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Dalla business idea al confezionamento del business plan L’autoimprenditorialità: modalità e strumenti Laila Bauleo.

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Presentazione sul tema: "Dalla business idea al confezionamento del business plan L’autoimprenditorialità: modalità e strumenti Laila Bauleo."— Transcript della presentazione:

1 Dalla business idea al confezionamento del business plan L’autoimprenditorialità: modalità e strumenti Laila Bauleo

2 1.Cosa significa mettersi in proprio 2.La business idea 3.Redigere il piano di impresa 4.Lo start up di impresa

3 ASPETTI FAVOREVOLI AL DIVENTARE IMPRENDITORE Realizzare il progetto che si è sempre sognato Avere il proprio destino nelle proprie mani Trovarsi al vertice di una impresa importante Godere di un livello di reddito che il lavoro dipendente non potrà mai assicurare Nessun rischio di prevaricazioni nella struttura aziendale Nessuna possibilità di sottostare agli ordini di superiori irragionevoli, ingiusti o disonesti.

4 ASPETTI CONTRARI AL DIVENTARE IMPRENDITORE  Rinunciare alla possibilità di un posto di lavoro sicuro  Rischiare di perdere i propri risparmi ed, eventualmente, anche il denaro riveniente da prestiti  Accettare nella fase iniziale dell’iniziativa un reddito probabilmente inferiore rispetto a quello assicurato da un lavoro dipendente  Carico di responsabilità  Rischiare quotidianamente che una causa esterna possa distruggere o danneggiare quanto realizzato  Coinvolgimento totale nel lavoro con difficoltà a lasciare in azienda i problemi legati alla gestione  Disponibilità a svolgere inizialmente qualsiasi tipo di mansione a partire dalle più umili

5 LE PRINCIPALI CAUSE DI INSUCCESSO Motivazioni personali insufficienti o economicamente non valide Incapacità di coalizzare un valido gruppo imprenditoriale Incapacità di realizzare alleanze strategiche Scarsa attenzione agli aspetti economico-finanziari Scarsa conoscenza del mercato e del comportamento di acquisto della clientela Sottovalutazione dei tempi necessari per l’introduzione del prodotto sul mercato Previsioni di vendita errate Sottovalutazione del fabbisogno finanziario, in particolare di quello generato dal capitale circolante Sottovalutazione dei problemi operativi Controllo finanziario e amministrativo inadeguato

6 DALL’IDEA ALLA MISSION MERCATO PRODOTTOSTRUTTURA MERCATO PRODOTTO STRUTTURA Dalla vision………allaFormula imprenditoriale

7 L’impresa non si può improvvisare!!! Quand’è che un’idea è realizzabile? Quando l’imprenditore produce in base alle esigenze del consumatore e non quando produce qualunque cosa - anche se di qualità - e poi cerca di venderla al consumatore.

8 LA FORMULA IMPRENDITORIALE IMPORTANTE! Per realizzare un progetto d’impresa che possa sperare di avere successo è indispensabile mettere a punto la formula imprenditoriale che sappia mettere insieme con coerenza: quello che intendete offrire (il sistema di prodotto/servizio), a chi lo volete offrire (il mercato prescelto) le modalità per offrirlo (la struttura aziendale). Gli elementi della formula imprenditoriale - Concorrenza Mercato A CHI Sistema Prodotto COSA Sistema Aziendale COME

9 LA FORMULA IMPRENDITORIALE : IL SISTEMA PRODOTTO  Caratteristiche materiali del prodotto o servizio (qualità intrinseca, livello tecnologico, affidabilità)  Gamma dei prodotti o servizi offerti  Livello e modalità di applicazione del prezzo  Elementi immateriali (prestigio, eleganza, sicurezza)  Servizi collaterali (tempi di consegna, assistenza pre e post- vendita, altri servizi periferici)  Tempi e modalità di pagamento  Condizioni di trasporto

