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ALLA SCOPERTA DEI MACEDONI A NORD-EST DELLA PENISOLA GRECA SI TROVAVA IL PICCOLO REGNO MACEDONE, IN UN’AREA IN GRAN PARTE MONTUOSA.

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1 ALLA SCOPERTA DEI MACEDONI A NORD-EST DELLA PENISOLA GRECA SI TROVAVA IL PICCOLO REGNO MACEDONE, IN UN’AREA IN GRAN PARTE MONTUOSA.

2 GLI ABITANTI GLI ABITANTI ERANO SOPRATTUTTO CONTADINI E PASTORI. IL COMMERCIO ERA POCO SVILUPPATO POICHÉ LE COSTE ERANO PALUDOSE. I MACEDONI PARLAVANO LA LINGUA GRECA E PARTECIPAVANO AI GIOCHI OLIMPICI.

3 IL REGNO MACEDONE NEL IV SECOLO A.C. IL REGNO DI MACEDONIA SI RAFFORZÒ SOTTO LA GUIDA DI DUE GRANDI SOVRANI: FILIPPO II E SUO FIGLIO ALESSANDRO DETTO MAGNO, CIOÈ IL GRANDE.

4 FILIPPO II DIVENNE RE DELLA MACEDONIA NEL 359 A.C., SI DEDICÒ INNANZITUTTO AL RAFFORZAMENTO DELL’ESERCITO: IDEÒ UN NUOVO SCHIERAMENTO IN BATTAGLIA: LA FALANGE MACEDONE.

5 LA FALANGE MACEDONE LA FALANGE MACEDONE ERA COMPOSTA DA 1.600 UOMINI ARMATI DI UNA LUNGA LANCIA, LA SARISSA, DISPOSTI SU 16 FILE.

6 LE PRIME ESPANSIONI L’ESERCITO ERA POTENTE E BEN ADDESTRATO, FILIPPO, QUINDI INIZIÒ L’ESPANSIONE DEL REGNO MACEDONE CONQUISTANDO LE REGIONI CONFINANTI E NEL 338 A.C. CONQUISTÒ LE POLEIS (CITTÀ) GRECHE.

7 IN GRECIA ALLE POLEIS FILIPPO NON SI PRESENTÒ COME CONQUISTATORE, MA COME UNA GUIDA: LE RIUNÌ E FORMÒ CON LORO UN’ALLEANZA, LA LEGA DI CORINTO. VOLEVA ORGANIZZARE UNA SPEDIZIONE CONTRO L’IMPERO PERSIANO.

8 SOGNI INFRANTI IL RE MACEDONE AVEVA DEI PIANI CHE NON FURONO REALIZZATI A CAUSA DELLA SUA MORTE: FU ASSASSINATO NEL 336 A.C. DALLE SUE GUARDIE PER INTRIGHI DI CORTE.

9 ALESSANDRO MAGNO ALLA MORTE DI FILIPPO II DIVENNE RE SUO FIGLIO ALESSANDRO, ALLORA APPENA VENTENNE.

10 L’ISTRUZIONE DI ALESSANDRO FILIPPO AVEVA VOLUTO COME MAESTRO PER SUO FIGLIO IL PIÙ GRANDE FILOSOFO DELL’EPOCA, ARISTOTELE.

11 LE PRIME IMPRESE NEL 334 A.C. ALESSANDRO INTRAPRESE UNA CAMPAGNA MILITARE CONTRO LA PERSIA. ALESSANDRO CONQUISTÒ L’ANATOLIA E LA FENICIA, POI IN EGITTO SI FECE PROCLAMARE EREDE DEL DIO SOLE RA E FONDÒ UNA CITTÀ, CHE PRESE IL SUO NOME: ALESSANDRIA D’EGITTO

12 ALESSANDRIA D'EGITTO ALESSANDRIA D’EGITTO DIVENNE UN IMPORTANTE CENTRO DI STUDIO E CULTURA. TRA GLI EDIFICI PRINCIPALI C’ERA UN MUSEO CON UNA BIBLIOTECA CHE CUSTODIVA 700.000 ROTOLI DI PAPIRO.

