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Rischi per la salute negli addetti alla guida di trattore Greta Pavesi, Flavia Bigoni, Giovanni Mosconi Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro.

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1 Rischi per la salute negli addetti alla guida di trattore Greta Pavesi, Flavia Bigoni, Giovanni Mosconi Unità Operativa Ospedaliera di Medicina del Lavoro Bergamo, 2 febbraio 2007

2 2 Principali fattori di rischio ed effetto patogeno Patologia muscoloscheletrica da scuotimenti, osteoartropatie degenerative da postura viziata ipoacusia neurosensoriale da esposizione a rumore Esposizione a polveri e/o tossici xenobiotici (trattamenti fitosanitari) infortuni Bergamo, 2 febbraio 2007

3 3 Rischio da esposizione a vibrazioni D.Lgs. 19 agosto 2005 n° 187 (dirett. 2002/44/CE) Bergamo, 2 febbraio 2007

4 4 La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche (trattori-mietitrebbiatrici) La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche (trattori-mietitrebbiatrici) Scuotimenti: “vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo intero che comportano rischi per la salute e la sicurezza del lavoratore: lombalgia e traumi del rachide”. Art.2 comma 1, punto b Scuotimenti: “vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo intero che comportano rischi per la salute e la sicurezza del lavoratore: lombalgia e traumi del rachide”. Art.2 comma 1, punto b Bergamo, 2 febbraio 2007

5 5 Patologie muscolo-scheletriche del RACHIDE di tipo acuto e/o cronico-degenerativo Definizione Patologie ad nelle quali le condizioni di lavorativo possono agire come cause primarie o concause rilevanti. Bergamo, 2 febbraio 2007

6 6 Principali fattori di suscettibilita’ individuale sesso età traumi e fratture patologie croniche attività nel tempo libero struttura antropometrica … Bergamo, 2 febbraio 2007 Eziopatogenesi multifattoriale Postura incongrua Vibrazioni al corpo intero Postura fissa prolungata Fattori R. lavorativi

7 7 In particolare, l’incremento di rischio per i trattoristi è legato al fatto che essi sono esposti a vibrazioni mentre la colonna vertebrale è spesso ruotata, in modo da permettere di controllare con lo sguardo le operazioni che si svolgono alle spalle del trattore dove sono collegati gli utensili che operano sul terreno (fresatrici, aratri, livellatrici, ecc.). Il meccanismo che si ritiene essere alla base dell’usura della colonna è costituito dal trauma vibratorio che causa un sovraccarico biomeccanico, dovuto a fenomeni di risonanza del rachide – nell’intervallo di frequenza tra 5 e 15Hz – con conseguenti lesioni a carico del corpo vertebrale, del disco e delle articolazioni intervertebrali.

8 8 Pressioni sul disco/Postura In questa tavola sono illustrate in libbre (1 libbra = 600 grammi circa) le variazioni relative delle pressioni sul terzo disco lombare nelle principali posizioni. In questa tavola sono illustrate in libbre (1 libbra = 600 grammi circa) le variazioni relative delle pressioni sul terzo disco lombare nelle principali posizioni. Bergamo, 2 febbraio 2007

9 9 Patologie colonna vertebrale patologie degenerative del rachide: discopatia lombare/ protrusione discale ernia discale lombalgie acute recidivanti Bergamo, 2 febbraio 2007

10 10 MECCANISMO DI FORMAZIONE DELL’ERNIA DEL DISCO Bergamo, 2 febbraio 2007

11 11

12 12 Valutazione vibrazioni Informazioni reperibili dal costruttore, banche dati accreditate Misurazione vibrazioni in accordo con standard ISO-EN Valutazione dei rischi c on indicazione delle misure di tutela da adottare Sorveglianza Sanitaria (segni precoci malattia, idoneità lavorativa, diagnosi malattia professionale) Informazione e formazione lavoratori Bergamo, 2 febbraio 2007

13 13 Valori limite di esposizione /valori di azione VALORI LIMITE: VALORI LIMITE: limite esposizione: 8h 1,15m/s 2 limite esposizione: 8h 1,15m/s 2 valore azione: 8h 0,5m/s 2 valore azione: 8h 0,5m/s 2 L’obbligo del rispetto dei valori limite di esposizione decorre dal 6.7.2014 per il settore agricolo. Sono da prevedersi comunque : interventi procedurali /organizzativi/ tecnici per l’abbattimento del rischio Bergamo, 2 febbraio 2007

14 14 Sorveglianza Sanitaria per esposti a valori superiori ai livelli di azione visita annuale per esposti a valori superiori ai livelli di azione visita annuale per esposti a valori inferiori ai livelli di azione per esposti a valori inferiori ai livelli di azione  Periodicità su parere del Medico Competente Bergamo, 2 febbraio 2007

