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PubblicatoAchille Fumagalli Modificato 8 anni fa
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Gemmologia 1 2015
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Anselmo de Boot, studioso del Seicento alla corte dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo, diceva che “La pietra preziosa è una pietra piccola, rara, dura e che ha ereditato dalla natura il nome di bella”.
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Le pietre preziose sono sempre state un soggetto affascinante. Mentre nei secoli precedenti le gemme erano riservate alle classi sociali dominanti, oggi quasi tutti possiedono pietre preziose come parte di un gioiello. Un minerale per poter essere utilizzato come pietra preziosa deve avere determinate caratteristiche e perciò il numero dei minerali utilizzati è limitato. Delle circa 4000 specie minerali conosciute circa 70 hanno i requisiti richiesti e di queste, solo circa 15 possono essere considerate importanti.
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Le pietre preziose sono minerali presenti nelle rocce della crosta terrestre studiati dettagliatamente da una specifica branca della mineralogia, la gemmologia. NB Lapislazzuli è una roccia costituita da lazurite MgAl 2 (PO 4 ) 2 (OH) 2, calcite CaCO 3, pirite FeS 2, haüyna Na 6 Ca 2 (AlSiO 4 ) 6 (SO 4 ) 2,noseana Na 8 (AlSiO 4 ) 6 (SO 4 ).H 2 O ma è annoverata fra le pietre preziose Il termine gemma definisce di solito la pietra preziosa tagliata e rifinita L'uso del termine gemma nel mercato americano è legalmente ristretto alle sole pietre di origine naturale.
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ELEMENTI NATIVI SILICATI Diamante C Olivina (Mg,Fe) 2 [SiO 4 ] OSSIDI Zircone ZrSiO 4 Corindone Al 2 O 3 Topazio [Al 2 SiO 4 (F,OH) 2 ] Rubino (Al, Cr) 2 O 3 Berillo Be 3 Al 2 Si 6 O 18 zaffiro (Al, Ti) 2 O 3 Smeraldo Be 3 (Al,Cr) 2 (Si 6 O 18 ) Crisoberillo BeAl 2 O 4 Alessandrite [Be (Al, Cr) 2 O 4 ]Granato piropo Mg 3 Al 2 (SiO 4 ) 3 Spinello MgAl 2 O 4 Giadeite (giada) NaAlSi 2 O 6 Fosfati Tremolite-actinolite (giada nefrite) Ca 2 Mg 5 Si 8 O 22 (OH) 2 Turchese CuAl 6 (PO 4 )4(OH) 8.4H 2 O Quarzo SiO 2 Opale SiO 2.nH 2 O Tormalina NaR 3 Al 6 (Si 6 O 18 )(BO 3 ) 3 (OH, F) 4 R= Fe 2+ Mg Al+Li
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Gemme di origine inorganica Diamante Spinello Opale di fuoco olivina granato acquamarina Berillo
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Tormalina Zaffiro Smeraldo Topazio
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“Pietre preziose organiche” sono materiali ornamentali di genesi biologica animale o vegetale, che non presentano tutte le caratteristiche delle pietre preziose (es. durezza) Perle, Coralli, Ambra, Avorio, Giaietto, Opercoli ecc. Perla: è costituita da CaCO 3 aragonite (proteina conchiolina) Corallo: è costituito da CaCO 3 calcite Ambra: è costituita da resina fossile di conifere Avorio: è costituito da fosfato di calcio ossi-apatite Giaietto: è costituito da C (è una varietà della lignite) Opercolo: è costituito da CACO 3
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Orecchini vittoriani in giaietto del 1870 Gemme di origine organica Opercolo calcareo del turbo petholatus Avorio Perle Corallo Ambra
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Il giaietto è di origine vegetale simile al carbone, solo più duro, ma anche molto fragile; ha una colorazione nera brillante e spesso è intagliato in sfere, a sfaccettature (1) o a cabochon. (2) Nell’antichità gli venivano attribuite proprietà magiche e terapeutiche. È noto per essere stato usato nella gioielleria vittoriana da lutto. Infatti, per il suo colore intenso, era stato scelto come materiale idoneo all’elaborazione di collane, orecchini e bracciali per la regina Vittoria che dopo la morte del marito Albert nel 1861, voleva indossare solo abiti e gioielli neri in dimostrazione del suo profondo dolore. Collana di giaietto del 1875 1 2
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Il motivo che porta a delimitare l'uso del termine gemma è quello di escludere tutte le imitazioni; Nello studio sulle gemme non si possono ignorare le sintesi (gemme sintetiche), dato che uno dei più importanti e difficili compiti del gemmologo è quello di determinare se una pietra sia naturale o sintetica. È anche importante saper riconoscere se il colore di una gemma sia naturale o sia stato indotto artificialmente. Tali precisazioni sono importanti poiché una gemma naturale rara può avere un valore centinaia di volte superiore a quello di una equivalente gemma sintetica.
