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PubblicatoGuglielmo Orsini Modificato 8 anni fa
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Libro Bianco di Malattie Infettive Massimo Andreoni Cattedra di Malattie Infettive Congresso Nazionale Malattie Infettive e Tropicali Catania 8-11 novembre 2015
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Cause di morte nel Mondo Anno 2013 Fonte :WHO 57 milioni di morti 15 milioni (>26%) per malattie infettive
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In questi ultimi anni, le Malattie Infettive, e di conseguenza il ruolo svolto dallo specialista infettivologo, hanno subito dei radicali cambiamenti secondari fondamentalmente a tre principali recenti fenomeni: globalizzazione nuovi approcci alla diagnosi e cura emergenza del fenomeno dell’antibiotico- resistenza e delle infezioni legate all’assistenza
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Il fenomeno della globalizzazione fa si che ogni anno un miliardo di persone si sposti da un paese all’altro determinando non solo scambi culturali e commerciali, ma inevitabilmente anche la possibile diffusione di malattie infettive una volta limitate a specifiche zone del mondo Travel Medicine: imported diseases
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Nello scenario sopra rappresentato, il fenomeno dell’immigrazione assume un ruolo rilevante e fa sorgere la problematica della salute del migrante e quindi dell’assistenza sanitaria offerta nel paese di immigrazione, l’eventuale integrazione nel Sistema Sanitario Nazionale con la complessità che tutto ciò comporta, poiché l’offerta di salute per popolazioni così fragili è di necessità collegata al sostegno sociale, psicologico e legale.
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E’ necessario un approccio di tipo interdisciplinare, con l’aiuto di tutti gli operatori che a vario titolo (sanitario, psicologico, legale, etc.) siano necessari a interagire con la persona straniera.
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Raggiungere una globalizzazione sanitaria equilibrata non è un obiettivo facile. In ambito infettivologico, una politica a favore di un più facile accesso economico ai farmaci e di un’ adeguata campagna vaccinale nei Paesi in via di sviluppo migliorerebbe in parte la situazione, tuttavia affinché gli interventi risultino efficaci nel lungo periodo, è necessario che essi siano caratterizzati dal passaggio dall’idea di solidarietà a quella di sviluppo sostenibile.
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In 1995, a dedicated journal, Emerging Infectious Diseases, was introduced by the Centers for Disease Control and Prevention (CDC)
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I dati Istat del 2010 evidenziano che in Italia più di 20.000 decessi/anno sono causati da epatiti croniche, cirrosi ed epatocarcinoma. Ogni anno l’1- 2% di soggetti con epatite cronica va incontro a cirrosi e il 4% dei cirrotici muore, nel 75% dei casi in seguito allo sviluppo di un epatocarcinoma.
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Il contesto di riferimento: la crisi economica mondiale
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- 59962 persons (- 44%) The continuum of HIV care in Italy, 2012 A tentative description 84,9% 80,7% 72,6% 63,6% 56,0%
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PDTA regionali
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Nell’esercizio della professione si deve sempre: agire sulla base di evidenze scientifiche; verificare le proprie modalità operative aggiornandole a nuove linee guida, a nuovi protocolli o procedure; garantire prestazioni secondo la migliore scienza ed esperienza; utilizzare come strumenti appropriati la formazione continua e la conoscenza della ricerca. ETICA E DEONTOLOGIA
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Occorre che i decisori si dotino di strumenti di monitoraggio che accanto alla dimensione economica mostrino i risultati dell’assistenza con ciò favorendo la crescita di una nuova cultura che combini contestualmente le due dimensioni: programmazione ed efficienza.
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Sempre maggior impatto sulla salute e sull’opinione pubblica delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali (I.C.A.). Le I.C.A. sono solo in modesta parte prevenibili con la buona pratica clinica. Infatti, almeno il 70% di esse è incomprimibile nella sua incidenza, perché non correlate a cattive pratiche mediche ma collegato, con nesso di causalità, alle caratteristiche proprie della medicina moderna.
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INFECTIOUS AGENTS IN RELATION TO THE COURSE OF DEFENSE SYSTEMS Mucosa / Skin Granulocytes Commensal flora Humoral immunity T-cell function time BACTERIAL VIRAL FUNGAL
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La prevalenza delle infezioni nosocomiali si attesta al 5-10% di tutti i ricoveri con un’incidenza in continua ascesa. Negli Stati Uniti le infezioni ospedaliere allungano in media la degenza di 4 giorni, contribuiscono a 20.000-60.000 decessi annui e comportano una spesa annua di 2-10 miliardi di dollari. In Italia sono stimati 5.000-7.000 decessi annui riconducibili ad infezioni nosocomiali, con un costo annuo di circa 100 milioni di euro.
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SIMIT – Progetto I.N.F.E.C.T. I Infezioni N Nosocomiali F Fattori E Effetti C Costi T Tempi Valutazione dell’impatto clinico ed economico della UO MI nella gestione delle I.C.A. Progetto
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SIMIT – Progetto I.N.F.E.C.T. OBIETTIVI DEL PROGETTO Identificare le attuali modalità di trattamento delle infezioni presso le strutture ospedaliere Elaborare e validare un modello di calcolo dei costi associato alle infezioni ospedaliere Elaborare una mappa ottimale degli episodi e degli snodi decisionali nell’ambito del percorso di diagnosi e cura del paziente affetto da infezioni ospedaliere Dimostrare la maggiore economicità ed i migliori esiti clinici della gestione del paziente in U.O. di M.I. piuttosto che nei reparti di degenza non specialistici
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SIMIT – Progetto I.N.F.E.C.T. I PAZIENTI DA ISOLARE NELL’ANNO 2011 …
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SIMIT – Progetto I.N.F.E.C.T. Le giornate di degenza recuperabili … Potenziale recupero di 10.305 giornate di degenza dall’ottimizzazione della gestione del paziente infetto
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SIMIT – Progetto I.N.F.E.C.T. Incremento del valore della produzione netta delle UU.OO. di degenza pari ad € 639.085 Maggiore impatto sulle UU.OO. erogatrici di prestazioni ad alta complessità
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Nell’ambito delle iniziative utili per la migliore gestione delle I.C.A. e della terapia antibiotica si deve pensare alla creazione di una figura specialistica dedicata che funga da collegamento tra la diagnostica, la clinica e la direzione ospedaliera. Lo specialista più idoneo per questa funzione, per formazione e competenza è l’infettivologo. Negli Stati Uniti, i risultati dello SENIC (Study on the Efficacy of Nosocomial Infection Control ) hanno dimostrato che adottando programmi efficaci di controllo e trattamento è possibile prevenire fino al 35% delle infezioni ospedaliere globalmente considerate con un prevedibile risparmio di costi. Noi crediamo che l’infettivologo consulente sia oggi indispensabile in tutti gli ospedali medio-grandi.
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45 428 batteriemie, 850 letti Terapia antibiotica indirizzata su blood colture o su IDS Empirica appropriata nel 63% sale al 78% con IDS IDS più rapido shift a orale e meno largo spettro
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La creazione di una rete di malattie infettive a livello nazionale potrebbe avere un ruolo fondamentale per: Realizzazione di programmi di prevenzione di eventi epidemici (programmi di infection control); Stesura di linee guida di prevenzione e terapia delle infezioni condivise a livello nazionale; Programmi di antimicrobial stewardship; Gestione del rischio infettivo sia in ospedale che sul territorio.
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February 2, 2012
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