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Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello Il Concilio Vaticano II Lumen gentium Una Chiesa “mistero”, perciò profetica Porto Ercole, 8 aprile 2013 Roberto.

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1 Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello Il Concilio Vaticano II Lumen gentium Una Chiesa “mistero”, perciò profetica Porto Ercole, 8 aprile 2013 Roberto Nardin

2 2 1. Il mistero della Chiesa (1-8) 2. Il popolo di Dio (9-17) 3. La costituzione gerarchica della Chiesa e in particolare l’episcopato (18-29) 4. I laici (30-38) 5. Universale vocazione alla santità (39-42) 6. I religiosi (43-47) 7. Indole escatologica della Chiesa e la sua unione con la Chiesa celeste (48-51) 8. La beata Vergine Maria Madre di Dio nel mistero di Cristo e della Chiesa (52-59) L u m e n g e n t i u m

3 3 «Cristo è la luce delle genti: questo santo Concilio, […] desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni creatura (cf. Mc 16,15), illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa. E siccome la Chiesa è, in Cristo, come un sacramento, ossia segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano, continuando il tema dei precedenti Concili, intende con maggiore chiarezza illustrare ai suoi fedeli e al mondo intero la propria natura e la propria missione universale. […] affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo» (LG 1)

4 4 «la Chiesa è, in Cristo, come un sacramento, ossia segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano, la propria natura e la propria missione universale. […] affinché tutti gli uomini, oggi più strettamente congiunti dai vari vincoli sociali, tecnici e culturali, possano anche conseguire la piena unità in Cristo» (LG 1) Mistero (Ef 5) Manifestazione (Is) Salvezza (Pio XII)

5 5 Impostazione ecclesiologica (trinitaria) Cipriano (+ 258) “de unitate Patris et Filii et Spiritus Sancti plebs adunata”» «Ecclesia sicut LG 4

6 Evento CRISTO AT NT Diluvio Esodo Battesimo (1Pt 3, 21) Salvezza della Chiesa (1Cor 10, 6) typos antitypos Archetypos Prototypos 6

7 Concilio Vaticano II Battesimo Cristologico Ecclesiologico Orizzonti del battesimo 7

8 Concilio Vaticano II - Uniti al mistero pasquale (SC 6) - Conformi a Cristo (LG 7.11) - Adozione a figli nello Spirito (SC 6) - Adoratori del Padre (SC 6) Cristologico - Incorporati a Cristo (LG 31) 1. Popolo di Dio 2. Triplice funzione 3. Missione nella Chiesa e nel mondo sacerdotale regale profetica - Stile oblativo di Gesù (LG 31-36) Aspetto ontologico Aspetto esistenziale 8

9 9 Concilio Vaticano II Cristologico Aspetto ontologico «mediante il battesimo, gli uomini vengono inseriti nel mistero pasquale di Cristo: con lui morti, sepolti e risuscitati, ricevono lo Spirito dei figli adottivi, «che ci fa esclamare: Abba, Padre» (Rm 8,15), e diventano quei veri adoratori che il Padre ricerca. Allo stesso modo, ogni volta che essi mangiano la cena del Signore, ne proclamano la morte fino a quando egli verrà». SC 6

10 10 Aspetto ontologico «Il Figlio di Dio, unendo a sé la natura umana e vincendo la morte con la sua morte e resurrezione, ha redento l’uomo e l’ha trasformato in una nuova creatura (cf. Gal 6,15; 2 Cor 5,17). Comunicando infatti il suo Spirito, costituisce misticamente come suo corpo i suoi fratelli, che raccoglie da tutte le genti. In quel corpo la vita di Cristo si diffonde nei credenti che, attraverso i sacramenti si uniscono in modo arcano e reale a lui sofferente e glorioso (cf. STh, III, q. 62, a. 5, ad 1)». LG 7 Cristologico / ecclesiologico

11 11 Cristologico / ecclesiologico Aspetto ontologico «Per mezzo del battesimo siamo resi conformi a Cristo: “Infatti noi tutti ‘fummo battezzati in un solo Spirito per costituire un solo corpo’ (1Cor 12,13). Con questo sacro rito viene rappresentata e prodotta la nostra unione alla morte e resurrezione di Cristo: “Fummo dunque sepolti con lui per l’immersione a figura della morte”; ma se, fummo innestati a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una resurrezione simile alla sua” (Rm 6,4-5). Partecipando realmente del corpo del Signore nella frazione del pane eucaristico, siamo elevati alla comunione con lui e tra di noi: “Perché c’è un solo pane, noi tutti non formiamo che un solo corpo, partecipando noi tutti di uno stesso pane» (1Cor 10,17)». LG 7

