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PubblicatoFloriano Maggio Modificato 8 anni fa
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1.Gli interessi attivi su c/c 2.I ratei 3.Il “da fatturare” 4.Il “da liquidare” 5.I fondi rischi / I fondi oneri 6.Le rimanenze di merci 7.I risconti 8.La svalutazione dei crediti e la perdita su crediti 9.L’ammortamento Le scritture di assestamento terza versione al 19 ottobre 2013
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Scritture di assestamento Scritture di integrazione Scritture di rettifica Scritture di ammortamento Integrano costi e ricavi rettificano costi e ricavi ripartiscono costi pluriennali in quote di costo Attraverso le scritture di assestamento si realizzano degli “aggiustamenti” ai costi e ai ricavi
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Scritture di integrazione Integrano costi e ricavi Si registrano costi e ricavi prima che si verifica la relativa manifestazione finanziaria, cioè prima che vengano pagati o riscossi Segno +
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Scritture di rettifica rettificano costi e ricavi Si elimina la parte di costo o ricavo che pur avendo ottenuto la manifestazione finanziaria, non appartiene alla competenza del periodo amministrativo in cui il pagamento o la riscossione si sono verificati Segno -
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Scritture di ammortamento ripartiscono nel tempo costi pluriennali Si attribuisce al periodo amministrativo solo una quota di un costo relativo ad un fattore produttivo la cui utilità è considerata pluriennale e che pertanto risulta essere di competenza di più periodi amministrativi. Segno :
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Reddito di esercizio Il reddito di esercizio è pari alla differenza tra Costi di competenza dell’esercizio Ricavi di competenza dell’esercizio reddito di esercizio Il reddito di esercizio quindi, non è pari alla differenza tra costi e ricavi che si sono manifestati finanziariamente cioè che hanno dato luogo ad una variazione in aumento o diminuzione dei valori finanziari (cassa, banca, crediti, debiti, ecc.)
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Reddito di esercizio L'imprenditore prende in affitto un locale commerciale per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio, con pagamento totale a fine febbraio di euro 300. Rispondi alle seguenti domande: L'imprenditore prende in affitto un locale commerciale per i mesi di dicembre 2010, gennaio 2011 e febbraio 2011, con pagamento totale a fine febbraio 2011 di euro 300. 1) Quando il costo dell’affitto ha generato una manifestazione finanziaria? 2) Qual è la parte di competenza del costo di affitto dell’anno 2010? 3) Qual è la parte di competenza del costo di affitto dell’anno 2011? 4) Per quale valore il costo dell’affitto concorre alla formazione del reddito di esercizio del 2010? ESERCIZIO
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GLI INTERESSI
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Interessi attivi sui c/c bancari I c/c intrattenuti con le banche presentano durante l’anno versamenti e prelevamenti. Gli interessi sui c/c bancari maturano giornalmente ma vengono registrati (rilevati) solo periodicamente (trimestre/semestre/anno). La fine del periodo amministrativo coincide con la data di capitalizzazione degli interessi maturati. La data di capitalizzazione è la data in cui gli interessi vengono sommati (confusi) con il capitale depositato nel c/c.
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Interessi attivi sui c/c bancari Denominazione contiDAREAVERE Interessi attivi Crediti per ritenute subite Banca c/c 600 2.400 3.000 Alla fine del periodo amministrativo si rilevano gli interessi attivi lordi maturati nell’ultimo trimestre sul c/c bancario per € 3.000. La ritenuta fiscale è pari al 20%. ESEMPIO N.B. Il c/crediti per ritenute subite si utilizza quando il soggetto che effettua le registrazioni è una società.