10 LA FORMULA IMPRENDITORIALE : IL MERCATO  Dimensioni del MERCATO  La quota di MERCATO  MERCATO e concorrenza

11 LA FORMULA IMPRENDITORIALE : LA STRUTTURA  Elementi materiali (immobili, macchinari e impianti, automezzi ecc…)  Risorse finanziarie  Variabili organizzative  Competenze e conoscenze  Risorse umane  Immagine aziendale  Legami con altre imprese

12 PERCORSO LOGICO DALL’IDEA AL BUSINESS PLAN SI ANALISI DELLO SCENARIO DEFINIZIONE BUSINESS IDEA CONFIGURAZIONE DEL PRODOTTO SERVIZIO BUSINESS PLAN IDEA PRE-VERIFICA INFORMALE NO STOP

13 IL BUSINESS PLAN : PRESENTAZIONE Un Business Plan deve: Iniziare con una sintesi di due pagine in modo da catturare immediatamente l’interesse del destinatario Trasmettere un senso di professionalità, chiarezza e completezza Avere una copertina sulla quale siano indicati titolo, denominazione dell’azienda o del proponente, indirizzo e numero di copie Avere un indice e le pagine numerate Avere possibilmente una struttura modulare.

14 È un documento che formalizza le nostre scelte, mettendo nero su bianco un vero e proprio “progetto di impresa”

15 1. Imprenditore 2. Finanziatori

16 1. Consente di pianificare la crescita dell’azienda e di anticipare le eventuali modifiche strutturali 2. Obbliga a definire gli obiettivi e a prevedere in modo dettagliato l’andamento dell’attività. Si stabiliscono così i parametri cui paragonare nel futuro le performance dell’azienda 3. Fa sì che l’intero staff converga verso gli stessi obiettivi

17 PRODOTTO SERVIZIO CLIENTELA SETTORE ECONOMICO IL BUSINESS PLAN : L’IDEA Vengono esaminati tre aspetti: 1.L’Idea 2.La compagine sociale 3.I requisiti di accoglibilità IDEA

18 IL BUSINESS PLAN : LA COMPAGINE SOCIALE Il livello di scolarità e/o le esperienze lavorative dei promotori debbono coprire: L’area commerciale e di MKT L’area tecnico-produttiva L’area amministrativa Capacità di leadership La conoscenza del processo produttivo Svolgimento di un’attività familiare similare L’opportunità del mercato Predilezione per attività che assicurino risultati tangibili Bisogno di autonomia Fiducia nelle proprie capacità di controllare gli eventi esterni Capacità di leadership La conoscenza del processo produttivo Svolgimento di un’attività familiare similare L’opportunità del mercato Predilezione per attività che assicurino risultati tangibili Bisogno di autonomia Fiducia nelle proprie capacità di controllare gli eventi esterni MOTIVAZIONI COMPETENZE

19 IL BUSINESS PLAN : I REQUISITI DI ACCOGLIBILITA’ L’età non costituisce ostacolo all’avvio di una iniziativa imprenditoriale, però, ad esempio, è requisito soggettivo indispensabile per poter beneficiare delle leggi sulla imprenditorialità giovanile I requisiti di accoglibilità dovranno essere analizzati in relazione alla fonte di finanziamento che si vuole utilizzare per l’iniziativa imprenditoriale.

20 IL BUSINESS PLAN : IDEA COMPAGINE Si prosegue nel percorso Carenza di competenze della compagine Rafforzamento della sua struttura. Nel caso di: Non rispondenza dei requisiti di accoglibilità per la fonte di finanziamento prescelta Rivedere la linea strategica dell’iniziativa attraverso la modifica di alcuni aspetti dell’idea di partenza oppure trovare altre fonti di finanziamento.