13 L’ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO L’IMPERO DI ALESSANDRO ERA MOLTO GRANDE E NON POTEVA ESSERE GOVERNATO SOLO DALL’ ARISTOCRAZIA: ALESSANDRO ERA CONVINTO CHE FOSSE NECESSARIA LA PACE TRA I POPOLI.

14 LA SOLUZIONE PER QUESTO DONÒ LA POSSIBILITÀ AI CITTADINI DEI POPOLI DI POTER DIVENTARE DEGLI AMMINISTRATORI. DIFFUSE UNA MONETA UNICA E ACCOLSE I PERSIANI NEL SUO ESERCITO.

15 IL MATRIMONIO SPOSÒ LA FIGLIA DI DARIO PER FAVORIRE I MATRIMONI TRA MACEDONI E PERSIANI E FECE IMPARARE AI POPOLI CONQUISTATI LA LINGUA E LA CULTURA GRECA, COSÌ DA POTER MESCOLARLE CON LE CULTURE ORIENTALI.

16 IL SOGNO DI ALESSANDRO ALESSANDRO DESIDERAVA CHE DAL SUO IMMENSO IMPERO SI REALIZZASSE UNA CIVILTÀ UNIVERSALE, NATA DALLA FUSIONE DI QUELLA GRECA CON QUELLA ORIENTALE.

17 LE PAROLE DI ALESSANDRO “NON MI SONO SPINTO SINO AL CUORE DELL’ASIA PER SCONVOLGERE I POPOLI CHE VI ABITAVANO: NON DURA A LUNGO IL DOMINIO FONDATO SULLA SPADA. SE NOI VOGLIAMO POSSEDERE L’ASIA DOBBIAMO TRATTARE I VINTI CON GENEROSITÀ. VEDO CHE IN MOLTI POPOLI VI SONO QUALITÀ CHE NON DOBBIAMO VERGOGNARCI DI IMITARE. NON POSSIAMO GOVERNARE UN COSÌ VASTO IMPERO SE NON INSEGNIAMO QUALCOSA AGLI ALTRI POPOLI E A NOSTRA VOLTA NON APPRENDIAMO QUALCOSA DA ESSI.”

18 IL GRANDE RIMPIANTO ALESSANDRO MORÌ NEL 323 A.C., A 33 ANNI, PER UNA MALATTIA.

19 L’ETÀ ELLENISTICA ALLA MORTE DI ALESSANDRO MAGNO, NON ESSENDOCI EREDI, IL SUO IMPERO SI SCOMPOSE IN DEI PICCOLI REGNI, CHE FURONO POI CHIAMATI REGNI ELLENISTICI, COMANDATI DAI GENERALI MACEDONI.

20 LA SUDDIVISIONE I GENERALI DI ALESSANDRO, I DIADOCHI, ERANO ANTIGONO, SELEUCO, CASSANDRO, LISIMACO E TOLOMEO: DOPO LA SUA MORTE SI SPARTIRONO L’IMPERO: TOLOMEO GOVERNÒ L’EGITTO COME PRIMO SOVRANO DELLA DINASTIA TOLOMEA. ANTIGONO OTTENNE L’ASIA MINORE, CHE AFFACCIAVA SUL MEDITERRANEO. SELEUCO OTTENNE LA PERSIA. CASSANDRO MANTENNE LA MACEDONIA E LA NORD DELLA GRECIA. LISIMACO EBBE LA TRACIA.

21 IL COMPITO RIMASTO A METÀ CON QUESTA MORTE SVANÌ IL SOGNO DI ALESSANDRO DI UN SOLO IMPERO, MA NON QUELLO DI UNA SOLA A CULTURA, INFATTI QUESTI REGNI, CHE UNIVANO CIVILTÀ DIVERSE, ENTRANDO IN CONTATTO SI SCAMBIARONO TRADIZIONI, RELIGIONI E LINGUE.

