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I PRODOTTI BIOLOGICI Dott.ssa Barbara Burchi a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I1.

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1 I PRODOTTI BIOLOGICI Dott.ssa Barbara Burchi a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I1

2 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 2 Definizione di agricoltura biologica (IFOAM–International Federation of Organic Agricolture Moviment) L’agricoltura biologica comprende tutti i sistemi agricoli che promuovono la produzione di alimenti e fibre in modo sano socialmente, economicamente e da un punto di vista ambientale. Questi sistemi hanno come base della capacità produttiva la fertilità intrinseca del suolo, il rispetto della natura, delle piante, degli animali e del paesaggio, ottimizzando tutti questi fattori interdipendenti. Questo metodo riduce drasticamente l’impiego di input esterni attraverso l’esclusione di fertilizzanti, pesticidi e medicinali chimici di sintesi. Al contrario, utilizza la forza delle leggi naturali per aumentare le rese e la resistenza alle malattie.

3 Agricoltura biologica e convenzionale La differenza sostanziale tra agricoltura biologica e convenzionale consiste nel livello di energia ausiliaria introdotto nell'agrosistema: nell'agricoltura convenzionale si impiega un notevole quantitativo di energia ausiliaria proveniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.); nell'agricoltura biologica si reimpiega la materia principalmente sotto forma organica. Una dicitura più corretta è agricoltura organica (oppure agricoltura ecologica) in quanto mette in evidenza i principali aspetti distintivi dell'agricoltura biologica, ovvero la conservazione della sostanza organica del terreno (o l'intenzione di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale). a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 3

4 Il metodo di produzione (Fonte: www.sinab.it) Il metodo di produzione biologico si basa sulla possibilità di risolvere le problematiche che insorgono nel corso dell'attività produttiva con metodi che aiutano a sfruttare al meglio le risorse e le potenzialità presenti nel sistema stesso, favorendo nel contempo la sua capacità di autosostentamento e la possibilità di rinnovamento delle risorse naturali. Pertanto, la risoluzione dei problemi dell'attività agricola viene ricercata all'interno dell'agrosistema ricorrendo soltanto minimamente ad input esterni. Per rendere l'azienda biologica un sistema agricolo autosufficiente, da gestire nel pieno rispetto dell'ambiente, è fondamentale conoscere, conservare e ripristinare i sistemi protettivi naturali e la biodiversità. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 4

5 In sintesi (Fonte: www.ec.europa.eu/agriculture/organic/home_it) In poche parole, l'agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola che cerca di offrire al consumatore prodotti freschi, gustosi e genuini, rispettando il ciclo della natura. Per raggiungere ciò, l'agricoltura biologica si fonda su obiettivi e principi, oltre che su pratiche comuni, ideati per minimizzare l'impatto umano nell'ambiente e allo stesso tempo permettere al sistema agricolo di operare nel modo più naturale possibile. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 5

6 Le pratiche agricole dell’agricoltura biologica (Fonte: www.ec.europa.eu/agriculture/organic/home_it) La rotazione delle colture per un uso efficiente delle risorse locali. L'utilizzo di un ampio piano di rotazione delle colture usate per interrompere il ciclo dei parassiti e delle erbe infestanti, permette al terreno di recuperare tempo ed incrementare nutrimenti utili. Le leguminose come il trifoglio, per esempio, fissano l'azoto dall'atmosfera nel suolo. Limiti molto ristretti nell'uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici per evitare nel lungo termine cambiamenti delle proprietà chimiche del suolo e la dipendenza da input esterni. L'uso efficace delle risorse del luogo, come per esempio l'utilizzo del letame per fertilizzare la terra. L'utilizzo di fertilizzanti organici a base di letame per migliorare la struttura del terreno e prevenire l'erosione del suolo. La coltivazione di piante da sovescio per la copertura del suolo dopo il raccolto - per prevenire l'erosione del terreno e la perdita di nutrienti. Piantare siepi e prati per prevenire l'erosione del suolo e la perdita di nutrienti. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 6

