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PubblicatoMarianna Mori Modificato 8 anni fa
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Occuparsi dei bambini, è sicuramente fonte di enorme gioia e soddisfazione, ma anche responsabilità e preoccupazione. Il primo soccorso, quale fase iniziale delle cure di emergenza di cui il bambino malato o infortunato necessitano, prima dell’intervento del Medico, è sempre fonte di ansia e di insicurezza. La conoscenza può ridurre l’ansia e migliorare le cure.
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LA FEBBRE La febbre del bambino viene sempre vissuta come un evento negativo e allarmante, fonte di ansia e tensione. Ma non è giusto che sia così. La febbre è un meccanismo biologico molto antico, che si è affermato nel corso dell’evoluzione della specie umana, per garantire una energica difesa dell’organismo contro una situazione di stress, attraverso l’accelerazione del metabolismo.
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PERCHE’ ABBASSARE LA FEBBRE Anche se il meccanismo in sé ha un valore positivo, una febbre alta si associa a sintomi fastidiosi di malessere e sofferenza, o una troppo brusca elevazione della febbre può causare, nei bambini predisposti, convulsioni, ed è solo per questo che si cerca di abbassarla con antipiretici.
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“Regole d’oro”della gestione della febbre nel bambino: 1)qual è il grado di temperatura da considerare febbre:dai 38.5(temperatura esterna); dai 37.5 parliamo di temperatura sub-febbrile; 2) a che temperatura dare l’antipiretico: dai 38.5 in su, ma se il piccolo manifesta malessere anche per temperature inferiori o in assenza di febbre, come antidolorifico; 3) dove misurarla: ascella o inguine(via rettale è pericolosa per rottura del termometro e meno precisa);
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4) quale farmaco per l’antipiresi: paracetamolo o ibuprofene, invece novalgina e aspirina non sono indicati nei bambini mentre cortisone e anti-infiammatori non fanno in sè scendere la febbre; 5) via di somministrazione: orale, che consente dosaggio più preciso, assorbimento più costante ed effetto più rapido della rettale; 6) mezzi fisici(acqua, ghiaccio, alcool): non preferibili perché fastidiosi per il piccolo(che va tranquillizzato, non stressato quando non sta bene) e perché un brusco abbassamento della febbre non è desiderabile
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CONVULSIONI FEBBRILI Interessano bambini tra i 6 mesi e i 6 anni, peraltro sani, che reagiscono con un’ipereccitazione del sistema nervoso all’aumento brusco della temperatura, per una loro predisposizione genetica. Non sono pericolose per la vita e si bloccano somministrando diazepam in perette per via rettale
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Cosa fare in caso di convulsione mantenere la calma allentare l'abbigliamento, in particolare intorno al collo se il bambino è incosciente, metterlo in decubito laterale per evitare l'inalazione di saliva ed eventuale vomito non forzare l'apertura della bocca non dare farmaci o liquidi per via orale
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Gestione della crisi convulsiva Se il bambino soffre già di convulsioni, somministrare DIAZEPAM clisteri rettali, 5 mcg fino a tre anni e 10 mcg dopo i tre anni, in caso di convulsione prolungata oltre 2-3 min. (il Diazepam somministrato per via rettale impiega circa 3 minuti a bloccare la crisi, se non si ferma si può ripetere la somministrazione).
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Punture di insetto Per le punture di zanzare, ghiaccio e poi pomata antistaminica o cortisonica. In caso di punture di api, vespe e calabroni, se ancora presente il pungiglione, e' necessario asportarlo, immediatamente, con pinzetta o unghia, controllando che non rimangano residui. Applicare localmente del ghiaccio e poi crema al cortisone. Se allergia al veleno di imenotteri, antistaminici e cortisonici generali. Con le zecche, non strapparle con le mani ma con una pinzetta dopo averla ricoperta di olio, alcol o pomata.
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Avvelenamenti Un veleno può entrare nel corpo attraverso quattro vie: ·per ingestione : cibi, alcool, farmaci, prodotti per la casa, piante · per inalazione : monossido di carbonio, anidride carbonica, vapori derivanti da prodotti per la casa, droghe, fumi industriali · per assorbimento cutaneo : piante, pesticidi, fertilizzanti a contatto con la pelle · per iniezione o punture : ragni, serpenti
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Cosa fare in caso di avvelenamento 1)Prestare la massima attenzione nell’individuare (attraverso ad esempio odore, fumo, contenitori) un particolare che aiuti a capire l’eventualità e la natura dell’avvelenamento. 2) Raccogliere tutte le informazioni possibili dai presenti e dalla vittima stessa se possibile. 3)Trasportare insieme alla vittima ogni elemento che possa avere relazione con il veleno. 4) Non dare nulla da bere o da mangiare alla vittima. 5) Rimuovere il tossico, es allontanare la vittima dall’ambiente in caso di inalazione,lavare con acqua corrente in caso di contatto cutaneo, provocare il vomito o lavanda gastrica se ingestione(entro 1 ora). 6) Antidoti aspecifici: carbone vegetale.