12 12 Aspetto esistenziale «Col nome di laici si intende qui l’insieme dei cristiani ad esclusione dei membri dell’ordine sacro e dello stato religioso sancito nella Chiesa, i fedeli cioè, che, dopo essere stati incorporati a Cristo col battesimo e costituiti popolo di Dio e, nella loro misura, resi partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo, per la loro parte compiono, nella Chiesa e nel mondo, la missione propria di tutto il popolo cristiano». LG 31 Cristologico / ecclesiologico

13 13 Concilio Vaticano II - Inseriti nella Chiesa (incorporati) (LG 7-8; 14-16) - Prospettiva storico-escatologica (LG 2; 9; 13) - Popolo di Dio (LG II, 4 “Plebs adunata”) - Aspetto materno della Chiesa: grembo (LG 14; 64) - Sacerdozio battesimale (LG 10-[11]) - Scoperta del laicato (LG 31) - Universale chiamata alla santità (LG 40) - Unità sacramenti iniziazione cristiana (SC 71; AG 14) - Ripristino del catecumenato (SC 64) - Aspetto ecumenico (UR 22) Ecclesiologico

14 14 battesimo «I fedeli, incorporati nella Chiesa col battesimo sono destinati al culto della religione cristiana dal carattere sacramentale; rigenerati per essere figli di Dio sono tenuti a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa» LG 11

15 15 «I fedeli, incorporati nella Chiesa col battesimo sono destinati al culto della religione cristiana dal carattere sacramentale; rigenerati per essere figli di Dio sono tenuti a professare pubblicamente la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa. Con la confermazione vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa sono arricchiti di una speciale forza dallo Spirito Santo e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere con la parola e con l’opera la fede come veri testimoni di Cristo. Partecipando al sacrificio eucaristico, fons et culmen […]» LG 11

16 16 Battesimo non solo incorpora nella Chiesa, rigenera figli di Dio Professione pubblica della fede (coram hominibus) (Cf. STh III, q. 63, a. 2)

17 17 Battesimo: non solo valenza ad intra (incorporazione) non solo valenza ontologica, ma anche storica Confermazione non solo valenza ad extra (testimonianza/missio) non solo valenza storica, ma anche ontologica

18 18 «Partecipando (participantes) al sacrificio eucaristico, fonte a apice (fons et culmen) di tutta la vita cristiana, offrono a Dio la vittima divina e se stessi con essa; così tutti, sia con l’oblazione che con la santa comunione, compiono la propria parte nell’azione liturgica […]» LG 11 Battesimo e confermazione sono orientati all’eucaristia All’eucaristia si partecipa offrendo Vittima divina Se stessi

19 19 «[…] i fedeli cristiani […] con una comprensione piena dei riti e delle preghiere (per ritus et preces id bene intelligentes, sacram actionem conscie, pie et actuose participent), partecipino all’azione sacra consapevolmente, piamente e attivamente, siano istruiti nella parola di Dio, si nutrano alla mensa del corpo del Signore, rendano grazie a Dio offrendo la vittima immacolata non soltanto per le mani del sacerdote, ma insieme con lui, imparino a offrire se stessi, e di giorno in giorno, per mezzo di Cristo mediatore, siano perfezionati nell’unità con Dio e tra di loro, di modo che Dio sia finalmente tutto in tutti» SC 48

20 20 La salvezza operata da Cristo è un evento (mistero) Nel tempo (kairos) Oggi (hodie) Si comunica la salvezza (La storia storia della salvezza) Attraverso l’azione cultuale (ousia phisis) (Il culto actio sacra, actio Dei)

21 21 L’actio sacra coinvolge tutto l’uomo Conscie Pie actuose Intellectus Mente concordi con le parole (SC 11) Affectus Devotio (MD 90)

22 22 Movimento liturgico Pio X Tra le sollecitudini (1903) Partecipazione attiva dei fedeli Pio XI Miserentissimus Redemptor (1928) Partecipazione attiva dei fedeli perché popolo sacerdotale ACTUOSE

23 23 Pio XII Mediator Dei (1947) I fedeli partecipano del sacerdozio di Cristo - Partecipano all’offerta del culto eucaristico - Offrono se stessi ACTUOSE