21 IMPRESE DI SETTORE Ambiente sociale Ambiente sociale Ambiente economico Ambiente economico Ambiente politico Ambiente politico Ambiente legislativo Ambiente tecnologico AMBIENTE GENERALE AMBIENTE GENERALE MKT APPROVVI GIONAMENTI MKT LAVORO MKT FINANZIARIO MKT DI SBOCCO COMPETIZIONE

22 Fattori economici Livello Sviluppo economico Prodotto Nazionale Lordo Reddito pro-capite Politica fiscale Inflazione Tassi di interesse Costo del Lavoro Fattori sociali Popolazion e Costumi Gruppi sociali Status symbol Fattori politici Forma di governo Ideologia politica Stabilità di governo Forza dei gruppi di opposizione Clima politico e sindacale Politica estera Fattori normativi Giurispruden za Efficacia del sistema legale Trattati internazional i Normativa nazionale Normativa regionale Fattori tecnologici Innovazione di processo Innovazione di prodotto Innovazione Organizzativa Fattori fisici Livello di infrastruttu re Risorse naturali Clima Fattori culturali Valori e credenze Linguaggio Sviluppo reti biblioteche Presenza Circoli culturali Fattori religiosi Credenze religiose I FATTORI DELL’AMBIENTE GENERALE

23 Raccolta di informazioni qualitative e quantitative dal mercato di sbocco riguardanti: Concorrenza Domanda/clientela Dimensione e sviluppo del mercato

24 Si individuano tutte le aziende che si pongono in qualità di concorrenti primari e secondari Motivazioni che conducono a valutare una azienda come concorrente: a)Vicinanza b)Tipologia/Somiglianza c)Prezzi

25 La consultazione di bilanci depositati presso la Camera di Commercio; la consultazione di annuari (volume di affari, dipendenti e campo di attività di molte imprese italiane); la consultazione di statistiche ufficiali ISTAT (www.istat.it) che forniscono informazioni sul numero di imprese presenti nei diversi settori; parlare con persone che lavorano in attività simili alla nostra, o che addirittura le gestiscono; presentarsi al concorrente fingendosi cliente

26 RICERCA SONO DISPONIBILI DATI PUBBLICATI ? SI ANALISI A TAVOLINO NO ANALISI SUL CAMPO Pianificazione dell’indagine Definizione e scelta del campione Raccolta dei dati Elaborazione dei dati Analisi dei risultati Spesso si utilizzano entrambi i metodi (desk e on field)

27 AMBIENTE GENERALE MINACCEOPPORTUNITA’ SETTORE CONDIZIONANO L’EVOLUZIONE DEL E DELLE FORZE COMPETITIVE AL SUO INTERNO CHE DEFINISCONO I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO IMPRESA LA CAPACITA’ DELL’IMPRESA DI PRESIDIARE I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO DEL SETTORE SI ESPRIME IN PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA

28  Cosa si vuole fare (obiettivi di vendita)  Come farlo (strategia di marketing)  Con quali strumenti (marketing mix)  Chi lo farà e con che cosa (risorse impegnate)

29 … allo scopo di definire gli obiettivi commerciali Quanto venderò, a chi e a quale prezzo?

30 Prezzo Comunicazione Distribuzione ed erogazione

31 Prezzo Il processo di fissazione del prezzo deve tenere conto dei seguenti elementi: 1)costi sopportati per la produzione e la distribuzione del servizio 2)utilità e qualità del servizio percepita dall’utente 3)caratteristiche comportamentali dell’utenza 4)comportamento della concorrenza 5)elasticità della domanda 6)strategia aziendale

32 Stima del Prezzo metodo del posizionamento competitivo Si parte dalla forbice delle tariffe medie stabilite dalla concorrenza o dalla tariffa media dell’azienda che è più simile alla propria in termini di prodotti/servizi offerti, qualità, dimensione, posizione ATTENZIONE: Considerare che:  l’azienda sarà “nuova” quando aprirà  i segmenti attratti potranno essere differenti  l’accessibilità e/o la visibilità saranno determinanti Vantaggi: - Tiene conto delle dinamiche di mercato - Tiene conto della sensibilità al fattore prezzo - Considera i costi operativi dell’area Svantaggi: - È difficile ottenere informazioni precise sulla concorrenza - Si basa sul fatto che esista una struttura similare già operante sul mercato