7 Altre pratiche dell’agricoltura biologica (Fonte: www.ec.europa.eu/agriculture/organic/home_it) La scelta di piante ad animali che resistono alle malattie e si adattano alle condizioni del luogo. Il divieto dell'uso di organismi geneticamente modificati (OGM) L'adozione del pascolo turnato, per evitare un eccessivo sfruttamento e permettere al terreno di recuperare tempo e riacquisire nutrimenti Allevare gli animali a stabulazione libera, all'aperto e nutrendoli con foraggio biologico. Utilizzare pratiche di allevamento appropriate per le differenti specie di bestiame. Severe limitazioni all’utilizzo di antibiotici nell'allevamento degli animali, di additivi negli alimenti e di altri fattori produttivi.

8 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 8 Alcuni esempi dei metodi di coltivazione biologici Si utilizzano generalmente rame e zolfo come antiparassitari e i fertilizzanti sono di origine animale (letame); Le coltivazioni sono separate da quelle tradizionali per ridurre le contaminazioni; L’irrigazione ideale è quella “a manichetta” che bagna il terreno e non le foglie; L’erba medica per 4 anni garantisce il riposo dei terreni; Il pomodoro si ottiene dopo 4 anni di riposo e 1 anno a grano.

9 Analisi del mercato biologico (Fonte: The World of Organic Agriculture – Statistics and Emerging Trends 2008). Le analisi condotte da più parti hanno evidenziato che il mercato internazionale del biologico, nel suo complesso, cresce ogni anno di circa 5 miliardi di dollari: nel 2007 il suo volume ha superato, per la prima volta, i 40 miliardi. E in tutto il mondo la superficie coltivata con metodo bio raggiunge i 30,4 milioni di ettari. Su scala globale la fetta più consistente di coltivazioni bio si trova in Oceania (42%), seguita dall’Europa (24%) e dall’America Latina con il 16%.

10 I 10 Paesi con le coltivazioni biologiche più estese (Fonte: FiBL & IFOAM, 2010) a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 10

11 I 10 Paesi con la più elevata crescita di coltivazioni biologiche 2007-2008 (Fonte: FiBL & IFOAM, 2010) a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 11

12 I produttori di “biologico” per aree geografiche (Fonte: FiBL & IFOAM, 2010) a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 12

13 Coltivazioni biologiche in Europa nel 2008 – in ettari (Fonte: Eurostat, 2010) a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 13

14 Agricoltura Biologica in Italia al 31/12/2009 (Fonte: Sinab, 2010) Gli operatori del settore sono 48.509. Rispetto al 2008 si rileva una riduzione complessiva del numero di operatori del 2,3%. La Sicilia e la Calabria sono le regioni con maggiore presenza di aziende agricole biologiche. Per il numero di aziende di trasformazione la leadership spetta all’Emilia Romagna seguita dalla Lombardia. La superficie interessata, in conversione o interamente convertita ad agricoltura biologica, risulta pari a 1.106.684 ettari, con un aumento rispetto all’anno precedente circa del 10,4%. Il principale orientamento produttivo è la cerealicoltura. Un’ampia percentuale è rappresentata poi da foraggi, prati e pascoli. Seguono, in ordine di importanza, la superfici investite ad olivicoltura e a viticoltura. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 14

15 Variazione percentuale del numero operatori per regione: confronto 2008 - 2009 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 15

16 Andamento di operatori e superfici in Italia dal 1990 al 2009 Dati 1990-1992: elaborazioni SINAB su stime diverse. Dati 1993-2009: MiPAAF; Elaborazioni: Nomisma (1993), IFOAM (1994), BioBank (1995-1998), SINAB (1999-2009). a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 16

17 Le vendite di prodotti “bio” in Europa nel 2008 – mln di Euro (Fonte: FiBL, AMI, 2010) a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 17