22 I CAMBIAMENTI… GLI ARCHITETTI COSTRUIRONO LE NUOVE CITTÀ DELL’IMPERO, USANDO GLI STILI GRECI. I POPOLI ORIENTALI IMPARARONO LA LINGUA GRECA SEMPLIFICATA, DETTA KOINÈ CIOÈ LINGUA COMUNE. LA LINGUA KOINÈ ENTRÒ COME LINGUA NEL TEATRO E IN ALTRE ATTIVITÀ.

23 …CONTINUANO ANCHE LA CIVILTÀ GRECA, DOPO L’INCONTRO CON LE CIVILTÀ ORIENTALI SI ARRICCHÌ DI NUOVO IN DIVINITÀ E I REGNI ELLENISTICI DIVENNERO MONARCHIE IN CUI I RE AVEVANO GRANDE POTERE.

24 LA MONARCHIA LE ASSEMBLEE E LA DEMOCRAZIA SI PERDETTERO NEL NULLA, ORMAI IL CITTADINO ERA UN SUDDITO CHE DOVEVA OBBEDIRE AL SOVRANO, CHE ERA INVIATO DAGLI DEI.

25 LO SVILUPPO CULTURALE L’ INCONTRO TRA I POPOLI E LA DIFFUSIONE DI UNA LINGUA COMUNE FAVORIRONO LO SVILUPPO CULTURALE. LE FORME D’ ARTE SBOCCIARONO COME UN BELLISSIMO FIORE. LA CULTURA GRECA, ELLENICA, CONTINUAVA A VIVERE, A CRESCERE E A DIFFONDERSI.

26 UN NUOVO OSTACOLO DALL’ 509 A.C. UN NUOVO OSTACOLO, ROMA, INIZIÒ A CRESCERE IN ITALIA E IL SUO DOMINIO SI ESTESE ANCORA DI PIÙ: NEL 275 A.C. I ROMANI CONQUISTARONO LE COLONIE GRECHE IN SICILIA E NELL’ ITALIA DEL SUD. I REGNI DELL’ASIA CENTRALE CADDERO INVECE IN MANO A UN POPOLO INVASORE, I PARTI.

27 LA FINE DELL’IMPERO TRA IL 148 E IL 146 A.C. ANCHE LA MACEDONIA E L’INTERO SUD DELLA GRECIA FURONO VINTE. IL CUORE DEGLI IMPERI ELLENISTICI SI FRANTUMÒ DAVANTI A ROMA.

28 E…L'EGITTO L’EGITTO FU L’ULTIMO REGNO A CADERE IN MANO ROMANA: L’IMPERATORE AUGUSTO SCONFISSE GLI EGIZI NEL 31 A.C. E CHIESE LA RESA A CLEOPATRA VII, CHE SI TOLSE LA VITA L’ANNO SEGUENTE.

29 COSA PORTARONO NEL MONDO I MACEDONI? I MACEDONI, DURANTE IL PERIODO ELLENISTICO CREARONO GRANDI OPERE D’ ARTE. DOBBIAMO INOLTRE AI MACEDONI GRANDI SCOPERTE SCIENTIFICHE: LA CIRCOLAZIONE DEL SANGUE E IL SISTEMA NERVOSO.

30 LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI ALLA FINE IL SOGNO DI ALESSANDRO SI È AVVERATO: INFATTI IL 10 DICEMBRE 1948 L’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE HA PROCLAMATO LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI. L’IMPORTANTE CONTENUTO DI QUESTA DICHIARAZIONE È: OGNI UOMO È LIBERO, QUESTO PER DARE LA POSSIBILITÀ DI AGIRE CON SPIRITO DI FRATELLANZA, DI PACE. LA DICHIARAZIONE, PURTROPPO, È POCO CONOSCIUTA E I DIRITTI CHE PROCLAMA SONO ANCORA TEORICI IN MOLTI PAESI.

31 AUTRICI THEA Serena Sofia Elena Silvia

32 ISTITUTO COMPRENSIVO RUFINO TURRANIO SCUOLA GIOSUÈ CARDUCCI CLASSE 5^ ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CONCORDIA SAGITTARIA


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