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PubblicatoMassimiliano Fontana Modificato 8 anni fa
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Lezione 24 10/4/16
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Fatalismo e futuri contingenti
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Nel mio libro gli argomenti di questa sezione sono trattati nei §§ 3.4, §4.6, §5.6, §6.2.4 Tempo permettendo, conto di dire qualcosa di più in classe in relazione al rapporto tra prefissato e necessario e al problema del libero arbitrio Nuovo erratum scoperto nel mio libro: p. 63, 2a riga dal fondo: «t» «t*»
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Fatalismo e determinismo Sono dottrine secondo le quali, per così dire, "tutto è già deciso, non c'è modo di cambiare il corso degli eventi" Ma, come vedremo, vanno distinte: il fatalismo ha a che vedere con assenza di cambiamento aletico ed eternismo il determinismo (causale, fisico) con una certa visione delle leggi di natura Tipicamente si discutono ricorrendo ai "futuri contingenti" (v. prossima diapositiva), ma penso sia meglio ricorrere agli enunciati datati neutri (li ripassiamo dopo la prossima diapositiva)
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Futuri contingenti Affermazioni che utilizzano il tempo verbale futuro per parlare di eventi contingenti come una battaglia navale "Certo, per necessità ogni oggetto è o non è, come pure, sarà o non sarà, ma non è davvero necessario dire una delle due cose, separata dall’altra. Con ciò intendo dire, ad esempio, che necessariamente domani vi sarà una battaglia navale, oppure non vi sarà, ma che non è tuttavia necessario che domani vi sia una battaglia navale, né d’altra parte è necessario che domani non vi sia una battaglia navale. Ciò che invece risulta necessario, è che domani avvenga o non avvenga una battaglia navale." (Aristotele (384 A.C.-322 A.C.), De Interpretatione, libro 9) Qui Aristotele sembra negare la bivalenza (vero A oppure vero non-A), ma non il terzo escluso (A o non-A) (v. Kneale e Kneale, Storia della logica, cap. 4)
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Enunciati datati neutri e corrispondenti proposizioni (1)Marta e Giovanni si incontrano a mezzogiorno del 6 Luglio 2014 M = [Marta e Giovanni si incontrano] (proposizione interna elementare positiva) t = mezzogiorno del 6 Luglio 2014 (tempo che chiamiamo data di (1)) (1') @(t, M) (NEG 1) Marta e Giovanni NON si incontrano a mezzogiorno del 6 Luglio 2014 (NEG 1a) ~@(t, M) NEGAZIONE ESTERNA (NEG 1b) @(t,~M) NEGAZIONE INTERNA (qui la proposizione interna è elementare negativa) CI CONCENTREREMO SU PROPOSIZIONI ELEMENTARI
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Fatalismo logico Mio libro p. 60: la tesi secondo la quale l’accadere o il non accadere di un qualsiasi evento è in qualche modo prefissato e inevitabile in virtù del fatto che la proposizione che descrive quell’evento ha il valore di verità ‘vero’ (V), oppure il valore di verità ‘falso’ (F) Chiamiamo una proposizione datata neutra @(t, P) determinata (fissata) in, o dal punto di vista di, t’ se essa o la sua negazione interna è vera dal punto di vista di t’ ossia se @(t’, @(t, P)) oppure @(t’, @(t, P)) Diciamo «predeterminata» se t' precede Secondo il fatalismo, qualsiasi proposizione datata neutra è determinata dal punto di vista di qualsiasi tempo (ha un valore di verità immutabile) e quindi, se la sua data è futura, predeterminata dal punto di vista del momento presente
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Tesi del futuro aperto Almeno alcune proposizioni datate neutre sono indeterminate (non predeterminate, non prefissate) nel momento presente Una proposizione datata neutra @(t, P) è indeterminata dal punto di vista di t’ se né essa né la sua negazione interna è vera dal punto di vista di t’ ossia non è vera @(t’, @(t, P)) ma neppure è vera @(t’, @(t, P)) Indeterminatezza, opzione 1 (Łukasiewicz ): sia @(t’, @(t, P)) che @(t’, @(t, P)) hanno un terzo valore di verità: INDETERMINATO Indeterminatezza, opzione 2: sia @(t’, @(t, P)) che @(t’, @(t, P)): @(t’, @(t, P)) & @(t’, @(t, P))
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Fatalismo vs. futuro aperto Le due tesi sono in contrapposizione Fatalismo: qualsiasi proposizione datata neutra @(t, P), dove t è un tempo futuro, è prefissata dal punto di vista di ora Futuro aperto: qualche proposizione proposizione datata neutra @(t, P), dove t è un tempo futuro, NON è prefissata dal punto di vista di ora Dato il fatalismo, il futuro è chiuso.