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È sempre molto importante non improvvisare rimedi frutto del passaparola o delle credenze popolari, ma rivolgersi immediatamente agli esperti del centro antiveleni, che e' possibile contattare ogni giorno dell'anno 24 ore su 24, per esempio Centro di Milano, numero di telefono 02 66.10.10.29.
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Basic Life Support Il basic life support ( supporto di base alle funzioni vitali), BLS, è il primo soccorso di un infortunato o ammalato, che sia una persona priva di sensi (svenuta) o con un blocco meccanico delle vie aeree (es. oggetti nella gola, acqua nei soggetti che affogano) o sottoposta a folgorazione elettrica o in arresto cardiaco o coma.
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Scopo del BLS Mantenere ossigenato il cervello e il muscolo cardiaco, insufflando artificialmente aria nei polmoni e provocando, per mezzo di spinte compressive sul torace, un minimo di circolazione del sangue.
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Tempistica Importante è la tempestività dell'intervento: dall'inizio dell'arresto cardio-circolatorio, le probabilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% ogni minuto; già dopo 9-10 min., in assenza di Rianimazione Cardio-Polmonare è impossibile sperare il recupero del danno anossico cerebrale definitivo (ma i primi gravi danni al cervello si riscontrano dopo già 4 minuti di mancanza di ossigeno).
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Valutazione primaria Valutare se il soggetto è vittima di un malore oppure di un trauma. Valutazione lo stato di coscienza del soggetto, cioè la capacità d di rispondere agli stimoli esterni. Valutare l’ABC, dalle iniziali delle parole inglesi Airway, Breathing, Circulation.
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A B C Per iniziare l'ABC la persona va posta su un piano rigido (generalmente per terra) con gli arti e la testa allineati in posizione supina (pancia in alto) e con il torace scoperto.
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A: Airways Pervietà delle vie aeree: valutare se Vie aeree chiuse- Vie aeree aperte, chiamando il paziente per chiedere come sta: 1) risponde = vie aeree pervie, non ha bisogno di rianimazione 2) non risponde = considerare come vie aeree ostruite e quindi procedere.
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Prime manovre Mantenimento del capo in posizione neutra, quindi allineamento del rachide. Svuotare la bocca da eventuali corpi estranei: Corpi solidi (dita ad uncino) Corpi liquidi (garza avvolta intorno alle dita)
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B: Breathing Per controllare se l'infortunato respira, si accosta la guancia alla sua bocca (a circa 3-5 cm), osservando nel frattempo il torace. Questa manovra è detta "GAS" che sta per Guardo(espansione del torace), Ascolto( rumore del respiro), Sento (aria respirata): Guardare il movimento del torace Ascoltare il respiro Sentire il flusso d'aria sulla guancia.
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Cosa fare se non si osserva respiro L’osservazione del respiro deve essere mantenuta per 10 secondi. Se NON RESPIRA ventilare il paziente: due ventilazioni(insufflazioni di aria nella bocca) lente e progressive e rivalutare la presenza del respiro.
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C: Circulation Segnali della presenza di attività circolatoria: 1)MO.TO.RE. (MOvimenti, TOsse, REspiro) 2)ricerca del polso, preferibilmente carotideo. In assenza di segni di circolo, iniziare la rianimazione cardio-polmonare RCP
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Procedura della RCP Si fanno 5 insufflazioni, prima di procedere al massaggio cardiaco
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R C P: il massaggio cardiaco Paziente in posizione supina e piano rigido Inginocchiarsi a fianco del torace Rimuovere gli abiti dell'infortunato. La manovra richiede il contatto diretto delle mani con il torace. Collocare le mani(nel bambino piccolo due dita) direttamente sopra lo sterno(terzo inferiore). Tenendo le braccia dritte, senza piegare i gomiti, provocare una pressione sul torace di circa 2-5cm per ciascuna compressione. È importante rilasciare completamente dopo ogni compressione.
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Ritmo del massaggio cardiaco Fare 100 compressioni al minuto Ogni 30 compressioni, 2 ventilazioni
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CORPI ESTRANEI NELLE VIE AEREE Un corpo estraneo può procurare un’ostruzione parziale o completa delle vie aeree. Il paziente, a sua volta, potrà essere cosciente o non.
