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LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA CITTA’ INDUSTRIALIZZATA.

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Presentazione sul tema: "LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE LA CITTA’ INDUSTRIALIZZATA."— Transcript della presentazione:

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2 LA PRIMA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

3 LA CITTA’ INDUSTRIALIZZATA

4 L’INDUSTRIALIZZAZIONE A LIVELLO MONDIALE CONSEGUENZE  Grande trasformazione economica a livello mondiale  Progresso scientifico e tecnico continuo  Ripercussioni sull’economia e sulla società

5 DIFFUSIONE DELL’INDUSTRIA IN EUROPA  Belgio e Paesi Bassi si industrializzano prima  seguiti dalla Francia  più lentamente Germania e Austria  Russia, Spagna e Italia tardi o non riescono a decollare

6 L’INDUSTRIA

7 CAUSE DELLA DIVERSA DIFFUSIONE DELL’INDUSTRIA  situazione politica  situazione demografica  disponibilità di capitali  configurazione del territorio DISPONIBILITA’ DI RISORSE DISPONIBILITA’ DI RISORSE

8 RISORSE NECESSARIE PER L’INDUSTRIA  Carbon fossile (combustibile)  Ferro  Vapore derivato dalla combustione del carbone

9 INDUSTRIA SIDERURGICA E MECCANICA IMPIEGO DEL CARBON FOSSILE  Lavorazione del ferro per ottenere leghe (GHISA) più resistenti e duttili IMPIEGO DEL FERRO  costruzione di macchinari  realizzazione delle ferrovie

10 INDUSTRIA TESSILE GRAZIE ALLE INNOVAZIONI TECNOLOGICHE AUMENTA LA PRODUZIONE SOPRATTUTTO NEGLI U.S.A.

11 INDUSTRIA TESSILE

12 LO SVILUPPO INDUSTRIALE DEGLI U.S.A.  Incremento demografico  1810/1850 produzione di carbone aumenta 40 volte  efficiente rete di trasporti  aree urbane di migliaia di abitanti  produzione in serie per mercato interno

13 LA RIVOLUZIONE DEI TRASPORTI  applicazione del VAPORE ai mezzi di trasporto determina trasformazione radicale nel sistema dei trasporti Gran Bretagna Stati Uniti rotaie nelle rotaie per rotaie nelle rotaie per miniere lunghe distanze miniere lunghe distanze

14 LA NAVIGAZIONE  sfruttamento della rete fluviale  costruzione di una fitta rete di canali  trasporti pesanti  1836 prima traversata oceanica di un battello a vapore  i battelli a vapore: prima con le ruote a pale, poi con le eliche

15 LOCOMOTIVA A VAPORE LOCOMOTIVA A VAPORE  La locomotiva a vapore segna la tappa decisiva nel progresso dei trasporti INIZIA L’ERA DELLA VELOCITA’  inventata dallo scozzese G.STEPHENSON 1781-1848  nel 1825 percorse il viaggio di inaugurazione a 25 km orari

16 LA RETE FERROVIARIA  Gran Bretagna: la prima a svilupparsi per la presenza di combustibile (da 3200 km nel 1830 a 7000 km nel 1850)  Stati Uniti: rende possibile l’espansione americana verso Ovest (16000 km nel 1850, a fine secolo tutto il territorio ne è fornito)

17 CONSEGUENZE DELLA DIFFUSIONE DELLA FERROVIA  Incremento della produzione siderurgica e meccanica (rotaie, vagoni, locomotive)  Sviluppo di attività edilizie (ponti, gallerie, stazioni)  Ampliamento dei mercati (scambi più rapidi)

18 LA MECCANIZZAZIONE DELL’AGRICOLTURA  Introduzione di motori a vapore sulle macchine agricole  forme di proprietà più moderne gestite da proprietari-imprenditori  introduzione colture più resistenti (patate,grano saraceno)

19 MIETITRICE MECCANICA

20  incremento della produzione sorprendente: prima metà del secolo aumenta del 50% in molti Paesi europei  la popolazione addetta all’agricoltura è sufficiente in Europa e non viene sostituita da macchine