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Interessi attivi sui c/c bancari Gli interessi attivi sono soggetti a ritenute in quanto considerati redditi e come tutti i redditi sono soggetti a tassazione. Tuttavia nel Libro Giornale non si registra un debito verso lo Stato, ma un credito in quanto l’imposta pagata è considerata un acconto sulle imposte che verranno determinate sul reddito di impresa della società di capitali al 31/12. Pertanto il c/crediti per ritenute subite verrà chiuso al 31/12 quando, determinate in modo definitivo le imposte sul reddito e quindi i debiti per imposte nei confronti dello Stato, verranno effettuate le opportune compensazioni. segue esempio …
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Interessi attivi sui c/c bancari ESEMPIO DataDenominazione contiDAREAVERE 31/12IRES IRAP Erario c/acconto IRES Erario c/acconto IRAP Crediti per ritenute subite Debiti per imposte 15.000 5.000 3.000 1.000 600 15.400 A fine anno la società di capitali calcola le imposte sulla base del reddito conseguito. L’IRES è pari a 15.000 euro e l’IRAP è pari a 5.000 euro. Durante l’anno sono stati versati acconti IRES per 3.000 euro e acconti IRAP per 1.000 euro. Determinare l’importo da versare a titolo di imposta considerando che la società ha un credito per ritenute subite di 300 euro.
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Interessi sui c/c bancari 1) Alla fine del periodo amministrativo si rilevano gli interessi attivi lordi maturati nell’ultimo trimestre sul c/c bancario per € 5.000. ESERCIZI 2) Alla fine del periodo amministrativo maturano nell’ultimo semestre interessi attivi lordi sul c/c bancario su di un capitale di € 15.000 al tasso del 3%. 3) Alla fine del periodo amministrativo maturano nell’ultimo trimestre interessi passivi sul c/c bancario al tasso del 7% su di un capitale di € 10.000. Spese bancarie € 15. 4) Alla fine del periodo amministrativo maturano nell’ultimo trimestre interessi attivi sul c/c bancario al tasso del 3% su di un capitale di € 25.000. Spese bancarie € 25. 5) Sono maturati interessi passivi sui c/c bancari per 4.00 euro e interessi attivi per 3.500 euro, le spese di tenuta conto ammontano a 60 euro.
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I RATEI La domanda che ci si pone al 31/12 Esistono costi e ricavi che pur non essendo rispettivamente pagati e riscossi nell’anno sono di competenza dell’anno?
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Costi e ricavi “a cavallo” di due esercizi Un’operazione di gestione è considerata “a cavallo” di due esercizi quando ha inizio in un esercizio e termina nel successivo. La competenza economica e la manifestazione finanziaria 31/12/n 1/9/n1/3/n+1 Il fitto pagato l’1/3/n+1 è pari a 600 euro. Il fitto maturato nell’anno n è pari a 400, mentre il fitto maturato nell’anno n+1 è pari a 200. Rispondi alle seguenti domande: A quale importo corrisponde la manifestazione finanziaria generata dal pagamento del fitto? Qual è il fitto di competenza dell’anno n e dell’anno n+1?
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Costi e ricavi “a cavallo” di due esercizi Un’operazione di gestione è considerata “a cavallo” di due esercizi quando ha inizio in un esercizio e termina nel successivo. Il costo (o il ricavo) ad essa relativo è in parte di competenza dell’esercizio in corso ed in parte di competenza dell’esercizio successivo RATEI 31/12/n1/9/n1/3/n+1
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misurano quote di costi o ricavi I ratei sono conti finanziari che misurano quote di costi o ricavi che si manifestano monetariamente in via posticipata ma che, proporzionalmente al tempo decorso, sono di competenza dell’esercizio. RATEI passivicosto I ratei sono passivi se integrano un costo attiviricavo I ratei sono attivi se integrano un ricavo DEFINIZIONE 31/12/n1/9/n1/3/n+1 La linea rossa esprime il periodo in cui matura il costo o il ricavo di competenza dell’anno n. E la linea blu cosa esprime? E il rateo misura quote di costi o ricavi maturati sulla linea rossa o sulla linea blu?