18 I consumi domestici di prodotti BIO - primo semestre 2009 (Fonte: ISMEA/NIELSEN, 2010) Gli acquisti domestici di prodotti biologici confezionati sono aumentati in termini monetari del 7,4%, registrando quindi un incremento superiore a quello rilevato nel 2008 (+5,4%). a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 18

19 Dinamiche (in valore) degli acquisti domestici in alcuni comparti dell’agroalimentare (Fonte: ISMEA/NIELSEN, 2010) a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 19

20 La normativa europea Regolamento CE 834/2007 (entrato in vigore a gennaio del 2009 e che ha abrogato il Reg. 2092/91) relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici include: Obiettivi; Principi; Norme generali per la produzione biologica. Nell’ambito dell’agricoltura biologica i cicli chiusi che si basano su un ricircolo delle risorse interne sono da preferirsi ai cicli aperti che utilizzano input esterni. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 20

21 La normativa europea (segue) E’ auspicabile che l’uso delle risorse biologiche esterne si limiti all’uso di risorse biologiche provenienti da altre aziende agricole, di materiali naturali o ottenuti con metodi naturali e di fertilizzanti minerali a scarsa solubilità. Solo in circostanze eccezionali e in mancanza di alternative valide è consentito l’uso di risorse ottenute per sintesi chimica. Queste sostanze vengono autorizzate ed inserite nelle liste positive dell’Allegato al Regolamento della Commissione solo dopo un’indagine approfondita da parte della Commissione e degli Stati Membri. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 21

22 Alimenti biologici Può essere utilizzata la dicitura “biologico” per gli alimenti solo se almeno il 95% degli ingredienti agricoli proviene da produzione biologica. Gli ingredienti biologici presenti nei prodotti alimentari non biologici possono essere riportati come biologici nell’elenco degli ingredienti, purchè tali alimenti siano stati prodotti in conformità alla normativa relativa alla produzione biologica. Sarà inoltre obbligatorio indicare il numero di codice dell’Organismo di Controllo al fine di garantire una maggiore trasparenza. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 22

23 Prodotti biologici e OGM Nell’ambito della produzione biologica è ancora vietato l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM) e di prodotti ottenuti con OGM. I prodotti che contengono OGM possono essere etichettati come biologici solo se gli ingredienti contenenti OGM sono stati inclusi nei prodotti involontariamente e se la percentuale di OGM negli ingredienti è inferiore allo 0,9%. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 23

24 Il sistema di etichettatura e il logo Per garantire ai consumatori che il prodotto biologico acquistato è conforme alla normativa, il legislatore europeo ha istituito un sistema di etichettatura e un logo; La produzione e l'immissione sul mercato europeo di prodotti biologici con etichettatura e loghi seguono un rigido processo a cui devono essere completamente conformi. Gli agricoltori devono sottostare ad un periodo di conversione di un minimo di due anni prima di poter iniziare a produrre prodotti agricoli che possano essere commercializzati come biologici. Se vogliono produrre sia colture convenzionali che biologiche, devono separare nettamente i due processi in ciascun livello della produzione. Sia i contadini che gli addetti alla trasformazione sono soggetti ad ispezioni da parte degli organismi di controllo. Gli operatori che superano i controlli potranno utilizzare la certificazione biologica e quindi ottenere per i loro prodotti l'etichettatura biologica a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 24

25 L’etichettatura “I termini come biologico, bio, eco ecc., inclusi i termini usati nei marchi, o le pratiche usate nell'etichettatura o nella pubblicità sospettabili di fuorviare il consumatore o suggerire all'utilizzatore che un prodotto o i suoi ingredienti soddisfano i requisiti definiti nella Regolamentazione non devono essere usati per i prodotti non biologici.” Per legge tutti prodotti che portano l'etichetta biologica devono avere il nome dell'ultimo operatore che ha maneggiato il prodotto, per esempio il produttore, l'addetto alla trasformazione o il venditore e il nome o il codice dell'organismo di controllo (INDICAZIONE). a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 25

