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1. CREDITO E SUE CLASSIFICAZIONI a.s. 2014/15.  Credito: scambio di beni, di servizi o di capitali disponibili oggi contro beni, servizi o capitali futuri.

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1 1. CREDITO E SUE CLASSIFICAZIONI a.s. 2014/15

2  Credito: scambio di beni, di servizi o di capitali disponibili oggi contro beni, servizi o capitali futuri (es. vendita di merci contro la promessa di una somma di denaro esigibile ad una certa scadenza, concessione di un mutuo)  Presupposti del credito: fiducia del cedente (creditore) assunzione in capo allo stesso del rischio di insolvenza del debitore-cessionario

3  Credito alla produzione: rivolto alle aziende di produzione che richiedono risorse finanziarie per coprire il fabbisogno finanziario legato all’acquisto di fattori della produzione a veloce ciclo di utilizzo (materie prime, merci) oppure a lungo ciclo di utilizzo (fabbricati, impianti, macchinari)  Es: un commerciante ha acquistato merci per un valore complessivo di € 3.200. Regolamento per pronta cassa oppure a 60 giorni data fattura con interessi al 4%. Determina gli interessi dovuti nel caso di regolamento dilazionato.  I= C*r*t/36500 I=3.200*60*4/36500= € 21,04 Dopo 60 giorni si dovrà versare € 3.200+21,04=3221,04 ovvero il montante, costituito dal capitale + interessi

4  Credito al consumo: destinato all’operatore-famiglie, che utilizzano le risorse ricevute per l’acquisto di beni di consumo durevole (auto, elettrodomestici, beni di arredamento)  Forme tipiche di credito al consumo: prestiti personale vendite a rate Ho acquistato un elettrodomestico al prezzo di € 180; regolamento mediante 10 rate mensili, di cui la prima da versare tra 30 giorni. Interessi calcolati al 4%. Determina gli interessi dovuti e l’importo di ciascuna rata. I= C*(g(1)+g(n))/2*r/36500 I=180*(30+300)/2*4/36500=3,25 R= (180+3,25)/10=18,33 importo di ognuna delle 10 rate mensili

5  Credito diretto: operazioni che avvengono direttamente tra unità in avanzo di risorse (risparmiatori) e unità in disavanzo di risorse (utilizzatore del credito), senza che si interponga alcun intermediario (prestiti obbligazionari) Ostacoli al credito diretto: difficoltà del risparmiatore nel valutare il rischio dell’operazione mancata coincidenza tra tempo per il quale il risparmiatore è disposto a privarsi della disponibilità delle risorse finanziarie e tempo per il quale il soggetto da finanziare necessita di tali risorse

6  Credito indiretto: tra i datori di fondi e i prenditori di fondi troviamo un intermediario che assume la veste di debitore nei confronti di coloro che offrono risparmi e di creditore nei confronti di coloro che richiedono credito.  Principali intermediari finanziari: Banca (unico tipo di azienda che si vanta dei propri debiti, in quanto essi sono rappresentati dai depositi) Poste

7 2 LA BANCA E LE SUE FUNZIONI a.s. 2014/15

8  La banca è un’azienda che opera principalmente sul mercato dei capitali, la quale svolge una vasta gamma di operazioni nel settore dell’intermediazione creditizia, dei mezzi di regolamento, degli investimenti finanziari e delle attività accessorie e complementari  L’attività bancaria ha carattere d’impresa in quanto deve essere svolta con criteri imprenditoriali privatistici; la presenza di un forte interesse pubblico giustifica i controlli che vengono svolti dalle autorità creditizie (BCE, Comitato interministeriale per il credito e il risparmio, Ministero dell’economia e delle finanze)

9  Funzione stimolatrice del risparmio e della produzione: le risorse di cui necessita la banca provengono principalmente dal risparmio delle famiglie; attraverso campagne pubblicitarie e promozionali le banche stimolano la formazione del risparmio. Tale risparmio alimenta i vari settori produttivi attraverso i prestiti che la banca concede alle imprese oppure alle famiglie (credito al consumo)

10  Funzione creditizia: si basa sulla fiducia che i risparmiatori ripongono nella banca e sulla fiducia della banca nei confronti dei soggetti finanziati (imprese, famiglie). La funzione creditizia non si esaurisce nell’attività di intermediazione finanziaria, in quanto la banca svolge anche un’attività di trasformazione del credito e di creazione e moltiplicazione del credito

11 La banca acquisisce le risorse finanziarie a certe condizioni di durata, remunerazione e successivamente concede credito ad altre condizioni, adattandolo alle esigenze degli operatori che si rivolgono ad essa. Inoltre, in termini quantitativi, la banca è in grado di offrire credito per importi maggiori di quelli dei depositi raccolti.

