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PubblicatoFrancesco Pinna Modificato 8 anni fa
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Sociologia delle comunicazioni di massa Federico Boni, Teorie dei media, Il Mulino Federico Boni, Teorie dei media, Il Mulino Schede a cura di Marino Cavallo, Università di Ferrara Schede a cura di Marino Cavallo, Università di Ferrara
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Quali teorie? La conoscenza di senso comune La conoscenza di tipo professionale La conoscenza scientifica
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Quali media? L’interazione comunicativa: Faccia a faccia Interazione mediata Quasi interazione mediata
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Quali media? La stampa: Stampa a caratteri mobili Favorisce comunità immaginate Il capitalismo a stampa
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Quali media? Il cinema: Industria dell’intrattenimento (star system) Funzioni artistiche e intellettuali Strumento di propaganda Neorealismo, antirealismo, semiotica delle immagini
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Quali media? La radio: Nasce il broadcasting Ampia diffusione Potenzialità rivoluzionarie del media radiofonico: Brecht, Benjamin Instaura un rapporto intimo con l’ascoltatore (Arnheim) Uso emancipatorio della radio (Enzensberger)
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Quali media? La televisione: Nasce sperimentalmente nel ’29 in GB e USA e si sviluppa negli anni ’50 In Italia si avvia nel ’54 e l’offerta si completa nel ’79. Negli anni ’80 si sviluppa la TV commerciale. Il duopolio. La convergenza digitale. Le teorie: il flusso (R. Williams 1974); la neotelevisione (U.Eco, 1983)
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Quali media? La musica registrata: La fonografia: il vinile, la musicassetta,il cd, l’mp3 Il giudizio negativo di T.W. Adorno sulla musica commerciale (il jazz in particolare) I cultural studies e l’approccio delle sottoculture Musica e fruizione: il walkman Il pop come mezzo di comunicazione: racconto mediale con tanti luoghi (canzone, performance, stampa, radio, media visivi, nuovi media)
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Quali media? La telefonia: Personal medium: comunicazione individuale e interattiva Tecnologia di socialità Tecnologie mobili Pluralità di codici comunicativi (suonerie, sms,videofonino, ecc..)
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Teorie sociali e media La modernità: La società moderna tra 800 e 900: rivoluzione industriale, fabbriche, città La massificazione
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Teorie sociali e media Oltre la modernità: Il postmoderno (F. Lyotard, 1979) Visioni plurali del mondo Fine delle grandi narrazioni spaesamento
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Teorie sociali e media La società globale: Globalizzazione: dimensione economica, politica, culturale La comunicazione-mondo (Mattelart) Flussi culturali globali: etnorami, tecnorami, finanziorami, ideorami, mediarami (Appadurai, 1990) Mondo alla McDonald’s (Ritzer, 1996)
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L’industria dei media Le teorie economiche sui media: Teoria del libero mercato Teoria dell’economia politica della comunicazione Il potere La proprietà Le dimensioni del mercato Internazionalizzazione (imperialismo culturale)
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L’industria dei media Professionisti, prodotti e pubblici: I lavoratori dei media come risorsa economica flessibilità I lavoratori dei media come soggetti sfruttati dal capitalismo potere I lavoratori dei media come professionisti
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L’industria dei media Strutture produttive e prodotti: Propaganda e costruzione del consenso (Chomsky, 1988) Media e violenza simbolica (Bourdieu, 1996)
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L’industria dei media Il pubblico secondo i produttori mediali: Il pubblico come merce venduta agli inserzionisti (D. Smythe) L’audience come costruzione artificiale (Ang, 1991)
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La cultura dei media I mondi dei media: Innumerevoli figure si muovono per realizzare prodotti mediali (H. Becker, 1982) i soggetti e le organizzazioni mediali producono loro culture (W.Griswold, 1994)