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CORPO ESTRANEO IN PAZIENTE COSCIENTE E OSTRUZIONE PARZIALE Se l’ostruzione è parziale, cioè con sufficiente passaggio d’aria, il paziente è in grado di tossire, di piangere e di parlare, è questa una situazione in cui dobbiamo astenerci dall’eseguire qualunque manovra di disostruzione, ma bisogna trasportare comunque il paziente in pronto soccorso.
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CORPO ESTRANEO IN PAZIENTE COSCIENTE E OSTRUZIONE TOTALE Se l’ostruzione è completa, la vittima non sarà in grado di tossire, non riuscirà a parlare o a piangere, presenterà cianosi rapidamente ingravescente, dispnea, mani al collo. Questa è una situazione drammatica che richiede un rapido intervento. Mentre si contatta la Centrale Operativa 118, si iniziano le tecniche per la disostruzione, che si differenziano a seconda che il paziente pediatrico sia un lattante o un bambino.
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Ostruzione completa nel lattante Alternare 5 pacche interscapolari con 5 compressioni toraciche esterne.
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Fase delle pacche interscapolari Pacche interscapolari (o dorsali): posizionare il piccolo prono (a pancia sotto) sull’avambraccio, appoggiare l’avambraccio sulla coscia ed applicare vigorosi colpi in sede interscapolare con via di fuga laterale.
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Fase delle compressioni toraciche Compressioni toraciche esterne: mettere il piccolo supino(a pancia in su) sull’avambraccio appoggiato alla propria coscia; eseguire le compressioni con due dita sullo sterno con frequenza di circa una ogni 3 secondi..
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Ostruzione completa nel bambino Alternare 5 pacche interscapolari con 5 manovre di Heimlich. Posizionare il bambino in piedi, porsi alle sue spalle, abbracciandolo da dietro intorno alla vita con un braccio per sostenerlo a livello toracico.
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Metodica Pacche interscapolari: applicare vigorosi colpi in sede interscapolare con via di fuga laterale. Manovra di Heimlich: porre una mano a pungo tra ombelico e sterno (bocca dello stomaco); sovrapporre l’altra mano al pungo; eseguire delle compressioni vigorose con direzione antero-posteriore e dal basso verso l’alto(movimento a cucchiaio).
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Paziente incosciente In caso di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, con paziente non cosciente: si posiziona la vittima su un piano rigido; si ispeziona il cavo orale, rimuovendo, se possibile, eventuali corpi estranei; se non è possibile evidenziare e rimuovere il corpo estraneo, iniziare la sequenza BLS
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Trauma cranico Controllare nelle prime 24-36 ore la presenza di sintomi di allarme: 1)Stato di coscienza:nelle ore diurne, accertare che siano normali la partecipazione all’ambiente e la reattività, di notte risvegliare il bambino ogni 3 ore per valutare lo stato di coscienza 2) Vomito: se ripetuto e incoercibile è un segno di allarme 3) Cefalea intensa o segni neurologici(difficoltà a camminare, perdita di equilibrio, perdita di forze, convulsioni)
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Ustioni La gravità dell’ustione dipende da: Fonte dell’ustione Estensione sul corpo dell’ustione Grado dell’ustione( primo, secondo, terzo) Età del paziente ( 70 anni) Altre malattie o lesioni
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Da non fare nelle ustioni Applicare olio ed altri unguenti Applicare ghiaccio Rimuovere le parti di vestiario attaccate all’ustione Perforare le vesciche In caso di catrame, grasso, cera, rimuoverli In caso di calce secca utilizzare acqua Usare getti violenti d’acqua, possono danneggiare i tessuti ustionati
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Da fare nelle ustioni Allontanare la fonte dell’ustione In caso di catrame, grasso, cera, raffreddarli con acqua· In caso di calce secca, spazzolarla via Sciacquare immediatamente occhi e volto Medicazioni umide con tamponi di garza sterili Avvolgere il paziente con un lenzuolo pulito e asciutto Somministrare ossigeno al 100% in caso di inalazione
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COLPO DI CALDO E DI FREDDO Calore portare la vittima in luogo fresco e ventilato alzare le gambe (se svenuta) spogliarla applicare compresse fredde e umide sulla pelle dare liquidi. Freddo togliere indumenti bagnati e asciugare la vittima riscaldare il corpo con massaggi mettere panni caldi sul corpo della vittima (anche borse dell’acqua calda) dare da bere liquidi caldi
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SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA Non esiste per il personale docente alcun obbligo di somministrare a scuola farmaci agli alunni. La responsabilità della gestione del problema ricade sul dirigente, che può dare la disponibilità a svolgere tale funzione dopo aver acquisito formalmente la richiesta scritta della famiglia o di chi esercita la potestà genitoriale.
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TANTI AUGURI ed IN BOCCA AL LUPO a TUTTI
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