24 24 ACTUOSE «Cristo Signore […] ha fatto del nuovo popolo “un regno di sacerdoti […] (Ap 1,6) I battezzati, infatti, vengono consacrati mediante la rigenerazione dello Spirito Santo, per essere un’abitazione spirituale e un sacerdozio santo, [sacerdote] e per poter offrire in sacrificio spirituale tutte le attività umane del cristiano, [re] e annunciare i prodigi di colui che dalle tenebre li ha chiamati alla sua luce ammirabile» [profeta] LG 10

25 25 Sacerdozio battesimale Dimensione sacerdotale Dimensione profetica Dimensione regale LG 9-13; cf. 31 SACERDOZIO BATTESIMALE

26 26 Dimensione sacerdotale Non divisione tra vita e culto Cristo è il sacerdote che ha offerto se stesso (Eb) I fedeli partecipano del sacerdozio di Cristo - Offrono se stessi - Partecipano al culto divino LG 11; 34

27 27 Dimensione profetica Non divisione tra vita e missione Cristo è la profezia, la Parola di Dio (Gv) I fedeli partecipano della profezia di Cristo - Offrono se stessi - Testimonianza, annuncio LG 12; 35

28 28 Dimensione regale Non divisione tra vita e realtà terrene Cristo è Re dell’umanità, del cosmo e della storia I fedeli partecipano della regalità di Cristo - Offrono se stessi - Risorti, proprie attività LG 12; 36

29 29 «Partecipando (participantes) al sacrificio eucaristico, fonte e apice (fons et culmen) di tutta la vita cristiana, offrono a Dio la vittima divina e se stessi con essa; così tutti, sia con l’oblazione che con la santa comunione, compiono la propria parte nell’azione liturgica» LG 11

30 30 Eucaristia come sacrificio Concilio Vaticano II Eucaristia sacrificio della Chiesa «Il sacerdote ministeriale […] compie il sacrificio eucaristico nella persona di Cristo e lo offre a Dio a nome di tutto il popolo» (LG 10) «I fedeli […] partecipando al sacrificio offrono a Dio la vittima divina e se stessi con essa. Cibandosi del corpo di Cristo nella santa assemblea mostrano [segno] l’unità del popolo di Dio» (LG 11)

31 31 Eucaristia come sacrificio Eucaristia sacrificio della Chiesa Sacrificio che si attua, compiendosi, nella celebrazione della Chiesa. Possibilità reale offerta alla Chiesa di entrare in “sintonia” con il sacrificio di Cristo, partecipando al sacrificio che Cristo fa di se stesso. A B A La Chiesa offre il sacrificio di Cristo (sacramento) B La Chiesa si offre dal/nel sacrificio di Cristo (sacrificio) Corpus Christi si offre Verum Mysticum LG 10 LG 11

32 32 Eucaristia come sacrificio Eucaristia sacrificio della Chiesa Partecipazione esistenziale Benedetto XVI, Sacramentum caritatis

33 33 «I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l’aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto» LG 40 Universale chiamata alla santità (LG V) esistenzialeontologico

34 34 «I laici […] sono chiamati come membra vive a contribuire […] all’incremento della Chiesa e alla sua ininterrota santificazione (sanctificationem). L’apostolato dei laici è partecipazione (participatio) alla stessa salvifica missione della Chiesa, e a questo apostolato sono tutti deputati dal Signore stesso (omnes ab ipso Domino […] deputantur) per mezzo del battesimo e della confermazione. Dai sacramenti, e specialmente dalla sacra eucaristia, viene comunicata e alimentata quella carità verso Dio e gli uomini che è l’anima di tutto l’apostolato» LG 33 Laicato (LG 33)

35 35 «I laici […] inseriti nel corpo mistico di Cristo per mezzo del battesimo, fortificati dalla virtù dello Spirito Santo per mezzo della confermazione, sono deputati dal Signore stesso (ab ipso Domino depuntantur) all’apostolato. Vengono consacrati (consecrantur) per formare un sacerdozio regale e una nazione santa onde offrire sacrifici spirituali mediante ogni attività e testimoniare dappertutto il Cristo. Inoltre con i sacramenti, soprattutto con l’eucaristia, viene comunicata e alimentata quella carità che è come l’anima di tutto l’apostolato» AA 3 Laicato (AA 3)

36 36 Battesimo e cresima costituiscono il legame fondativo con Cristo, mandante dell’apostolato Battesimo e cresima fondano il sacerdozio regale, la nazione santa in forza delle quali i laici possono offrire sacrifici spirituali con le proprie attività nonché testimoniare Cristo sacerdote re profeta Participatio missio ecclesiae LG 33 Laicato (AA 3)