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La cultura dei media I mondi dei media: Il sistema dell’industria culturale (Hirsh, 1972) Sottosistema tecnico (artisti e agenti) Sottosistema manageriale (organizzazioni) Sottosistema istituzionale (media) Consumatori Questi sottosistemi agiscono da filtro I feedback provengono sia dei media stessi che dal pubblico
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La cultura dei media La sociologia degli emittenti: La costruzione della notizia Comunità interpretativa Raccolta delle informazioni Selezione delle notizie (criteri relativi all’evento,al prodotto, al mezzo, al pubblico, alla concorrenza, [Wolf, 1985]) La presentazione della notizia La costruzione della realtà (agenda setting, framing)
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La cultura dei media La sociologia degli emittenti: La produzione televisiva La costruzione dei palinsesti (criterio economico, tradizione di rete, specificità editoriale, diversità nell’arco temporale, appropriatezza tra genere e fascia oraria, offerta della concorrenza) Tipologie di fiction e ruoli professionali (sceneggiati e soap opera, Cantor 1983)
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Teorie normative dei media Libertà e controllo nei media: Modello autoritario Modello totalitario La libertà di informazione Televisione e contenuti: i minori La patente per fare TV (K. Popper)La patente per fare TV (K. Popper)
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Teorie normative dei media La qualità televisiva: La diversità (Blumler, 1992) sostanzialesostanziale nei tipi di programmanei tipi di programma nei palinsestinei palinsesti stilisticastilistica nella distribuzione delle risorsenella distribuzione delle risorse nel pubbliconel pubblico nella qualitànella qualità
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I contenuti dei media Il concetto di genere: “è un’interfaccia tra produttori e consumatori di media” (Grignaffini, 2004) Il concetto di genere: “è un’interfaccia tra produttori e consumatori di media” (Grignaffini, 2004) Il genere come proprietà produttivo formale Il genere come proprietà del contenuto Il genere come funzione sociale Il genere serve al settore produttivo il genere serve al settore distributivo il genere serve al pubblico
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I contenuti dei media Il genere in pratica: riti e culti Il genere in pratica: riti e culti Gli eventi mediali (Dayan e Katz, 1992) Caratteristiche linguistiche (semantica, sintassi, pragmatica) Testo (agoni, incoronazioni, conquiste) Processo (organizzazione originaria, pubblico primitivo, istituzione televisiva, pubblico) Contratto (eventi mancati, rifiutati, negati, forzati, deviati)
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I contenuti dei media Il genere in pratica: riti e culti Il genere in pratica: riti e culti Gli eventi di crisi: Watergate Rodney King Il processo come rituale di degradazione Gli eventi e i riti: esiste una contiguità Evento ritualizzato: Twin Towers Rito eventizzato: G8 Genova 2001
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I contenuti dei media Il genere in pratica: riti e culti Il genere in pratica: riti e culti C aratteristiche dell’oggetto di culto: carattere simbolico elementi mitici (e quindi narrativi) caratteristiche identitarie dipendenza attiva Gli elementi del culto televisivo: Fidelizzazione Piacere Effetti di realtà Comunità virtuale
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I contenuti dei media I testi dei media I testi dei media Le funzioni sociali dei testi : Funzione affabulatoria Funzione bardica Funzione ritualizzante Funzione modellizzante Le rappresentazioni mediatiche: Rappresentazioni dell’identità Contenuti ideologici
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Il consumo dei media Dal pubblico ai pubblici Dal pubblico ai pubblici Massa Gruppo sociale Mercato di consumatori Dimensione quantitativa (audience) Dimensione qualitativa
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Tre cicli o periodi: Media forti (prima metà del 900) Media deboli Ritorno al potere dei media
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Il consumo dei media approccio teorico approccio empirico integrazione conflitto
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Media e metropoli: la scuola di Chicago Gli studi di R. Park sulla stampa Il ruolo formativo della stampa nei processi di integrazione