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RATEI Denominazione contiDAREAVERE Ratei attivi Fitti attivi 200 Esempio In data 01/12/n si stipula un contratto di locazione di un immobile che prevede la riscossione di un canone annuale posticipato di € 2.400. ESEMPIO
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RATEI 1)L’azienda riscuote trimestralmente e in via posticipata gli interessi relativi ad un finanziamento concesso. Il pagamento avviene ogni 01/12 – 01/03 – 01/06 – 01/09. L’interesse trimestrale ammonta a 900 euro. Determinare al 31/12 la parte di competenza del periodo amministrativo. 2)L’1/10 si paga trimestralmente un fitto annuale di 800 euro. Determinare al 31/12 la parte di competenza del periodo amministrativo. 3)Il 20 aprile maturano interessi passivi su mutui del valore di 120.000 euro, tasso 9% pagabili semestralmente in via posticipata. 4)Maturano ratei su interessi attivi verso clienti per il valore di 4.000 euro. 5)Sono in scadenza gli interessi del 4% annuo che maturano semestralmente su un mutuo ipotecario passivo di 180.000 euro pagabili posticipatamente all’1/3 e all’1/9 di ogni anno. ESERCIZI
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IL “ DA FATTURARE”
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1.Qual è la differenza tra D.d.t. e fattura? 2.Entro quale data deve essere emessa la fattura differita? Esempio: D.d.t. emesso il 20 maggio. Quando deve essere emessa la fattura differita? 3.Entro quale data deve essere effettuata la liquidazione mensile dell’IVA? Esempio: il debito IVA è maturato nel mese di gennaio. Quando deve essere versata l’IVA allo Stato? 4.In quale momento sorge il debito IVA nel caso di cessione di beni mobili? 5.Quale conto esprime il debito IVA? 6.In quale momento sorge il debito IVA nel caso di prestazioni di servizi? IL “ DA FATTURARE” DOMANDE
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Alcune volte, in prossimità della fine dell’esercizio, entrano in magazzino materie che sono ancora prive della relativa fattura in quanto questa arriverà successivamente. Se nel momento della chiusura dell’esercizio la fattura di acquisto non è ancora pervenuta si rende necessario iscrivere nel Libro Giornale le materie acquistate sulla base del relativo D.d.t. IL “ DA FATTURARE”
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La fattura differita emessa a dicembre perviene all’azienda entro il 16 gennaio (termine per la liquidazione periodica IVA); L’IVA a credito viene inserita nella liquidazione periodica relativa a dicembre. IL “ DA FATTURARE” I casi La fattura differita perviene all’azienda dopo il 16 gennaio e/o emessa a gennaio (termine per la liquidazione periodica IVA); L’IVA a credito non viene inserita nella liquidazione periodica relativa a dicembre. Caso 1 Caso 2 FATTURE DA RICEVERE BENI
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31/12/n non ci è ancora pervenuta la fattura relativa all’acquisto di materie prime per € 100 (+ IVA 21%). La fattura perviene entro il 16 gennaio. IL “ DA FATTURARE” Denominazione contiDAREAVERE Merci c/acquisto Iva a credito Fatture da ricevere 100 22 122 al momento del ricevimento della fattura avremo: Denominazione contiDAREAVERE Fatture da ricevere Debiti v/ fornitori 122 12/1/n+1 FATTURE DA RICEVERE - BENI ESEMPIO Caso 1
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non ci è ancora pervenuta la fattura relativa all’acquisto di materie prime per € 100 (+ IVA 21%). La fattura perviene dopo il 16 gennaio. IL “ DA FATTURARE” Denominazione contiDAREAVERE Merci c/acquisto Fatture da ricevere 100 100 al momento del ricevimento della fattura avremo: Denominazione contiDAREAVERE Fatture da ricevere IVA a credito Debiti v/ fornitori 100 22 122 31/12/n 25/1/n+1 FATTURE DA RICEVERE - BENI ESEMPIO 2 Caso 2
