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PubblicatoMariana Fabia Testa Modificato 8 anni fa
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Ruolo del Pediatra di famiglia nella prevenzione dei danni da incidente Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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ART. 5 - OBIETTIVI DI CARATTERE GENERALE 1.b) promuovere la salute dell’infanzia e dell’adolescenza con particolare attenzione agli interventi di prevenzione ed educazione e informazione sanitaria ACN per la pediatria di famiglia ART. 12 – PREMESSA 2. omissis…nell’ambito della tutela costituzionale della salute del cittadino intesa quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, il S.S.N. demanda al medico convenzionato per la pediatria di famiglia i compiti di prevenzione individuale, diagnosi, cura, riabilitazione ed educazione sanitaria, intesi come un insieme unitario qualificante l’atto professionale Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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3. Il pediatra di famiglia è lo specialista formato specificamente per offrire la tutela della salute per tutto l’ arco della crescita e dello sviluppo e si muove nell’ area delle cure primarie 4. Il pediatra di famiglia: -svolge attività medico specialistica di assistenza (diagnosi, terapia e riabilitazione ) nei confronti di bambini e adolescenti con particolare attenzione all’integrazione e coordinamento delle cure per patologie acute e croniche; -garantisce attività di prevenzione, educazione sanitaria e di promozione della salute con attenzione allo sviluppo fisico, psichico, relazionale, cognitivo del bambino e dell’adolescente nel contesto ambientale e sociale in cui è inserito; - progetta e partecipa ad attività di ricerca sul territorio; - promuove ed aderisce a programmi di formazione professionale ACN per la pediatria di famiglia Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Delle seguenti affermazioni sull’educazione alla salute segna quella che ritieni completamente esatta: A. Nell’attività del Pediatra di Famiglia l’educazione alla salute rappresenta una parte minoritaria rispetto alla gestione della patologia acuta B. Nel progetto salute infanzia dell’ACN per la pediatria di famiglia la prevenzione degli incidenti è prevista a tutti i bilanci di salute, almeno fino al sesto anno C. Il progetto salute infanzia dell’ACN prevede aspetti di educazione alla salute solo nei bilanci del primo semestre di vita D. Nel progetto salute infanzia dell’ACN la prevenzione degli incidenti è inserita nel piano base E. Tutte le affermazioni precedenti sono esatte
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Allegato L-Progetto Salute Infanzia Prevede che nei bilanci di salute dei primi 6 anni per quanto riguarda l’educazione sanitaria si parli di prevenzione degli incidenti, domestici o in auto o sportivi o ludici… ACN per la pediatria di famiglia Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Progetto SALUTE INFANZIA: bilanci di salute 2-3 mesi Prevenzione degli incidenti da trasporto in auto Trasporto sicuro in auto 5-7 mesi Prevenzione incidenti domestici Cadute e pericoli sul fasciatoio 12 -24 mesi Prevenzione incidentiPericoli da caduta, soffocamento, corpo estraneo etc. 3-6 anniPrevenzione incidenti Educazione sanitariaAzione esecutiva Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Quanto si ricorda di un messaggio che viene solamente “ascoltato” durante un colloquio o una lezione? A. 20 % B. 30 % C. 50 % D. 75 % E. 90 %
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10 % ciò che viene letto10 % ciò che viene letto 20 % ciò che viene udito20 % ciò che viene udito 30 % ciò che viene visto30 % ciò che viene visto 50 % ciò che viene visto e udito50 % ciò che viene visto e udito 80-90 % “learning by doing”80-90 % “learning by doing” L’apprendimento origina da una stimolazione sensoriale: si ricorda il … P. Di Pietro- 2003 Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Quale dei seguenti mezzi è utile nel trasmettere un messaggio di educazione sanitaria da parte del pediatra di famiglia? A. Schede apposite stampate in modo “accattivante” B. Colloquio con il singolo genitore C. Lezioni a gruppi di genitori D. Poster in sala di aspetto E. Tutte le precedenti sono utili
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Gli strumenti del PdF Colloqui con le singole famiglie eventualmente rinforzati da discussioni collettive con gruppi di pazienti Schede appositamente preparate Poster in ambulatorio o in sala di aspetto Audiovisivi da proiettare su TV in sala di aspetto o CD per il computer Giochi o gadget appositamente preparati Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Quale dei seguenti è un mezzo di prevenzione primaria ATTIVA? A. Somministrazione di questionari dedicati alla sicurezza in casa ai genitori B. Consegna di schede apposite stampate in modo “accattivante” C. Lezioni a gruppi di genitori D. Poster in sala di aspetto E. Proiezione di audiovisivi
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Prevenzione degli incidenti Primaria attiva Primaria passiva Secondaria attiva Secondaria passiva Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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0 - 3 MESI la causa principale di incidente è dovuta all’incuria degli adulti Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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4 - 5 MESI Il bambino inizia a manipolare gli oggetti ed a girarsi da solo Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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8 - 9 MESI Il bambino scopre il movimento: comincia a gattonare ed ad andare sul girello Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica 10 - 12 MESI Il bambino acquisisce maggiore autonomia: inizia a camminare A. Masetti-2006
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Le sostanze più frequentemente responsabili di avvelenamento/intossicazione in età pediatrica sono: A. i farmaci B. i prodotti per la pulizia domestica C. piante e fiori D. i prodotti cosmetici
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Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica 1-4 anni ormai il bambino è “ padrone ” della casa: gli angoli più reconditi saranno per lui i più interessanti A. Masetti-2006
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Attualmente, in Italia, per l’uso amatoriale della Bici è d’obbligo per Legge: A. Indossare il Casco. B. Indossare i para - gomiti ed i para - polsi. C. Montare i distanziatori sul retro delle Bici, muniti di catarifrangenti. D. Non esistono Leggi impositive per la prevenzione degli incidenti da uso della bicicletta.