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La teoria ipodermica e il modello di Lasswell L’effetto proiettile dei media La guerra dei mondi di O. Welles, 1938 I regimi totalitari in Europa e i media La propaganda e l’opinione pubblica (H. Lasswell, 1948)
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La teoria ipodermica e il modello di Lasswell chi (l’emittente) dice cosa (i contenuti) attraverso quale canale (i mezzi) a chi (i destinatari) con quale effetto (i risultati)
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Il modello di P. Lazarsfeld, 1940 Approccio empirico Flusso della comunicazione a due stadi Il ruolo dei leader d’opinione e l’influenza personale Gli effetti limitati dei media
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Il consumo dei media Mass media Il flusso della comunicazione a due stadi
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Il modello di P. Lazarsfeld, 1940 Gli effetti dei media dal punto di vista empirico: Attivazione: sollecitazione dell’interesse, maggiore esposizione all’informazione, orientamento al consumo in base alla selezione, cristallizzazioneAttivazione: sollecitazione dell’interesse, maggiore esposizione all’informazione, orientamento al consumo in base alla selezione, cristallizzazione Rinforzo: comporta il rafforzamento delle proprie opinioni attraverso i messaggi dei mediaRinforzo: comporta il rafforzamento delle proprie opinioni attraverso i messaggi dei media Conversione: riguarda la capacità dei media di modificare le opinioni, si tratta di comportamenti minoritariConversione: riguarda la capacità dei media di modificare le opinioni, si tratta di comportamenti minoritari
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La teoria dell’informazione, Shannon e Weaver, 1950 Nasce negli Stati Uniti in un contesto di sviluppo delle tecnologie della comunicazione È centrata su modelli matematici di trasmissione dei messaggi Rimangono di sfondo i temi del significato e del contesto d’uso dell’informazione
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La teoria dell’informazione, Shannon e Weaver, 1950 trasmittentericeventemezzomessaggio rumore feedback
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Funzioni, usi e gratificazioni Il funzionalismo: fiducia nel conformismo e nel consenso; i media sono un sottosistema della società; lo struttural funzionalismo individua quattro imperativi funzionali che permettono al sistema sociale di funzionare: conservazione del modello e controllo delle tensioni, adattamento all’ambiente, perseguimento dello scopo, integrazione (schema AGIL, T. Parsons)
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Funzioni, usi e gratificazioni Il funzionalismo. Funzioni a cui assolvono i media, di tipo sociale e individuale: Consapevolezza di minacce o pericoliConsapevolezza di minacce o pericoli Mezzi per realizzare attività istituzionalizzateMezzi per realizzare attività istituzionalizzate Circolazione incontrollata di notizieCircolazione incontrollata di notizie Eccessi di informazioneEccessi di informazione Acquisizione di statusAcquisizione di status Essere cittadini ben informatiEssere cittadini ben informati Rafforzare norme socialiRafforzare norme sociali
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media Funzioni, usi e gratificazioni Usi e gratificazioni. Teorie meno deterministiche del funzionalismo: Da: “cosa fanno i media alle persone?” a “cosa fanno le persone con i media?”Da: “cosa fanno i media alle persone?” a “cosa fanno le persone con i media?” I media soddisfano bisogni: cognitivi, affettivo estetici, di evasione, integrativi, sia a livello della personalità che socialeI media soddisfano bisogni: cognitivi, affettivo estetici, di evasione, integrativi, sia a livello della personalità che sociale Il pubblico è attivo, l’iniziativa e la scelta per soddisfare i bisogni di gratificazione dipendono dallo spettatore, i media non sono l’unica fonte di soddisfazione dei bisogni, il significato dei prodotti fruiti va messo in relazione agli orientamenti presenti nel pubblicoIl pubblico è attivo, l’iniziativa e la scelta per soddisfare i bisogni di gratificazione dipendono dallo spettatore, i media non sono l’unica fonte di soddisfazione dei bisogni, il significato dei prodotti fruiti va messo in relazione agli orientamenti presenti nel pubblico
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La teoria critica L’approccio teorico critico della Scuola di Francoforte (Horkheimer, Adorno) L’ideologia come visione distorta dei rapporti sociali e la funzione dei media L’industria culturale La sfera pubblica e la massificazione (J. Habermas)