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Per i servizi (costi per energia, costi per telefonia, ecc.) usufruiti nel mese di dicembre si registra il relativo costo IL “ DA FATTURARE” Scritture analoghe si effettuano nel caso di provvigioni passive a rappresentanti da liquidare, premi su acquisti, premi su vendite, ecc. N.B. Per le prestazioni di servizi il momento impositivo è l’emissione della fattura Se la fattura viene emessa a gennaio e ricevuta nel mese di gennaio qualunque sia la data il c/fatture da ricevere accoglie solo l’importo del costo per il servizio senza IVA. Se la fattura è emessa in dicembre e la fattura è registrata entro il 16 gennaio il c/fatture da ricevere accoglie oltre al costo del servizio l’importo dell’IVA Caso 1 Caso 2 FATTURE DA RICEVERE - SERVIZI
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Le fatture da emettere si riferiscono a beni che rispetto alla data del 31/12, sono già stati consegnati ai clienti, ma per i quali la fattura viene emessa solo entro il 15 gennaio, con obbligo di registrazione entro il giorno 16, che è anche il termine per la liquidazione periodica dell’IVA di dicembre. IL “ DA FATTURARE” FATTURE DA EMETTERE N.B. Per la cessione di beni mobili il momento impositivo è la consegna del bene stesso
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Esempio n. 2 In data 31/12/n la nostra azienda non ha ancora emesso la fattura relativa alla vendita di prodotti finiti per € 100 (+ IVA 21%) per prodotti già consegnati nel mese di dicembre. IL “ DA FATTURARE” Denominazione contiDAREAVERE Prodotti c/vendite IVA ns debito Fatture da emettere 122 100 22 Nell’esercizio successivo, al momento dell’emissione della fattura (entro il 15/1) avremo: Denominazione contiDAREAVERE Fatture da emettere Crediti v/clienti122 FATTURE DA EMETTERE ESEMPIO
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IL “ DA FATTURARE” ESERCIZI 1)Le merci da fatturare ai clienti ammontano a 42.500 euro (Iva ordinaria): 2)La bolletta telefonica relativa all’ultimo bimestre ammonta a 1.220 euro + IVA (la bolletta è emessa entro il 10 del mese di gennaio). 3)La bolletta telefonica relativa all’ultimo bimestre ammonta a 3.000 euro + IVA (la bolletta è emessa nel mese di gennaio). 4)La bolletta telefonica relativa all’ultimo bimestre ammonta a 2.000 euro + IVA (la bolletta è emessa nel mese di dicembre). 5)Sono state consegnate dai fornitori materie prime per 9.000 euro (IVA ordinaria), la cui fattura differita viene ricevuta e registrata in data 14/1. 6)Sono state consegnate dai fornitori materie prime per 15.000 euro (IVA ordinaria), la cui fattura differita viene ricevuta e registrata in data 25/1.
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IL “ DA LIQUIDARE”
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Oltre alle fatture si possono avere note di accredito da emettere nei confronti di clienti per abbuoni concessi, per resi di merci o per premi da liquidare e note di accredito da ricevere da fornitori per le medesime cause. Denominazione contiDAREAVERE Resi su vendite Debiti da liquidare 1.000 Si sono ottenute in restituzione merci per il valore di euro 1.000 per le quali non è stata ancora emessa nota di accredito CREDITI / DEBITI DA LIQUIDARE ESEMPIO
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I FONDI RISCHI /ONERI
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DOMANDE 1.Nella tua esperienza personale ti sei mai trovato/a a dover sostenere delle spese del tutto impreviste? 2.Nella tua esperienza personale ti sei mai trovato/a a dover sostenere delle spese impreviste, ma che forse con un po’ di attenzione avresti potuto prevedere? 3.Nella tua esperienza personale ti sei mai trovato/a a dover sostenere delle spese prevedibili, di cui però non conoscevi l’esatto importo e il momento preciso del pagamento? 4.Come ti sei comportato/a nelle tre ipotesi in caso di risposta affermativa? 5.Con il senno del poi come avresti dovuto comportarti?