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Eternismo implica fatalismo Consideriamo una qualsiasi proposizione @(t, P) Dal punto di vista eternista, la realtà contiene tutti i possibili fattori di verità, ossia eventi irripetibili, come l’incontrarsi di x e y in un certo luogo in quel particolare momento Quindi dal punto vista eternista, o c’è l’evento *pt* che rende vera @(t, P) oppure non c’è tale evento. Nel primo caso è vera @(t, P), nel secondo caso @(t, P) Nel primo caso *pt* rende vera anche @(t’, @(t, P)) perché *pt* è parte della realtà tout court e quindi anche dal punto di vista di t’ Nel secondo caso, analogamente, per l’assenza di *pt*, è vera anche @(t’, @(t, P)) La presenza o assenza del fattore di verità implica verità o falsità di @(t, P) dal punto di vista di qualsiasi momento
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Presentismo, passatismo e futuro aperto Consideriamo una qualsiasi proposizione @(t, P), dove t è futuro Per presentisti e passatisti, non ci sono eventi che possano costituire il suo fattore di verità, né d’altra parte l’assenza di tali eventi si può considerare un fattore di verità per la negazione interna di questa proposizione Potrebbero esserci fattori di verità di altro genere, per es. se fosse vero il determinismo. Ma escludendo questo, possiamo assumere che non abbiamo ORA un fattore di verità. @(t, P) è ORA indeterminata Ma è soggetta a cambiamento aletico, diventerà vera o falsa, a seconda a seconda se arriva all’esistenza l’evento descritto da P oppure no.
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Determinismo fisico e fatalismo logico Non vanno confusi! Approfondiamo la questione …
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determinismo fisico le leggi di natura e lo stato del mondo in un qualsiasi momento determinano fisicamente lo stato del mondo in qualsiasi altro momento, passato o futuro che sia. Ossia: Sia t* un momento che precede (o segue) t, L la proposizione che descrive le leggi di natura ed S una proposizione che descrive l’intero stato dell’universo. Allora, data una qualsiasi proposizione datata e neutra @(t, D), la proposizione (L & @(t*, S)) implica logicamente @(t, D), oppure la sua negazione interna @(t, ~D)
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Lezione 25 12 aprile 2016
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Fatalismo e libero arbitrio Proverò ora a mostrare che il fatalismo porta alla negazione del libero arbitrio (almeno in una certa maniera di intenderlo)
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Libero arbitrio (i) Secondo una concezione molto diffusa del libero arbitrio, agire liberamente implica che si sarebbe anche potuto fare altrimenti Cioè, X fa A liberamente nel momento t => X avrebbe potuto non fare A nel momento t Ciò sembra in linea col senso comune Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201516
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Libero arbitrio (ii) X fa A liberamente nel momento t => X avrebbe potuto non fare A nel momento t Da ciò si può dimostrare che: è necessario che, nel momento t, X fa A => non si dà il caso che X fa A liberamente nel momento t Vediamo come … Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201517
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Libero arbitrio (iii) Garibaldi dice "obbedisco" liberamente il 26/10/1860 ore 8:30 => Garibaldi avrebbe potuto non dire "obbedisco" il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi avrebbe potuto non dire "obbedisco" il 26/10/1860 ore 8:30 => è possibile che sia falso che il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi dice "obbedisco" è possibile che sia falso che il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi dice "obbedisco" => è falso che sia necessario che il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi dice "obbedisco" Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201518
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Libero arbitrio (iv) Insomma: Garibaldi dice "obbedisco" liberamente il 26/10/1860 ore 8:30 => è falso che sia necessario che il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi dice "obbedisco" è necessario che il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi dice "obbedisco" => non si dà il caso che Garibaldi dice "obbedisco" liberamente il 26/10/1860 ore 8:30 Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201519