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La scuola di Toronto e i suoi sviluppi Impero e comunicazioni (H. Innis) Il medium è il messaggio (M. McLuhan) Il villaggio globale Media caldi e media freddi
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La scuola di Toronto e i suoi sviluppi I media elettronici (J. Meyrowitz) I riferimenti teorici sono principalmente McLuhan e GoffmanI riferimenti teorici sono principalmente McLuhan e Goffman Temi di ricerca: identità di genere e di gruppo, nuove forme di socializzazione, potereTemi di ricerca: identità di genere e di gruppo, nuove forme di socializzazione, potere Ridefinizione del senso del luogo: confusione di genere m/f, di caratteristiche della socializzazione per via della tv (infanzia e adulti), perdita di rispetto per la politica per la quotidiana presenza dei media nella vita pubblica e privata dei leaderRidefinizione del senso del luogo: confusione di genere m/f, di caratteristiche della socializzazione per via della tv (infanzia e adulti), perdita di rispetto per la politica per la quotidiana presenza dei media nella vita pubblica e privata dei leader
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media I cultural studies Si sviluppano a partire dagli anni ’60 in GB e sono centrati sulle condizioni socioeconomiche e sulle culture e le sottoculture Le ricerche empiriche studiano le strategie di produzione delle diverse culture I CS individuano un ruolo ideologico dei media ma nel contempo sottolineano il ruolo attivo del pubblico
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La scuola di Birmingham L’approccio dei cultural studies vede la cultura intrecciata con le pratiche sociali e cerca di superare l’approccio struttura-sovrastruttura. I gruppi sociali reagiscono attivamente ai messaggi proposti. [Stuart Hall] L’approccio dei cultural studies vede la cultura intrecciata con le pratiche sociali e cerca di superare l’approccio struttura-sovrastruttura. I gruppi sociali reagiscono attivamente ai messaggi proposti. [Stuart Hall]
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La scuola di Birmingham Nei cultural studies è molto rilevante il ruolo del pubblico, che può leggere in modo diverso i codici del messaggio e del testo Nei cultural studies è molto rilevante il ruolo del pubblico, che può leggere in modo diverso i codici del messaggio e del testo encoding encoding Emittente Messaggio/prodotto Mezzo Pubblico decoding
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La scuola di Birmingham Possono esistere diversi tipi di “lettura”: Possono esistere diversi tipi di “lettura”: Lettura preferita Lettura negoziata Lettura oppositiva
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La scuola di Birmingham Il processo interpretativo è il risultato dell’incontro testo lettore e avviene nel momento della decodifica, esso avviene: Il processo interpretativo è il risultato dell’incontro testo lettore e avviene nel momento della decodifica, esso avviene: Nel consumo [funzione passiva] Nella costruzione di senso/significato [funzione attiva]
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La scuola di Birmingham Nel processo interpretativo il soggetto: Nel processo interpretativo il soggetto: Seleziona alcuni tratti del testo Anticipa la trama e la struttura narrativa Conferisce senso [valori ed emozioni] al testo Costruisce sviluppi e mondi possibili Archivia e conserva sequenze ed elementi
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La scuola di Birmingham ComprensioneInterpretazione Testo semplice, con codici e contenuti evidenti tali da permettere uniformi decodifiche da parte della quasi totalità dei lettori Testo complesso con codici e contenuti ad alta polisemia che possono indurre decodifiche alternative da parte di lettori diversi Utilizzo di schemi cognitivi semplici e naturalmente conosciuti dal lettore (senso comune) Necessità di utilizzare schemi cognitivi complessi e aperti (piani, narrazioni, frames, ecc.) Prevalere del livello denotativo nella lettura Prevalere del livello connotativo Lettore comune Lettore competente Scarsi scostamenti nei processi di encoding e decoding (ciò che si vuol dire è facilmente compreso dal lettore) Possibili e forti scostamenti nei processi di encoding e decoding (il lettore può leggere altro e di più rispetto alle intenzioni dell’autore) Prevalgono i textual constraints Prevalgono gli extratestual constraints (le conoscenze già acquisite)
