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PubblicatoRebecca Meloni Modificato 8 anni fa
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DIABETE MELLITO (DM) Classificazione IDDM Insulin dependent diabetes mellitus Diabete giovanile Diabete magro Tipo 1 Criteri: glicosuria chetonuria glicemia > 200 mg/dl markers autoimmuni positivi (GADA, IAA,ICA,IA-2)
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NIDDM Non insulin dependent diabetes mellitus Diabete grasso Diabete alimentare Tipo 2 Criteri: glicemia pre-pasto > 140 mg/dl no chetonutia OGTT con gli > 200
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MODY Maturity onset diabetes of the young Criteri: iperglicemia persistente markers diabete autoimmune negativi anamnesi familiare positiva (80-90%) trasmissione autosomica dominante
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Altri tipi Tipo 1 o tipo 2 con sindromi genetiche DM dopo Rx-terapia DM con farmaci DM per mal. Acute pancreatiche ETA’ TIPICA Tipo 1 < 40 anni Tipo 2 > 40 anni
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SINDROMI GENETICHE CON DM SINDROME% DM (tipo) Fibrosi Cistica11 - 2 Turner32 Prader-Willi602 Cockayne2 Lipodistrofia2 ? ?
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IDDM Epidemiologia Prevalenza : 1.9/1000 bambini in età scolare Incidenza: Aumenta in età adolescenziale 16/100000 nuovi casi per bambini per anno Aumenta nei Finnici e nei Sardi Trend in aumento da Sud a Nord per il mondo occidentale
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GENETICA HLA DR3-DR4 50% di rischio per gemelli omozigoti 30% di rischio per fratelli HLA identici Rischio triplo per i fratelli
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ESORDIO CLINICO Poliuria, polidipsia, polifagia Perdita di peso, dimagrimento Dolori addominali Alito acetonemico Chetoacidosi: stato di intossicazione generale con acidosi e progressiva compromissione del sensorio-importante disidratazione e catabolismo generale Costituisce un’emergenza medica importante
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STORIA CLINICA Esordio: poliura, polidipsia, dimagrimento etc. chetoacidosi o coma Luna di miele: nel 50% dei bambini colpiti dopo 2-3 sett. si assiste ad una parziale riduzione del deficit di insulina (pericolo di ipoglicemie)
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COMPLICANZE ACUTE Ipoglicemie Chetoacidosi Infezioni, interventi chirurgici
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COMPLICANZE CRONICHE Retinopatia Nefropatia Vasculopatia (delle estremità) Cardipoatia Neuropatia
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PRINCIPI DI TERAPIA Insulina: 2-3-4 dosi/die di Pronta-Ritardo-Ultralenta Dieta: normocalorica, normoglicidica, equilibrata, carboidrati 55-58%, proteine 12-15%, grassi 30% scandita in pasti equilibrati, no cibi speciali Esercizio fisico: consigliato (attività ipoglicemizzante !)
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Autocontrollo con: glicemia(reflettometri) glicosurie (clinitest) chetonurie ( per ac. Acetoacetico) Libri, colloqui, incontri frequenti, telefonate, associazioni etc MONITORAGGIO Emoglobina glicosilata: l’ HbA1c riflette il valore dei livelli glicemici medi dei 2-3 mesi precedenti il controllo
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Rischio relativo di complicanze in base al valore di HbA1c
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MODY Maturity Onset Diabetes of the Young Diabete non immunologico Ereditarieta’ autosomica dominante Forme monogeniche Esordio anche neonatale Gravita’ lieve-media (tranne MODY 3) Spesso non insulino richiedente Prevalenza da definire Inquadramento recente e progressivo
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1 2 3 4 5 6 X HNF- 4 GPK HNF – 1 IPF-1 HNF –1 Neuro D1 ? 20q 7p 12q 13q 17q 2q ? +-?+--+-+-?+--+- GENE LOCUS INSULINA MODY
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