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5-9 anni nuove scoperte: bicicletta, pattini, giocattoli potenzialmente pericolosi Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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10-16 anni: uso del casco, cinture di sicurezza, incidenti sportivi Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Raccomandazioni generali Da www.upi.ch 1° anno Non trasportare il bambino sulla bicicletta prima del 1° anno d’età e portarlo con sé solo negli appositi seggiolini di sicurezza Proteggere il bambino con casco da ciclista 3° anno Permettere al bambino di andare in bicicletta soltanto nei luoghi protetti dal traffico e munirlo di casco da ciclista. 4° anno Circolare in bicicletta su strade pubbliche è permesso solo dal 7° anno d’età 6° anno Una buona colazione aumenta l’attenzione del bambino sul percorso casa-scuola Andare a prendere il bambino a scuola e accompagnarlo a casa Trasportare il bambino in auto allacciandolo ai sedili posteriori o negli appositi sistemi di ritenuta. 7° anno Munire il bambino di casco da ciclista quando va in bicicletta Non permettergli l’uso dello skateboard sulle strade pubbliche Bfu-bpa-upi Commissione prevenzione degli infortuni nell’infanzia-Berna Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Custodia adeguata dei “veleni” Sorveglianza durante il gioco Custodia degli oggetti taglienti Sorveglianza durante la preparazione dei cibi Sorveglianza nel bagno Dispositivi di sicurezza elettrica Seggiolino per auto Custodia fiammiferi, accendini Dispositivi sicurezza scale Sistemazione sedile posteriore auto Sorveglianza durante l’uso di elettrodomestici Sorveglianza del fasciatoio Dispositivi sicurezza finestre Sorveglianza durante i giochi con animali 49 39 38 36 32 31 30 29 27 23 22 17 13 12 Percezione dei genitori sulla sicurezza ECSA (European Child Safety Alliance) 2003 Interventi personali per la sicurezza dei propri figli (%) G. Messi-2006 Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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Percezione dei genitori sulla sicurezza (ECSA 2003) G. Messi-2006 Ostacoli alla sicurezza dei bambini (%) Impossibilità sorveglianza 24 h Ignoranza sulle cause I bambini non ascoltano (sic) Carenze design industriale Bassa priorità della sicurezza Costo dei prodotti sicuri Difetto dei prodotti Mancanza dispositivi di sicurezza Rapida crescita del bambino Mancanza di leggi o di aiuti Istruzioni non chiare 46 24 20 13 9 8 7 6 5 Fonti di informazioni (%) Famiglia TV Amici Riviste Libri Pediatri, medici Istruzioni dei prodotti Giornali Ospedali Radio Pubblicazioni stato Internet 31 30 26 25 22 16 13 9 7 3 Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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IL PEDIATRA DI FAMIGLIA DISPONIBILITA’ DISPONIBILITA’ PROFESSIONALITA’ PROFESSIONALITA’ UNICITA’ UNICITA’ CULTURA CULTURA RISPOSTE CONCRETE Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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CONCLUSIONI Il pediatra di famiglia può fare molto per migliorare la cultura della sicurezza e della prevenzione degli incidenti pediatrici. L’educazione sanitaria, il counselling, la realizzazione di progetti dedicati non possono che far ridurre ancora di più la mortalità e l’invalidità da incidenti Società Italiana di Medicina di Emergenza E Urgenza Pediatrica
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