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I FONDI RISCHI /ONERI DOMANDE I fondi rischi e oneri rappresentano presunte e probabili uscite future. Sono sempre collegati alla rilevazione di un costo presunto. I fondi rischi e oneri sono conti finanziari passivi. Quando si costituiscono o aumentano si registrano in AVERE, mentre quando si utilizzano si registrano in DARE. Il principio contabile in base al quale sono registrati in contabilità è quello della prudenza oltre che a quello della competenza.
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I fondi rischi misurano costi futuri incerti che maturano nell’esercizio ma saranno probabilmente pagati in futuro. Non c’è certezza su: eventualità della manifestazione finanziaria ammontare del costo momento temporale della manifestazione I FONDI RISCHI DEFINIZIONE Esempi di fondi rischi Fondi rischi su cambiFondo svalutazione crediti Fondo manutenzioni per manutenzioni straordinarie e non programmate Fondo per imposte
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costi futuri certi I fondi oneri misurano costi futuri certi che maturano nell’esercizio ma saranno pagati in futuro. Sono certi nella manifestazione finanziaria. Non c’è certezza su: ammontare del costo (quanto) momento temporale della manifestazione (quando) I FONDI ONERI (SPESE FUTURE) DEFINIZIONE Esempi di fondi oneri Fondo garanzia prodottiFondo manutenzione programmate Fondo per buoni sconto e concorsi a premi
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LE RIMANENZE DI MERCI
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Costi imputabili a beni ancora in giacenza che si rinviano al futuro esercizio in quanto si possono recuperare tramite i ricavi di futuri periodi (correlazione tra costi e ricavi) RIMANENZE DI MERCI Fattori produttivi a breve ciclo di utilizzo di competenza dell’esercizio di competenza futura se al termine dell’esercizio sono totalmente sono totalmente utilizzati o venduti se al termine dell’esercizio non sono totalmente non sono totalmente utilizzati o venduti DEFINIZIONE
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RIMANENZE DI MERCI ESPRESSIONE COMUNE eliminare parte o tutto il costo dell’esercizio Rinviare (sospendere) un costo relativo a beni non utilizzati o venduti al futuro esercizio significa In contabilità per eliminare o ridurre il valore di un conto si iscrive nella sezione opposta l’importo da ridurre Ma, attenzione: i conti economici di esercizio sono unilaterali E allora, come si risolve il problema? La risposta è nella slide che segue
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ESEMPI RIMANENZE DI MERCI 1) Dall’inventario redatto al 31 dicembre risulta che le rimanenze di magazzino della società ALFA sono state valutate come segue: materie prime: € 3.000; semilavorati: € 5.000; prodotti finiti € 40.000. Redigere le scritture di assestamento Denominazione contiDAREAVERE Materie prime Semilavorati Prodotti finiti Materie prime c/rimanenze finali Semilavorati c/rimanenze finali Prodotti finiti c/rimanenze finali 3.000 5.000 40.000 3.000 5.000 40.000 N.B. Il c/ …c/rimanenze finali rettifica il c/… c/acquisti
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RISCONTI Esistono costi e ricavi che essendo stati rispettivamente pagati e riscossi nell’anno non sono interamente di competenza dell’anno stesso? La domanda che ci si pone al 31/12
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La quota dei costi e dei ricavi si riferisce a beni e servizi che non hanno ancora prodotto la loro utilità nel periodo amministrativo in cui sono stati pagati o riscossi. Pertanto la quota non ancora maturata deve essere rinviata al periodo amministrativo successivo di competenza. quota di costi o ricavi Il risconto è una quota di costi o ricavi registrati in contabilità all’atto del pagamento o della riscossione RISCONTI DEFINIZIONE
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Un risconto è attivo quando rettifica un costo Un risconto è passivo quando rettifica un ricavo RISCONTI DEFINIZIONE
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Costi e ricavi “a cavallo” di due esercizi Un’operazione di gestione è considerata “a cavallo” di due esercizi quando ha inizio in un esercizio e termina nel successivo. RISCONTI 31/12/n1/9/n1/3/n+1 La linea rossa esprime il periodo in cui matura il costo o il ricavo di competenza dell’anno n. E la linea blu cosa esprime? E il risconto misura quote di costi o ricavi maturati sulla linea rossa o sulla linea blu?