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CARATTERISTICHE DELLE PIETRE PREZIOSE La bellezza (1° requisito) è il più importante attributo delle gemme. I fattori che contribuiscono alla bellezza sono il colore, la lucentezza, la trasparenza e, con un abile taglio, la brillantezza e il fuoco. La maggior parte delle gemme possiede almeno due o più di queste qualità, ad esempio rubino e smeraldo possiedono trasparenza e intensità del colore; invece il turchese non è trasparente e la sua bellezza è determinata solo dal colore;
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il diamante tagliato deve la sua bellezza alla scomposizione della luce bianca nei colori dello Spettro del visibile il "cosiddetto fuoco"; L' interferenza dei raggi luminosi conferisce all'opale chiazze di colori un fenomeno conosciuto come gioco di colori; la bellezza per alcune gemme è dovuta alle riflessioni della luce su inclusioni disposte in maniera regolare all'interno del minerale come il gatteggiamento nell' occhio di gatto (crisoberillo), occhio di tigre (quarzo) e l'asterismo nel rubino e nello zaffiro).
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Occhio di gatto crisoberillo rubino Occhio di tigre quarzo Asterismo zaffiro Dovuto a inclusioni aghiformi di rutilo TiO 2 Canali microscopici che attraversano il cristallo producono una banda luminosa bianco argentea che sembra muoversi in una pietra tagliata cabochon e ricorda la pupilla degli occhi di un gatto.
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Va sottolineato però che gran parte della bellezza delle pietre preziose è latente è viene messa in evidenza dal taglio e dalla lucidatura (polimento) della pietra Smeraldo Va sottolineato però che gran parte della bellezza delle pietre preziose è latente è viene messa in evidenza dal taglio e dalla lucidatura (polimento) della pietra zaffiro Diamante
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Per essere usato come gemma, il minerale deve essere capace di resistere agli attacchi abrasivi ( es scalfitttura) e chimici ( es. azione chimica dei composti dello zolfo presenti nell’atmosfera) che tendono a rovinarne il “polimento” e a distruggere la sua lucentezza. Perciò la durevolezza, che dipende dalla durezza e dalla tenacità (resistenza alla rottura per urto), è il 2° requisito di una gemma. Questo 2° requisito è oggettivo a differenza del primo che è soggettivo.
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Una gemma per resistere all'abrasione deve avere una durezza minima di 7, come il quarzo. Ma gemme, ricavate da minerali più teneri, se maneggiate con cura possono mantenere la loro lucentezza per molti anni. Va precisato che anche le gemme dure necessitano di cure in quanto spesso sono fragili e un forte colpo può causarne la frattura o la sfaldatura.
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Talco Gesso Calcite Fluorite Apatite Ortoclasio Scala di F.von Mohs (1773 – 1839)
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Quarzo Topazio Diamante Corindone Scala di F. von Mohs
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Termini della Scala di Mohs e valori di durezza assoluti con metodo Vickers Progressione logaritmica per i primi 9 termini
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Esistono pochi minerali con durezza < 7 ma che Possono essere estremamente tenaci. Uno di questi è la giada nefrite. Un colpo che potrebbe spaccare un diamante avrebbe poco effetto sulla giada nefrite se si presenta in aggregati Microcristallini con una struttura fibrosa
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Giada nefrite Anfibolo Tremolite-actinolite Ca 2 Mg 5 Si 8 O 22 (OH) 2 Giadeite pirosseno NaAlSi 2 O 6
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Le pietre vengono conservate in cartine da Gioielliere resistenti, spesso con garza o cotone idrofilo per impedire lo sfregamento fra le pietre che può provocare la scheggiatura degli spigoli. Ad esempio, ogni singolo zircone che ha durezza 7.5 è custodito separatamente in carta velina perché scheggia facilmente.
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