12  Funzione di servizi: accanto ai servizi tradizionali (custodia e amministrazione di titoli, locazione delle cassette di sicurezza), la banca:  garantisce alcune forme innovative di utilizzazione delle disponibilità monetarie (cassa continua, sportelli automatici)  fornisce servizi di canalizzazione bancaria di numerosi pagamenti (stipendi, pensioni, utenze)  fornisce una serie di servizi collaterali (leasing, factoring, ecc.) direttamente o tramite società collegate e controllate

13  Funzione di investimento: la banca impiega parte delle sue disponibilità finanziarie in investimenti strutturali (immobili, mobili e macchine d’ufficio, sistemi di elaborazione dati) e in investimenti in titoli e in divise estere.  Gli impieghi in titoli immobilizzati comprendono anche le partecipazioni in società controllate e collegate costituite per lo svolgimento di attività collaterali

14  Funzione monetaria: consiste nell’integrare il sistema di regolamento degli scambi nazionali ed internazionali con la moneta bancaria (assegni bancari e circolari) e con la moneta scritturale (giroconti attraverso i quali i rapporti tra creditore e debitore vengono regolati tramite scritture contabili nei rispettivi conti bancari)  POS: consentono al compratore di regolare gli acquisti tramite un addebito automatico del proprio C/C e il contestuale accredito del C/C del venditore

15 3. LE OPERAZIONI DI PROVVISTA FONDI a.s 2014/15

16  Le operazioni di provvista fondi consentono alla banca di acquisire mezzi finanziari da terzi; sono dette operazioni passive in quanto la banca assume la veste giuridica di debitore nei confronti di coloro dai quali riceve fondi.  Sotto l’aspetto economico, con riferimento alle operazioni di provvista fondi, la banca sostiene costi rappresentati dagli interessi passivi

17  Il C/C di corrispondenza è un contratto con il quale la banca si obbliga a svolgere il servizio di cassa nei confronti del cliente (consentendogli di utilizzare la moneta bancaria) e ad effettuare per conto dello stesso una serie di atti e servizi (incasso di assegni ed effetti, negoziazione di titoli e divise, riscossione di cedole)  Il C/C di corrispondenza passivo rientra tra le operazioni di raccolta fondi e presenta saldi a favore del correntista e a debito della banca.

18  Principali operazioni che movimentano il C/C:  Versamenti effettuati allo sportello di denaro contante o assegni  Prelevamenti in contanti o a mezzo assegni  Incasso di effetti e ricevute  Bonifici  Sconto di effetti  Pagamenti di imposte, rate di mutui, utenze  Accredito di stipendio, pensioni

19  La valuta assegnata ad ogni operazione rappresenta il momento a partire dal quale la somma registrata sul conto inizia o cessa di produrre interessi a favore del correntista oppure a favore della banca.  La banca riconosce al correntista un tasso di interesse, generalmente molto basso, sulle somme depositate e non utilizzate.  Il C/C ha però dei costi, chiamati spese e commissioni, che il cliente paga alla banca per le operazioni eseguite sul conto

20  Il titolare di un C/C deve tenere sotto controllo le operazioni effettuate personalmente sul proprio conto corrente o eseguite dalla banca dietro suo incarico. Bisogna sempre sapere quanto denaro è depositato sul conto per essere certi di non effettuare spese superiori alla somma disponibile.  Nel caso in cui l’importo degli addebiti sia superiore a quello degli accrediti, il conto corrente presenta un saldo debitore per il cliente (scoperto di conto). Ciò significa che la banca ha prestato a quest’ultimo le somme necessarie ad eseguire i pagamenti e sull’importo prestato la banca applica un tasso di interesse debitore per il cliente, superiore a quello creditore (ricevuto sulle somme depositate).