37 37 Battesimo e confermazione incorporando in Cristo e nella Chiesa abilitano all’apostolato e tendono all’eucaristia (culmen) L’eucaristia comunicando la carità costituisce l’anima dell’apostolato (fons) Laicato (AA 3)

38 38 «Tutti i fedeli (omnes fideles), come membra di Cristo vivente (ut membra viventes Christi), a cui (Ipsi) sono stati incorporati ed assimilati (incorporati et configurati) mediante il battesimo, la confermazione e l’eucaristia, hanno l’obbligo di cooperare all’espansione e alla dilatazione del suo corpo, per portarlo il più presto possibile alla pienezza» AG 36 Laicato (AG 36)

39 Accolti nella Chiesa Incorporati nella Chiesa Maternità della Chiesa Sacerdozio battesimale 39

40 Incorporati nella Chiesa Accolti nella Chiesa Incorporati a Cristo Figli nel Figlio (Trinità) Membra del corpo di Cristo (Chiesa) Sacerdozio battesimale 40

41 Membra del corpo di Cristo (Chiesa) «incorporati nella Chiesa col battesimo» (LG 11) Concilio Vaticano II Nella Chiesa «gli uomini entrano mediante il battesimo come per una porta» (LG 14; AG 7) RBB 99: Prima formula della preghiera dei fedeli: il bambino «rinasca a vita nuova e sia incorporato alla santa Chiesa» 41

42 Maternità della Chiesa Battesimo come nuova nascita (Gv 3,5; Tt 3,5) Chiesa madre: nel battesimo la Chiesa genera nuovi nuovi figli per l’azione dello Spirito Tertulliano, Clemente alessandrino, Cipriano, Giovanni Crisostomo, LG 64; cf. PO 6 42

43 43 - Ecclesiologia trinitario-missionaria (LG 2-4; AG 2-4) - Ecclesiologia sacramentaria (LG 1; SC 41) - L’episcopato come pienezza dell’ordine (LG 21) Ministero non solo cultuale (statico) comunione Concilio Vaticano II

44 44 Concilio Vaticano II Cambiamento di “esemplare” di “ministro ordinato” Prospettiva tomano-tridentina Presbitero Eucaristia Ministro ordinato esemplare Sacerdote Prospettiva del Vaticano II Ministro ordinato esemplare Vescovo Annuncio Culto Guida Ministro ordinato Vescovo Presbit. Diacono

45 45 Concilio Vaticano II Episcopato: Triplice munus (LG 24-27) Ministero episcopale ( LG 24) Insegnare LG 25: munus docendi Santificare LG 26: munus sanctificandi Governare LG 27: munus regendi Triplice munus Missione (= Chiesa) Insegnare Testimonianza Servizio

46 46 Concilio Vaticano II «L’ufficio (munus) poi che il Signore affidò ai pastori del suo popolo, è un vero servizio (servitium), che nella sacra Scrittura è chiamato significativamente “diaconia”, cioè ministero (ministerium) (cf. At 1,17 e 25; 21,19; Rm 11,13; 1Tm 1,12)». Ministero episcopale ( LG 24) Servizio Episcopato come servizio in particolare LG 24: cap. III LG,

47 47 «L’intima natura della Chiesa si esprime in un triplice compito: annuncio della Parola di Dio (kerygma-martyria), celebrazione dei Sacramenti (leiturgia), servizio della carità (diakonia)». Deus caritas est, 25 - I tre compiti sono comunicanti e non separati - Prima si riceve da Dio, poi si risponde con il “compito” - Si riceve e si risponde per Cristo nella mediazione della Chiesa - La risposta coinvolge tutta la persona

48 48 Conseguenze del Battesimo Spirituali Etiche Pastorali LG 40 NMI Novo millennio ineunte - dall’uomo nuovo (battesimo = santità) cap. III - al comandamento nuovo (amore = koinonia) cap. IV

49 49 «Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione: ecco la grande sfida che ci sta davanti nel millennio che inizia, se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio e rispondere anche alle attese profonde del mondo. […] Spiritualità della comunione significa innanzitutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci sono accanto. Spiritualità della comunione significa inoltre capacità di sentire il fratello nell’unità profonda del Corpo mistico, dunque, come “uno che mi appartiene”, per condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia» Novo millennio ineunte, 43


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