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI
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I crediti di dubbia esigibilità possono essere totalmente o parzialmente svalutati. SVALUTAZIONE DEI CREDITI Svalutare un credito significa ridurre il valore nominale di un credito nel rispetto del principio della prudenza. Il valore del crediti si riduce iscrivendo in contabilità un conto nella sezione opposta ai crediti. Questo conto si chiama F.do svalutazione crediti / Fondo rischi su crediti. Il credito si registra in DARE, il F.do svalutazione crediti / Fondo rischi su crediti quindi, si registrano in AVERE. CASI
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI CASI Obiettivo della svalutazione dei crediti Valutare i crediti in base al presunto valore di realizzo come stabilisce l’art. 2426 del C.c. Il valore nominale de crediti al netto dei F.di svalutazione crediti e rischi su crediti si denomina valore presunto di realizzo.
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI Tipologia di Fondi di rettifica dei crediti F.do svalutazione crediti Rischio specifico Rischio specifico di inesigibilità è riferito ad un credito intestato ad un soggetto o più soggetti Esempio: il credito che l’azienda vanta nei confronti dell’imprenditore Rossi è di dubbia esigibilità per la difficile situazione economica in cui si trova l’azienda. F.do rischi su crediti Rischio generico Rischio generico di inesigibilità è riferito a tutti i crediti commerciali e in particolare al loro presunto valore di realizzo. Generica possibilità che i crediti commerciali non vadano a buon fine. La percentuale di svalutazione dei crediti è determinata sul rischio medio di insolvenza verificatosi nel corso degli anni precedenti
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PERDITA SU CREDITI I crediti di sicura inesigibilità vengono stralciati (annullati) dalla contabilità. CASI
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dubbia esigibilità del credito SVALUTAZIONE / PERDITA CREDITI CASI Svalutazione crediti (perdita presunta su crediti) F. do Svalutazione crediti
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STRALCIO DEI CREDITI CASI sicura inesigibilità del credito F. do svalutazione crediti Perdite su creditiCrediti v/clienti Se il fondo svalutazione crediti esiste Crediti sorti nell’esercizio Crediti sorti in esercizi precedenti Sopravvenienze passiveSe il fondo svalutazione crediti non esiste sicura inesigibilità del credito Crediti v/clienti
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI Sono i seguenti: crediti v/clienti; fatture da emettere cambiali attive; crediti insoluti; cambiali insolute; crediti commerciali diversi; ecc. I crediti oggetto di svalutazione sono i seguenti:
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Caso 1 SVALUTAZIONE DEI CREDITI La svalutazione dei crediti è pari ad una percentuale del valore nominale dei crediti. CASI ACCANTONAMENTO Caso 2 La svalutazione dei crediti è pari ad una percentuale del presunto valore di realizzo specifico che si determina nel modo seguente: valore nominale – credito stralciato nell’esercizio – svalutazione specifica dei crediti
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Caso 1 SVALUTAZIONE DEI CREDITI Il valore nominale dei crediti è pari a euro 1.000. Si svalutano per una percentuale pari al 4%. R. La svalutazione dei crediti si calcola nel modo seguente. Svalutazione crediti = 1.000 * 4% = 40. CASI ACCANTONAMENTO
