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PubblicatoLaura Di Lorenzo Modificato 8 anni fa
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Il Pediatra, il bambino ed il filo rosso della prevenzione Perché prevenzione? Il diritto costituzionale alla tutela della salute include il diritto a non ammalare Patologie croniche una volta letali oggi guariscono, con i conseguenti aumenti dei costi sanitari e sociali Tra pochi decenni l’attuale sistema di contribuzione non coprirà che una frazione della domanda di salute. Unica soluzione è impedire che le persone si ammalino: prevenzione primaria!
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prevenzione primaria Gli interventi di prevenzione primaria rappresentano uno strumento importante di promozione della salute. informazione Molti di questi interventi si basano su campagne di informazione ed educazione alla salute, finalizzate a rinforzare determinati modelli comportamentali e stili di vita o a proporne di nuovi. Gli operatori sanitari che hanno contatti con le giovani coppie o con i neo-genitori svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione. L’età giovanile offre le migliori opportunità di prevenzione primaria evitando di incorrere in comportamenti scorretti
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Health for all perinataleinfantile SEI L’analisi “Health for all” effettuata in Gran Bretagna nel 1996 nel campo della salute perinatale e infantile ha individuato come prioritari SEI interventi: L’assunzione di adeguate quantità di acido folico e di altre vitamine del gruppo B nel periodo periconcezionale. La vaccinazione contro morbillo, rosolia, H. influentiae tipo b. L’utilizzo di appropriati mezzi di protezione del bambino negli spostamenti in automobile. La posizione supina per far dormire il lattante nel primo anno di vita La non esposizione di donne in gravidanza e bambini al fumo di sigaretta L’allattamento al seno nei primi sei mesi di vita “progetto 6+1”. In Italia, con il contributo finanziario da parte del Ministero della Salute, nell’ambito dei progetti finalizzati dedicati alla “ricerca sanitaria”, nasce il “progetto 6+1”. BasilicataFriuli Venezia GiuliaPiemonte 2.800.000 abitanti 20002002 Il progetto ha coinvolto tre regioni (Basilicata,Friuli Venezia Giulia e Piemonte), con una popolazione di riferimento complessiva di 2.800.000 abitanti per un periodo che andava dal secondo semestre del 2000 al secondo semestre del 2002. L’aumento della prevalenza della lettura ad alta voce ai bambini in età prescolare (a partire dai 6 mesi di vita).
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Mastroiacovo, International Clearinghouse for Birth Defects Monitoring Systems
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Vantaggi del latte materno Protegge il bambino dalla diarrea e dalle infezioni acute alle vie respiratorie, stimola il suo sistema immunitario ed agevola lo sviluppo neurologico Rafforza il legame fra madre e figlio I bambini allattati al seno mostrano un minore tasso di incidenza dei tumori, in particolare di leucemia e di linfosarcoma. Sono meno esposti a malattie come la polmonite, l'asma, le allergie, il diabete, le infezioni gastrointestinali e le affezioni suscettibili di degenerare in deficienze auditive. Minore rischio di obesità in età pediatrica per gli allattati al seno del 21% il rischio di mortalità postneonatale l’incidenza di SIDS nel primo anno di vita AAP,Pediatrics vol 115; 2005 OMS: 1,5 milioni i bambini che ogni anno muoiono perché non sono stati allattati con latte materno. Situazione italiana è ben lontana dall’essere soddisfacente: 1 bm su 10 non è allattato al seno alla dimissione 1 bm su 10 non è allattato al seno alla dimissione 6 bambini su 10 ricevono supplementi nei primi giorni di vita 7 bambini su 10 non sono più allattati esclusivamente al seno a 3 mesi 7 bambini su 10 non sono più allattati esclusivamente al seno a 3 mesi
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“Back to sleep” I bambini messi a dormire in posizione prona hanno un rischio di morire per SIDS aumentato da 1.7 a 12.9 volte. Anche la posizione di fianco aumenta il rischio di circa 2 volte. Dwyer T et al, Lancet 1991 Fleming PJ et al, Br Med J 1996 SIDS: 1° causa di morte (40%) nei paesi industrializzati nell’età compresa tra 1 e 12 mesi, con massima incidenza tra i 2 e 4 mesi di vita.