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La scuola di Birmingham fonte emittente encoding mezzomessaggioriceventi decoding effetti Letture del mondo -proprietà e controllo -operatori e profession. dei diversi media Processi produttivi e scelta dei codici-mezzi per la messa a punto del… CODICI Immaginario mediale (fatti, personaggi di fantasia, fiction) Informazione (fatti, personaggi, ecc.) CONTENUTI (informazioni, narrazioni…) COMPRENSIONE INTERPRETAZIONE CONFERMA MODIFICA Schema tratto da M. Livolsi, 2000
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La teoria della coltivazione (G. Gerbner) Il potere dei media di distorcere la realtà I media sono uno strumento di socializzazione che coltiva visioni omologate e omogeneizzate della realtà Critiche: i risultati non sono generalizzabili; la tv non è l’unica fonte di socializzazione; il consumo mediale è differenziato
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Effetti dei media [in rapporto alla durata di esposizione] immediatabrevemedialunga Conoscenze* Sentimenti emozioni * Schemi cognitivi semplici * Credenze collettive * Atteggiamenti* Rappresentazioni* Modelli di comportamento * Valori* M. Livolsi, 2000
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Effetti dei media a lungo termine La cultivation theory [G. Gerbner], fasi principali: La cultivation theory [G. Gerbner], fasi principali: La televisione è una presenza massiccia ma invisibile La realtà della tv è una costruzione mediale Lo spettatore è sempre meno selettivo La ripetizione impone forme e modelli La tv così coltiva forme preferenziali del reale e modelli di comportamento La tv diffonde modelli culturali in cui diventa preferenziale e agevole identificarsi Il mondo della tv diventa un mondo in cui è desiderabile vivere I contenuti della tv sono omologanti
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media La spirale del silenzio (E. Noelle-Neumann, 1980) I meccanismi di formazione e influenza dell’opinione pubblica Il clima d’opinione L’esigenza delle persone di conformarsi a quella che è considerata l’opinione prevalente
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media L’etnografia del pubblico È concentrata sulle pratiche del pubblico dei media, che dimostra un atteggiamento attivo Utilizza riferimenti teorici dei “cultural studies” e delle teorie degli “usi e gratificazioni”
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media L’etnografia del pubblico Le ricerche sugli usi della televisione ottenute attraverso lo studio di 300 nuclei famigliari (J. Lull, 1990) Usi strutturali: ambientali (sottofondo) o regolativi (tempi della giornata);Usi strutturali: ambientali (sottofondo) o regolativi (tempi della giornata); Usi relazionali: facilitatore della comunicazione, occasioni di contatto interpersonale, agenda di conversazione, apprendimento di norme sociali, esplicita le relazioni gerarchiche all’interno delle famiglieUsi relazionali: facilitatore della comunicazione, occasioni di contatto interpersonale, agenda di conversazione, apprendimento di norme sociali, esplicita le relazioni gerarchiche all’interno delle famiglie
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media L’etnografia del pubblico Le ricerche sugli usi della televisione ottenute attraverso lo studio di 300 nuclei famigliari (J. Lull, 1990) Visione focalizzataVisione focalizzata Monitoraggio (mix di attenzione e altre attività)Monitoraggio (mix di attenzione e altre attività) Visione passatempo (minimo livello di attenzione)Visione passatempo (minimo livello di attenzione)
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media L’etnografia del pubblico Tipologie di consumo (Mancini, 1991) Comunitario (agli albori della tv)Comunitario (agli albori della tv) FamigliareFamigliare IndividualizzatoIndividualizzato
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Il consumo dei media Gli effetti dei media Gli effetti dei media L’etnografia del pubblico Consumo dei media e identità Comunità interpretativeComunità interpretative Gender e media (maschile:piacere/dovere; femminile (discontinuo); stereotipi di genere e mediaGender e media (maschile:piacere/dovere; femminile (discontinuo); stereotipi di genere e media Media e costruzione dell’identità culturale: transculturalità, ibridazione, indigenizzazioneMedia e costruzione dell’identità culturale: transculturalità, ibridazione, indigenizzazione
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