21  I depositi a risparmio liberi rientrano, anch’essi, tra le operazioni di raccolta fondi e sono caratterizzati dalla piena disponibilità delle somme depositate.  Sono comprovati da un libretto che attesta il contatto di deposito.  I depositi a risparmio rientrano tra i depositi a tempo, in quanto accolgono risparmi che il depositante è disposto a lasciare investiti con una certa stabilità per ottenere una adeguata remunerazione  I C/C invece rientrano tra i depositi-moneta in quanto accolgono le disponibilità liquide necessarie a far fronte alle esigenze correnti e di conseguenza per i titolari di questi depositi la remunerazione ha scarsa importanza, perché essi si propongono di usufruire dei servizi connessi al deposito stesso

22 4. CREDITO AL CONSUMO E MUTUI A.S 2014/15

23  Il credito al consumo è una concessione creditizia rivolta alle economie familiari e rientra tra le operazioni di impiego fondi per la banca.  Serve a finanziare i più svariati fabbisogni connessi all’acquisto di beni di uso durevole, all’effettuazione di viaggi e vacanze, ecc.  I prestiti personali vengono concessi alla persona, indipendentemente dall’utilizzo che la stessa ne farà.  Il prestito al consumo viene invece concesso per una specifica finalità di acquisto (prestito auto, prestito vacanze, ecc.)

24  I prestiti personali hanno le seguenti caratteristiche: L’importo massimo del finanziamento è pari a un certo numero di stipendi mensili (lavoratore dipendente) o a una data frazione del reddito annuo (libero professionista) La durata varia da 24 a 60 mesi Il rimborso di solito avviene mediante rate mensili posticipate Nell’ambito dei prestiti personali assume notevole rilevanza il TAEG, ovvero il costo effettivo del prestito

25  I mutui, generalmente assistiti da garanzia ipotecaria, sono prestiti a medio-lungo termine che hanno come destinatari i privati, le imprese, gli enti pubblici.  Essi vengono erogati corrispondendo al soggetto destinatario l’intero importo del prestito al netto delle spese di istruttoria, di perizia e degli oneri fiscali.

26  Il rimborso del mutuo può avvenire: In un’unica soluzione alla scadenza, pagando periodicamente gli interessi convenuti Secondo un piano di ammortamento a rate mensili, trimestrali, semestrali, ecc.; solitamente secondo rate costanti formate da una quota capitale crescente e da una quota interessi decrescente (calcolata sul debito residuo al termine del periodo precedente) S= R*(1-(1+i)^(-n))/i S= importo del mutuo R= rata costante n= numero delle rate i= tasso di interesse unitario

27 5.RISPARMIO GESTITO E FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO a.s. 2014/15

28  Quando i risparmiatori non dispongono delle conoscenze necessarie per gestire al meglio i propri capitali, affidano le loro scelte di investimento ad appositi operatori autorizzati (banche, SIM, società di gestione del risparmio), ricorrendo al cosiddetto risparmio gestito.  I fondi comuni di investimento sono patrimoni indivisi di pertinenza dell’insieme dei partecipanti, i quali tramite la sottoscrizione di quote del fondo affidano i loro risparmi a una società di gestione che realizza e gestisce investimenti in titoli e altre attività finanziarie o in proprietà immobiliari.

29  I fondi comuni mobiliari italiani (investono il risparmio raccolto in valori mobiliari o in altre attività finanziarie) devono:  Essere istituiti e amministrati da società di gestione del risparmio  Possono essere di accumulazione (i proventi realizzati sono reinvestiti), di reddito (distribuiscono annualmente i proventi realizzati con la gestione del patrimonio comune) oppure misti (proventi in parte distribuiti e in parte reinvestiti)  Le quote di partecipazione al fondo sono tutte di uguale valore e attribuiscono uguali diritti  Il patrimonio del fondo è distinto sia da quello dei sottoscrittori, sia da quello della società di gestione

30  Gli utili della società di gestione derivano dalle commissioni, al netto delle spese di commercializzazione del prodotto e di quelle relative al proprio funzionamento  Commissioni di sottoscrizione vengono trattenute all’atto della sottoscrizione (di conseguenza al patrimonio del fondo confluisce solo l’importo versato dal sottoscrittore meno l’ammontare delle commissioni)  Commissioni di gestione rappresentano il compenso a favore della società di gestione per l’attività di amministrazione del fondo e vengono sottratte dal patrimonio del fondo  Commissioni di riscatto sono trattenute all’atto del rimborso delle quote dei partecipanti (di scarsa applicazione)


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