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L'esposizione prenatale ai prodotti da fumo di tabacco aumenta il rischio di aborto spontaneo, di mortalità perinatale e di basso peso alla nascita. L'esposizione prenatale ai prodotti da fumo di tabacco aumenta il rischio di aborto spontaneo, di mortalità perinatale e di basso peso alla nascita. Tuormaa TE, Nutr Health 1995; DiFranza RJ, Fam Pract 1995 Tuormaa TE, Nutr Health 1995; DiFranza RJ, Fam Pract 1995 Esiste una forte associazione tra esposizione al fumo e SIDS incremento di 2-3 volte del rischio Esiste una forte associazione tra esposizione al fumo e SIDS incremento di 2-3 volte del rischio Di Franza RJ et al, Pediatrics 1996 É stata dimostrata una associazione tra esposizione al fumo e malattie respiratorie in particolare nel primo anno di vita. É stata dimostrata una associazione tra esposizione al fumo e malattie respiratorie in particolare nel primo anno di vita. Effetti in gravidanza e dopo la nascita dell’esposizione al fumo di tabacco DiFranza JR et al, Pediatrics 2004 ; Lannero et al, Respiratory Research 2006
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Protezione del bambino durante il trasporto in automobile NHTSA, 1997 62% dei bambini tra 0-14 aa, morti in veicoli incidentati non erano opportunamente allacciati Decina et al. Accid Anal Prev ‘97 50% di 4000 macchine (in 4 stati americani) seggiolino per trasporto bimbi (<27kG) Berg et al. Pediatrics 2000 40% di 5751 b. <15aa coinvolti in incidenti stradale gravi non correttamente allacciati Sedile posteriore fattore di protezione Kohn et al. Arch Pediatr Adolesc Med 2000 Nel 94% di 266 casi seggiolino installato non correttamente Nel 40% uso scorretto Nel 37% uso molto scorretto Kostaridou et al. Acta Paediatr 1997 90% uso scorretto sotto i 6 m 60% uso scorreto tra 7 m e 2 aa 90% uso scorretto tra 3 e 4 aa INCIDENTI = 1a causa di morte (0-14 aa) INCIDENTI = 1a causa di morte (0-14 aa) 37% INCIDENTI STRADALI !!!! il rischio di morte per incidente stradale del 69% < 1 anno e del 47% tra 1-4 anni Corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza 24.4% dei traumi non fatali potrebbero essere prevenuti con un corretto uso dei dispositivi di sicurezza
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PROTEGGETELO CON LE VACCINAZIONI 1)Tutti i genitori dovrebbero essere informati sui benefici e sui potenziali rischi delle singole vaccinazioni 2)I genitori dovrebbero essere informati sui rischi per la salute del proprio figlio derivanti dalla scelta di non vaccinarlo 3)I genitori dovrebbero essere informati sui rischi per la comunità in cui vivono derivanti dalla scelta di non vaccinare il proprio figlio PRINCIPALI MOTIVI DI MANCATA E/O RITARDATA VACCINAZIONE “Conoscere per prevenire” Materiale informativo per operatori sanitari
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In Italia si legge troppo poco ai bambini: Attitudine alla lettura ad alta voce di genitori di bambini con età compresa tra 6 m e 6 aa intervistati dai pediatri di famiglia a: Trieste Napoli Palermo Benefici della lettura ad alta voce ai bambini Lettura ad alta voce da parte dei genitori migliora lo sviluppo cognitivo del bambino promuove la relazione genitori/figli 32% 22% 17% Oltre il 50% dei bambini tra 6-10 aa non legge libri (ISTAT, 1997).
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tasso di abbandono al primo anno di scuola superiore (fonte MIUR) 6 8 10 12 14 16 18 20 1999/002000/012001/022002/03 % Campania Italia
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INTERVENTIEFFETTI Folico preconcez. Folico preconcez. Astensione al fumo Astensione al fumo Posizione nel sonno Posizione nel sonno Allattamento al seno Allattamento al seno Vaccinazioni Vaccinazioni Trasporto in auto Trasporto in auto Lettura precoce Lettura precoce Malformaz. Congenite Basso peso SIDS Infezioni Mortalità/morbilità da incidenti Sviluppo cognitivo/Relazioni genitori-bambino AZIONE SINERGICA DEGLI INTERVENTI PROMOSSI!!!!
