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PubblicatoGraziana Franchini Modificato 8 anni fa
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Formazione specifica dei lavoratori Parte comune rischio alto Accordo Stato-Regioni 21/12/2011 Industria alimentare
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Materiali destinati ai formatori per lo svolgimento del corso di formazione specifica per lavoratori rischio alto del settore industria alimentare ai sensi del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, art. 37 e dell’Accordo Stato- Regioni 21/12/2011. Il kit formativo contiene materiali da utilizzare per lo svolgimento di 3 lezioni di 12 ore. Contiene: slide in PowerPoint (quali supporto al docente), programma del corso, registro presenze, test di ingresso, dispensa per allievi, documenti di approfondimento, test di verifica, valutazione di gradimento, verbale finale, documentazione per l’azienda Il supporto didattico 2013 AiFOS © Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione, la distribuzione e la vendita. Vietata la riproduzione di ogni singola immagine, testo e fotografie. 2
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Prima: 1.Programma 2.Registro 3.Documenti di approfondimento Durante: 4. Verifica apprendimento 5. Dispensa 6. Slide 7. Valutazione gradimento Dopo: 8. Verbale finale 9. Documentazione aziendale Istruzione CD-ROM La struttura del supporto didattico
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Programma, registro.. ProgrammaRegistro
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Indice Questo corso della durata di 12 ore si svolge attraverso 3 lezioni Lezione 1 (argomenti comuni) Organizzazione del lavoro e principali rischi Lezione 2a (argomenti comuni) Prevenzione, protezione ed emergenze Lezione 2b (argomenti specifici) Rischi specifici del settore alimentare Lezione 3 (argomenti specifici) Rischi particolari del settore
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Argomenti che verranno trattati Test d’ingresso (argomenti comuni) Gli ambienti di lavoro La movimentazione manuale dei carichi La movimentazione meccanica dei carichi Il rischio elettrico Gli agenti chimici Gli agenti fisici Gli agenti biologici
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I principi generali di prevenzione sono i seguenti: eliminare i rischi e, ove ciò non sia possibile, ridurli al minimo riduzione dei rischi alla fonte sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è o è meno pericoloso utilizzo limitato di agenti chimici, fisici e biologici 7 Prima di tutto prevenzione!
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Definizione L’emergenza può essere definita come il verificarsi di una situazione anomala, come ad esempio un terremoto, un’inondazione, un’esplosione, il rilascio di una sostanza pericolosa, un incendio, ecc. che può evolvere fino a procurare rischi a persone o a cose L’emergenza richiede, pertanto, un intervento immediato! Le emergenze 8
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L’HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) è uno strumento per costruire un sistema di autocontrollo dei processi aziendali Il sistema HACCP ha lo scopo di: individuare i pericoli di contaminazione dei prodotti alimentari prevenire e mettere sotto controllo i rischi considerati inaccettabili, individuando i punti critici del processo produttivo Il sistema HACCP (1) 9
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Esempi di microrganismi trasmissibili con gli alimenti BatteriMicetiParassitiVirus BacillusCandidaGiardiaVirus epatite A ClostridiumAspergillusToxoplasmaNorwalk virus YersiniaCryptosporidiumEntamoeba StaphylococcusBalantidium Salmonella Campylobacter Shigella Escherichia coli Brucella Vibrio cholerae Listeria 10
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Autori: Chiara Ballarini, Matteo Fadenti, Margherita Guzzoni, Cinzia Medaglia, Costantino Signorini, Rocco Vitale I rischi particolari del settore carni
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Le zoonosi
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Le zoonosi (1) Nell’allevamento e nella macellazione degli animali è rilevante il rischio di contrarre “zoonosi” Le zoonosi sono malattie trasmissibili dagli animali all’uomo Le zoonosi note sono numerose, ma solo una parte di queste costituisce un rischio occupazionale 13
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La frequenza del contagio è strettamente correlata alle condizioni di lavoro degli operatori In Italia, il miglioramento dello stato sanitario del bestiame a cura dei servizi veterinari ha notevolmente ridotto l’incidenza delle zoonosi Le zoonosi (2) 14
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Autori: Chiara Ballarini, Matteo Fadenti, Margherita Guzzoni, Cinzia Medaglia, Costantino Signorini, Rocco Vitale I rischi particolari nel settore oleario
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L’olio di oliva e l’olio di semi
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L’oliva (1) 17 L’oliva è il frutto dell’Olea europaea, una pianta mediterranea rustica, longeva e resistente alla siccità La pianta è sensibile alle basse temperature e, per questo motivo, è coltivata in Sicilia, Puglia e Calabria, e più a nord in Lazio, Toscana e Liguria, fino alla Lombardia in zone collinari, a clima mite, riparate dai venti e dai rigori invernali (lago do Como, d’Iseo e di Garda) Al di fuori dell’Italia, la coltivazione è diffusa in Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Turchia, Israele e in Spagna, Grecia e Portogallo
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L’oliva (2) 18 L’oliva è una “drupa” (frutto che a completa maturazione, non si apre spontaneamente per fare uscire il seme) del peso di 1-5 g costituita: dalla buccia (epicarpo), 1,5-3,5 % dalla polpa (mesocarpo), 70-80 % dal nocciolo (endocarpo), 15-20 % dalla mandorla (seme), 2,5-4 %
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Il rischio da interferenza (1) 19 Pericoli Transito di veicoli che conferiscono le olive Presenza di svariati soggetti oltre agli addetti (trasportatori, tecnici, visitatori, ecc.) Danni Lesioni traumatiche per investimento da veicoli o collisioni tra veicoli
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I rischi particolari nel settore vinicolo Autori: Chiara Ballarini, Pietro Montaldo, Matteo Fadenti, Margherita Guzzoni, Cinzia Medaglia, Costantino Signorini, Rocco Vitale
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Azioni preventive Parapetti fissi ai lati della tramoggia (riempimento manuale) Parapetti mobili (riempimento tramite automezzo) Sistemi di sicurezza per fermare automaticamente gli organi in movimento della tramoggia (automatismi collegati ai parapetti mobili, fotocellule, ecc.) Assistenza da terra agli automezzi in retromarcia Piattaforma con parapetto per lo scuotimento dei teli Nella zona operativa, non sono ammessi gli autisti dei mezzi che conferiscono l’uva! La caduta dall’alto nella tramoggia (2) 21
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QUESTO CORSO È TERMINATO 22
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TEST FINALE E DISCUSSIONE IN AULA Test 23
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Test finale, test di gradimento.. Test finale Test di gradimento
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