15 15 Visita preventiva  Esame obiettivo generale  Esame obiettivo specifico articolazioni del rachide articolazioni spalle- gomiti-mani (eventuale controllo Rx) situazione vascolare arti superiori (ev. pletismografia con test da freddo) Questionari sintomatologici specifici Bergamo, 2 febbraio 2007

16 16 Visita periodica  Controllo organi bersaglio dal punto di vista fisiatrico.  Eventuale pletismografia arti superiori con test da freddo Bergamo, 2 febbraio 2007

17 17 D.M. 27-04-2004 Lista II – Malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità Agente: vibrazioni trasmesse al corpo intero per le attività di guida di automezzi pesanti e conduzione di mezzi meccanici Malattia: spondilodiscopatie del tratto lombare; ernia discale lombare Bergamo, 2 febbraio 2007

18 18 Bergamo, 2 febbraio 2007

19 19 INAIL “Ai fini dell’eventuale riconoscimento della natura professionale della malattia, i dati della letteratura, la casistica esaminata nonché i riferimenti delle normative previdenziali di altri Stati della UE, consentono di ritenere compatibile un periodo di esposizione al rischio di almeno 5 anni con valori di A(8) che si avvicinano al valore limite (1,15 m/s2)”.

20 20 Rischio da esposizione a rumore D.Lgs. 10 aprile 2006 n° 195 (dirett. 2003/10/CE) Bergamo, 2 febbraio 2007

21 21 Il rumore:

22 22 Il rumore: L’ipoacusia da rumore (neurosensoriale): Colpisce le cellule dell’orecchio interno Colpisce le cellule dell’orecchio interno È irreversibile È irreversibile È simmetrica È simmetrica Non progredisce una volta cessata l’esposizione Non progredisce una volta cessata l’esposizione Si accompagna alla presenza di acufeni (fischi e ronzii) Si accompagna alla presenza di acufeni (fischi e ronzii) Interessa inizialmente i 4000Hz e poi si allarga (quindi c’è una lunga fase asintomatica ed il disagio diviene manifesto quando oramai è tardi) Interessa inizialmente i 4000Hz e poi si allarga (quindi c’è una lunga fase asintomatica ed il disagio diviene manifesto quando oramai è tardi)

23 23 Bergamo, 2 febbraio 2007 La rumorosità media : -Trattore non cabinato 85-95 dB -Trattore cabinato 75-85 dB

24 24 Il rumore: Riepilogo del 195/06: Tra 80 e 85 dB (A) 1) Valutazione del rischio 2) Informazione 3) Controllo sanitario (a richiesta o su decisione del MC) 4) Dotazione dei DPI Maggiore di 85 dB (A) 1) DPI obbligatori 2) Controllo sanitario obbligatorio Valore limite di esposizione - giornata lavorativa di 8 ore-: 87 dB (A) (considerando l’attenuazione fornita dall’utilizzo di DPI) Bergamo, 2 febbraio 2007

25 25 Rischio da esposizione a rumore 1) Il datore di lavoro sottopone alla sorveglianza sanitaria di cui all'articolo 16, i lavoratori la cui esposizione al rumore eccede il valore di 85 dBA. 2) La sorveglianza sanitaria di cui al comma 1 è estesa ai lavoratori esposti a livelli superiori ai valori inferiori di azione, su loro richiesta o qualora il medico competente ne conferma l'opportunità. 3) Nel caso in cui la sorveglianza sanitaria riveli, in un lavoratore, l'esistenza di anomalie imputabili ad esposizione a rumore, il medico competente ne informa il datore di lavoro e d il lavoratore. Bergamo, 2 febbraio 2007

26 26 Rischio da esposizione a rumore 4) Nei casi di cui al comma 3 il datore di lavoro: a) riesamina la valutazione del rischio effettuata a norma dell'articolo 49-quinquies b) riesamina le misure volte a eliminare o ridurre i rischi a norma degli articoli 49-sexies e 49-septies; c) tiene conto del parere del medico competente nell'attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre il rischio; d) adotta le misure affinché sia riesaminato lo stato di salute di tutti gli altri lavoratori che hanno subito un'esposizione analoga. Bergamo, 2 febbraio 2007

27 27 Esposizione lavorativa a polveri LIVELLO LIMITE DI PROTEZIONE PROPOSTO DAGLI IGIENISTI POLVERE DI CEREALI 5 mg/m 3 Patologia respiratoria allergica Bergamo, 2 febbraio 2007

28 28 PROVINCIA Brescia 37 0 0,0% Mantova 27 2 7,4% Cremona 24 311,1% Bergamo 13 323,0% Pavia 12 0 0,0% Milano 7 228,5% Sondrio 6 116,6% Como 5 240,0% Lodi 4 125,0% Lecco 2 0 0,0% Varese 2 0 0,0% IndennizzatePrevalenzaDenunciate Malattie professionali dell’agricoltura in Lombardia nel quinquiennio 2000-2004 Fonte dati: Rapporto Statistico INAIL 2004 Totale 139 1410,1% Bergamo, 2 febbraio 2007


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