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Caso 2 I crediti commerciali sono pari a 3.000. Il credito sicuramente inesigibile è pari a 500 e il credito che si vanta nei confronti di Rossi pari a 1.000 e esigibile al 40%. La svalutazione generica è pari al 5% del presunto valore di realizzo specifico. SVALUTAZIONE DEI CREDITI CASI ACCANTONAMENTO Crediti commerciali (valore nominale): 3.000 – Credito inesigibile: 500 – Credito di dubbia esigibilità (Rossi): 600 (1000*60%)= Presunto valore di realizzo specifico: 1.900 La svalutazione generica (F.do rischi su crediti) si calcola nel modo seguente: 1.900 (presunto valore di realizzo specifico)* 5% = 95 (svalutazione generica)
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I crediti di dubbia esigibilità vengono totalmente o parzialmente svalutati. SVALUTAZIONE DEI CREDITI Denominazione contiDAREAVERE Svalutazione crediti F.do svalutazione crediti 150 Si accantona al F.do svalutazione crediti il 5% del valore nominale dei crediti commerciali. Le cambiali attive sono pari a 1.000, i crediti v/ clienti sono pari a 2.000. ESEMPIO ACCANTONAMENTO
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI ADEGUAMENTO F.do svalutazione crediti Fondo svalutazione crediti % crediti AUMENTO DIMINUZIONE
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I crediti di dubbia esigibilità vengono totalmente o parzialmente svalutati. SVALUTAZIONE DEI CREDITI Denominazione contiDAREAVERE Svalutazione crediti F.do svalutazione crediti 60 Esempio Si adegua il F.do svalutazione crediti al 5% dei crediti commerciali. Il F.do svalutazione crediti esistente è pari a 90 euro. Le cambiali attive sono pari a 1.000, i crediti v/ clienti sono pari a 2.000. ESEMPIO ADEGUAMENTO
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I crediti di dubbia esigibilità vengono totalmente o parzialmente svalutati. SVALUTAZIONE DEI CREDITI Denominazione contiDAREAVERE Sopravv. attive straordinarie F.do svalutazione crediti50 Si adegua il F.do svalutazione crediti al 5% dei crediti commerciali. Il F.do svalutazione crediti esistente è pari a 200 euro. Le cambiali attive sono pari a 1.000, i crediti v/ clienti sono pari a 2.000. ESEMPIO ADEGUAMENTO In tal caso si utilizza il c/sopravvenienze attive straordinarie a rettifica del maggior costo conteggiato negli esercizi precedenti attraverso il c/svalutazione crediti
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I crediti ritenuti sicuramente inesigibili vengono annullati. L’importo del fondo svalutazione crediti copre l’intero valore del credito inesigibile. SVALUTAZIONE DEI CREDITI Denominazione contiDAREAVERE F.do svalutazione crediti Crediti v/clienti 1.000 Si stralcia un credito del valore di 1.000. Il F.do svalutazione crediti è pari a 1.500 euro. ESEMPIO STRALCIO
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I crediti ritenuti sicuramente inesigibili vengono annullati. L’importo del fondo svalutazione crediti copre solo parte del valore del credito inesigibile. SVALUTAZIONE DEI CREDITI Denominazione contiDAREAVERE Fondo svalutazione crediti Perdite su crediti Crediti v/clienti 800 200 1.000 Si stralcia un credito del valore di 1.000. Il Fondo svalutazione crediti è pari a 800 euro. ESEMPIO STRALCIO
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI Esercizi di riepilogo: 2) Si adegua il F.do svalutazione crediti al 8% dei crediti v/clienti. I crediti v/clienti sono pari a 500. Il Fondo svalutazione crediti è pari a 30. 1) Si svalutano i crediti v/clienti per un valore pari all’ 8%. I crediti risultano pari a 500. 4) Si stralcia (elimina un credito dalla contabilità) un credito insoluto di 300 euro sapendo che il Fdo sval. Crediti è pari a 200 euro. ESERCIZI 3) Si adegua il F.do svalutazione crediti al 8% dei crediti v/clienti. I crediti v/clienti sono pari a 500. Il Fondo svalutazione crediti è pari a 90.