21 LA MACCHINA IN AGRICOLTURA

22 L’AGRICOLTURA NEGLI U.S.A.  Dagli anni ‘30 vengono impiegate mietitrici e sgranatrici cotone meccaniche sgranatrici cotone meccaniche  la meccanizzazione è necessaria per vastità dei territori e per pressione demografica che richiede un’elevata produzione in tempi brevi

23 LA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA IN EUROPA si diffonde intorno al 1840 aree agricole avanzate Gran Bretagna, Francia, Paesi Bassi, Danimarca e Italia Nord aree arretrate Stati tedeschi, Impero austro- ungarico,Spagna, Portogallo e Italia meridionale

24 MIETITRICE MECCANICA

25 SISTEMA CAPITALISTICO Nasce l’IMPRENDITORE che impiega il proprio denaro  per impiantare aziende o fabbriche  per comperare macchine industriali e agricole  per ricavarne PROFITTO

26 Se all’imprenditore manca il capitale si formano delle società con più imprenditori: SOCIETA’ PER AZIONI SOCIETA’ DI CAPITALI

27 LE BANCHE  dispongono del denaro depositato dai ricchi  possono fare prestiti  chiedono interessi  costituiscono un pilastro del processo di industrializzazione  banche nate con l’appoggio di re: d’Inghilterra e di Francia

28 L’INDUSTRIALIZZAZIONE IN ITALIA  1830/1848 fervore economico  Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana si sviluppano industrie: tessili (cotone e lana)  Inizia costruzione di ferrovie: nascita di industrie siderurgiche Milano e Genova

29 I PROBLEMI DELL’ITALIA  L’Italia è povera di materie prime (carbone e ferro)  Le manifatture preesistenti (lavorazione seta, fornaci,stabilimenti tipografici, tessili) non sono pronte per una trasformazione industriale

30 L’AGRICOLTURA IN ITALIA  Non dà profitti sufficienti a sostenere gli investimenti per l’aggiornamento tecnologico, necessario all’industrializzazione

31 LA SCELTA DELL’ITALIA  sfruttare a fondo le risorse agricole per entrare in rapporto di scambio coi Paesi più industrializzati  L’agricoltura diventa il punto di forza attraverso nuove tecniche e nuovi sistemi produttivi

32 LO SVILUPPO ECONOMICO IN ITALIA  Divisione tra Nord e Sud  Lo sviluppo economico trova un ostacolo nella divisione dell’Italia in tanti Stati per dazi, monete, misure e pesi diversi  si fa avanti l’esigenza dell’Unità d’Italia

33 LA LOMBARDIA La regione più ricca e sviluppata AGRICOLTURA  sviluppata soprattutto nella pianura, si sta rapidamente industrializzando  nascono grandi aziende gestite con criteri capitalistici

34  La produzione aumenta  i capitali vengono investiti nella modernizzazione delle tecniche  si collega l’agricoltura con l’industria per la trasformazione dei prodotti

35 L’INDUSTRIA LOMBARDA INDUSTRIA TESSILE  ha inizialmente il suo punto di forza nella lavorazione della seta  prodotta dai bachi allevati dagli agricoltori

36 IL PIEMONTE  Prevalentemente agricolo (seta, grano, riso)  ha convenienza a vendere i suoi prodotti e comprare quelli industriali  sceglie una politica doganale e commerciale di libero scambio con Francia

37 POLITICA ECONOMICA PIEMONTESE  Abbassa i dazi sull’esportazione e sull’importazione  inizia processo di modernizzazione con nuove tecniche di produzione  si pone come guida dell’Italia

38 LA TOSCANA  Avvia politica di libero scambio per facilitare commercio punti forza  settore manifatturiero: seta, lana, cappelli  industria estrattiva e siderurgica

39 L’AGRICOLTURA TOSCANA  Forte programma di bonifiche  frenata dalla mezzadria (chi lavora la terra divide a metà con il proprietario spese e guadagni) che impedisce la formazione di grandi aziende


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