33 Comunicazione Nel predisporre il piano di comunicazione, occorre avere le idee chiare su: chi sia il pubblico che messaggio utilizzare quali canali scegliere (pubblicità, promozioni, relazioni pubbliche, sponsorizzazioni, fiere ed eventi, ecc.). Gli obiettivi fondamentali che devono essere raggiunti attraverso la comunicazione sono: far sapere ai potenziali consumatori che il prodotto o servizio esiste ed è disponibile convincerli a chiedere informazioni convincerli ad acquistare fare in modo che diventino clienti abituali.

34 Mezzi di comunicazione  Pubblicità su giornali, riviste, radio, tv  Opuscoli, brochure e lettere  Fiere e mostre  Internet Occorre verificare l’efficacia di ciascun mezzo di comunicazione adottato. L’efficacia si misura in termini di: numero di contatti intrapresi con nuovi clienti e costo medio per contatto originato

35 La distribuzione Le aziende possono, a seconda delle aree geografiche, adottare contemporaneamente diversi tipi di canali:  diretti: produttore/consumatore  brevi: produttore/dettagliante/consumatore  lunghi: produttore/grossista/dettagliante/consumatore

36 La distribuzione La localizzazione è determinante per il successo dell’azienda? SI NO I canali assumono un Ruolo di supporto Ruolo trainante

37 1)mercato potenziale 2) quota di mercato acquisibile 3) previsioni di vendita 4) costi ed investimenti di marketing Il mercato: gli obiettivi commerciali

38 “..i bambini delle scuole in gita al PNGP sono in media 3.000 all’anno (…) Il numero totale degli utenti di passaggio è stato stimato sulla base dei dati relativi alle presenze di turisti (scolaresche ed escursionisti) nel PNGP e nella zona di Noasca e dintorni”. Mercato potenziale per un Rifugio diffuso

39 La stima è stata effettuata in termini di obiettivi: “…tenuto conto che i bambini delle scuole in gita al PNGP sono in media 3.000 all’anno e ipotizzando che il 20% potrebbe usufruire della nuova struttura ricettiva..(..) Tale ipotesi resta invariata per tutti gli anni della gestione. (…) In particolare si è ipotizzato che le restanti 1.350 camere/anno possano essere occupate da 2-3-4 persone fino al 65% massimo (ottica prudenziale)...il 90% degli ospiti consumi la colazione…” ecc. Quota di mercato per il Rifugio diffuso

40 Previsioni di vendita per il Rifugio diffuso

41 Ricavi “L’analisi dei ricavi esamina…tutti i possibili introiti rapportati alle diverse tipologie di profitto che la complessiva offerta di servizi produce. Queste tipologie sono costituite da: vendita dei posti letto nelle camere quadruple (scolaresche); vendita dei posti letto nelle camere doppie/triple/quadruple per famiglie; consumazioni nell'area di bar/ristorazione (colazioni, pranzi e cene) da parte degli utenti del rifugio; consumazioni nell'area di bar/ristorazione da parte degli utenti di passaggio”. “…ipotesi di apertura dell'attività per 150 gg/anno” Previsioni di vendita per il Rifugio diffuso

42 Esempio: Ricavi di vendita delle camere 1° anno tariffaquantitàricavi camere vendute a 50 euro a bambini501507500 camere vendute a 40 euro a due adulti402259000 camere vendute a 50 euro a tre adulti5022511250 camere vendute a 60 euro a quattro adulti6022513500 Camere vendute a soggetti diversi da scolaresche675 Previsioni di vendita per il Rifugio diffuso