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SVALUTAZIONE DEI CREDITI Esercizi di riepilogo: 6) Si adegua il F.do svalutazione crediti al 3% del valore nominale dei crediti commerciali. I crediti v/clienti sono pari a 1.500 e le cambiali attive sono pari a 2.000. Il Fondo svalutazione crediti è pari a 30. 5) I crediti commerciali sono pari a 5.000. Il credito sicuramente inesigibile è pari a 1.000 e il credito che si vanta nei confronti di Rossi pari a 2.000 e esigibile al 70%. La svalutazione generica è pari al 5% del presunto valore di realizzo specifico. 8) Si stralcia (elimina un credito dalla contabilità) un credito insoluto di 300 euro sapendo che il Fdo sval. Crediti è pari a 400 euro. ESERCIZI 7) Si adegua il F.do svalutazione crediti al 5% dei crediti v/clienti. I crediti v/clienti sono pari a 300. Il Fondo svalutazione crediti è pari a 90.
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Ammortamento Il principio della competenza stabilisce che un costo si considera di competenza di un periodo amministrativo se in tale periodo concorre a realizzare il correlativo ricavo. In base a tale principio pertanto, il costo dei fattori produttivi pluriennali concorre a formare i ricavi di più anni e pertanto deve essere attribuito a più periodi amministrativi (anni) attraverso la procedura contabile dell’ ammortamento. Se il costo di un macchinario (bene pluriennale) è pari a 10.000 euro e la durata prevista in base alla quale concorre a formare i ricavi è di dieci anni, la percentuale di ammortamento dunque è uguale al 10%. Ciò significa che il costo di competenza di ciascun periodo amministrativo è pari a euro 1.000. Ammortizzare in italiano significa attutire, attenuare. DEFINIZIONE
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Ammortamento E allora è importante ricordare: La percentuale di ammortamento si calcola sempre sul costo storico (costo di acquisto). Nel nostro esempio il costo storico è pari a 10.000, la percentuale è del 10%, la quota di ammortamento è pari a 10.000 * 10% = 1.000. La quota di ammortamento concorre a formare un fondo denominato di ammortamento. La quota ogni anno è sempre la stessa, il Fondo invece, aumenta con gli anni per un valore pari alle quote di ammortamento maturate. Ad esempio al quarto anno di vita del macchinario, la quota di ammortamento è pari a 1.000, il fondo ammortamento invece, è pari a 1.000 * 4 = 4.000. Esempio
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Ammortamento Esempio Denominazione contiDAREAVERE Ammortamento Macchinari F.do Ammortamento Macchinari 1.000 Le scritture sono le seguenti: Esiste una situazione per cui è necessario prestare particolare attenzione. Se si deve procedere ad ammortizzare un fabbricato, l’area su cui giace e che concorre a formare il valore del fabbricato non è soggetta ad ammortamento. I terreni infatti, avendo durata illimitata non sono soggetti ad ammortamento. Segue un esempio.
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Ammortamento Esempio Denominazione contiDAREAVERE Ammortamento Fabbricati F.do Ammortamento Fabbricati 4.800 Il costo del fabbricato è pari a 200.000 euro. L’area su cui giace è pari a 40.000 euro. La percentuale di ammortamento è del 3%. La quota di ammortamento si calcola sul costo storico del fabbricato meno il valore dell’area. Pertanto: Quota di ammortamento del fabbricato = (200.000 – 40.000) * 3% = 4.800 La scrittura è la seguente:
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Ammortamento Esercizi Esercizi di riepilogo: 1) Si ammortizzano automezzi del costo storico di 15.000 euro per il 20%. Il f.do ammortamento è pari a 9.000 euro. Redigere le scritture di ammortamento e determinare da quanto tempo l’automezzo è soggetto a tale procedura contabile. 2) Si ammortizzano fabbricati del costo storico di 150.000 euro per il 3%. Il f.do ammortamento è pari a 27.000 euro. Il valore dell’area su cui giace è pari a 60.000 euro. Redigere le scritture di ammortamento e determinare da quanto tempo il fabbricato è soggetto a tale procedura contabile. Calcolare infine, il valore contabile che il fabbricato ha dopo 15 anni.
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