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Proposizioni "prefissate" e necessità Garibaldi dice "obbedisco" il 26/10/1860 ore 8:30 Rappresentiamola in breve così: @(m, G) Questa proposizione contiene al suo interno la proposizione non datata G, ossia che Garibaldi dice "obbedisco" Diciamo che m è la data di @(m, G). C'è una nozione di necessità che sembra avere a che fare con il fatto che una certa proposizione datata è vera dal punto di vista di un momento che precede la data della proposizione in questione, ossia con il fatto che la proposizione è prefissata Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201520
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Legame tra prefissato e necessità (i) Per esempio, se è vero ora che il 15 Settembre 2016 ore 12 il prof. Mignini firma un verbale, questa proposizione il 15 Settembre 2016 ore 12 il prof. Mignini firma un verbale è prefissata (dal punto di vista di ora). E, penso, saremo portati ad ammettere che necessariamente il 15 Settembre 2016 ore 12 il prof. Mignini firma un verbale. Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201521
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Legame tra prefissato e necessità (ii) Oppure, se era già vero il 26/10/1000 ore 8:30 che @(m, G), questa proposizione @(m, G) era pre-fissata (dal punto di vista del 26/10/1000 ore 8:30 ) E quindi tale proposizione è vera necessariamente, non poteva darsi il caso che Garibaldi non dicesse "obbedisco" nel momento m Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201522
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Nozione standard di necessità C'è una nozione standard di necessità come verità in tutti i mondi possibili (Leibniz, Kripke) Dal punto di vista di questa nozione di necessità, una proposizione può essere prefissata senza essere necessaria. Per esempio, anche se è vero ora che il 15 Settembre 2016 ore 12 il prof. Mignini firma un verbale, c'è presumibilmente un mondo possibile in cui non si dà il caso che il 15 Settembre 2016 ore 12 il prof. Mignini firma un verbale. Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201523
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Eternismo e nozione standard di necessità Penso che le varie difese esistente della compatibilità tra eternismo e libero arbitrio (per es., Dorato, Futuro aperto e libertà) presuppongano la nozione standard di necessità Penso tuttavia che la necessità in quanto prefissato sia rilevante e non possa essere trascurata Dal suo punto di vista nascono i problemi per l'eternismo Infatti, abbiamo visto nella lezione precedente che l’eternismo implica che tutte le proposizioni sono prefissate Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201524
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Necessità come pre-fissazione e libero arbitrio È stato vero il 26/10/1000 ore 8:30 che il 26/10/1860 ore 8:30 Garibaldi avrebbe detto "obbedisco". Insomma era già prefissato che Garibaldi avrebbe detto "obbedisco" il 26/10/1860 ore 8:30 e quindi la proposizione @(m, G) è necessaria Ma allora Garibaldi non ha agito liberamente nel dire «obbedisco» perché non poteva fare altrimenti Seminario dottorato filosofia Macerata - 15 Settembre 201525
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compatibilismo Se vuole salvare il libero arbitrio l’eternismo deve accettare una forma di compatibilismo Compatibilismo nel senso standard: tesi della compatibilità tra determinismo e libero arbitrio Compatibilismo in un senso più ampio del termine: compatibilità tra il libero arbitrio e l’impossibilità di fare altrimenti
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Onniscienza e fatalismo L'onniscienza divina sembra implicare che, data una qualsiasi proposizione datata neutra @(t, P), Dio sa, prima di t, se @(t, P) è vera o falsa. Quindi anche la tesi dell'onniscienza sembra portare al fatalismo La questione è molto dibattuta nel medioevo, per es. da Tommaso (1225-1275) e da Ockham (1288- 1349)
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Lezione 26 13 aprile 2016
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Operatori temporali
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Operatori ed operatori temporali Formalizzazione del linguaggio naturale Operatori logici della logica del prim'ordine: , & ( ), , , , Esempi: A, (A B), (A B), xFx Operatori modali: , Esempi: A, xFx, x Fx Operatori temporali: P, F, P (Arthur Prior (1914 (Nuova Zelanda) - 1969)) Il cinese è privo di tempi verbali: si usano il contesto e avverbi temporali (B&Z, 8)
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Esempi M: Messi è allegro (tensionale o atensionale?) M / P M Messi è stato allegro/si è dato il caso che Messi è allegro P M Messi sarà allegro/si darà il caso che Messi è allegro F M Talvolta Messi è allegro Come formalizzarla?