43 Ricavi di vendita dei servizi aggiuntivi Ipotesi: “il 90% degli ospiti consumi la colazione per una spesa media di 2 €; Il 50% degli ospiti consumi un pasto completo (pranzo o cena) per una spesa media di 12,00 €/cad. Il 50% degli ospiti spenda mediamente al bar (panini, bibite, ecc.) 5,00€/cad. …frequentazione indipendente del bar/ristorante, …percentuale degli utenti potenziali di passaggio”. Previsioni di vendita per il Rifugio diffuso

44 IL BUSINESS PLAN: IL MERCATO TECNICO ORGANIZZATIVO Nel caso contrario possono esserci delle carenze che richiedono opportune azioni correttive. Le carenze possono essere di due tipi: 1.Carenze legate ai dati provenienti dalla ricerca di mercato 2.Carenze legate alle competenze necessarie per vendere il prodotto. MERCATO OK

45 IL BUSINESS PLAN: ASPETTI TECNICO - ORGANIZZATIVI MEZZI RISORSE Per realizzare tali obiettivi è necessario rispondere alla seguente serie di domande:  Quali saranno le mie strategie produttive?   Quale sarà il ciclo produttivo?   Quale sarà l’organizzazione della mia azienda?  A quali costi produrrò?   Quale sarà il margine che rimarrà? DimensionamentoProporzionamento OBIETTIVI:

46 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI TECNICO - ORGANIZZATIVI MANODOPERA MATERIALI ONERI GENERALI Costi di Produzione: Quantificare manodopera diretta e indiretta Quantificare gli oneri generali, cioè tutti quei costi aziendali non univocamente addebitabili al singolo prodotto, ripartendoli proporzionalmente su tutta la gamma dei prodotti Individuare materiali diretti e indiretti Identificati i costi di produzione noto il prezzo di vendita avremo il MARGINE di ciascun prodotto o servizio, che dovrà avere valore positivo, in modo da coprire anche quei costi esterni al processo produttivo, in questa fase non ancora calcolati (oneri finanziari, ecc.). COSTI

47 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI TECNICO - ORGANIZZATIVI MARGINE COMPETENZE Margine non soddisfacente: 1. Costi del prodotto elevato a causa di:  volumi di produzione troppo bassi – Attività: Prevedere un incremento di produzione attraverso ulteriore verifica dati sul Mercato.  inadeguato dimensionamento mezzi e proporzionamento delle risorse – Attività: Rivedere il processo produttivo per contenere i costi. Revisione dati Tecnico - Organizzativi 2. Prezzi di vendita non remunerativi ( corretto dimensionamento dei mezzi e delle risorse). Attività: Verifica dati Mercato 3. Carenti competenze tecnico-organizzative- Attività: rafforzare la compagine sociale CARENZE

48 TECNICO ORGANIZZATIVO ECONOMICO FINANZIARIO OK

49 Rappresenta una stima della convenienza dell’investimento che ci si appresta ad effettuare. Si compone di tre documenti: - piano degli investimenti -conto economico previsionale - prospetto di cassa I piani visti forniscono i dati di input per la formulazione dell’intero piano economico-finanziario IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO - FINANZIARI

50 Stima tutti i costi per l’acquisto di beni pluriennali Terreno Costruzione Interessi Forniture, istallazioni ed equipaggiamenti Scorte Spese di pre-apertura IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO – FINANZIARI – IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI

51 IL BUSINESS PLAN: ASPETTI ECONOMICO – FINANZIARI – IL CONTO ECONOMICO Il conto economico descrive i COSTI sostenuti ed i RICAVI conseguiti imputabili all’esercizio, mettendo in evidenza il RISULTATO ECONOMICO. E’ rappresentato da due sezioni: Costi Ricavi COSTIRICAVI Materie Prime Personale Spese generali industriali Spese generali amministrative Spese generali commerciali Interessi passivi Imposte e tasse Ammortamenti Ricavi Netti Totale costi Utile TOTALE