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1.Gli interventi di prevenzione primaria rappresentano un valido strumento per ridurre il rischio di mortalità e/o morbosità infantile 2.La corretta formazione/informazione degli operatori sanitari costituisce lo step principale nell’attuazione dei programmi di prevenzione 3.Importanza di una buona comunicazione con i genitori per trasmettere messaggi di promozione della salute (importanza del counseling) 4.Benefici non solo sul singolo individuo ma su tutta la comunità in termini di salute pubblica TAKE HOME MESSAGES
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Una nuova sfida per il pediatra del 2000..
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Nel 1998 l’OMS ha dichiarato che l'obesità ha assunto proporzioni tali da essere considerata un'epidemia globale Nel 1998 l’OMS ha dichiarato che l'obesità ha assunto proporzioni tali da essere considerata un'epidemia globale L’emergenza dell’obesità in età evolutiva è male affrontabile a livello terapeutico (scarsi successi) ed è complessa a livello preventivo poiché l’obesità è condizione multifattoriale ed ogni strategia isolata (es. diete) resta insufficiente e inefficace. L’emergenza dell’obesità in età evolutiva è male affrontabile a livello terapeutico (scarsi successi) ed è complessa a livello preventivo poiché l’obesità è condizione multifattoriale ed ogni strategia isolata (es. diete) resta insufficiente e inefficace. L’ aumento nella prevalenza di obesità è avvenuto in parallelo alla diminuzione dei livelli di attività fisica nelle popolazione giovanile. Inoltre è stata dimostrata la stretta associazione tra ore di esposizione alla televisione ed aumentato rischio di obesità L’ aumento nella prevalenza di obesità è avvenuto in parallelo alla diminuzione dei livelli di attività fisica nelle popolazione giovanile. Inoltre è stata dimostrata la stretta associazione tra ore di esposizione alla televisione ed aumentato rischio di obesità
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Il fenomeno è crescente passando da Nord a Sud Elaborazione su dati ISTAT 2002 Prevalenza di bambini e adolescenti con eccesso di peso per regione Italia 24.2% 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Campania Molise Calabria Abruzzo Sicilia Puglia Marche Lazio Basilicata ITALIA Umbria Emilia-Romagna Veneto Friuli-Venezia Giulia Lombardia Piemonte Liguria Toscana Sardegna Trentino-Alto Adige Valle d'Aosta L’ Italia è al primo posto in Europa per obesità nei bambini
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Percentuale di bambini con eccesso di peso per titolo di studio della madre. 1999 - 2000 L. Gargiulo, et al. su dati dell’Indagine ISTAT sulla salute 1999-2000
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Crescere Felix INTERVENTI PER LA PREVENZIONE DELL’ OBESITA’ INFANTILE IN CAMPANIA 2005-2008 Partecipanti Pediatri di Base Insegnanti di Scuole Materne, Elementari e Medie Insegnanti di Educazione Fisica ed Operatori di Attività Motoria Operatori Sanitari di Distretto D.M.I Operatori dei SIAN
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RISULTATI ATTESI 1. Ottenere una prevalenza di bambini allattati al seno a 4 mesi del 20% in più rispetto alla situazione di partenza. 2. Aver inserito nella routine quotidiana di gestione di almeno il 70% della pediatria di base le raccomandazioni per una sana alimentazione e la prevenzione dell’obesità 3. Avere un Sito WEB professionale dedicato al progetto che ne permetta la durata e l’aggiornamento nel tempo. 4. Inserire i materiali formativi nella routine didattica dei tre livelli di scuola.
