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PubblicatoBasilio Fusco Modificato 8 anni fa
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L’idea: Nel mondo del no profit, fondato sull’aggregazione e sul consenso intorno ad un progetto sociale e/o civile, la comunicazione diventa fondamentale per coinvolgere e interagire in modo misurabile e mirato con il maggior numero di persone possibile. Una Web Tv è il mezzo più immediato per esprimersi in un contesto globale senza frontiere. La FE.NA.L.C. vuole proporre al mondo del Terzo settore quelli che sono i vantaggi di una web TV e di una web radio rispetto ai tradizionali metodi di comunicazione: – Forte interazione e comunicazione con il pubblico; – Assenza di frontiere geografiche; – Audience e target virtuali potenzialmente illimitati, – Economicità di produzione e gestione rispetto ai media tradizionali. Iniziativa «MEDIA SOCIAL WEB - Realizzazione di una web TV e di una Web Radio gestite da soggetti svantaggiati per la promozione del Terzo Settore in Rete» Legge 383/2000, art. 12, lettera D
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La Web TV è genericamente intesa come televisione fruita attraverso il web. Le tecnologie alla base della web TV sono diverse perché diverse sono le accezioni della stessa e diversi gli scopi. Senza ombra di dubbio la tecnologia di Streaming è quella principale.Streaming
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Grazie alla “rete”, quelle che genericamente chiameremo "emittenti" sono raggiungibili in tutto il mondo senza alcun vincolo tecnologico tradizionale (diffusione del segnale terrestre, copertura satellitare, etc.), con la sola condizione di disporre di un collegamento alla stessa. I vincoli legislativi sono differenti tra nazione e nazione ma generalmente tutelano i diritti di autore, mentre non si necessitano di concessioni governative per la trasmissione.
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In realtà con il termine Web TV ci si riferisce a diverse tecnologie e diverse modalità di distribuzione di contributi multimediali, essenzialmente audio e video.
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Una di queste è: 1) la trasposizione globale di un'emittente televisiva tradizionale (avviene cioè quando un’emittente utilizza internet e non la tv): è il caso di Rai.Tv di Mediaset.it e di sistemi che hanno come riferimento il modello pay-per-view tipico dei canali satellitari multicanale a bouchet, come stream.it. In questo caso la parte predominante è il "palinsesto", cioè una lista di contributi video (playlist), sia live che registrati, che vengono trasmessi ad orario: chiunque si colleghi alla stessa ora, vedrà lo stesso contributo. In verità anche questo modello di Web TV permette di visionare contributi su richiesta (On Demand) per cui aggiungono una componente di interattività totalmente inesistente per le emittenti tradizionali.Rai.TvMediaset.it
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2) Un altro tipo di Web TV consiste nella possibilità di visionare contributi video registrati su richiesta (On Demand) e/o secondo una playlist gestita dall'utente: è il caso di Youtube e cloni e parzialmente di sistemi dedicati come alice.tv, yalp, streamit.it etc. Questi modelli non utilizzano la possibilità di trasmettere contributi live (diretta televisiva) né prevedono che in un determinato orario tutti gli utenti vedano lo stesso contributo. Per questi motivi è difficile implementare un modello di business basato sulla pubblicità ma si prestano moltissimo a modelli di pay-per-view.Youtubealice.tvyalpstreamit.it
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3) Un altro sistema di Web TV prevede la possibilità di avere un "riquadro" che trasmette video registrati secondo una playlist decisa "dall'emittente" con la possibilità di accedere direttamente a singoli contributi video nella modalità "On Demand". E' il caso di servizi che offrono (anche gratis) "canali televisivi", come Livestream (già Mogulus), Ustream, Kyte.tv,Glomera, Justin.tv, etc.. Rispetto al modello descritto nel punto 2, è possibile trasmettere servizi live (diretta televisiva) replicando di fatto il punto 1 ma senza possibilità di palinsesto e con la differenza che il focus è basato sull'On Demand mentre il punto 1 sulla "scaletta/palinsesto". Da notare che i canali di questi fornitori NON permettono di eseguire una reale scaletta oraria (palinsesto) ma semplicemente si limitano a riprodurre il primo filmato della lista al primo utente che si collega, per cui può capitare che diverse volte al giorno la playlist si azzeri e riparti sempre dal primo video senza mai permettere la visione di quelli in coda (!!!).LivestreamUstreamKyte.tvGlomeraJustin.tv
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Tecnologia e metodo di diffusione Spesso si confondono le tecnologie con i metodi di diffusione dei contributi. La convinzione pare sia che per avere una buona visione della Web TV occorra avere una connessione a banda larga (meglio con cavo a fibre ottiche): in verità sono le emittenti che devono necessariamente essere dotate di larghezza di banda sufficiente per "ottemperare al servizio", in quanto più utenti si collegano più banda è necessaria per la trasmissione. Da qui tutti i disservizi che gli utenti subiscono quando utilizzano un sistema gratuito, che spesso vengono indicati "dall'emittente" come causa del problema (larghezza di banda, per l'appunto) per mascherare i propri limiti tecnologici.
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Altra credenza comune, è che il mezzo preponderante sia il personal computer: ormai sono molti gli apparati dedicati in grado di far fruire la Web TV direttamente sull'apparato televisivo: oltre i già noti decoder di Alice, Fastweb etc ci sono le Play Station 3, le Xbox 360, i video telefonini ed adesso anche "scatolotti" dedicati (decoder).personal computer
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L’utilizzo di un modello di Web TV piuttosto che un altro dipende dalle esigenze pratiche ed economiche del singolo utente, ma i vantaggi sono comunque comuni a qualunque tipo di Web TV per cui si opti : l'interattività che si crea con lo spettatore che diviene utente e protagonista del mezzo; la possibilità di creare un palinsesto personalizzato; riprodurre nei tempi voluti il contributo audiovisivo desiderato; interagire con la redazione anche visivamente con una webcam; votare sondaggi senza sostenere costi, etc..