52 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI – CONTO ECONOMICO UTILE COSTI PERDITA RICAVI Confrontando i COSTI e i RICAVI di ciascun esercizio si potrà verificare: 2. I COSTI superano i RICAVI, la differenza darà la PERDITA di esercizio RICAVI 1. I RICAVI superano i COSTI, la differenza darà l’UTILE di esercizio

53 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI CONTO ECONOMICO CONTO ECONOMICO CRITERIO DI COMPETENZA CRITERIO DI COMPETENZA FLUSSI FINANZIARI FLUSSI FINANZIARI MOVIMENTI EFFETTIVI MOVIMENTI EFFETTIVI I flussi finanziari confrontano le effettive entrate ed uscite di denaro che hanno interessato il medesimo esercizio. Il costo e le relative uscite di denaro potranno non coincidere temporalmente con le relative entrate di denaro. Il conto economico esamina i costi e i ricavi di esercizio in funzione del criterio di competenza.

54 Viene evidenziato mese per mese l’ammontare dei fondi che saranno necessari dal confronto tra entrate e uscite previste Tale prospetto consente di individuare eventuali punte di fabbisogno finanziario e, quindi, di predisporre le opportune coperture per tempo. Durante l’anno si possono generare punte di fabbisogno diverse da quelle evidenziate dal prospetto di conto economico IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI – BUDGET DI CASSA

55 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI – FLUSSI DI CASSA CASH OUT FLOW USCITE ENTRATE USCITE CASH FLOW ENTRATE Dall’analisi dei flussi di cassa e dal confronto tra le entrate e le uscite di ciascun esercizio si potranno verificare due condizioni: 1° se le USCITE superano le ENTRATE per quell’esercizio, si avrà un FLUSSO DI CASSA NEGATIVO (cash out flow) 2° se le ENTRATE superano le USCITE si avrà un FLUSSO DI CASSA POSITIVO (cash flow)

56 Punto di pareggio È utile fornire l’indicazione del break even o punto di pareggio, che evidenzia in quale momento e per quale volume di vendita l’azienda raggiunge il pareggio tra costi e ricavi, riuscendo a coprire con i propri ricavi sia i costi fissi che i costi variabili connessi alla produzione Q = CF / (Ru - CVu)

57 IL PUNTO DI PAREGGIO O BREAK EVEN POINT

58 PERCORSO ITERATIVO DEL BUSINESS PLAN IDEA COMPAGINE MERCATO PIANIFICAZIONE TECNICO ORGANIZZATIVA PIANIFICAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA

59 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO - FINANZIARI Definita la fase di analisi economico-finanziaria, occorrerà verificare se sono stati raggiunti i due obiettivi: 1° REDDITIVITA’ 2° CAPACITA’ FINANZIARIA Bisognerà porre rimedio: Riducendo i costi – Attività: ritornare all’analisi tecnico-economica per modificare gli aspetti già esaminati attraverso l’aumento del Margine di contribuzione; Nel caso questa modifica non risultasse praticabile, si cercherà di aumentare il fatturato. Attività: ritornare agli aspetti relativi al Mercato per verificare la sussistenza delle condizioni per un incremento del fatturato, aumentando i prezzi e/o i volumi di vendita. REDDITIVITA’ INADEGUATA

60 IL BUSINESS PLAN : ASPETTI ECONOMICO - FINANZIARI REDDITIVITA’ SODDISFACENTE CARENZE FINANZIARIE per eccessivo ricorso a mezzi di terzi (incremento oneri finanziari), occorrerà:  ridefinire la compagine sociale o ridimensionare l’iniziativa. Se invece i dati e le informazioni elaborate risultassero soddisfacenti, si potrà ritenere conclusa l’analisi di fattibilità e si verificherà se gli scopi prefissati all’inizio del percorso sono stati raggiunti. NEL CASO DI :