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talvolta Talvolta Messi è allegro P M M F M Messi è sempre allegro Come formalizzarla?
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sempre Messi è sempre allegro xFx equivale a x Fx Analogamente Sempre M equivale a Talvolta M, ossia (P M M F M), ossia P M & M & F M, ossia P M & M & F M (Fino ad ora M) & M & (da ora in poi M)
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Iterazione degli operatori temporali Tito morirà FM Tito è stato tale che sarebbe poi morto (Titus moriturus fuit) PFM si è dato il caso che si darà il caso che si è dato il caso che grandina PFPG
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“ora” è ridondante? Sto mangiando = sto mangiando ora Analogamente, la neve è bianca = è vero che la neve è bianca Ma allora potremmo fare a meno dell’avverbio “ora”? E analogamente, potremmo fare a meno del predicato “vero”?
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controesempi (1) Il treno è arrivato (1a) Il treno è arrivato (proprio) ora (2) Giovanni è allegro (2a) Giovanni è allegro ora (2b) Giovanni è di solito allegro (2c) Giovanni è sempre allegro Ecco altri due controesempi più interessanti e più discussi …
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Contro-esempio 1 alla ridondanza di “ora” Sarà re un uomo che ama la pace NB: è diverso dal dire: “sarà re un uomo che amerà la pace” [magari molto tempo dopo che è diventato re] Ed è diverso dal dire …
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sarà re un uomo che ora ama la pace
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Ma quando sarà re?
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Contro-esempio 2 alla ridondanza di "ora" Irma non vuole partecipare alla gita in montagna se c’è maltempo Il colonnello Bernacca alla sera predice che l’indomani mattina pioverà a dirotto
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L’indomani mattina c’è una bellissima giornata di sole, ma Irma è rimasta a casa e se la prende col colonnello …
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e quel Bernacca ha detto che ora sarebbe piovuto! «ora» ha ambito ampio, fa riferimento al presente dal punto di vista del parlante, non di Bernacca Ben diverso da: Bernacca ha detto che sarebbe piovuto
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contro-esempio alla ridondanza di “vero” Tutto quello che ha detto Nixon (quando ha confessato) è vero Solo con una lista completa di tutte le affermazioni fatte da Nixon potremmo essere in grado di dire una frase equivalente
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Ancora sull’utilità di “ora” Professore distratto “Devo fare lezione alle 12, per fortuna sono ancora le 11” Non sa che ora è, non sa che mezzogiorno è ora nel senso in cui il commissario non sa chi è l’assassino, non sa che (supponiamo) l’assassino è il maggiordomo
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Sapere qual è il tempo presente v. B&Z,p. 46: In un certo senso tutti lo sappiamo: il tempo presente è ora, tutto ciò che avviene (ora) è presente. In un altro senso, potremmo non saperlo: Devo fare lezione il giorno 12/4/2016, ore 11, ora italiana il (tempo) giorno 12/3/09, ore 11, ora italiana è ora (il tempo presente) Quindi, devo fare lezione ora
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