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Applicazione della Web Tv Le applicazioni possibili con l'universo chiamato Web Tv sono molteplici e non è possibile essere esaustivi, per cui si segnalano le principali. Video On Demand: l'applicazione più interattiva e nota resa famosa dal fenomeno sociale Youtube; l'utente può visionare i contributi da qualsiasi luogo, in qualsiasi orario, nella modalità preferita. Può costruirsi la sua videoteca (rendendola pubblica se lo desidera), creare una community, interagire con altri utenti attraverso gli strumenti classici del web (chat, commenti, etc.). Si presta particolarmente a modelli di business tipo "pay-per-view" o "pay-for-use", è particolarmente penetrante e di non difficile realizzazione.Youtube
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Live Broadcsting: è l'applicazione più vicina a quella della televisione tradizionale, dove gli utenti assistono alla trasmissione Live (in diretta) di un evento. La Web Tv oltre ad ampliare l'utenza raggiungibile senza vincoli, aggiunge strumenti di interattività impensabili per i media tradizionali: sondaggi in tempo reale, votazioni, chat ma soprattutto partecipazione attiva all'evento dello spettatore che può essere "messo in onda" coinvolgendolo con l'impiego di una semplice webcam casalinga (!). Particolarmente adatta a business basati sulla diffusione di eventi sportivi, di qualsiasi forma di spettacolo e di evento turisco - culturare - folkloristico, permette il "pay-per view" e l'esclusione su base geografica di parti del mondo per la visione se desiderato ("GeoIp").pay-per view
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Video conferenza: E' una delle applicazioni più "vecchie" nell'ambito della Web TV. Resa di pubblico dominio dal servizio Skype dove è possibile effettuare videochiamate attraverso il media internet, è presto diventata per aziende di medie dimensioni uno strumento di uso quotidiano. Invece di utilizzare costosi hardware e software dedicati, di essere limitati alla conversazione "uno-a-uno" o "uno-a-molti", la Web TV permette non solo la conversazione "molti-a-molti" ma aggiunge tutti gli strumenti interattivi e di social networking propri del Web, a costo molto limitati rispetto alla soluzioni tradizionali.Skype
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E-learning e training: Aziende, università, istituzioni sempre più spesso necessitano di formare il personale o gli utenti così come informarli dei progressi tecnologici. La possibilità di auto-gestire questi eventi senza vincoli né di tempo né di luogo, la flessibilità che si offre alla partecipazione e l'abbattimento significativo dei costi per gli spostamenti sono i motivi di successo di quest'applicazione. Con la Web Tv, ai partecipanti non sono neanche necessari software (o hardware) particolari perché è sufficiente l'uso di un normale browser: ciò rende possibile la partecipazione attiva (interventi in video) di qualsiasi partecipante (docente o esperto) ovunque esso sia.
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Web attraction: è l'applicazione più nuova è più dinamica del momento. La promozione di prodotti e servizi utilizzando il video ha cambiato le strategie di marketing del web. Le politiche commerciali mirate alla vendita non possono non considerare che ad oggi i visitatori sono sempre più attratti da spazi web in cui ci siano elementi multimediali e video di buona qualità, ed il non adeguarsi alla tendenza rischia di infondere la sensazione di "non moderno" e superato lo spazio web agli occhi degli utenti.
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Web radio o radio on line è il termine che designa emittenti radiofoniche che trasmettono in forma digitale il proprio palinsesto attraverso Internet, sulla rete telematica, risultando accessibili con qualsiasi strumento in grado di accedere in rete.radiofonichepalinsestoInternet
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Trasmissione e diffusione La trasmisione radiofonica via Internet è il modo più semplice per diffondere un proprio programma: bastano pochi click per ascoltare una radio sul web, ma soprattutto ne bastano pochissimi per crearne una propria. La radio via Web ha notevoli vantaggi: arriva in ogni angolo del mondo con una spesa irrisoria, è semplice da realizzare e gestire. Secondo un recente studio americano dal 2000 ad oggi il numero degli ascoltatori via Internet è cresciuto di oltre il 240%, ma la crescita è destinata ad aumentare in maniera esponenziale.
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Le Web Radio in Italia Diversamente da quanto avvenne negli Stati Uniti, in Italia non si è pensato ad accogliere questo nuovo mezzo di comunicazione con la previsione di un suo sviluppo futuro, anzi, per tutto il 2006, il settore è rimasto praticamente senza regolamentazione. La SIAE regolamenta le Web Radio che intendono utilizzare opere da essa tutelate, tramite la stipula di un contratto chiamato in gergo modulo AWR. Tale modulo suddivide le web radio in amatoriali, istituzionali e commerciali, imponendo alle prime e alle seconde di non avere pubblicità di nessun tipo, dove per nessun tipo si intende né remunerativa, né gratuita, né nel flusso audio, né sul sito che ospita la web radio. I vincoli imposti da SIAE, a prescindere dalla filosofia che muove i broadcaster, sono considerati pesanti da quasi la totalità di quest'ultimi. SCF regolamenta le web radio in modo pedissequo a SIAE. È recente la modifica al loro contratto per le web radio amatoriali, che annulla il vincolo di banda passante massima..Stati Uniti2006SIAE SCF
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