61 Lo start up di impresa A.Scegliere la forma giuridica B.Le fonti di finanziamento

62 La scelta della forma giuridica È una scelta che va effettuata tenendo conto di: - Tipologia del mercato in cui si opera - Possibilità o meno di poter contare sui familiari - Capacità produttiva che si desidera realizzare - “Temperamento” dell’imprenditore - Disponibilità economico-finanziarie - Garanzie patrimoniali - Oneri fiscali e contributivi - Adempimenti amministrativi e contabili

63 La scelta della forma giuridica

64 VANTAGGI IMPRESA INDIVIDUALE VANTAGGI IMPRESA SOCIETARIA Possibilità di prendere decisioni rapide (non serve il consenso di altre persone) Possibilità di separazione del patrimonio aziendale da quello personale Minori oneri contabili e amministrativi Suddivisione dei rischi e delle responsabilità con i soci Minori oneri fiscaliApporto finanziario e produttivo di tutti i soci

65 La burocrazia Il neo-imprenditore/la neo-imprenditrice deve trovare le informazioni giuste: sulle autorizzazioni da richiedere per ogni singola attività (atti autorizzatori, licenze, denunce, visti, nulla-osta, concessioni, prese d’atto, ecc.); sull’iter procedurale da seguire (ad es. alcune autorizzazioni devono essere chieste prima di iniziare l’attività, altre dopo); sui formulari e la modulistica da riempire per ottenere l’autorizzazione o inoltrare la denuncia; sugli enti a cui presentare la domanda (Camera di Commercio, Comune, Provincia, Regione, Ministeri, ASL...).

66 La burocrazia La Comunicazione Unica Dal 1° aprile 2010 chi vuole avviare, modificare o cessare un’attività imprenditoriale deve presentare al solo ufficio del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio una Comunicazione Unica (ComUnica), che consente di effettuare in un’unica procedura - per sola via telematica - tutti gli adempimenti civilistici, fiscali e previdenziali necessari per la nascita, la modificazione o la cessazione dell’impresa La Comunicazione Unica non sostituisce le eventuali autorizzazioni richieste per svolgere l’attività e disciplinate da specifiche normative nazionali e regionali.

67 Le autorizzazioni e gli adempimenti burocratici Gli adempimenti burocratici, previsti per l’avvio di una nuova attività, sono numerosi, complessi e soggetti a continue modifiche. In linea di massima, si può affermare che è necessario verificare l’esistenza di alcuni presupposti richiesti per lo svolgimento di talune attività: Condizioni c.d. soggettive: il possesso di un certo titolo di studio, il possesso di determinati requisiti di professionalità Condizioni di agibilità dei locali

68 * nel caso di ditte individuali iscritte alla sezione ordinaria, il diritto annuale è pari a 200,00 euro. Importi in euroDITTA INDIVIDUALEIMPRESA FAMILIARESNC - SASSRLCOOPERATIVA Costituzione (notaio)01.200 2.000 – 2.5003.500 – 4.0001.000 – 1.300 Commercialista200250300 250 Registro Imprese123,50 18 (diritti di segreteria) 27 (diritti di segreteria) (per le imprese artigiane che esercitano una delle seguenti attività: pulizie, impiantistica, autoriparazione, facchinaggio) 17,50 (marca da bollo) 88 (diritto annuale imprese iscritte alla sezione piccoli imprenditori)* 168,00 tassa conc. Gov. (per le imprese artigiane che esercitano una delle seguenti attività: pulizie, impiantistica,autoriparazione, facchinaggio) 123,50 18 (diritti di segreteria) 27 (diritti di segreteria) (per le imprese artigiane che esercitano una delle seguenti attività: pulizie, impiantistica, autoriparazione, facchinaggio) 17,50 (marca da bollo) 88 (diritto annuale imprese iscritte alla sezione piccoli imprenditori)* 168,00 tassa conc. Gov. (per le imprese artigiane che esercitano una delle seguenti attività: pulizie, impiantistica,autoriparazione, facchinaggio) 290 90 (diritti di segreteria) (Imposta di bollo già assolta in sede di registrazione € 65) 200 (diritto annuale) 290 90 (diritti di segreteria) (Imposta di bollo già assolta in sede di registrazione € 65) 200 (diritto annuale) 245-355 90 (diritti di segreteria) 45 (diritti di segreteria per cooperative sociali) 65 (imposta di bollo) (coop. sociali esenti) 200 (diritto annuale) presentazione modulo C17 (iscrizione nella specifica sezione Albo Cooperative) 40 (diritti di segreteria) 14,62 (marca da bollo) CONTABILITA’ SEMPLIFICATA: a partire da 1.500a partire da 2.000a partire da 1.800 CONTABILITA’ ORDINARIA: a partire da 3.000 a partire da 5.0002.500-5.000 La burocrazia

