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PubblicatoOrnella Basile Modificato 8 anni fa
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Trasparenza e anti-corruzione Alessandro Natalini Firenze, 13 marzo 2015 Eunomia MASTER Alta formazione-politico istituzionale “CANTIERE ITALIA” COME LE RIFORME STANNO CAMBIANDO IL PAESE
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Assenza in Italia di una autorità nazionale anticorruzione nonostante la raccomandazione degli organismi internazionali Istituzione dell’Alto Commissario con l. n.3/2003, poi entrato in funzione nel 2004 e infine soppresso dal d.l. n. 112/2008 (successione di ben 4 commissari in 4 anni; pochi poteri e risorse) Funzioni dell’Alto Commissario trasferite al Servizio per l’Anticorruzione e Trasparenza (SAeT) presso il DFP Riorganizzazione del DFP nel 2011 non ha più previsto il SAeT I soggetti della prevenzione della corruzione prima della l. 150/2009
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Continuità tra d.lgs. n. 150/2009 e l. n. 190/2012: efficienza della PA; enfasi sulla programmazione; valore della trasparenza intesa come “accessibilità totale” e come livello essenziale delle prestazioni erogate; legame tra trasparenza e integrità CiVIT come motore dell’attuazione della riforma con requisiti di indipendenza dall’Esecutivo La legge n. 190/2012 ha individuato nella CiVIT l’Autorità Nazionale Anticorruzione ampliandone competenze e poteri nonché allargando il perimetro di intervento Poteri più incisivi rispetto al modello di moral suasion previsto dal d.lgs. n. 150/2009 anche se continua a mancare un corredo di sanzioni Cambio di denominazione (ANAC) e rimodulazione delle competenze a seguito della legge n. 125/2013 I soggetti della prevenzione della corruzione: dalla 150/2009 alla 190/2012
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Autorità Nazionale Anticorruzione come nodo di una rete che coinvolge molteplici attori con ruoli diversi A livello nazionale: Comitato InterMinisteriale, Dipartimento della Funzione Pubblica, Corte dei Conti, AVCP, SNA, Conferenza Unificata, A livello decentrato: Responsabile della Prevenzione della Corruzione, OIV o strutture analoghe, Dirigenti Il modello reticolare con la legge 190/2012
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ANAC acquisisce compiti del DFP, compresa la predisposizione del PNA, cedendo in cambio quelli sulla performance Fusione ANAC e AVCP Potere sanzionatorio ANAC per mancata adozione Piani prevenzione, programmi e codici di condotta Vigilanza Presidente Anac su EXPO Semplificazione d.lgs. 33 e 39 Le novità del DL 90/2014 e del ddl Madia
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Commissione Violante: seconda metà anni ‘90 Alto Commissario: il prevalere del Gendarmone Legge 190: il prevalere dell’Innovazione amministrativa DL 90/2014 a)la rivincita del Gendarmone? Poteri sanzionatori Anac e vigilanza su Expo b)Meno attenzione su prevenzione - limitazione trasparenza sulle società partecipate - restrizione incompatibilità e inconferibilita' nelle asl a seguito della sent. Cds - permanere dei limiti all'accesso (ma accelerazione su open data) La strategia: Gendarmone v. Innovazione amministrativa
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Uniformità e rigidità (più di 200 obblighi informativi) Uniformità negli strumenti pianificatori e di controllo Rischio del mero adempimento (es. performance) Il centro debole: Riduzione delle risorse (Budget: 47 milioni di euro con un taglio del 25%; Dotazione organica: taglio del 30% del costo del personale) e aumento dei compiti di vigilanza diretta e sanzione La governance: Centralizzazione v. Frammentazione
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Latitanza uffici amministrativi organi costituzionali Manca un codice di condotta per i politici e la recente disciplina del finanziamento ai partiti e alle fondazioni politiche non sembra riuscire ad entrare a regime Manca una disciplina delle lobbies La vigilanza sul finanziamento ai partiti e sul conflitto di interesse per i politici non sono conferiti all’ANAC ma alla AGCM e alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici Si delega il PNA all’ANAC La politica: Leadership v. Blame Shifting
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