26 Le garanzie sancite dal Logo I consumatori che comprano i prodotti che portano il logo europeo possono essere certi che: almeno il 95% degli ingredienti sono stati prodotti con metodo biologico; il prodotto è conforme alle regole del piano ufficiale di ispezione; il prodotto proviene direttamente dal produttore o è preparato in una confezione sigillata; il prodotto porta il nome del produttore, l'addetto alla lavorazione o il venditore e il nome del codice dell'organismo di ispezione. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 26

27 Il Logo per i prodotti biologici Secondo la nuova normativa, i produttori di alimenti biologici confezionati devono utilizzare il logo biologico UE a decorrere dal 1° luglio 2010. L’utilizzo del logo su eventuali alimenti provenienti da paesi terzi è, tuttavia, facoltativo. A partire dal 1° luglio 2010, qualora si utilizzi il logo biologico UE, sarà obbligatorio indicare il luogo di produzione degli ingredienti agricoli. a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 27

28 L’etichettatura (e il Logo) fino al 1mo luglio 2010 Nel 1998 era entrata in vigore la nuova etichettatura dei prodotti biologici che prevedeva 3 riferimenti al biologico: “…da agricoltura biologica”, nella denominazione di vendita (95%); Indicazione tra gli ingredienti: “x% degli ingredienti di origine agricola è stato ottenuto conformemente alle norme di produzione biologica” (70%); “Prodotto in conversione all’agricoltura biologica” (12 mesi). a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 28

29 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 29 Caratteristiche dei prodotti biologici rispetto ai prodotti convenzionali: Presenza dei componenti di valore (es. vitamina C, elementi minerali, proteine) più elevata; Minori perdite durante la conservazione; Minore presenza di componenti deprezzanti come nitrati e residui di pesticidi, fitofarmaci di sintesi, erbicidi, ormoni della crescita, antibiotici o derivati OGM; Prezzo più elevato: rischio per i raccolti, maggiore lavoro manuale, costo dei controlli.

30 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 30 Limiti alla diffusione dei prodotti biologici Scarsa informazione Scarsa diffusione dei prodott i Difficile reperibilità ed identificazione P elevato (60%) Vendite modeste con conseguente aggravio di costi

31 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 31 La catena del valore dei prodotti biologici

32 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 32 Il biologico è immune da rischi? Il 90% dei prodotti tradizionali contiene almeno in tracce i pesticidi (Organic Material Row Institute e Unione Consumatori USA, 2002); Gi agricoltori biologici non maneggiano sostanze pericolose; Il prodotto da agricoltura biologico è ambientalmente più “sostenibile”: riduce la contaminazione del terreno del 34% per i fertilizzanti e del 97% per i pesticidi, richiede il 53% in meno di energia La resa è inferiore del 20% Pericolo: presenza di micotossine e aflatossine di origine neturale

33 a.a. 2010-2011Corso di Merceologia I 33 Gli organismi di certificazione in Italia QC&I Quality Assurance International Services (Siena) (www.qci.it)www.qci.it CCBP Consorzio Controllo Prodotti Biologici (Bologna) (www.ccbp.it)www.ccbp.it BIOS Controllo e certificazione produzioni biologiche (Vicenza) (www.certbios.it)www.certbios.it CODEX srl (Catania) (www.codexsrl.it)www.codexsrl.it Ecosystem International Certificazioni (Lecce) (www.ecosystem-srl.it)www.ecosystem-srl.it ECOCERT Italia (Catania) (www.ecocertitalia.it)www.ecocertitalia.it ICEA Istituto per la certificazione etica e ambientale (Bologna) (www.icea.it)www.icea.it ASS Associazione Suolo e Salute (Pesaro) (www.suoloesalute.it)www.suoloesalute.it IMC Istituto Mediterraneo di Certificazione (Ancona) (www.imcert.it)www.imcert.it BAC Bioagricert (Bologna) (www.bioagricert.org)www.bioagricert.org


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