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PubblicatoAdelaide Gattini Modificato 8 anni fa
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Legge di stabilità, pareggio di bilancio e riforma del sistema tributario: è sufficiente per riequilibrare la finanza pubblica? Mauro Marè Viterbo, 5 marzo 2014
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4 La riforma deI sistema tributario: un fisco per la crescita Partirei da due punti generali: a) il livello del prelievo complessivo è molto elevato e va ridotto. è il vero ostacolo alla crescita. Ma per farlo è necessaria riduzione spesa… Ma riusciremo a ridurre spesa? Effetti economici e sostenibilità sociale! Procedure amministrative e condizioni politiche per farlo; Quali saranno effetti recessivi riduzione spesa? b) composizione sistema tributario (tax mix) è squilibrata va riformata, con spostamento da lavoro/capitale a proprietà/consumi
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4.1 rendere fisco più favorevole alla crescita problema fondamentale Italia è la crescita. Se non riparte crescita e ripresa dell’occupazione, soprattutto giovanile, il debito non sarà sostenibile. Peso sistema fiscale è troppo elevato (circa 50% Pil) e una composizione concentrata su imposte sui redditi personali e societari; sono le imposte più distorsive e con effetti più negativi per incentivi, efficienza e crescita economica. priorità: modificare il tax mix, spostamento del carico da imposte dirette a indirette, in particolare su proprietà e consumi. Studi Imf, Ocse dimostrano che le imposte ordinarie sulla proprietà e quelle sui consumi finali sono le meno distorsive per la crescita economica
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4.1 rendere fisco più favorevole alla crescita Stimolo economico da modifica tax mix potrebbe far ripartire le esportazioni, la crescita e rendere più sostenibile la finanza pubblica italiana (fiscal devaluation) imposte indirette sono però più regressive delle imposte dirette. parte del maggior gettito ottenibile da imposte indirette dovrebbe essere restituito alle famiglie con redditi bassi/o maggiori indicatori di bisogno – carichi familiari, spese sanitarie, incapienti, ecc. Come restituire: a) con riduzione prime due aliquote (23 e 27%); b) oppure con potenziamento alcune forme di detrazioni che maggiormente sono in grado di influenzare il profilo distributivo dell’Irpef (es., lavoro dipendente e pensioni, quelle per carichi familiari, sanità, istruzione).
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4.2 la riforma tributaria: i punti principali a. il mix tributario (necessità riequilibrio tassazione tra diverse basi imponibili); rendere fisco più favorevole alla crescita b. ll ruolo dell’Irpef (Ire), criticità ormai evidenti a. L’evasione d. lo scarso sostegno alla famiglia e. complessità del sistema fiscale
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ripensare potenzialità Irpef in termini di progressività. Capacità redistributrici sono in parte svanite o affievolite. dati SOGEI su numero contribuenti sono esplicativi Due questioni centrali: a) numero contribuenti per classi di reddito (pochi sopra 100 mila); b) in prevalenza lav. dipendenti e pensionati 4.3 l’imposta personale sul reddito
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numero “ricchi” è bassissimo (in assoluto e %) Solo 0,93% dichiara più di 100mila euro (382mila individui) Contribuenti con reddito > 150mila euro circa 146 mila (0,35%); quelli con reddito > 200mila sono solo 75mila (0,18%) Confrontare con acquisto auto di lusso e Suv. 34% contribuenti dichiara meno di 10mila euro: è credibile? Dato fotografa una situazione di povertà estrema o meglio ci indica la dimensione enorme dell’evasione fiscale 4.3 l’imposta personale sul reddito
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Irpef è ormai essenzialmente un’imposta sul lavoro dipendente e sui redditi da pensione. Dipendenti e pensionati rappresentano l’86% dei dichiaranti e il 90% dei redditi dichiarati. L’Irpef per vari motivi non riesce a colpire i redditi derivanti da altra fonte… 4.3 l’imposta personale sul reddito
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Evasione sottrae alla tassazione enormi risorse: stima prudenziali poco inferiore a 1/5 dell’intero reddito nazionale prodotto annualmente per una base imponibile di circa 270 miliardi nel 2004 (AgEntrate), 300 miliardi sulla base del Pil 2008 pari a 100/150 miliardi di mancate entrate fiscali 4.4 l’evasione fiscale
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Naturalmente non è possibile né immaginabile recuperare intera evasione Ma ci si deve rendere conto dell’evasione diffusa che caratterizza principali imposte (Irpef, Iva, Ires, Irap) Dato cruciale: larga parte dei redditi non da lavoro dipendente/pensione (quelli da capitale, da cespiti patrimoniali, da esercizio di lavoro autonomo e professione) riescono ad evadere e/o eludere la tassazione personale; quindi non partecipano all’azione redistributiva e alla progressività del prelievo tributario. 4.5 l’evasione fiscale
