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1 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi. Nella relazione di aiuto, l’operatore è impegnato non solo a fornire cure fisiche ma anche ad accogliere i bisogni.

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1 1 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

2 Nella relazione di aiuto, l’operatore è impegnato non solo a fornire cure fisiche ma anche ad accogliere i bisogni psicologici del paziente 2 2 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

3 Strumenti utilizzati: uso corretto della comunicazione, abilità relazionali ed impiego di proprie risorse personali. 3 3 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

4 Lo studio della psicologia serve a capire la persona che hai davanti, i suoi comportamenti, i suoi processi cognitivi ed i suoi stati d’animo e ad acquisire la capacità di mettersi in relazione con lei. Ci aiuta, inoltre, a capire meglio noi stessi! 4 4 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

5 La comunicazione con l’utente È considerata sana ogni comunicazione chiara, dove l’accettazione o il rifiuto sono espressi in modo esplicito. Sono comunicazioni patologiche quelle in cui l’individuo tenta di eludere la responsabilità della posizione assunta nei confronti dell’altro 5 5 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

6 Tipi di relazioni  Sociale  Amicale  Parentale  Di aiuto: - condizione di sofferenza - asimmentria di ruolo - durata variabile - finalità: fornire aiuto al paziente 6 6 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

7 Il saluto a. Rispetto e non intruvisità: dare “il lei” b. Disponibilità ad accogliere l’utente: “Come sta oggi?” 7 7 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

8 Gestire la rabbia a. Non rispondere agli insulti con lo stesso linguaggio b. Relazione asimmetrica 8 8 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

9 Grado di confidenza a. Confidenza unilaterale b. Relazione non paritaria 9 9 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

10 Grado di riservatezza a. Obbligo di legge La relazione è il luogo in cui esprimere i bisogni psicologici per l’utente. L’operatore può proporsi come contenitore degli aspetti emotivi dell’utente solo in quanto garantisce la riservatezza. 10 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

11 Quanto coinvolgere l’utente 1. L’operatore dovrebbe cercare di lavorare con l’utente e non sull’utente (ascoltarlo). 2. Promuovere la sua autonomia e non sostituirsi a lui nelle sue attività. 11 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

12 Dobbiamo risolvere i suoi problemi? 1. Dobbiamo resistere alla tentazione di risolvere i problemi del paziente (eccessiva intrusività). 12 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

13 I possibili contesti della relazione di aiuto Domicilio dell’utente Casa di riposo 13 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi utente operatore utente operatore

14 L’empatia Capacità di mettersi nei panni dell’altro, comprendere il suo mondo interiore, i suoi stati d’animo, i suoi pensieri, i suoi bisogni.. Capire ciò che l’altro prova o vive.. 14 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

15 .. È importante che l’operatore non sia eccessivamente centrato su di sé e che sia in grado di provare emozioni che lo rendano attento ai bisogni altrui.. 15 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

16 Simpatia: sentimento  fusione con l’esperienza vissuta dall’altro Empatia: modalità di pensiero  distacco emotivo Cogliere la gioia dell’altro è un atto di empatia Gioire con l’altro è un atto di simpatia 16

17 Il processo di empatia Immedesimazione consente all’operatore di entrare nella situazione dell’altro Incorporazione l’esperienza dell’altro viene incorporata nell’Io dell’operatore Risonanza l’operatore avverte un’interazione tra i propri sentimenti e l’esperienza dell’altro Distacco fine del processo e ritorno nella propria identità 17

18 Il processo di empatia Eccesso di empatia: ricerca della distanza terapeutica Inibizione dell’empatia: osservazione distaccata 18

19 La distanza psicologica si crea in base a come sono strutturate le personalità dell’utente e dell’operatore e dipende dalla relazione che si instaura. Sé: immagine che la persona ha di se stessa. Il Sé dell’operatore può essere invaso o meno dagli aspetti emotivi del paziente in base alla permetabilità. 19 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

20 Il distanziamento relazionale è una strategia difensiva per l’operatore per difendersi dall’intensità dei sentimenti provocati dal paziente. Transfert: sentimenti che paziente prova per l’operatore. Controtransfert: sentimenti che operatore prova per il paziente. 20 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

21 Il controtransfert consente di modulare la distanza operatore/paziente. Si riconosce da: Disagio dopo colloquio Stanchezza durante il contatto Provare affetto per l’utente andando oltre il proprio compito Litigare con utente/suoi familiari Improvviso aumento/diminuzione di interesse per un caso. 21 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

22 Il counselling “Relazione di aiuto che muove dall’analisi dei problemi del cliente, si propone di costruire una nuova visione di tali problemi e di attuare un piano di azione per realizzare le finalità desiderate dal cliente: prendere decisioni, migliorare relazioni, sviluppare la consapevolezza, gestire emozioni e sentimenti, superare conflitti. Aiuta il cliente ad aiutarsi.” (Vincenzo Masini) 22 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

23 Conduzione del dialogo Domande chiuse: NO Domande aperte: SI Domande perché: NO Domande affettive: SI Domande allusive: NO Domande multiple: NO 23 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

24 Conduzione del dialogo Risposta di soluzione immediata Risposta interpretativa Risposta investigatrice Risposta valutativa Risposta di supporto Risposta empatica 24 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

25 La salute è una condizione di benessere psico-fisico Come reagiscono le persone di fronte alla malattia? 25 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

26 La personalità Insieme dei processi psico-fisici che determinano l’adattamento dell’individuo al suo ambiente 26 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

