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PubblicatoLuigi Conti Modificato 8 anni fa
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INFANZIA BENE COMUNE: politiche educative e di welfare Roma 25 Gennaio 2012 Dipartimento Welfare Ufficio infanzia Giovanna Zunino
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“Non si diventa grandi per caso o all’improvviso: si potrebbe dire che ciascun cittadino è adulto nella misura in cui gli è stato possibile essere bambino”. [DPR 13 giugno 2000] politiche per l’Infanzia
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I BAMBINI SONO PORTATORI DI DIRITTI I servizi pensati per loro devono basarsi Non su criteri di Assistenza, Ma di Educazione ; Ogni processo di Apprendimento non può prescindere dalla Cura Perché Cura è Apprendimento
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Un Servizio è educativo se: c’è un progetto che tiene conto di aspetti organizzativi, pedagogici ed educativi; c’è un esplicito contesto educativo; c’è intenzionalità educativa quindi strumenti culturali e professionali tali da garantire il bambino e la sua famiglia
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L’importanza delle politiche educative è chiara perché abbiamo aggiunto “ di welfare”?
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Tre voci autorevoli Comunicazione della Commissione europea (17 febbraio 2011) “Educazione e cura della prima infanzia: consentire a tutti i bambini di affacciarsi al mondo di domani nelle condizioni migliori” insiste sull’importanza di un impegno per la creazione di servizi di alta qualità per la prima infanzia.
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TRE VOCI AUTOREVOLI La ricerca della Fondazione Giovanni Agnelli “Esiti scolastici e comportamentali, famiglia e servizi per l’infanzia” che arriva alle conclusioni: solo servizi di alta qualità garantiscono il pieno sviluppo di ogni bambino, anche compensando iniziali disuguaglianze.
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TRE VOCI AUTOREVOLI James Heckman (premio Nobel per le Scienze Economiche 2000) sostiene e dimostra che Investire nell’infanzia porta ad un ritorno economico di almeno 6-8 dollari per ogni dollaro investito Quindi Sviluppo e Ben- Essere!
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La CGIL ha inserito l’Infanzia nel “welfare contro la crisi e oltre” avendo ben presente: i Diritti dei bambini, assieme a il sostegno alla genitorialità; le lavoratrici madri; le pari opportunità; la conciliazione dei tempi; …. la qualità dei servizi educativi; la qualità del lavoro degli operatori in essi impegnati
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Sostegno alla genitorialità DIRITTI DEI BAMBINI Governance Pubblica Diritti della Lavoratrice Madre contrattazione territoriale per il sociale Contratti di Lavoro Diritti dei lavoratori dei Servizi Educativi e della Scuola Sistema Integrato dei Servizi Educativi
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Le politiche di Welfare per l’Infanzia Per essere operative necessitano che : il Governo stabilisca i Livelli essenziali stanzi le risorse ci sia Contrattazione Territoriale
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I livelli essenziali Il lavoro di “Batti il cinque!”: I livelli essenziali partono dai diritti come afferma la nostra Costituzione. Nidi d’infanzia per lo 0/3 non più come servizi a domanda individuale; Generalizzare la scuola dell’infanzia; Continuità nel progetto educativo Titoli di studio equiparati nello 0-6
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Le risorse Purtroppo si assiste a tagli lineari (centrali e locali) che stanno azzerando le disponibilità Si procede con troppa disinvoltura ad esternalizzazioni dei servizi Il pubblico rinuncia alla responsabilità di essere garante della qualità dei servizi per l’infanzia sul territorio
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Le politiche di welfare per l’Infanzia CGIL FP FLC Intese, tavoli, contrattazione territoriale decentrata, piani di Zona GOVERNANCE
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Obiettivi di LISBONA … L’obiettivo fissato per il 2010 era la copertura del 33% del territorio nazionale con Nidi d’Infanzia per 0-3 anni INVECE Copertura di Nidi d’Infanzia da 0 a 3 anni 2011 Complessivamente in ITALIA Media 13,6% Con grande disparità nazionale dal 2,7% della Campania al 29,5 dell’Emilia-Romagna
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La CGIL è impegnata affinché: Il Governo individui i Livelli Essenziali (LEA) per l’Infanzia e stanzi le risorse in ogni Regione ci sia una legge di ultima generazione che tenga presente tutte le tipologie di servizi educativi 0-3 anni; o, in attesa di una normativa di settore, almeno atti che regolamentino la materia; Si contrasti il pericolo assistenziale sempre in agguato, rilanciando una cultura dei diritti; Si rispettino i diritti di ogni bambino, genitore, operatore ( vanno di pari passo!)
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La CGIL è convinta che I servizi sociali e in particolare i servizi socio-educativi per la prima infanzia siano: un grande volano per lo sviluppo economico di una comunità la condizione per permettere il lavoro di entrambi i genitori un campo di espansione del lavoro femminile (Barcellona 2002) Una parte importante della contrattazione territoriale per il sociale
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La CGIL è impegnata a: Rivendicare intese e vigilare nelle rispettive Regioni per richiedere : dati aggiornati (indispensabili) Il dialogo con referenti tecnici (responsabili del piano regionale servizi socio-educativi) gli incontri periodici di consultazione a livello regionale e locale il coordinamento tra le varie rappresentanze sindacali Rivendicare Tavoli interistituzionali per assicurare la Governance
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CHE FARE? Continuare a sviluppare la cultura dei diritti dell’infanzia (Convenzione ONU ) Promuovere politiche educative e di welfare per l’infanzia Rivendicare risorse Contrattazione Territoriale per il sociale: risorse mirate; regole e trasparenza; Monitoraggi; Governance
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PROGRAMMAZIONE GOVERNANCE MONITORAGGIO
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perseverare A PICCOLI PASSI verso GRANDI DIRITTI…….
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Il gruppo Nazionale Infanzia CGIL FP, FLC, Gruppo nazionale nidi infanzia
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