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Il sistema fiscale appare molto complesso, inutilmente complicato e poco trasparente. Ciò determina, in primo luogo, elevati costi di adempimento per i contribuenti; in secondo luogo, un’attività costosa e faticosa di gestione della macchina tributaria e delle attività di controllo per l’amministrazione tributaria. Ciò dipende essenzialmente da due fattori: a. la legislazione tributaria (enorme e complessa), b. il ruolo e il numero degli esperti fiscali. 4.6 la complessità
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Attuale struttura Ire non permette un significativo ed efficace sostegno carichi familiari Questione redditi incapienti 8.000 euro Si possono pensare diverse soluzioni: da imposta negativa che tuteli le famiglie a reddito più basso, fino a una dote fiscale per le famiglie 4.7 sostegno alla famiglia
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Legge n. 1 del 20 aprile 2012 modifica articolo 97 Costituzione, saldo conto economico delle AA.PP. Essa richiede che venga assicurato “l’equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico” per il complesso delle Amministrazioni pubbliche. L’articolo 81 demanda alla legge rafforzata la definizione delle “norme fondamentali e [de]i criteri; e di “assicurare equilibrio tra entrate e spese, tenendo conto fasi avverse e fasi favorevoli ciclo economico”. sarebbe necessaria un’asimmetria sforzo risanamento tra fasi avverse e favorevoli, con correzioni più forti in fasi congiunturali favorevoli 5 Il pareggio di bilancio
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È credibile meccanismo pareggio? Diversi problemi applicativi e concettuali per definire pareggio strutturale È efficiente avere un bilancio sempre in pareggio? Oppure esso dovrebbe servire a “smooth” il saldo secondo situazione economica? bilancio deve svolgere funzione anticiclica Come si definisce un (pareggio di) bilancio corretto per il ciclo (al netto effetti ciclo)? Rischio creative accounting (aggiramento regole) 5 Il pareggio di bilancio
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esperienza storica dimostra che di per sé non c’è un limite preciso al debito pubblico: crisi con il 60% e non crisi con 250% (Giappone, Argentina). Elevatezza debito importante ma le variabili che determinano sostenibilità sono il pareggio di bilancio (controllo spesa, deficit futuri) e crescita economica ! Storia e teoria economica dimostrano che le crisi finanziarie possono essere affrontate in 3 modi a. svalutazione/inflazione (monetizzazione) b. default e ripudio del debito c. capital levy/imposte straordinarie 6 E’ sufficiente tutto questo?
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Le prime due soluzioni ci sono di fatto precluse a.Euro non permette svalutazione, né monetizzazione debito: vogliamo proporre uscita Italia dall’Euro??....... a. Inflazione? forse fiscal devaluation, shift da dirette a indirette potrebbe andare in questa direzione. Ma sarebbe sufficiente? b. ripudio del debito: meglio non parlarne… e soprattutto, data struttura debito italiano (tra estero/interno) ce lo permetterebbero?? c. Misure straordinarie: quali? 6 E’ sufficiente tutto questo?
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Imposta ordinaria sul patrimonio e/o imposta straordinaria sul patrimonio…. periodica o una tantum… Patrimonio immobiliare e mobiliare… ricchezza complessiva pari a 9.000 miliardi euro (stima BI) (0,002% darebbe 18 miliardi…) oppure con franchigie e a partire da una certa soglia (5 per mille sopra 1 milione) Varie possibili definizioni (base imponibile) e difficoltà di applicazione: revisione catasto, dati su possesso cespiti, rischio di capital flight Precedenti: 1992, prelievo straordinario sui conti correnti del 6 per mille. 6.1 le misure straordinarie
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Vendita patrimonio pubblico: difficile stimare vera consistenza… Quanto sarebbe davvero liquidabile? In che tempi? Procedure di vendita, trasparenza, governance e soprattutto chi compra? Privatizzazioni mobiliari ??? ENI, ENEL,….; o prestito forzoso (Tfr e altro) Ma naturalmente anche effetti recessivi e psicologici imp. patrimoniale e doppia tassazione risparmio Via maestra è la riduzione della spesa pubblica (oltre 700 miliardi) ma è possibile e credibile? 6.1 le misure straordinarie
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Prima o poi arriva il momento in cui si devono fare i conti con la propria storia, con il proprio passato…. E noi siamo arrivati a questo punto e quindi incrociamo le dita….. speriamo che il nuovo governo abbia la forza di realizzare vere riforme strutturali e riprendere il sentiero della crescita economica Per riformare il sistema tributario e ridurre e riqualificare la spesa pubblica Quello che decideremo determinerà il nostro futuro 7 Conclusioni….
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