69 Le fonti di finanziamento Contributi a fondo perduto ed altre agevolazioni finanziarie Finanziamenti ordinari Contributi a fondo perduto e altre agevolazioni finanziarie  Contributi a fondo perduto, vale a dire che non fanno sorgere, in capo a chi li riceve, l’obbligo di restituzione  Finanziamenti agevolati senza interessi o con interessi agevolati inferiori rispetto a quelli ordinari di mercato  Crediti di imposta, cioè il diritto a poter fruire di detrazioni dalle eventuali imposte dovute sull’utile d’esercizio  Agevolazioni contributive, cioè la possibilità di ottenere uno sgravio sul costo aziendale dell’eventuale personale dipendente

70 Finanziamenti ordinari Capitale proprio o dei propri soci Capitale di rischio: finanziarie, società di venture capital o merchant bank che investono il proprio capitale acquisendo il diritto di partecipare agli utili dell’impresa Capitale di credito ordinario: finanziamento concesso dalle banche e che, solitamente, viene assistito dalla presenza di garanzie personali e/o di garanzie reali (pegno su beni mobili, ipoteca su beni immobili) Tali finanziamenti possono essere a breve e a medio-lungo termine.

71 Finanziamenti ordinari Finanziamento a breve termine: facilmente accessibile ma oneroso. Va utilizzato solo per sopperire a esigenze della gestione corrente, per momentanee carenze di cassa. Le principali forme sono:  scoperti di conto corrente: fino ad una somma massima, detta fido  sconto di effetti  factoring

72 Finanziamenti ordinari Finanziamento a medio – lungo termine: da utilizzare in fase di avvio dell’attività o quando si effettuano nuovi investimenti. Le principali forme sono:  mutui  leasing finanziari  sconto di effetti a medio termine

73 Agevolazioni previste da leggi nazionali Legge 215/92 – Azioni positive per l’imprenditoria femminile Soggetti beneficiari: imprese individuali e società composte in prevalenza da donne Ubicazione dei beneficiari: tutto il territorio nazionale Settori di intervento: qualunque settore di attività Investimenti agevolabili: acquisto di impianti generali, macchinari e attrezzature, brevetti, software, ecc. Legge 488/92 - Turismo Soggetti beneficiari: alberghi e strutture turistiche in genere. Ubicazione dei beneficiari: tutto il territorio nazionale Investimenti agevolabili: acquisto di impianti generali, macchinari e attrezzature, brevetti, software, ecc.

74 ATTENZIONE È un grave errore basare in massima parte il progetto d’impresa su finanziamenti esterni, anche se di carattere agevolato. Le provvidenze sono e devono restare accessorie, perché la durata delle agevolazioni è limitata: quando queste hanno fine, l’impresa deve essere in grado di sostenersi con le proprie forze

75 Allegati ricerche di mercato che servano a sostenere le previsioni di vendita curriculum vitae dei soggetti diversi dai promotori ma che collaboreranno al progetto accordi strategici, collaborazioni, ecc. lettere di intenti stipulati con potenziali clienti e/o partner È opportuno allegare al business plan i dati che hanno costituito la base per la sua stesura o che danno l’opportunità di effettuare ulteriori approfondimenti sulla validità o meno dell'idea. Per esempio si possono riportare:


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