27 Sottosistema biologico Corpo Sottosistema psichico-mentale Sistema Nervoso Centrale Sottosistema socio-culturale Nozioni e valori che caratterizzano la famiglia e l’ambiente sociale della persona 27 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

28 La reazione di ciascun individuo alla malattia dipende da una complessa interazione tra risorse interne (personalità) e risorse esterne (sostegno che l’ambiente esterno può fornire) 28 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

29 Il malato sente di essere in pericolo in senso fisico ed emotivo. La malattia può essere vissuta come ostacolo alla realizzazione dei propri desideri e progetti  frustrazione. Può accadere che la frustrazione del malato si trasformi in rabbia nei confronti degli operatori sanitari. 29 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

30 Meccanismi di difesa Reazione fisiologica che interviene, in seguito ad un evento psicologico, contrastando pensieri o sentimenti che comportano un livello intollerabile di dolore o angoscia per la persona (strategia autoprotettiva) 30 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

31 Meccanismi di difesa  Risposte automatiche a situazioni di stress  Le difese sono inconsce ed involontarie  Ogni individuo ha una propria struttura difensiva che lo porterà ad utilizzare sempre gli stessi meccanismi  infanzia  Adattive  contatto con la realtà Disadattive  non contatto con la realtà 31 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

32 Rimozione Il pensiero della malattia può essere così intollerabile da dover essere cancellato a livello della consapevolezza (dimentica particolari della sua malattia, piange o si arrabbia senza riuscire a spiegare l’origine dei suoi sentimenti) 32 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

33 Regressione Ci si rifugia in una condizione psicologica precedente perché l’attuale è frustrante. Es. un malato può dipendere in tutto dal personale sanitario, consegnandosi in mani altrui. Reazione adattiva  transitoria Reazione disadattiva  permanente 33 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

34 Negazione Rifiuto di riconoscere qualche aspetto della realtà esterna o della propria esperienza non facendogli prendere coscienza. È disadattiva se lo spinge ad evitare le cure. 34 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

35 Proiezione L’utente espelle da sé e localizza nell’altro impulsi sentiti come inaccettabili e non riconosciuti come propri. Es. ricerca di responsabilità del proprio disagio nei sanitari, nell’incompetenza degli infermieri o del medico. Porta ad una distorsione della realtà. 35 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

36 Razionalizzazione L’utente affronta conflitti emotivi escogitando spiegazioni rassicuranti ma inesatte. 36 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

37 Strategie difensive Mentre i meccanismi sono processi psichici non osservabili (ipotizzabili) le strategie sono atteggiamenti adottati dall’utente e facilmente verificabili 37 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

38 Fuga L’utente avverte una situazione di pericolo e scappa.  Autodimissioni  Rifiuto delle cure  Appartarsi silenziosamente 38 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

39 Controllo L’utente cerca di capire ciò che avviene e si sente capace di controllare gli eventi  Controllo dell’operato del personale  Controllo sugli aspetti tecnici  Controllo sulle cure 39 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

40 Aggressività L’utente scarica sugli altri la sua rabbia, rendendoli responsabili dei loro mali  Rimostranze continue  Rimproveri, accuse e lagnanze 40 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

41 Adattamento L’utente si adatta alla sua malattia. L’acquiescenza ed il silenzio sono segni di un dolore intenso che non riesce ad uscire. Il paziente non riesce a trovare la strada per attenuarlo, non utilizzando alcuna strategia o meccanismo di difesa. 41 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

42 Reazioni all’ospedalizzazione L’Ospedale è una micro-società con proprie regole organizzative a cui il malato deve adattarsi. Nascono difficoltà per gli utenti per: o Spazio fisico o Spazio psicologico e sociale o Sentimento di essere sempre controllato o Costruzione di una nuova identità  depersonalizzazione 42 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

43 Cosa può fare l’operatore? o Indicare l’ospedalizzazione come un momento di transizione o Aiutare l’utente a conservare un senso di identità personale mantenendo la sua singola soggettività  empatia e comunicazione efficace 43 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

44 La cronicità o Aumento della paura del futuro o Sentimenti di pessimismo e sfiducia o Svalutazione e sensazione di “essere di peso” 44 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

45 La cronicità o Pericolo di crisi acuta  angoscia e paura della morte o La gestione della terapia e del nuovo stile di vita  la non osservanza delle prescrizioni sono segno di difficoltà di adattamento alla nuova situazione o Perdita dell’autonomia  isolamento o forme di eccessiva dipendenza dagli altri E la famiglia come reagisce? 45 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

46 L’organismo Famiglia 46 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi Appartenenza Differenziazione

47 La famiglia  Scopo (sopravvivenza)  Acquisizione di nuovi membri  Relazione tra i membri  Fasi del gruppo:  Matrimonio/convivenza  Nascita dei figli  Adolescenza dei figli  Allontanamento dei figli  Famiglia in tarda età 47 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi Regole esplicite Regole implicite

48 Mantenere l’omeostasi Famiglia 48 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi Fase di disperazione Fase rielaborativa Fase di shock Fase di negazione

49 Stili relazionali 49 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

50 Accoglienza  Atteggiamento non invasivo  Attenzione alle esperienze dei singoli utenti  Osservazione e ascolto  Disponibilità di tempo  Garanzia di privacy 50 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

51 Dimissione e distacco  Personalizzazione della dimissione  Osservazione e ascolto  Logica dentro/fuori 51 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi

52 52 RELATORE: Dott.ssa Francesca Fonzi a tutti per l’attenzione!


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