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5. Ottenere un aumento di almeno il 20% della frequenza ad attività motorie regolari intra ed extra scolastiche nelle fasce d’età 6-10 e 10-13 anni. 6. Aver verificato e modificato almeno il 50% dei capitolati delle mense Scolastiche campane. 7. Aver preso in carico nell’intervento OSIME almeno 2000 bambini obesi 8. Aver costituita una struttura stabile per la ideazione e l’editing di materiale informativo e promozionale per gli stili di vita nell’infanzia e nell’adolescenza RISULTATI ATTESI Raggiungere un contenimento della prevalenza di obesità e sovrappeso nei bambini in età scolare (10-13 anni) ed una prevalenza del –20% al termine del terzo anno, rispetto alla prevalenza di base
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Promuovere il gioco e l’attività sportiva all’aria aperta…
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Quale domanda di salute emerge? Professionisti per la salute dedicati alle attività di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Professionisti per la salute dedicati alle attività di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Figure professionali dedicate non solo alle specifiche attività di prevenzione sanitaria di tipo clinico ma anche e soprattutto a quella funzione di server interistituzionale della prevenzione primaria che sappia colloquiare con le altre istituzioni che pesano sulla salute ma anche con il cittadino in una attività di continuo empowerment per la salute. Figure professionali dedicate non solo alle specifiche attività di prevenzione sanitaria di tipo clinico ma anche e soprattutto a quella funzione di server interistituzionale della prevenzione primaria che sappia colloquiare con le altre istituzioni che pesano sulla salute ma anche con il cittadino in una attività di continuo empowerment per la salute. Tali figure professionali devono saper tradurre in fatti concreti le teorie preventive sviluppando rapporti sinergici forti con le istituzioni esterne al mondo della salute ed inoltre essere capaci di un rapporto persuasivo con il cittadino Tali figure professionali devono saper tradurre in fatti concreti le teorie preventive sviluppando rapporti sinergici forti con le istituzioni esterne al mondo della salute ed inoltre essere capaci di un rapporto persuasivo con il cittadino Indispensabile che tali figure debbono necessariamente “farsi le ossa” sul territorio. Una sede didattica all’interno di un’area di sviluppo della medicina primaria del territorio diventa scelta strategica fondamentale per la costruzione di queste professionalità. Indispensabile che tali figure debbono necessariamente “farsi le ossa” sul territorio. Una sede didattica all’interno di un’area di sviluppo della medicina primaria del territorio diventa scelta strategica fondamentale per la costruzione di queste professionalità.
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Missione definita del Servizio Sanitario Rendere cosciente, evidente, consapevole il ruolo della salute dei diversi comparti sociali; Rendere cosciente, evidente, consapevole il ruolo della salute dei diversi comparti sociali; Promuovere efficaci interventi sui determinanti di salute Promuovere efficaci interventi sui determinanti di salute Promuovere l’empowerment del cittadino nella salute. Promuovere l’empowerment del cittadino nella salute. Convenire ad azioni e piani concertati con il S.S.N. Convenire ad azioni e piani concertati con il S.S.N. Accoppiare momenti di formazione e comunicazione agli operatori ed al singolo con interventi strutturali e procedurali efficaci. Accoppiare momenti di formazione e comunicazione agli operatori ed al singolo con interventi strutturali e procedurali efficaci.
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Vita vissuta.. Ad uno studente di medicina viene ribadito più volte durante i corsi l’importanza della prevenzione. Ad uno studente di medicina viene ribadito più volte durante i corsi l’importanza della prevenzione. Nella pratica clinica: Nella pratica clinica: Colloquio di dimissione con i neogenitori al nido: tempo medio: medico strutturato 7-10 minuti tempo medio: medico strutturato 7-10 minuti specializzando 20-30 minuti specializzando 20-30 minuti Compilazione libretto regionale da parte del PdF: Peso, Lunghezza, controllo clinico.. Nessun accenno alla prevenzione! Nessun accenno alla prevenzione!
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Perché viene persa l’importanza della prevenzione? Risposte più frequenti dei medici : Tanto non ti stanno a sentire.. Tanto non ti stanno a sentire.. La prevenzione è utile ma il tempo è poco.. La prevenzione è utile ma il tempo è poco.. Non credo che la prevenzione si faccia così.. Non credo che la prevenzione si faccia così.. E i genitori??: Il bimbo ha fame.. Dò l’aggiunta Il bimbo ha fame.. Dò l’aggiunta Mia nonna faceva cosi.. Mia nonna faceva cosi.. Il bimbo ha le colichette..dorme meglio “a pancia in giù” Il bimbo ha le colichette..dorme meglio “a pancia in giù” Il miele sul ciuccio fa bene.. Il miele sul ciuccio fa bene.. Mio figlio ha le manine fredde..ha freddo..bisogna coprirlo bene..fuori fa freddo non lo posso fare uscire all’aria aperta Mio figlio ha le manine fredde..ha freddo..bisogna coprirlo bene..fuori fa freddo non lo posso fare uscire all’aria aperta Mio figlio non mangia..vuole solo schifezze (chi le compra le schifezze??).. Mio figlio non mangia..vuole solo schifezze (chi le compra le schifezze??).. Come guido io il motorino è tranquillo (intere famiglie napoletane su un ciclomotore) Come guido io il motorino è tranquillo (intere famiglie napoletane su un ciclomotore) No dottò..io dei vaccini non mi fido..ho paura.. No dottò..io dei vaccini non mi fido..ho paura..
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Grazie
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