pieno del conflitto i figli diventano il ‘ campo di battaglia’ nel loro rappresentare la complessità dei vissuti (sono nati dall’amore ma nello stesso tempo sono qualche cosa che si deve condividere nell’odio, rappresentano nello stesso momento il segno evidente e quotidiano del legame passato ma anche della faticosa impossibilità di oggi di ‘ sganciarsi da quel legame’) e perché spesso intorno a loro si articolano le discussioni e le contrattazioni rispetto agli accordi di separazione (affido, mantenimento e regolamentazione dei rapporti)

44 LA SEPARAZIONE EFFETTI SUI GENITORI
Quasi sempre i genitori in più vivono sensi di colpa rispetto alla sana consapevolezza del dolore che la separazione porta ai figli. Dolore che è importante NON NEGARE ma affrontare

45 I figli nelle separazioni
Sostanzialmente vedono minato il proprio sistema di attaccamento, sia da piccolo che da grandi. ‘non ho più il recinto’

46 I figli nelle separazioni
E’ una ‘perdita’, con delle specificità. i‘nnanzitutto il bambino può leggere e comprendere a seconda di quelli che sono i propri strumenti cognitivi occorre sempre ricordare che l’assetto cognitivo dei grandi non è quello dei bambini e che nelle loro diverse fasi di crescita loro possiedono in sequenza delle acquisizioni che lentamente e solo nel raggiungimento della tarda adolescenza li porterà ad avere un pensiero articolato, con capacità di astrazione, di complessificazione, con ricche abilità metacognitive

47 I figli nelle separazioni
Questo non significa che non bisogna dire le cose ai figli, ma che si deve tener conto dei loro occhi e strumenti nella comprensione anche cognitiva di ciò che sta succedendo Non dobbiamo lasciare soli i bambini in questo, perché non parlare ai bambini delle cose brutte non toglie il fatto che queste accadano ( questo è un meccanismo di negazione anche dei grandi) ma drammaticamente e semplicemente significa LASCIARLI SOLI NEL DARSI UNA SPIEGAZIONE E NEL CERCARE UN MODO PER FRONTEGGIARE L’EVENTO

48 I figli nelle separazioni
E’ minato il sistema di attaccamento primario dell’individuo. Viene a mancare la casa. la terra sotto i piedi, la realtà non è quella che è stata raccontata fino ad ora…non è vero che…..ma quindi cosa sarà vero? Cosa è degno di fiducia? Perché è successo? Il bambino cerca di comprendere e se non è aiutato farà quel che può

49 I figli nelle separazioni
Ad esempio , visto che il suo pensiero è ( naturalmente ) egocentrico potrà pensare che lui è a origine di ciò che è successo oppure che lui potrà fare qualche cosa per ripristinare la casa O ancora, visto che difficilmente riesce a gestire l’ambivalenza dei sentimenti e dei punti di vista diversi, si appoggerà su visioni rigidamente semplici dell’accaduto

50 I figli nelle separazioni
UNA PERDITA profonda come un lutto ma in realtà diversa. Ovviamente meglio perché fatto le persone ci sono ancora ( quindi sulla carta assolutamente un danno minore)

51 I figli nelle separazioni
In alcuni aspetti in un qualche modo ‘aggravata’ rispetto al lutto perché: Intenzionalità – tradimento Attacco al ‘ nucleo famigliare’ ed esposizione a esperienze traumatiche Spesso vissuto nella sua ‘ fase preparatoria’= minaccia della separazione

52 I figli nelle separazioni
Spesso caratterizzata dal conflitto permanente e dallo stare in mezzo a rappresentazioni, emozioni, pensieri differenti: ci sono giochi tra le parti che in un lutto difficilmente troviamo ( nel senso che generalmente c’è un riconoscersi in emozioni pravalenti simili…nel lutto i sopravvissuti si aiutano, nel conflitto i sopravvissuti si minacciano) Spesso caratterizzato dalla necessità di creare una vita alternativa in aggiunta Il figlio può rimanere l’unico a rappresentarsi ancora la famiglia unita

53 I figli nelle separazioni
Le dinamiche conflittuali dei genitori possono portare i figli all’interno di doppi legami patologici: dipendenza da adulti di riferimento, con i quali per fare del bene deve fare del male……nel fare del bene può fare del male…( spesso congelamento propri stati d’animo, evitamento e veloce alleanza a legame più essenziale) La separazione mette profondamente in discussione il senso di identità dei figli

54 I figli nelle separazioni
Così come succede di fronte ad un lutto, anche di fronte alla separazione dei genitori si avviano diverse possibili fasi, che in un qualche modo ripercorrono le fasi di elaborazione della separazione da parte dei genitori Negazione Rabbia Negoziazione ( ovvero tentativo di ostacolare la separazione) Depressione Accettazione

55 I figli nelle separazioni
I figli non arrivano ad una accettazione del divorzio dei propri genitori se prima non affrontano ed elaborano le varie fasi del dolore. Elementi fondamentali sono la forte connessione con quanto sta accadendo a livello psicologico e comportamentale nei due genitori e per tutte le parti la possibilità di  permettersi la sofferenza  poiché solo in questo modo è possibile superare il dolore della separazione, in particolare modo se conflittuale e densa di ostilità. E’ normale che i bambini abbiano una qualche razione ( sarebbe preoccupante il contrario)

56 I figli nelle separazioni
Quali possono essere dei segnali di disagio? Come costruire un bilancio psicologico? Confronto tra Fatiche – Risorse ( che ovviamente si incrociano alle variabili riferite a genitori, alla dinamica della separazione e propri del bambino)

57 I figli nelle separazioni
Quali possono essere dei segnali di disagio? Come costruire un bilancio psicologico? Confronto tra Fatiche – Risorse ( che ovviamente si incrociano alle variabili riferite a genitori, alla dinamica della separazione e propri del bambino)

58 I figli nelle separazioni
BAMBINO Fattori di protezione Condizioni di salute Tappe evolutive raggiunte ( livello cognitivo, capacità regolazione emotiva, abilità sociali,…) Concetto di resilienza

59 I figli nelle separazioni
BAMBINO Fattori di rischio -fragilità salute - fragilità funzionamento psicologico -eventuali sintomatologie ( comportamenti problema, sintomi psicosomatici, sintomi psicopatologia, funzionamenti post traumatici) Da osservare con i criteri di ‘pervasività’, durata e condizionamento \incidenza sulle attività della vita quotidiana.

60 I figli nelle separazioni
Il figlio ha il bisogno importante di comprendere la narrazione della separazione congrua per entrambi i genitori e di ristabilire una sua propria dimensione di pace, che permetta una forma di recupero possibile del ruolo di ENTRAMBI i genitori

61 I figli nelle separazioni
Abbiamo detto che i figli soffrono molto e che se sono lasciati da soli e in terra di battaglia soffrono ancora di più Ma è bene pure sottolineare che è possibile curare e trasformare tale dolore…. Si può stare meglio anche nella separazione

62 I figli nelle separazioni
Ovviamente l’accompagnamento e l’eventuale ‘cura’ del bambino deve necessariamente partire dal coinvolgimento e dall’eventuale ‘ cura’ dei genitori. Si è famiglia….


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